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Maupal: “Cercasi eredi”, omaggio a una generazione che se ne va

Lo street artist romano Mauro Pallotta, Maupal, fa sempre parlare di sé.

Classe 1972, è brillante, innovativo, originale, ironico non teme critiche né rivali, è un po’ il Banksy nostrano. In poche parole, libero. Anche nella scelta dei materiali utilizzati per le sue opere, dagli iniziali materiali, talvolta di recupero, all’utilizzo successivo della lana d’acciaio, a fungere contemporaneamente da tela e da materiale scultoreo.

Diventato famoso per il murale del Super Pope” realizzato nel 2014 che raffigura il pontefice nella classica posa di Superman con in mano la valigetta dei “Valores”,

Maupal aveva completato il tris su papa Francesco con altra apparizione in via dei Tre Archi, nella zona di piazza Navona, con un Papa in monopattino (EcoPope”, 2021) e con un altro, sul muro di Borgo Pio, a pochi metri dal Vaticano, che gioca a tris con il simbolo della pace e una guardia svizzera che fa da palo (nel 2023, cancellato il mattino dopo dai vigili antidegrado, molto attenti a questo caso e non alle terribili imbrattature cittadine…).

A Trastevere, lo avevamo visto nel 2020, quando, a settembre, era apparso un murale su un furente Donald Trump con un triplice fungo atomico che si propaga dall’improbabile capigliatura del futuro candidato premier americano e la scritta “Yes I can”.

Trump a Trastevere, foto Matteo Nardone

Oggi, a farmi interessare ancora a lui – lo seguo, con ammirazione, da tempo – il suo post sulla pagina Facebook che ricorda l’opera del 2022 posizionata a Santa Sofia (Forlì-Cesena), un paesino meraviglioso nell’appennino tosco-romagnolo: “Cercasi eredi”.

Si tratta di un omaggio a una generazione incredibile che sta svanendo. I nostri padri e madri, per i più giovani i nonni o, per quelli ancora più fortunati, i bisnonni.
Gli anziani di oggi, che abbiamo visto sparire come leggere e sfortunate libellule nel periodo della pandemia, sono quelli che hanno superato guerre, povertà, terrorismo e pandemie. E senza avere molte di quelle opportunità ed evoluzioni tecnologiche che oggi a noi migliorano la vita. Non c’era internet, quello che si apprendeva arriva dai giornali o dai discorsi dei vicini. Il telefono arrivava solo ad alcuni, la televisione pure.

Ho parlato a lungo con molti di loro, negli anni, in famiglia, nei luoghi di ritrovo incluse le case di riposo, oggi fatico a trovare quei valori in cui loro hanno tanto creduto, quelli per cui hanno lottato, anche per noi. La cultura dello scarto, tanto temuta da Papa Francesco, non risparmia nessuno, soprattutto loro.

I nostri anziani italiani hanno creato un’epoca nel rispetto dell’etica, nella disciplina, nel lavoro sodo, nelle lotte e nelle conquiste sociali. Una generazione che ha fatto grande la nostra penisola, una Nazione che ora, da alcuni di noi, viene spesso offesa, sfregiata, snaturata, vilipesa. L’Italia è piena di ricchezze spesso sprecate, poco valorizzate. Una eredità quasi lasciata, letteralmente, nella spazzatura. Il mio è un monito alle giovani generazioni e un omaggio agli anziani di tutta l’Italia!” “Con quest’opera vorrei invogliare le nuove generazioni, ma anche le vecchie, a sfruttare al meglio le potenzialità del nostro paese nel rispetto dell’altro e del pianeta intero. Il mio è un monito alle giovani generazioni e un omaggio agli anziani di tutta l’Italia!” afferma Maupal.

Onore a loro, dunque. Ricordiamocene sempre. Con immenso rispetto.

Mauro Pallotta, in arte MAUPAL

Nasce a Roma nel 1972, dove frequenta il Liceo Artistico A. Caravillani e l’Accademia Delle Belle Arti di Roma. I luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza dell’artista hanno senza dubbio influenzato i contenuti delle sue opere: la vicinanza ai luoghi della politica e al Vaticano e gli stimoli intellettuali di una città multiculturale come Roma. Dopo aver raggiunto il successo nel campo della Fine Art, con esposizioni personali a Roma, a Londra e a Miami, nel 2014 l’artista elegge a proprio ambito di interesse la strada e sposta il proprio focus creativo sulla Street Art. La prima opera street, il “Super Pope”, raggiunge subito un grande successo in tutto il mondo, in quanto rappresentazione contemporanea e impenitente di Papa Francesco, simbolo di una possibile modernizzazione della chiesa cattolica.

A scrivere di lui sono tutti i principali giornali internazionali, dal Wall Street Journal a El Pais. Nel 2016 la rivista newyorkese ARTNET l’ha inserito nella classifica dei trenta street artist più influenti al mondo. Oggi collabora a iniziative sulla Street Art a livello nazionale e internazionale e le sue opere sono presenti nelle gallerie e nelle fiere di tutto il mondo.

Sito di Maupal

Pagina Facebook

Un bell’incontro con Maupal:

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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