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Il 20 febbraio la High Court britannica deciderà in ultima istanza sulla domanda di estradizione degli stati Uniti per WikiLeaks. Previste mobilitazioni in tutta Europa  per chiedere la libertà del fondatore di WikiLeaks. A Ferrara martedi 13 alle ore 18 al Teatro Off: proiezione del film “Hacking Justice: Julian Assange”.

A Teatro Ferrara OFF, martedì 13 febbraio alle ore 18, verrà proiettato il film “Hacking Justice: Julian Assange”.
La pellicola, per la regia di Clara Lopez Rubio e Juan Pancorbio, ricorda a tutti che di lì a sette giorni l’ultima istanza della giustizia inglese deciderà la sorte del giornalista ed editore di WikiLeaks che ha svelato al mondo gli omicidi, le torture in Iraq e Afghanistan, le trame occulte dell’alta finanza e delle multinazionali, gli interventi illegali dei servizi segreti che dovevano rimanere segreti e impuniti.

L’iniziativa è a cura del comitato di cittadini per Assange e della Comunità Emmaus, in collaborazione con il Teatro Ferrara OFF e il patrocinio del Comune di Ferrara e di Assostampa Ferrara.
L’ingresso alla sala è libero, viale Alfonso d’Este, 13.

Gli Stati Uniti si aspettano che Julian Assange, detenuto senza giudizio da quattro anni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsch a Londra, venga estradato dalla High Court britannica per poterlo condannare a 175 anni di prigione per spionaggio: i nemici che il giornalista avrebbe favorito con la sua azione spionistica sarebbero  l’opinione pubblica, i giornali di tutto il mondo che hanno rilanciato quelle informazioni, noi tutti che le abbiamo lette.

Il film è stato già proiettato di recente a Cento e, dal 9 al 18 febbraio, altre iniziative sono programmate in tutta l’Emilia Romagna, come in tutta Italia: quella di martedì a Teatro Ferrara OFF, dunque, è una tappa della staffetta mondiale di mobilitazione (Global Day X) per la libertà di Julian Assange e la libertà di informazione.
Infine, il 20 febbraio a Milano, Roma, Napoli e Catania si terranno le manifestazioni contemporanee alle 17, davanti alle sedi diplomatiche della Gran Bretagna.

Gruppo cittadini per Assange

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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