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Mese: Marzo 2020

Fa Trombone o fa Trombetta?

“Lei non sa chi sono io!”. Non c’è frase che riassuma meglio i vizi del Belpaese. Siamo cambiati, siamo progrediti, ci siamo evoluti negli ultimi novant’anni? No, siamo ancora lì. Ancora al ‘mascellone autarchico’ di cui scriveva l’ingegner Gadda. Ancora inchiodati alle italiche presunzioni messe alla berlina da Ennio Flaiano. Ancora su quel treno, nello stesso scompartimento occupato da Totò e dall’Onorevole Trombetta.
“Lei non sa chi sono io!” – tuona l’Onorevole Trombetta.
“Fa Trombone o fa Trombetta?” – gli ripete Totò.
Così è risuccesso. Non poteva andare diversamente. Scrivo due articoli, sottovoce, usando tutto il garbo e l’ironia di cui dispongo.Uno dedicato all’Onorevole Vittorio Sgarbi [qui] l’altro al Vicesindaco di Ferrara Nicola Naomo Lodi [qui]. Per poi scoprire che entrambi mi hanno dedicato un video (postato sulla loro pagina Fb) in cui me ne dicono di tutti i colori.
Me lo raccontano gli amici. Alla fine, di malavoglia, i due film d’autore li ho visti anch’io, e stringi stringi, il succo è sempre quello di cui sopra: Lei non sa chi sono io! Io ho fatto questo e quello, sono amico di Tizio e Sempronio, ho scritto cento libri e ne ho letti un milione, sono stato eletto di qua e di là, sono andato in tutte le televisioni, sono apparso alla Madonna (come Carmelo Bene). Mentre chi è, chi sarebbe questo Monini? una mosca, una briciola, un niente. Un ragazzino (magari!). Un signor nessuno.
Tanto che mio figlio, diciott’anni, che lui i video comici non se ne perde uno, mi fa: “Ohi pà, ma se non sei nessuno, perché Sgarbi perde 20 minuti per fare un video su di te?”.
Non saprei. Forse perché Vittorio e Naomo lavorano troppo, sono stressati, sono sotto pressione. O perché sono un po’ permalosi. No no, non è colpa loro, è colpa di quel maledetto istinto atavico (e italico), quella tentazione irresistibile, quel riflesso di Pavlov: “Lei non sa chi sono io!”.
Certo che lo so, ma “fa Trombone o fa Trombetta?”

Sabato 7 e domenica 8 firme in piazza: associazione fe-nice

Da: Mario Zamorani.

I sottoscritti cittadini promuovono la seguente petizione popolare, secondo quanto previsto dallo Statuto comunale e dal Regolamento per la disciplina delle forme della partecipazione popolare all’amministrazione locale, rivolta all’amministrazione comunale di Ferrara, chiedendo:

– di ripristinare, preferibilmente affisso al Palazzo comunale dov’era, vale a dire lungo lo scalone di accesso al Municipio, o comunque lungo corso Martiri della libertà, in piazza del Municipio o in piazza Savonarola, lo striscione “Verità per Giulio Regeni”; com’è noto in questo senso il Comune di Ferrara a suo tempo aveva aderito all’iniziativa di sostegno alla verità per Giulio Regeni promossa da Amnesty International;

– di sapere per quali motivi lo striscione è stato prima spostato e poi rimosso;

– che, se non esistono cause ostative cogenti (e in questo caso chiediamo di sapere quali sono), su questo argomento si possa pronunciare il Consiglio comunale.

Si è riunito oggi a Comacchio il Tavolo del Turismo.

Da: Comune di Comacchio.

I dati raccontano dei primi segnali di contrazione dei consumi e lo spettro di un empasse sulle prenotazioni estive, soprattutto dall’estero dove pesa l’immagine non chiara, se non distorta, della reale situazione nel nostro Paese.
Hanno partecipato all’incontri gli assessori Riccardo Pattuelli e Robert Bellotti, insieme al dirigente Roberto Cantagalli, e ai rappresentanti di CNA, Ascom, Cesb, Unindustria, Confartigianato. L’incontro ha permesso di fare il punto con i rappresentanti del settore turismo sull’emergenza legata al Covid19 che sta colpendo maggiormente i settori di turismo e commercio. Il primo contraccolpo concreto è dato dalla sospensione delle gite d’istruzione delle scuole che avevano scelto come meta Comacchio e le bellezze del Parco del Delta.

Il “Tavolo”, all’unanimità, ha sostenuto la riprogrammazione del piano promozionale e degli eventi ricompresi nell’arco temporale delle limitazioni previste dal del decreto governativo o prossimi ad esso, per questo. al migliorare della situazione complessiva sarà necessario avviare fin da subito azioni di rilancio del turismo. Questo avverrà in stretta sinergia con Regione, Apt e Destinazione Turistica Romagna come concordato anche nella corso dell’incontro svoltosi a Bologna la settimana scorsa e , attivato dall’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. Le associazioni hanno ribadito le istanze già presentate in Regione: moratorie dei mutui da parte delle banche, richiesta di cassa integrazione e slittamento delle scadenze delle imposte comunali.
L’amministrazione comunale si è detta disponibile a sostenere le possibili azioni economiche di sostegno, anche in coordinamento con gli enti sovraordinati e gli altri enti della costa emiliano romagnola.

Comacchio: acqua rossa canale Logonovo.

Da: Comune di Comacchio.

Fenomeno singolare quello che si è verificato in data 04.03.2020 all’interno del canale Logonovo di Lido degli Estensi, una chiazza di acqua tra il biancastro e il rosso ha allarmato gli operatori della molluschicoltura, titolari degli impianti di allevamento.

“ il Comune di Comacchio – spiega Denis Fantinuoli Vicesindaco con delega all’Ambiente – è stato contattato dagli operatori del settore, allarmati da questo fenomeno inconsueto per il periodo dell’anno.

Il settore Ambiente del Comune di Comacchio, ha – a sua volta – contattato la struttura oceanografica Daphne, che da subito ha fornito ampia collaborazione, nell’analizzare un campione dell’acqua prelevata dal sito”

In attesa degli esiti dell’analisi chimiche del campione prelevato, l’ipotesi più accreditata, prospettata dalla stessa Daphne, potrebbe essere quella di una fioritura algale anticipata della specie Noctiluca Scintillans.

Crisi aziendali. In Regione la vertenza sulla Sitie Impianti industriali Spa di Ferrara.

Da: Regione Emilia Romagna.

Questa mattina a Bologna, in viale Aldo Moro, il Tavolo di salvaguardia occupazionale. L’azienda ferrarese oggi è in concordato. Cigs per crisi aziendale di un anno per 285 lavoratori su un totale di 354

Bologna – L’obiettivo fondamentale è quello di salvaguardare l’occupazione ma anche, ciascuno per la propria parte, l’impegno delle istituzioni a sostenere nel percorso di ristrutturazione aziendale il rilancio della Sitie Impianti industriali Spa di Ferrara.

È questo quanto emerso oggi dal tavolo regionale di salvaguardia occupazionale, svoltosi questa mattina in Regione, per affrontare la vicenda dell’azienda che opera nel settore delle installazioni elettriche e di strumentazione industriale. All’incontro, presieduto dall’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, erano presenti i rappresentanti dell’azienda, le organizzazioni sindacali di categoria e territoriali, il Comune di Ferrara, l’Agenzia per lo sviluppo Sipro e i rappresentanti dei lavoratori.

Nelle scorse settimane è stato sottoscritto verbale di Cigs per crisi aziendale di 12 mesi (a decorrere dal 27 febbraio 2020) per 285 lavoratori su un totale di 354. Il 12 febbraio 2020 l’azienda ha presentato al Tribunale di Ferrara richiesta di concordato in bianco, richiedendo i termini per la presentazione di piano di ristrutturazione e correlata proposta di concordato preventivo. Il Tribunale ha concesso il termine di 60 giorni (eventualmente prorogabile di ulteriori 60), tempo necessario all’azienda per ipotizzare un progetto di riorganizzazione e ristrutturazione finanziaria nell’ambito di una procedura concordataria basata sulla continuazione delle attività aziendali.

