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Di: Ufficio stampa COPMA Ferrara

Realizzato un nuovo logo e programmate una serie di iniziative sul territorio ferrarese 

logo copma

Ferrara, 16 febbraio 2021. Copma, cooperativa ferrarese leader nel campo della sanificazione, festeggia quest’anno mezzo secolo di attività. Per l’occasione  ha ideato un nuovo logo celebrativo che accompagnerà tutte le comunicazioni dell’azienda per l’intero anno ed ha progettato una serie di iniziative ci carattere sociale e culturale a beneficio della collettività ed eventi sul territorio con l’obiettivo di coinvolgere anche le comunità locali ed informarle della storia, delle attività e delle novità dell’azienda.
Il logo ricorda, esalta e sintetizza il lavoro di 50 anni ed evidenzia i valori di fondo che caratterizzano e contraddistinguono la cooperativa: i colori sociali, la mission, la rilevanza della ricorrenza, l’attenzione all’ampio concetto di igiene e di cultura dell’ambiente; il 50 emerge, quasi a rivendicare non un punto di arrivo bensì un traguardo di eccellenza. Una tappa di un percorso che guarda al futuro con fiducia e lungimiranza mantenendo fermi i valori di cooperazione, solidarietà ed appartenenza.
Nata a Ferrara nel 1971 come cooperativa orientata alla fornitura di servizi a società e aziende pubbliche e private, nel corso della sua storia Copma si è affermata come una delle principali realtà sul territorio emiliano e tra i leader nazionali nel campo delle pulizie e della sanificazione di ambienti in grandi comunità, occupandosi anche di manutenzione, progettazione e realizzazione di aree verdi, disinfestazione, pulizia e sanificazione di impianti per il trattamento dell’aria. L’azienda oggi impiega in Italia circa 1500 dipendenti, di cui l’83% donne sull’intero territorio nazionale.
“Con il 2021 – Dichiara Silvia Grandi, Presidente di Copma –  festeggiamo 50 anni di storia, lavoro, affermazione sociale e produttiva nell’ambito dei servizi di pulizia e sanificazione delle grandi comunità ospedaliere, sanitarie e civili. Abbiamo voluto realizzare un nuovo logo e daremo vita ad una intensa campagna di comunicazione per evidenziare i valori di fondo che caratterizzano e contraddistinguono la nostra cooperativa”
Negli anni Copma è cresciuta anche come Gruppo attraverso società controllate e partecipate con un fatturato complessivo pari ad € 67.335.000 tra queste Niagara srl nei settori di trattamento reflui industriali, Nuova Sportiva nella realizzazione e gestione di impianti natatori, Quisisana srl nella diagnostica e cura in ambito sanitario.
“Nonostante la dimensione nazionale e la presenza della nostra società in alcuni dei più importanti presidi ospedalieri italiani, la nostra è una realtà da sempre radicata sul territorio – Aggiunge Silvia Grandi – Quest’anno vogliamo festeggiare i nostri 50 anni ma soprattutto le nostre persone. Nell’anno appena concluso Copma è stata coinvolta in prima linea, accanto ai medici e agli infermieri, con le sue attività di sanificazione in molti ospedali e strutture sanitarie, sostenendo con la propria attività lo sforzo del Paese nel fronteggiare la pandemia. Il Personale di Copma si è trovato a gestire, ai vari livelli di responsabilità, situazioni molto difficili dal punto di vista organizzativo, operativo ed anche e soprattutto umano. E le nostre persone, possiamo dirlo senza alcuna retorica, hanno retto degnamente la prova. A loro va tutta la nostra gratitudine”.

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Riceviamo e pubblichiamo


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Francesco Monini
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