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da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Sagre da Roma, Novara, Viterbo, Cremona, Caserta, Vercelli. Espositori da ogni parte d’Italia e anche da Croazia e Germania. Visitatori da Milano, Teramo, in pullman da Empoli e un po’ da tutta la penisola con oltre sessanta camper. Per non parlare delle quantità industriali di cibo distribuite a un pubblico mai sazio, ben determinato ad assaggiare tutto, passando con disinvoltura dal cappellaccio di zucca allo storione, dal tartufo all’asparago, dalla cozza alla rana, dal bigolo al torchio al bollito.
Tempo di bilanci, per la sesta edizione del Salone Nazionale delle Sagre – Misen, organizzato da Ferrara Fiere Congressi e dall’Associazione Turistica Sagre e Dintorni, che termina oggi alla Fiera di Ferrara con dati impressionanti in fatto di degustazioni e numeri non meno significativi alle casse: “Non abbiamo ancora chiuso le biglietterie – premette prudente Filippo Parisini, Presidente di Ferrara Fiere –, ma siamo certi di aver superato le presenze dello scorso anno, quando, peraltro, il Salone era durato di più (tre giorni pieni e non poco più di due spalmati su tre date, come quest’anno, ndr), e di aver toccato quota ventitremila visitatori”.
Che quella del Misen sia una formula indovinata e sempre più attraente, lo conferma Loris Cattabriga, Presidente dell’Associazione Turistica Sagre e Dintorni: “La fama dell’evento ha ampiamente varcato i confini della provincia di Ferrara e le sagre provenienti da più lontano sono rimaste colpite dall’atmosfera festosa, dall’entusiasmo e dalla passione dei nostri volontari. Le sagre – conclude Cattabriga – si stanno affermando come una ‘terza via’, intermedia tra il ristorante e la cucina casalinga, e in questo percorso il Salone ha consolidato il proprio ruolo di vetrina nazionale di riferimento”.
Tra le iniziative che ne hanno decretato il successo, i cooking show delle giovani promesse di “MasterChef” Dario “Roccia” Baruffa – che ha giocato in casa, essendo originario della provincia di Ferrara –, Mattia D’Agostini e Lorenzo De Guio, oltre alle dimostrazioni sulla panificazione e il lievito madre di Sara Papa. Anche “Musica Maestro” rientra a pieno titolo tra gli atout del Misen 2016, dove il media partner Telestense-Telesanterno ha portato le migliori orchestre di musica da ballo e il loro nutrito seguito di appassionati. Senza contare il mix vincente della ‘cucina agonistica’, con due appuntamenti ad alto tasso di campanilismo: per un punto soltanto sul secondo classificato, il “Gran Galà della Salama” ha consegnato lo scettro di migliore insaccato a Madonna Boschi, mentre nella “Disfida delle Sfogline”, promossa dall’“Associazione Miss…ione Matterello”, a imporsi sugli avversari (tra i quali un uomo) è stata Edda della Sagra della Cucombra di San Matteo della Decima, premiata per aver osato ed essere riuscita a plasmare a regola d’arte una sfoglia di grandi dimensioni.

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FERRARA FIERE CONGRESSI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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