“L’occupazione prima di tutto. Se da un lato dobbiamo lavorare per salvaguardare tutti i lavoratori, dall’altro – ha detto l’assessore Colla – occorre seguire con attenzione il rilancio dell’azienda per il quale aspettiamo l’indispensabile piano di ristrutturazione, inclusa anche la sostenibilità finanziaria. La Regione, assieme alle altre istituzioni, ha dato la disponibilità ad accompagnare questo percorso con tutti gli strumenti disponibili a disposizione, a partire dal monitoraggio per la continuità degli appalti”.

Il tavolo regionale di salvaguardia occupazionale rimane aperto e sarà aggiornato tra 30 giorni per una verifica degli sviluppi. Nei prossimi giorni l’assessore regionale contatterà i Commissari nominati dal tribunale.

Coronavirus: misure d’emergenza, senza dimenticare cimice asiatica e calo dei prezzi

Da: CIA Ferrara.

“Il nostro presidente nazionale Dino Scanavino ha incontrato a Roma Giuseppe Conte per chiedere alcuni interventi d’urgenza finalizzati ad arginare la crisi del nostro Made in Italy, per l’export e l’assenza di manodopera stagionale. Misure condivisibili e necessarie, ma voglio ricordare a tutti che il coronavirus non cancellerà, purtroppo, un’altra emergenza, quella della cimice asiatica che tra poco arriverà nei campi e nei frutteti ad aggravare ulteriormente la situazione – spiega Stefano Calderoni, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara. Nel dettaglio Cia ha chiesto al Governo alcuni interventi davvero fondamentali in questo momento così particolare per il nostro paese. Innanzitutto una detrazione fiscale per le famiglie, del 19%,sulle spese per acquisto di prodotti agricoli e alimentari Dop e Igp e derivanti da agricoltura biologica, quindi su tutto il nostro Made in Italy d’eccellenza. Poi, per fare fronte all’emergenza che coinvolge 3 regioni (Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna) – che da sole valgono il 40% dall’agroalimentare italiano per un totale di 24 miliardi di euro – Cia ritiene indispensabile estenderele misure previste per le zone rosse e gialle, a tutto il Nord Italia, con lo stop delle tasse e dei contributi previdenziali. Oltre alla gestione immediata della crisi, l’associazione propone due linee d’intervento che riguardano il settore agrituristico, già in allarme per le prenotazioni azzerate, in particolare la sospensione dei contributi previdenziali e dei pagamenti delle rate dei mutui per un periodo non inferiore a 12 mesi. A sostegno dell’export, invece, c’è la necessità di una campagna promozionale all’estero che punti sugli elementi di salubrità del cibo italiano, oltre a incentivi a tutela del sistema fieristico internazionale.
Nel piano di azione previsto dal Governo si auspicano anche interventi strutturali che fungano da volano per il comparto, come il prolungamento del credito d’imposta e la stabilizzazione delle esenzioni fiscali per i primi insediamenti in agricoltura, a supporto dei giovani imprenditori. “Fondamentale per il nostro territorio – continua Calderoni – è il tema della manodopera stagionale. Lavoratori stranieri, in particolare provenienti dai paesi dell’Est, stanno tornando a casa per il timore del contagio. Questo provocherà carenza di manodopera a breve termine, penso ad esempio alla raccolta dell’asparago che inizierà a fine mese. Sicuramente saranno necessarie misure che semplifichino i rapporti di lavoro in agricoltura, introducendo una maggiore flessibilità, anche per evitare situazioni di illegalità nelle nostre campagne. Infine – conclude il presidente Cia – voglio ribadire che questa emergenza non ha colpito un settore forte e in crescita, maun’agricoltura già profondamente in crisi a causa dei problemi fitosanitari e dei prezzi di mercato. In questo contesto è più che mai necessaria l’applicazione di quelle misure di sostegno straordinarie – sospensione del pagamento dei mutui e delle rate dell’Inps – che Agrinsieme Ferrara chiede da molti mesi e che ha portato a due importanti mobilitazioni di agricoltori a settembre 2019 e lo scorso 30 gennaio. Inoltre rimane più che mai valida la richiesta di un intervento europeo per arginare questa crisi “doppia”, che rischia di mettere in ginocchio la nostra agricoltura”

Comune di Copparo aderisce a M’illumino di Meno spegnendo le luci del Municipio e piantando oltre 60 alberi

Da: Comune di Copparo.

M’illumino di Meno è la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005: l’edizione 2020 torna venerdì 6 marzo ed è dedicata ad aumentare gli alberi, le piante, il verde intorno a noi.

Il Comune di Copparo aderisce a M’illumino di Meno 2020 spegnendo simbolicamente l’illuminazione del Municipio dalle ore 18 alle ore 20 e piantumando oltre 60 alberi in alcune aree pubbliche. Grazie all’aiuto dei volontari Auser sono già stati piantati 30 alberi presso l’area del Pontino Tagliapietra, 14 nell’area verde di via della Costituzione, 16 al Parco Goito e lungo il Naviglio e 8 nell’area verde di via Decimo Bottoni davanti al supermercato. Si tratta di piccole piante autoctone di acero, bagolaro, farnia, frassino e leccio provenienti dal vivaio regionale e di alcune piante di tiglio donate dall’associazione Arci Tartufi Ferrara.

Piantare alberi aiuta a mitigare il riscaldamento climatico e a salvare il pianeta, per questo il Comune chiede a tutti i cittadini di aderire a M’illumino di Meno spegnendo simbolicamente le luci della propria abitazione per 5 minuti dalle 19 alle 19.05 e piantando o regalando alberi.

Visita dell’amministrazione alla stiltende di Bondeno

Da: Comune di Bondeno.

Le tende di Bondeno viaggiano nel mondo, e non è soltanto un modo di dire. Visto che l’azienda Stiltende raggiunge ormai i mercati di tutti i continenti. Merito della capacità di innovazione e delle idee alla base del successo di un settore che ha permesso in questi anni di aprire anche due filiali estere: in Alabama e in Turchia. Il segreto? La capacità di mettere insieme il gusto e la passione della meccanica, coltivata fin da ragazzo, che ha permesso al titolare Luigi Gessi di innovare il mercato. Iniziando ad accantonare qualche risparmio per l’acquisto della materia prima e spianando gradualmente la strada ad una delle più grandi aziende del settore. «Il nostro giro nelle aziende del nostro territorio non poteva omettere un passaggio in questa bellissima realtà – dicono il sindaco Fabio Bergamini e il vicesindaco Simone Saletti – specializzata in prodotti ricercati sia in Italia che all’estero. Perché il mercato si è esteso in Usa, Canada, Australia, Africa e Asia, con tantissime spedizioni verso quei paesi e un conseguente beneficio per l’occupazione». Non a caso, l’amministrazione ha imbastito una serie di incontri con gli imprenditori per fare conoscere i contenuti del bando, che consente la stabilizzazione dei lavoratori precari. Stiltende impiega attualmente trenta dipendenti, di cui l’80% composto di manodopera femminile. «La genialità e l’ingegno che hanno sempre contraddistinto Luigi Gessi – dicono Bergamini e Saletti – lo portano a brevettare un prodotto unico che, per primo, ha realizzato a livello mondiale facilitando la vendita delle zanzariere: non più vendute su misura, ora la zanzariera viene proposta con una barra unica, già confezionata, da poter tagliare a proprio piacimento». Un’idea innovativa, l’ennesima del gruppo, che rifornisce di prodotti di prima gamma, provvisti di packaging accessoriato e sistemi di frenaggio e frizionamento unici ed esclusivi: opere di ingegno di chi non ha perso la sua predisposizione alla meccanica. Nell’ampio capannone infatti, tra i grandi macchinari e i forniti magazzini, si nasconde un piccolo laboratorio, l’angolo dell’inventore, dove Gessi ama trascorrere quel poco tempo a disposizione per produrre nuove idee, apportare miglioramenti, perché il progresso non si ferma mai.

