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Per noi del CFC (Camilleri fans club, ndr) è semplicemente il Sommo. Andrea Camilleri oggi compie 90 anni e noi lo festeggiamo dicendogli grazie, oltre che buon compleanno. Saggista, autore di teatro, storico e romanziere da milioni di copie. Le traduzioni montalbaniane hanno fatto approdare il commissario in mezzo mondo, dalla Norvegia al Giappone, come un globetrotter.

La lingua di Vigata non è mai stata un problema per chi, anche il più nordico, si sia avvicinato ai romanzi del commissario Montalbano: quella parlata siciliana che non ti fa inciampare mai, rende il personaggio quanto il suo carattere, ti affezioni, lo cerchi e lo ritrovi. E’ una scrittura che emoziona, ogni volta.

Negli oltre venti i romanzi che hanno avuto come protagonista il commissario, la serialità non ha mai ceduto alla stanchezza, al già letto. Le indagini sono pretesti per una critica sociale lucida e umana. I romanzi montalbaniani si possono leggere a strati: un’ammazzatina, un furto, una pista da seguire in superficie e poi giù sempre più a fondo, sempre più dentro l’uomo, la sua anima o la sua follia. Camilleri è un capocomico che fa incontrare personaggi che sono persone, Salvo Montalbano è il grimaldello che apre la coscienza (anche di chi legge), disvela verità e risolve l’indagine. Tra lo scrittore e il lettore, tra la storia e le pieghe dei suoi significati, c’è il commissario. Lo conosciamo, abbiamo accettato che stia invecchiando, abbiamo capito che il tempo beffardo che passa non lo lascia indifferente. Anche la fidanzata Livia non è più giovane e noi la vediamo con gli occhi di Salvo. Livia continua ad abitare lontano, la distanza li ha mantenuti in equilibrio fin qui, talvolta traballanti, talvolta irrigiditi, ma in fondo legati a filo doppio.

Montalbano è un uomo di questo tempo, ma non è per questo tempo, la sua sintassi non ammette perifrasi nè giri di parole, è sostanza e anomalia in mezzo alla facondia pomposa di certe gerarchie che lo vorrebbero allineato. Ma il commissario batte sempre altre strade e con lui la sua squadra di cui non potrebbe fare a meno per amicizia, stima e rispetto.

Montalbano ha un’umanità mai pelosa, mai ostentata, ma autentica come i suoi gesti.

E al narratore che ha raccontato la storia più profonda della Sicilia, al padre letterario di un grande personaggio di cui attendiamo ancora tanta vita, noi facciamo gli auguri aderendo, con un hashtag, alla proposta della Domenica de Il sole 24 ore: #90,nessuna paura!

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it