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da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

“La migliore edizione delle cinque che abbiamo organizzato”. Il bilancio del Ferrara Balloons Festival 2014, che si è svolto al Parco urbano di Ferrara dal 5 al 14 e il 20-21 Settembre, non poteva essere più positivo. A tracciarlo è Nicola Zanardi, Presidente di A.T.I. Mongolfiera, la società che collabora con il Comune e la Provincia di Ferrara all’organizzazione dell’evento italiano più importante del settore.
Scendendo più nel dettaglio, Zanardi snocciola i dati che giustificano la sua soddisfazione: “Abbiamo colto tutti i risultati che ci prefiggevamo: dalle presenze, che sono state almeno centoventimila, al perfetto pareggio dei conti, dall’attenzione dei media nazionali al superamento di alcuni record: quello del numero di mongolfiere intervenute – trentotto – e quello dei voli liberi, con oltre cinquecento decolli, oltre alle centinaia di voli vincolati”.
Delle trentotto mongolfiere presenti, trenta avevano la classica forma a lampadina e otto una special shape: la Volpe, Bruno il Clown, il cellulare Samsung, i due Canguri, la signorina Babette, la monoposto Cloudhopper e il Boccale di birra.
Numerosi i Paesi di provenienza dei team: Brasile, Germania, Lituania, Slovacchia, Belgio, Austria, Svizzera, Inghilterra e Olanda.
“Il format che abbiamo adottato per il Ferrara Balloons Festival – prosegue Zanardi – si è rivelato il più consono a valorizzare la città e il Parco urbano. Come in una festa “all’americana”, le famiglie arrivano la mattina e si fermano fino a sera, perché trovano non solo le mongolfiere, ma una quantità di spettacoli, performance, stand, intrattenimento sano e di qualità”.
Una festa, quella del Balloons, che ha peraltro ottenuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la Medaglia di rappresentanza in quanto evento meritevole nei rapporti con la società civile e dal Ministero del Turismo il riconoscimento di “Patrimonio d’Italia”.
L’intrattenimento di cui parla Zanardi è stato garantito in primis dalle Forze dell’Ordine, che hanno offerto al pubblico del Balloons alcune delle proprie espressioni più spettacolari: dagli elicotteri agli aeromobili a pilotaggio remoto dell’Aeronautica Militare – C.O.A. Poggio Renatico, fino alla squadra cinoagonistica dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ferrara.
Se non sono mancati i risvolti educativi, con l’“Educamp – Scuole aperte per ferie!” promosso dal CONI – Comitato Regionale Emilia-Romagna e rivolto ai bambini dai 6 ai 14 anni, ampio è stato il coinvolgimento delle associazioni e dei gruppi sportivi locali, in rappresentanza di un elenco lunghissimo di discipline: dalla danza al ju jitsu, dal tiro con l’arco alla ginnastica ritmica, dal basket al pattinaggio artistico, senza contare i paramotoristi e gli acrobati del cielo.
Tra i protagonisti del Festival, anche il Palio di Ferrara che, con la Città Magica allestita e curata dal Rione Santo Spirito, ha consentito di rivivere le atmosfere rinascimentali dei castelli e dei cavalieri, sia dal punto di vista delle attrazioni che della gastronomia.
Il Ferrara Balloons Festival, sponsorizzato da Renault, Vetroresina e Dopla, con la partnership di Ikea e della Cassa di Risparmio di Cento, si conferma dunque una manifestazione di primo piano a livello europeo e un efficace volano turistico.
Appuntamento al 2015!

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FERRARA FIERE CONGRESSI


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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