Comunicato da comune di Codigoro

Da: Sindaco di Codigoro, Sabina Alice Zanard.

Cari cittadini e cittadine di Codigoro

Mi rivolgo a voi in un momento certamente grave per la nostra nazione, colpita dalla diffusione del Coronavirus; vorrei davvero che questo mio messaggio entrasse nelle vostre case e nelle vostre famiglie con la stessa semplicità di una chiacchierata tra amici, perché tra amici ci si conosce, ci si aiuta e, tutti insieme, si affrontano i momenti più difficili.

È ormai ufficiale la notizia che il virus ha contagiato uno stimato professionista che lavora nella nostra comunità, ma che non abita a Codigoro, il quale è ora ricoverato e riceve le cure necessarie ed adeguate: questa sera ho avuto modo di parlargli telefonicamente, e di assicurarmi delle sue condizioni di salute, che al momento sono stabili, e di esprimere a lui, ed alla sua famiglia, l’augurio di una completa e rapida guarigione. Credo che tutti voi vi unirete a me, con tutto il cuore, in questo augurio.

Dal momento in cui è stata accertata la sua positività, il Dipartimento di sanità pubblica della ASL, come previsto dai protocolli, ha contattato tutte le persone che sono entrate in contatto con lui e sette cittadini di Codigoro, tutti asintomatici ed in buona salute, sono stati, a scopo precauzionale, posti in quarantena domiciliare e sotto costante monitoraggio della ASL.

Come comunità di Codigoro non possiamo fare altro che attendere con fiducia, augurandoci che nessuno dei nostri concittadini si ammali.

Ma questa sera, come vostro Sindaco, come responsabile della nostra comunità, ma soprattutto come vostra concittadina e come donna, voglio trasmettere a voi tutti un semplice messaggio; siamo chiamati ad una sfida che deve far emergere il nostro lato migliore, tutta la nostra forza e l’unità della nostra comunità.

I mezzi di comunicazione sociale hanno diffuso e continuano a diffondere tutte le misure precauzionali necessarie ad evitare il contagio.

Chiedo a tutti voi di evitare allarmismi e di essere prudenti, di informarvi correttamente e di attenervi a quelle poche e semplici regole, che trovate pubblicate anche sul sito del comune, per il bene di tutti e di ciascuno.

Chiedo infine a tutti voi di rivolgere un pensiero di profonda gratitudine verso tutti i medici, gli infermieri e il personale sanitario; da giorni lottano senza concedersi un attimo di tregua, lavorando per assicurare le terapie migliori e le cure più appropriate non solo per coloro che sono colpiti da questo virus, ma anche a tutti gli altri malati: perché se è vero che ora c’è un’emergenza, non dobbiamo dimenticare tutte quelle persone che hanno altre patologie o condizioni di salute precarie.
Ed è giusto anche rivolgere un pensiero di gratitudine a tutti quei volontari, come quelli di Pronto Amico o dell’Associazione “Il Ponte”, che continuano ad operare a favore dei nostri malati.

Certamente, non sarà un compito facile e ci troveremo a dover affrontare nuove sfide. Ma io sono fermamente convinta che se ognuno di noi farà la sua parte, supereremo anche questo momento.

Sarà mia cura tenervi costantemente informati e di farvi avere tutte le informazioni necessarie.

A tutti voi, di cuore, una serena notte.

