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Sperando che la befana non venga abbattuta pure lei dallo zio Sam, tiro il mio consueto sospiro di sollievo del 6 gennaio al grido di: e anche quest’anno per fortuna ‘ste feste son finite.
Per me la giornata del 6 gennaio è da sempre una vera e propria epifania: tanti saluti ai panettoni e benvenute colombe o robe di carnevale, non mi ricordo mai.
Niente accentua il senso di routine come le feste comandate, almeno per me.
Magari sono io che sono sbagliato ma da quel che sento nell’aria mi pare di capire che nel mio partito i tesserati sono parecchi.
Ci scusiamo dunque per il nostro comportamento che talvolta rovina l’atmosfera ma non è solo colpa nostra.
Siamo convinti che anche il Papa nel suo piccolo – soprattutto quest’anno – sia un po’ agro di tutto il tran tran.
Le cause di questa insofferenza – sempre più diffusa nel mondo occidentale – sono molteplici e questa sede forse non è la più adatta per la trattazione e ad ogni modo: chi se ne frega.
Domani è un altro giorno e forse è meglio smettere di pensarci.

Gone With The Wind Soundtrack Suite (Max Steiner, 1939)

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Radio Strike


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it