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da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Sarà affidato al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il saluto inaugurale di RemTech Expo (www.remtechexpo.com), l’evento più specializzato in Italia sulle bonifiche dei siti contaminati e la riqualificazione del territorio, in programma alla Fiera di Ferrara dal 17 al 19 Settembre 2014.
Non meno prestigiosa la ricca platea degli stakeholder che parteciperanno a questa edizione: le Regioni e i Comuni, ISPRA e le Arpa, l’industria, il comparto oil, i Porti, le Autostrade, le Ferrovie, i Consorzi di bonifica. Tra le migliori imprese di servizi e tecnologie presenti a RemTech, alcune conferme di spicco riguardano Saipem, Syndial ed Eni. Un ruolo centrale nella definizione dei contenuti sarà ricoperto da università e centri di ricerca, portatori di progetti europei e di alta conoscenza, professionisti, associazioni con le quali sono state siglate importanti convenzioni, e dagli esperti del Comitato Scientifico e di Indirizzo.
L’area espositiva di RemTech, altamente qualificata, presenterà anche quest’anno alla community delle bonifiche – imprese, amministrazioni, associazioni, istituzioni, professionisti, università, industria, comparto petrolifero e settore immobiliare – aziende, prodotti e servizi di eccellenza.
Oltre cento sessioni congressuali con relatori di assoluto livello internazionale, corsi di formazione permanente (accreditati per l’aggiornamento professionale) per operatori, autorità e decision maker, incontri tecnici promossi dagli espositori, prove pilota e dimostrazioni scandiranno il programma della manifestazione, che si annuncia di profilo particolarmente elevato.
Il tema delle bonifiche – di terreni, acque di falda, aree urbane dismesse, SIN – sarà trattato dal punto di vista del benchmarking rispetto agli altri Paesi europei, dello sviluppo del modello concettuale, degli approcci integrati, delle tecnologie e degli strumenti più innovativi (da ISCO a Plume Stop™), delle esperienze e degli incentivi per la riconversione, e degli impianti pilota. L’agenda dei lavori sarà, poi, dettata dall’aggettivo “ambientale”: l’emergenza, il rischio – chimico, biologico e legato all’amianto, ma anche l’analisi del rischio –, il monitoraggio, l’inquinamento e le ripercussioni sulla salute, il danno (rischi e oneri delle imprese, sanzioni e impatto sul business, rimedi) e gli illeciti ambientali (Corso di Alta Formazione).
Un appuntamento di rilievo è quello con la seconda edizione della RemTech Training School sulle tecnologie innovative di bonifica, con la presentazione dei casi applicativi più interessanti da parte delle aziende e il coinvolgimento dei buyer stranieri più importanti, provenienti da Russia, Cina, Sudafrica e Brasile, con i quali verranno organizzati B2B e tavole rotonde esclusive. Oltre a rientrare tra i numerosi servizi offerti da RemTech, per garantire un aggiornamento costante in materia di mercati, bandi di gara, eventi ed evoluzione normativa, la School segna anche un primato tutto ferrarese. Si tratta, infatti, della prima scuola italo-russa sulle bonifiche e stabilisce un ponte non solo ideale ma anche operativo tra Ferrara e Mosca dove, grazie a RemTech e in parallelo alla manifestazione, alcuni dei maggiori esperti italiani di bonifiche interverranno presso l’UNIDO (Centre for International Industrial Co-operation in the Russian Federation), in collaborazione con la Gubkin Russian State University of Oil and Gas.
Due le Sezioni speciali di RemTech Expo: Coast Esonda Expo (www.coastexpo.com) sulla gestione e tutela della costa, il dissesto idrogeologico e la manutenzione del territorio, e Inertia (www.inertiaexpo.com) sui rifiuti inerti, gli aggregati naturali, riciclati e artificiali.
Due anche i nuovi Eventi paralleli che consolidano lo standing internazionale della manifestazione e che si terranno contemporaneamente a RemTech: The Sustainable Remediation Conference 2014 (www.sustrem2014.com) e l’International Symposium on Sediment Management I2SM (i2sm.remtechexpo.com), che porteranno a Ferrara quattrocento tra i maggiori esperti mondiali di bonifiche e gestione dei sedimenti.

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FERRARA FIERE CONGRESSI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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