La sindrome del colibrì:
il virus che ha infettato la politica

So che il direttore di Ferraraitalia ha scritto, giustamente, di non voler prendere parte al diluvio informativo che sta accompagnando questo difficile periodo contrassegnato dal tentativo di contrastare il diffondersi del Coronavirus.
Queste righe non vogliono entrare nel merito delle misure prese da Governo e Regioni colpite: troppo severe o sensate? Non ne sono capace.
Anche perché resta forte il dubbio che molte voci che ora puntano il dito su provvedimenti giudicati eccessivi (finiscono per aggravare una situazione economica già di suo sull’orlo della recessione), siano le stesse a gridare contro le istituzioni colpevoli, in caso contrario, di avere preso sotto gamba il problema.
Sono piuttosto i risvolti politico-istituzionali della vicenda a suscitare qualche impressione. Lombardia e Veneto, si sa, sono le regioni colpite per prime in Italia e con il maggior numero di casi. Dunque, i loro governatori si sono trovati in prima linea a dover far fronte alla diffusione dell’epidemia.
Sapendo come ragiona la politica, almeno dalle nostre parti, è difficile trattenere la sensazione che fin dall’inizio le due terre per antonomasia del buongoverno leghista, abbiano voluto dare conferma della loro esemplare amministrazione con provvedimenti pronti, chiari, decisi, efficienti e senza tentennamenti, per mettere le briglie alla diffusione del virus.
Di fronte a un governo nazionale ormai più simile a un morto che cammina, l’impressione è stata quella di prove tecniche di buongoverno, per dimostrare che… se si andasse al voto, meglio prima che poi, il Paese può essere messo in buone mani, senza altri inquilini coi quali scendere a patti.
Se, e sottolineo se, qualcuno ha fatto questi conti, ha dovuto scontrarsi con una situazione ben più complessa che ha finito per vanificare ogni ipotesi di blitzkrieg.
Non si spiegherebbero altrimenti alcune uscite singolari dei governatori Attilio Fontana (Lombardia) e Luca Zaia (Veneto).
Attilio Fontana, come scrive Marco Damilano (L’Espresso 1 marzo), prima paragona la sua regione alla città cinese di Wuhan, da cui tutto e partito, poi di fronte al pericolo paralisi della potente macchina produttiva lombarda cerca di correggere il tiro. Quando, in seguito, indossa in diretta video la mascherina anticontagio, persino Giorgia Meloni ha commentato che se la poteva risparmiare.
Il secondo, Luca Zaia, si è invece prodotto in un feroce paragone fra le normali condizioni igieniche del popolo veneto e i cinesi: Tutti abbiamo visto che i cinesi mangiano i topi vivi.
Non è stato da meno il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, quando, con un accenno che tutti hanno inteso diretto all’ospedale di Codogno, se l’è presa con alcune falle del sistema sanitario lombardo, notoriamente un modello in cima a tutte le statistiche nazionali.
La scivolata istituzionale ha prontamente provocato la reazione stizzita del governatore Fontana, che gli avrebbe dato del ciarlatano.
Come se non bastasse, mentre le borse perdono punti come la nostra Spal e lo spettro recessione è sempre più una dura realtà, Matteo Salvini, pare con la sponda dell’altro Matteo (Renzi), se ne viene fuori con la proposta di un Governo di Unità Nazionale per gestire meglio la crisi (il come non è dato sapere) e accompagnare il Paese a nuove elezioni.
Nel frattempo Giorgia Meloni, da Lilli Gruber, lamenta la totale assenza dell’Europa sull’emergenza in corso. La sovranista, nazionalista, italianissima leader di FdI chiama Bruxelles a battere un colpo? Per carità, è sacrosanto denunciare l’assenza di linee europee per evitare che si chiudano a capocchia i confini, ma proprio da quel pulpito dobbiamo sentire la predica?
Per inciso, dopo narrazioni martellanti secondo cui ondate di virus sembravano venire dai barconi dei migranti, con misure draconiane sui porti tricolori, ora sono proprio gli italiani (per giunta lombardo-veneti) ad essere rifiutati.
Chissà se il cuore immacolato di Maria, il crocefisso e la Madonna di Medjougorie, se la sono legata al dito?
Tanto per restare in area celeste: facevamo volentieri a meno anche del monito di don Livio Fanzaga di Radio Maria, secondo il quale Corona-virus ricorda la corona del rosario. Per farla breve, l’epidemia sarebbe un ammonimento divino a pregare prima che arrivi l’apocalisse.
Intanto che ciascuno è libero di immaginarselo all’inferno, condannato a trascorrere l’eternità in compagnia degli inventori delle statuette da giardino di Biancaneve e i sette nani e degli infissi in alluminio anodizzato, più acqua e molto meno vin santo nel calice della messa è il consiglio che mi sento di dare, spassionatamente.
Tornando fra i comuni mortali, sembra proprio che alla classe dirigente che ci ritroviamo manchi il senso della prudenza. Un elemento che dovrebbe essere suggerito dal fatto che un’emergenza come questa presenta più incertezze che certezze.
Non si spiega proprio la fiducia ottocentesca con la quale ci si ostina a chiedere risposte alla scienza. L’impressione è che si possono consultare tutti i virologi che si vuole, ma una risposta certa sul Coronavirus al momento non c’è. Ci sono tante risposte, ma non ‘la risposta’.
Dovrebbe essere noto che, dopo la sbornia positivista, la scienza è ricerca, processo, non ‘soluzione’. Dal principio di falsificabilità (Popper), a quello di indeterminazione (Heisemberg) e alla relatività (Einstein), il mondo scientifico nel Novecento si è ritirato dall’illusione apodittica ed è entrato nella dimensione probabilistica e delle ipotesi. Quindi, la scienza può continuare a essere utile sul piano dell’indagine razionale, ma non su quello fideistico-dogmatico della risposta univoca e definitiva.
In secondo luogo, il momento della decisione politica – chi fa cosa – cade su un assetto istituzionale nel quale le competenze, da troppo tempo, sembrano distribuite da un ubriaco.
E’ del Centrosinistra la riforma costituzionale del 2001, che ha finito per creare problemi in ordine alle competenze statali e regionali, con un’area di materie concorrenti fra i due livelli istituzionali, fonte di contenziosi e discussioni che tuttora attendono soluzioni.
E’ ancora del Centrosinistra una riforma costituzionale e istituzionale (peraltro fallita nel 2016), con la quale si è inteso semplificare il quadro istituzionale giudicato troppo complesso, composto da Comuni, Province e Regioni. Il risultato di questa furia riformatrice (della quale, naturalmente, nessuno rivendica la firma autografa), è un nuovo assetto, più semplice (?), composto da Comuni, Unioni di Comuni, Agenzie, Città Metropolitane e Regioni. Come se non bastasse, qualcuno ha pure ipotizzato le Aree Vaste, non si è mai capito se come livello istituzionale o non si sa bene cosa.
Terzo: dopo decenni di decentramento, sussidiarietà verticale e federalismo, il risultato finale è che mai come oggi le risorse, frutto dell’imposizione fiscale, sono centralizzate. Tanto che i sindaci sono come i soldati lasciati in trincea senza armi, munizioni e con le suole delle scarpe di cartone.
E il peggio è che chiunque voglia mettere ordine in questo tessuto istituzionale, pare lo faccia più per essere fotografato con la scopa in mano, piuttosto che concentrare l’attenzione sul pavimento che s’intende pulire. Così, sono più le scorie che si lasciano in giro, in un disordine crescente di compiti e di norme che, come le pezze, sono sempre peggiori del buco.
Come se non bastasse, l’emergenza Coronavirus grava su un sistema sanitario falcidiato da anni di tagli a risorse, strutture e personale. L’esempio degli ospedali Spallanzani e Sacco, nei cui laboratori sono stati isolati i virus per mano di ricercatori precari, è la cifra drammatica di un Paese ingrato, che chiede adesso a questi cervelli superstiti e maltrattati di compiere il miracolo.
Se questa, appena abbozzata, è l’istantanea di un Paese disordinato, sfibrato e bombardato, con quali velleità di protagonismo una classe dirigente può pretendere di governare un’emergenza, immaginando d’intestarsi qualsiasi vittoria?
Non sarebbe meglio, data la situazione, scendere dal pero della presunzione e cercare insieme le risposte migliori – non miracoli – nell’interesse comune?
Batta un colpo se c’è qualcuno disposto ad aiutare l’Italia a uscire dalla sindrome del colibrì: un Paese che spreca la gran parte delle proprie risorse per restare immobile.

Ferrara, 29 febbraio 2020

Serve un piano economico-industriale per una Azienda Pubblica per la Raccolta Rifiuti

Da: Associazione Politico-Culturale Il Battito della Città

Disponibilità dell’assessore Balboni, ma ora occorre una risposta chiara, precisa e sollecita.

Nel pomeriggio di martedì 3 marzo è finalmente ripartito il confronto al Tavolo partecipativo per lo studio della ripubblicizzazione del servizio rifiuti del Comune di Ferrara. Dopo lo schema predisposto da Atersir che ha delineato gli scenari entro il quale può muoversi la decisione di procedere o meno verso la ripubblicizzazione, l’incontro si è aperto con le considerazioni che abbiamo avanzato in proposito come associazione Il Battito della Città. In particolare, abbiamo sostenuto che, proprio sulla base dello schema prodotto da Atersir, che è più che fattibile dar vita ad una nuova azienda pubblica per la gestione del servizio rifiuti, cui affidare tale servizio in sostituzione di Hera che lo sta continuando a svolgere in un regime di proroga dalla fine del 2017.
Il percorso da noi individuato prevede che le risorse iniziali – circa 6 milioni di Euro – provengano da Ferrara Holding Servizi Srl, che ha un capitale sociale di circa 81 milioni di Euro e riserve per oltre 7milioni. In più, la ripubblicizzazione del servizio consentirebbe di utilizzare la cosiddetta remunerazione del capitale, cioè il profitto garantito ai gestori – oggi agli azionisti di Hera va una cifra pari a 1 milione e 300mila Euro – per sostenere la nascita della nuova Azienda pubblica e/o per la riduzione delle tariffe ai cittadini.
Infine, abbiamo indicato che il passaggio fondamentale da mettere in campo ora è quello di costruire un vero e proprio piano economico-industriale per verificare definitivamente l’ipotesi della ripubblicizzazione, attraverso la messa a disposizione di risorse apposite da parte di Ferrara Holding Servizi Srl, coinvolgendo soggetti industriali che hanno le competenze utili a tal fine, come Contarina Spa, azienda pubblica del trevigiano, e/o Alea Ambiente Spa, azienda pubblica del forlivese che ha seguito un percorso analogo a quello da noi proposto.
A fronte di queste nostre considerazioni, abbiamo registrato un certo interesse da parte dell’assessore Balboni, anche se non è arrivata una risposta precisa sulla nostra proposta di elaborare un vero e proprio piano economico-industriale. L’assessore Balboni ha, alla fine, proposto di svolgere ulteriori approfondimenti, con un maggiore coinvolgimento dei Gruppi Consiliari (peraltro all’incontro sono stati presenti consiglieri della Lega, di Forza Italia e del PD), e un aggiornamento del Tavolo Partecipativo per la fine del mese di marzo o inizio del mese di aprile.
Da parte nostra, ribadiamo che, se è utile continuare nel confronto, diventa comunque necessario che si indichi in modo preciso come si vuole procedere, e in specifico se si intende rispondere positivamente alla nostra proposta di mettere a punto un vero e proprio piano economico-industriale per la nuova azienda pubblica. Su questo ci attendiamo che il prossimo incontro affronti questo nodo, ed è su questo che faremo una attenta valutazione e daremo un giudizio preciso sulle volontà in campo da parte dell’Amministrazione Comunale e dei vari Gruppi consiliari.

Welfare aziendale: accordo innovativo tra Cna Ferrara e Welfare Group

Da: CNA Ferrara.

“Quello che presentiamo oggi non è un accordo di welfare aziendale come tutti gli altri. Ha invece un’importanza strategica, perché punta a valorizzare il territorio, le sue aziende e coloro che vi lavorano”.

È questa la ragione, secondo il direttore provinciale Diego Benatti, che ha indotto la Cna di Ferrara a stipulare un accordo con il portale Welfare Group, una piattaforma online finalizzata al Welfare aziendale che si è data lo specifico obiettivo di sostenere i territori in cui opera.

“Attraverso la piattaforma Welfare Group – spiega Ughetta Ciatti, responsabile dell’area Sindacale e sociale di Cna – i dipendenti delle imprese che aderiranno potranno aprire un portafoglio virtuale equivalente al premio erogato dalle loro aziende: potranno quindi prenotare o acquistare beni e servizi tra quelli offerti dal portale. Molto importante è il fatto che Welfare group offre esclusivamente beni e servizi del territorio. Di conseguenza, contribuisce a convogliare i consumi dei lavoratori sulle aziende locali, con un evidente beneficio per tutti”.

L’iscrizione al portale sarà gratuita per le aziende socie di Cna, che grazie all’accordo tra Welfare Group e l’associazione potranno usufruire di condizioni di vantaggio e prezzi scontati per i propri dipendenti.

“La Cna ha capito che il Welfare aziendale è un modo per arricchire il territorio – ha spiegato Luigi Angelini, Amministratore Delegato di Welfare Group – E’ questa la chiave della nostra proposta: fare in modo che le risorse prodotte dalle aziende ed erogate sotto forma di premi ai propri dipendenti, rimangano sul territorio sotto forma di consumi”.

Le prospettive di questo accordo non vanno sottovalutate: Cna Ferrara oggi associa 5000 aziende con 15mila dipendenti complessivi: “per il 2020 puntiamo – ha detto il direttore Benatti – ad avere almeno trecento aziende iscritte al portale. Già questo sarebbe un importante risultato economico per il territorio, considerando che le somme erogate dalle aziende sotto forma di welfare aziendale ammontano normalmente a cifre tra gli 800 e 1000 euro”.

“Oggi più che mai – ha concluso il Presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti – è importante liberare risorse e metterle a disposizione delle aziende locali, che operano tra continue difficoltà. Cna si adopererà per diffondere tra le proprie aziende la conoscenza di questi strumenti”.

Prefettura di Ferrara: temporanea chiusura uffici della Prefettura area IV

Da: Prefettura di Ferrara.

In relazione ai lavori di ristrutturazione di palazzo Giulio d’Este, sede della Prefettura, si rende noto che gli Uffici dell’AREA IV (Sportello Unico Immigrazione, NOT, Legalizzazione di firme e Cittadinanza) resteranno chiusi al pubblico venerdì 6 marzo e lunedì 9 marzo 2020, per trasloco.

Durante tale periodo di chiusura sarà unicamente garantita la consegna di documenti afferenti pratiche di legalizzazione già evase, che avverrà presso i locali della palazzina attigua all’ingresso principale della Prefettura, ove è temporaneamente allestito l’archivio generale della Prefettura, con accesso dal civico n. 16/a di corso Ercole I d’Este.

A partire da martedì 10 marzo 2020, gli Uffici dell’Area IV riapriranno al pubblico con accesso dall’ingresso di Corso Ercole I d’Este 16.

Dal 6 marzo chiusa la rampa d’accesso a Gualdo per la Superstrada in direzione Ferrara per lavori ai piloni del cavalcavia

Da: Provincia di Ferrara.

Sarà chiusa al transito la rampa d’accesso dallo svincolo di Gualdo al raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi in direzione Ferrara, dalle 10 di venerdì 6 marzo fino a tutto il 30 aprile 2020.
A stabilirlo è un’ordinanza dell’Anas, compartimento Emilia-Romagna, per consentire all’impresa che sta eseguendo i lavori di consolidamento ai piloni del cavalcavia che sovrasta la Ferrara-Mare di istallare le necessarie attrezzature di cantiere in condizioni di sicurezza per maestranze e utenti della strada.
Un’operazione che si rende necessaria perché la Provincia, avendo nel frattempo concluso i lavori ai sette piloni del lato sud della struttura di attraversamento, deve ora spostare il cantiere verso quelli del lato nord, per eseguire analoghi lavori di messa in sicurezza.
La conseguenza del termine di una prima parte dei lavori è la riapertura dello svincolo in direzione Porto Garibaldi.
A cura dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense è anche la posa della segnaletica di cantiere.
Soddisfazione esprimono il sindaco di Voghiera, Paolo Lupini, e la presidente della Provincia, Barbara Paron, perché “l’andamento dei lavori – affermano – sta avvenendo nel pieno rispetto della tabella di marcia per la messa in sicurezza del cavalcavia”.
L’intervento di consolidamento comporta un investimento di 320mila euro, interamente finanziati dal bilancio della Provincia ed è eseguito dalla ditta C.R. Appalti e Costruzioni s.r.l., con sede a Caserta, che si è aggiudicata l’appalto.

Ascom: “Vetrine in Giallo” in occasione della Festa della Donna a Ferrara

Da: Ascom Ferrara.

Il giallo sarà il colore dominante nelle vetrine del centro storico di Ferrara: si svilupperà da venerdì 6 a domenica 8 marzo – in occasione della Festa della Donna – l’iniziativa “Vetrine in Giallo” promossa da Ascom Confcommercio Ferrara, Federazione Moda Italia Terziario Donna e che vede il convinto sostegno dell’Amministrazione Comunale. Alla creatività dunque dei negozianti il compito di allestire le vetrine su questo tema facendo ricorso al giallo come filo conduttore ed alle mimose, il fiore che tradizionalmente sottolinea la ricorrenza dell’8 Marzo.

“Si tratta di un appuntamento assolutamente importante,- sottolinea Paola Bertelli imprenditrice del settore del tessile abbigliamento e vicepresidente provinciale di Federazione Moda Italia di Confcommercio – è un omaggio ed una riflessione legato alle Donne a loro ruolo, fondamentale quanto prezioso nella società, un ruolo da promuovere e valorizzare ogni giorno. Le vetrine vogliono essere un segno di attenzione al mondo femminile. In questi giorni complessi, la nostra iniziativa è messaggio di passione e vitalità del nostro commercio di vicinato”. “In definitiva – conclude il presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni – vogliamo riaffermare che Ferrara non si ferma. Partecipa anche Tu come evidenziato proprio da Ascom che ha lanciato l’iniziativa nei giorni scorsi: un’ ulteriore occasione per ritrovare il senso di fiducia e normalità attraverso i gesti quotidiani e la socialità”.

Bondeno: rete donna e sportello anti-violenza nel dibattito in consiglio comunale.

Da: Comune di Bondeno.

Il dibattito consigliare si è concentrato, per una volta, sui temi della donna, con due progetti in rosa arrivati in discussione, martedì sera. Si parla, ovviamente, dello Sportello Antiviolenza e di Rete Donna, i quali stanno muovendo i loro primi passi. La dirigente del servizio sociale, Paola Mazza, ha avvertito il consiglio comunale dell’istituzione del nuovo “centro antiviolenza” in partenza alla Casa della Salute di Bondeno. Un progetto che ha ricevuto un contributo regionale, di cui Bondeno usufruirà quale ente capofila per il territorio. La gestione dello sportello avverrà attraverso l’affidamento del servizio all’associazione “Donna e Giustizia”, in collaborazione con l’Ausl di Ferrara, la quale ha messo a disposizione un ambulatorio nella struttura antisismica appena inaugurata al “Borselli”, che potrà accogliere le donne che avranno la necessità di rivolgersi a tale servizio. L’assessore alle politiche sociali Francesca Piacentini aggiunge alcuni dettagli sulla nascita del progetto: «è sotto gli occhi di tutti come la violenza sulle donne sia piuttosto diffusa, in varie forme nella nostra società – dice Piacentini all’assemblea –. Lo sportello non avrà soltanto una funzione per le donne che hanno subito violenza, bensì anche un carattere preventivo. Andando a disincentivare comportamenti che sono purtroppo presenti nella nostra società. A livello di Distretto Ovest l’intenzione era quella di allargare la rete di sportelli simili, e la Casa della Salute ci è parsa un luogo idoneo per sviluppare tale progettualità, garantendo la stessa privacy delle utenti che vi si rivolgeranno». Piacentini ha ringraziato l’Ausl e l’associazione “Donna e Giustizia”, che sono i partner del progetto, ed ha voluto sottolineare l’atteggiamento costruttivo dell’opposizione, mentre l’assessore alle pari opportunità, Francesca Aria Poltronieri ha avuto parole d’elogio per il Consiglio comunale dei Ragazzi, il quale ha avuto un ruolo attivo nell’ideazione del nome e del logo. Luca Pancaldi (lista Civica per Bondeno) ha rimarcato l’importanza di tutte le iniziative che «prevengano la violenza di genere», sottolineando però un problema spesso sottaciuto come «la violenza (psicologica) che riguarda gli uomini. Vorrei che l’assessore Piacentini, nel suo impegno di portare avanti questo progetto che avrà il mio voto favorevole, si interessasse del problema con la stessa attenzione che riguardò in passato i padri separati – ha detto Pancaldi –. Aprendo lo sguardo su quelle forme di violenza che sono meno appariscenti, come varie sfaccettature del bullismo». Anche il Pd appoggia il progetto dello Sportello Antivolenza ed il suo segretario Tommaso Corradi aggiunge come «il coinvolgimento del Consiglio dei Ragazzi – ha detto all’assise – sia imprescindibile». Per lo stesso ruolo che può avere a livello culturale – si è appreso dalle parole del consigliere Dem – per contrastare fenomeni che contribuiscono a creare il substrato in cui spesso nasce la violenza sulla donna. Quasi in continuità, il consiglio passa in rassegna l’accertamento in entrata di risorse che serviranno per sostenere un altro tema in “rosa”: Rete Donna. Bondeno, come noto, ha ottenuto attraverso un corposo programma teso a migliorare la qualità della vita della donna, un finanziamento regionale, attraverso la partecipazione ad un bando. La donna, secondo le intenzioni del legislatore, dovrebbe essere agevolata nel suo inserimento al lavoro, nelle possibilità di carriera. Il Comune si sta avvalendo dell’ente di formazione Ial Emilia-Romagna di Ferrara per l’organizzazione di due percorsi formativi, per baby-sitter e per assistenti familiari. L’assessore alle pari opportunità Poltronieri sottolinea la collaborazione tra il suo assessorato e quello alle politiche sociali, «perché il progetto “Rete Donna” – ha concluso Poltronieri – intende formare persone alle quali la cittadinanza si possa rivolgere in tranquillità: i target dei bambini, degli anziani e dei diversamente abili sono utenze “fragili”, da tutelare, evitando anche in questo contesto il nascere di forme di violenza e sopraffazione sui più deboli».

Referendum del 29 Marzo

Da: Prefettura di Ferrara.

Referendum ex art. 138 della Costituzione di domenica 29 marzo 2020 per l’approvazione del testo della legge costituzionale in materia di riduzione del numero dei parlamentari. Agevolazioni tariffarie per i viaggi ferroviari, via mare e autostradali.

Sul sito di questa Prefettura, all’indirizzo www.prefettura.it/ferrara/, è pubblicata la circolare che ha per oggetto il referendum costituzionale di domenica 29 marzo per l’approvazione del testo della legge costituzionale in materia di riduzione del numero dei parlamentari. In particolare la circolare tratta la materia delle agevolazioni tariffarie per i viaggi ferroviari, via mare e autostradali delle quali possono usufruire tutti coloro che sono chiamati alle urne e le altre agevolazioni di viaggio di alcune categorie di elettori residenti all’estero.

Bondeno: transito alternato per lavori su piazza Martiri

Da: Comune di Bondeno.

Per la sola giornata di giovedì 5 marzo, un tratto di piazza Martiri (e più precisamente quello compreso tra i numeri civici 39 e 41) sarà disciplinato da un senso unico alternato, per via di lavori programmati di manutenzione del sito di telefonia mobile. La richiesta di misure restrittive per la circolazione stradale è arrivata al comando della Polizia municipale dell’Alto Ferrarese dalla stessa azienda incaricata dell’intervento, che consisterà nella modifica di un’antenna situata sulla torre dell’acquedotto cittadino. Lavori che necessiteranno, dunque, dell’uso di una piattaforma aerea. Di conseguenza, dalle ore 8 alle ore 18 di giovedì 5 marzo, nell’area indicata sarà istituito un senso unico alternato, con limite di velocità fissato a 30 chilometri orari, divieto di sorpasso e divieto di sosta nell’area interessata, pena rimozione forzata del veicolo. Cantiere, eventuali ingombri sulla carreggiata, ed anche le modifiche intervenute sulla viabilità verranno opportunamente segnalati, come prevedono le leggi vigenti.

Coldiretti: dopo attacchi al via #mangiaitaliano

Da: Coldiretti Emilia Romagna.

Per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale prende il via la prima campagna #iomangioitaliano in Italia e all’estero per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro e far conoscere i primati della più grande ricchezza, del Paese, quella enogastronomica. Lo ha annunciato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini per l’incontro del presidente del Consiglio Giuseppe Conte con le parti sociali, nel sottolineare che purtroppo il disgustoso video francese sulla pizza italiana andato in onda su Canal plus è solo la punta dell’iceberg di comportamenti che mirano a screditare il Made in Italy

In alcuni Paesi – denuncia la Coldiretti – vengono addirittura chieste insensate certificazioni sanitarie “virus free” su vini e cibi provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, ma ci sono state anche assurde disdette per forniture alimentari provenienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffidenza spesso alimentata ad arte con fake news dalla concorrenza e ora cominciano addirittura ad essere disertati i ristoranti italiani.

L’emergenza coronavirus con le difficoltà produttive, logistiche e commerciali ed i pesanti danni di immagine – precisa la Coldiretti – sta mettendo a rischio l’intera filiera agroalimentare estesa, dai campi agli scaffali fino alla ristorazione, che raggiunge in Italia una cifra di 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil ed offre lavoro a 3,8 milioni di occupati. Senza dimenticare – continua Coldiretti – gli effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero, amplificato dallo stop forzato alle Fiere che sono un momento importante di promozione.

“Serve un impegno delle autorità nazionali e comunitarie per fermare pratiche insensate che rischiano di far perdere quote di mercato importanti alle produzioni nazionali per colpa di una concorrenza sleale che mira a screditare i prodotti dall’Italia che sono sani e garantiti come prima” ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “insieme agli interventi per sostenere il tessuto produttivo a livello nazionale serve anche ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio Made in Italy che rappresenta nell’alimentare una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo e sanitario a livello comunitario ed internazionale”.

Per questo la Coldiretti lancia la prima mobilitazione #MangiaItaliano nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi ma anche con il coinvolgimento delle industrie e delle strutture commerciali più virtuose del settore, colpite ingiustamente da una dura emergenza. Una iniziativa che riguarderà tutti i mezzi di comunicazione a partire dai canali social.

L’obiettivo è far conoscere i primati del Made in Italy con l’agricoltura italiana che è oggi la più green d’Europa, con 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio, 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%) contro l’1,3% della media Ue o il 5,5% dei prodotti extracomunitari. Grazie anche alla Dieta mediterranea fondata su pane, pasta, frutta, verdura, carne, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani – conclude la Coldiretti – di conquistare primati nella longevità con un ruolo importante per la salute che è stato riconosciuto anche con l’iscrizione della Dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco già dal 16 novembre 2010.

Sospensione del concerto di Alexander Malofeev

Da: Ferrara Musica.

Il concerto del pianista Alexander Malofeev, previsto nella stagione di Ferrara Musica martedì 10 marzo alle 20.30, è stato sospeso, perché l’artista ha annullato l’intera tournée italiana.
Appena possibile verrà comunicata un’eventuale data di recupero del concerto o eventuali modalità di rimborso in caso di annullamento definitivo.

La biglietteria è aperta nei consueti orari. Info: www.ferraramusica.it, tel. 0532-202675; biglietteria@ferraramusica.it

Nuove date per Comacchio a Teatro.

Da: Teatro di Comacchio.

La programmazione teatrale a Comacchio registra un cambio di programma: come noto, in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, non sarà infatti possibile riprendere l’attività teatrale e nei luoghi di spettacolo fino a domenica 8/3 compresa.

Comacchio era pronta per uno degli eventi più attesi della stagione, il concerto spettacolo di Vittorio De Scalzi, leader e fondatore dei New Trolls, previsto in Sala Polivalente per questo venerdì, e già sold out al botteghino.

L’evento è rinviato a giovedì 23 aprile alle ore 21: spettatori e abbonati già in possesso dei biglietti per la data del 6/3 possono recarsi in Sala Polivalente direttamente la sera del 23/4, ed assistere allo spettacolo nel posto precedentemente assegnato.

E’ rimandato a data in corso di definizione anche l’appuntamento con I Burattini della Commedia, apprezzatissima compagnia modenese che domenica 8 avrebbe dovuto presentare a San Giovanni, nell’ambito della rassegna Junior! Pomeriggi a Teatro, il grande classico con Fagiolino e Sandrone l’Acqua Miracolosa.

Questi rinvii si assommano a quelli degli spettacoli che erano in programma la scorsa settimana: Don Chisciotte, tragicommedia dell’arte a cura di Stivalaccio Teatro (rinviato al 30/04, sempre al Teatro Barattoni) e La Casa Stregata, con i burattini di Paolo Papparotto (riprogrammato per domenica 22/3 a Vaccolino).

La prevendita per gli eventi di SipariOstellato continua il martedì ore 15-18 a Comacchio ed il mercoledì ore 16-19 a Ostellato, così come on line sul sito www.sipariostellato.it. Per gli spettacoli pomeridiani, l’ingresso è sempre libero e gratuito. Infoline 349 0807587.

CIA: sospendere rate mutui e contributi anche nelle zone gialle.

Da: CIA Emilia Romagna.

Per Cristiano Fini, presidente di Cia- Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna occorrono misure emergenziali come la cassa integrazione in deroga, la sospensione di mutui e versamenti contributivi anche nelle ‘zone gialle’ nonché l’avvio di investimenti necessari “per rimettere in moto l’economia”
“Le misure precauzionali per evitare la diffusione del virus sono corrette ed efficaci, evitiamo allarmismi ingiustificati e facciamo ripartire l’economia”. Sono parole di Cristiano Fini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna, nel ribadire che occorre una regia unica nazionale per evitare dispersioni o contrapposizioni, “ed occorre un decreto strutturale che dia sollievo temporaneo alle imprese e contestualmente rilanci l’economia dei territori maggiormente colpiti dall’epidemia per far ripartire l’economia”.
Per la Cia servono quindi misure emergenziali come la cassa integrazione in deroga, la sospensione dei mutui e dei versamenti contributivi anche nelle ‘zone gialle’, “ma anche l’avvio di investimenti e infrastrutture, nonché delle opere pubbliche con la gestione commissariale per rimettere in moto l’economia italiana – aggiunge Fini -. Dobbiamo sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, il lavoro, le famiglie e i consumi, con l’auspicio di terminare al più presto questo incubo. Evitiamo – prosegue il presidente Cia – una comunicazione catastrofista e da bollettino di guerra”. Per Agricoltori Italiani va tutelato il ‘made in italy’ da pratiche sleali che mettono in cattiva luce le nostre eccellenze. “Infine – conclude Fini – va assicurato il sostegno alle imprese diretto coltivatrici e alla miriade di agriturismi, oltre un migliaio in Emilia Romagna, gravemente danneggiati dalla situazione congiunturale”.

Chiuso al traffico tratto della Sp 3 nei comuni di Argenta e Portomaggiore per lavori di ripresa frana

Da: Provincia di Ferrara.

Fino a martedì 10 marzo, ogni giorno dalle 7 alle 18, è chiusa al traffico la Sp 3 Delle Anime nel tratto di circa quattro chilometri compreso tra l’incrocio con la Sp 68 all’altezza del raccordo Portorotta, fino all’incrocio con la statale 16 al raccordo di San Nicolò.
Lo ha deciso la Provincia con una specifica ordinanza, per consentire i lavori di ripresa di una frana da parte del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara.
Unica eccezione alla sospensione temporanea del traffico veicolare è ammessa per i residenti autorizzati.
Tutto il traffico è quindi deviato sulla viabilità alternativa suggerita da apposita segnalazione già posta in prossimità del cantiere, sempre a cura del Consorzio.
Analoga comunicazione dell’interruzione al transito è già stata data dalla Provincia ai Comuni interessati (Argenta e Portomaggiore), oltre a Prefettura, Questura, Carabinieri, Vigili del fuoco, Tper, Comune di Ferrara e 118.

Gaetano Previati e le sue emozioni: luce e ombra in mostra al Castello Estense

Dal buio alla luce, è un viaggio di emozioni quello che offre la mostra dedicata a “Gaetano Previati. Tra simbolismo e futurismo”, in corso nel Castello estense di Ferrara fino al 7 giugno 2020. L’esposizione di un un’ottantina di opere del pittore ferrarese (1852-1920), schizzi e documenti consente di partire dalle atmosfere fumose, scure e allucinate che rievocano il clima della poesia maledettista per arrivare fino alle visioni ampie e solari, dove la luce spazza via il decadentismo romantico e apre i quadri a un’atmosfera piena d’aria e chiarore.
Sala dopo sala, si percorre il cammino di un grande interprete dell’evoluzione artistica che contraddistingue la fine del 1800 e l’inizio del ‘900, attento a rendere stati d’animo e atmosfere in uno stile tutto personale. Grazie all’uso sapiente della tecnica del divisionismo, traghettata in Italia dall’avvento dell’Impressionismo, Previati assorbe le nuove tendenze artistiche che contraddistinguono il periodo storico in cui vive e le fa sue riuscendo anche ad anticipare quella ricerca di dinamismo, movimento e voglia di uscire dal limite imposto dal quadro che porterà poi alla nascita del Futurismo. Non è un caso, infatti, che la sua arte venga tanto apprezzata dal giovane Umberto Boccioni (1882-1916), esponente di spicco del movimento futurista.

“La ferrovia del Pacifico” di Gaetano Previati, 1914-16

Nato Ferrara il 31 agosto 1852 e morto in Liguria (a Lavagna) il 21 giugno 1920, Previati ventenne si trasferisce a Milano per studiare all’Accademia di belle arti di Brera e qui conosce e frequenta gli ambienti della Scapigliatura, che imprimono nel suo stile un carattere di anticonformismo e ribellione, non estraneo inizialmente anche all’attrazione per la trasgressione e al fascino per l’irregolarità e la perdizione. Il colore nero e le terre scure dominano la tavolozza giovanile di Previati, che realizza opere già molto caratterizzate da un segno originale e dalla capacità di avvolgere lo scenario in un involucro suggestivo e, in questa fase, più fosco. Ecco allora le tele con le trasgressive “Fumatrici di oppio” dipinte dall’artista trentenne (1887), ma anche una “Prima comunione” (1884) assolutamente fuori dai canoni, dove la partecipazione delle ragazzine che si accostano per la prima volta al sacramento eucaristico prende toni esoterici di iniziazione.

“Fumatrice di oppio” di Gaetano Previati, bozzetto, 1887
“Hashish o Fumatrici di oppio”, olio su tela, Galleria di arte moderna di Piacenza, 1887

Il cambiamento di rotta e di toni avviene nella piena maturità, a 37 anni, quando Previati dipinge il quadro “Nel prato” (1889-90), non a caso inizialmente intitolato “Pace”. In una lettera, spedita al fratello proprio durante l’esecuzione di questo olio su tela, è lui stesso a dichiarare: “È il mio primo tentativo della tecnica nuova della spezzatura del colore, una tecnica che dà l’impressione di una maggiore intensità di luce”. In scena – come lui stesso spiega in quella lettera – ci sono “una mamma con due bambini su un praticello smaltato di fresca verzura. Nella composizione c’è qualche tendenza al giapponesismo e un sentimento di quiete e di semplicità che mi pare giustifichi il titolo: Pace”.

“Nel Prato (o Pace)” di Gaetano Previati, 1889-90

L’opera ha molte affinità con la “Promenade” che Claude Monet ha dipinto (1875) e con le successive versioni di “Donna con parasole” che l’artista impressionista francese dipinge oltralpe quasi negli stessi anni (1886). Scena analoga si ritrova anche nell’olio su tavola “Tra le spighe di grano” (1873) di Giuseppe De Nittis che addirittura precede Monet, e che si può vedere nella mostra dedicata a De Nittis [clicca sul link per leggere la recensione della mostra ai Diamanti] in questo stesso periodo a Ferrara fino al 13 aprile 2020 a Palazzo dei Diamanti.

“Tra le spighe di grano” di Giuseppe De Nittis, 1873, in mostra a Palazzo dei Diamanti di Ferrara fino al 13 aprile 2020

“Il colore sulla tela dipinta da Previati – fa notare la curatrice della mostra ferrarese Chiara Vorrasi – è disposto a trattini in modo che produca maggiore luminosità e anche il riferimento al Giapponismo, che è elemento fondamentale per l’Impressionismo, dimostra la consapevolezza del nuovo clima artistico in cui si cala. Attraverso il divisionismo e l’intensificazione luminosa, l’artista individua la possibilità di interagire con l’emotività dello spettatore”. Il traguardo a cui Previati arriva è quello di “acquisire e fare sua la cifra distintiva di una pennellata capace di evocare un sentimento, uno stato d’animo o delle visioni trascendenti”.

La tela “Nel prato” esposta nella mostra ferrarese dedicata a Gaetano Previati (foto GioM)

Significativa in questo senso l’opera “L’assunzione” (1903), esposta nella stessa sala del castello riservata al tema della ‘Suggestione luminosa’: qui la luminescenza sulla tela è ottenuta grazie a una pittura divisionista che riesce a trasmettere una sensazione illuminante con una valenza di forte spiritualità.

“L’assunzione” di Gaetano Previati, 1903, Museo dell Ottocento – Ferrara

Tanta luce ancora in una tela di grandissime dimensioni come “Armonia” (1908) nella sala delle opere dedicate a ‘L’ispirazione musicale’: un olio su tela di oltre 1 metro e mezzo di altezza per più di 4 metri e mezzo di lunghezza, dove la luce imprime un ritmo circolare che si diffonde per tutta l’opera, assimilandola all’onda sonora.

La tela “Armonia” nell’esposizione ferrarese dedicata a Gaetano Previati (foto GioM)

“Luce e musica – spiega la curatrice – sono per l’artista forme vitali che permeano il creato; il colore viene usato come accordo e la linea come melodia. La sua idea è quella di trasmettere una sintesi di tutte le arti con le quali avvolgere lo spettatore”. Vicina a quest’opera è esposta la tela dedicata a “Paolo e Francesca” (1909): oltre due metri e mezzo di altezza per quasi altrettanti di larghezza con una forma d’onda che attraversa tutto il quadro avvolgendo i personaggi in un movimento vorticoso che può far pensare a una danza. “La passione – spiega la Vorrasi – produce un dinamismo potente e dinamico e la stortura verticale fa procedere il vortice all’infinito. Previati qui lavora a fluidificare le forme e a dare densità allo sfondo. Annulla la separazione tra soggetto e sfondo come accademia  in certe opere di Munch e in ‘Acqua mossa’ di Klimt”.

“Paolo e Francesca” di Gaetano Previati, 1909

Un altro elemento che Previati fa suo e che è da ricondurre all’arte giapponese è quello della composizione asimmetrica, innovativa rispetto ai canoni della tradizione accademica, e legato proprio all’arte orientale. Significativo in questo senso un disegno come “Discesa nel Maelström” (1888-90) che illustra l’omonimo racconto di Edgar Allan Poe.

“Discesa nel Maelström” di Gaetano Previati, carboncino su carta, 1888-90

Il taglio inusuale rievoca il motivo dinamico e spiraloide della “Grande onda” di Hokusai e restituisce la sensazione di terrore che coinvolge il protagonista risucchiato verso il basso.

“Ugo dona una rosa a Parisina”, 1901, matita su cartoncino (Bper)
“Il ritorno dalla caccia”, 1901, matita su cartoncino (Bper)
“Morte di Parisina”, 1901, matita su cartoncino (Bper)

Molto interessanti anche i disegni dedicati alla straziante vicenda di Ugo e Parisina, realizzati a matita nera su cartoncino (1901). “Non sono illustrazioni – fa notare la Vorrasi – ma scene concepite per essere proiettate a corredo dell’ascolto della musica e dei testi di un melologo dedicato a questo celebre e tragico amore con testi di Domenico Tumiati e musiche di Vittore Veneziani. Proprio alle musiche di Veneziani sarà dedicato un concerto in programma venerdì 27 marzo 2020 dalle 18 alle 20 in Castello a cura del Conservatorio”.

“Tra simbolismo e futurismo . Gaetano Previati”, Castello Estense, largo Castello 1, Ferrara – dal 9 febbraio al 7 giugno 2020, ore 9.30-17.30 con ultimo ingresso alle 16.45, chiuso il lunedì

Realtà culturali del territorio rispetto all’emergenza Coronavirus.

Da: Arci Ferrara APS.

Gentile Sindaco

Scriviamo perché questa emergenza in pochi giorni ha catapultato l’intero settore degli spettacoli e degli eventi culturali in uno stato di crisi producendo effetti allarmanti anche a livello sociale. Non contestiamo le decisioni prese dal Governo e dalla Regione, non abbiamo le competenze per farlo e dal primo momento abbiamo seguito e rispettato tutte le indicazioni che ci sono state fornite. Quello che chiediamo in maniera accorata è di considerare insieme all’urgenza sanitaria anche l’emergenza economica e sociale. Il nostro settore è messo in ginocchio dall’incertezza dalla difficoltà di operare e dalla paura delle persone.
Come operatori della cultura, organizzatori di eventi e attività sociali e ricreative chiediamo di non essere lasciati soli oggi e in futuro per questo chiediamo la convocazione di un tavolo per valutare le ricadute economiche e sociali dei provvedimenti attuati. Le economie collegate agli eventi interessano diversi settori e non hanno una rappresentanza unica. Per queste ragioni le chiediamo di portare avanti la nostra istanza. Il pensiero va anzitutto alle persone contagiate, nella speranza che al più presto possano tornare in salute. Non vogliamo però dimenticare nemmeno chi in queste settimane non potrà svolgere leattività e non sa cosa aspettarsi, gli organizzatori degli eventi rinviati a data da destinarsi, gli artisti e i precari e tutti coloro che anche indirettamente lavorano in questi ambiti.
La cultura per noi è lo strumento per combattere la paura, l’isolamento e la solitudine. Le forme di aggregazione consentono di abbattere le barriere, rimuovere ostacoli e creare momenti di confronto e socialità.
Ci auguriamo compatibilmente con le esigenze sanitarie di poter al più presto riprendere le nostre attività culturali e sociali. Per la città, per le persone che ci vivono, per chi l’ha scelta per studiare. Chiediamo al Comune di Ferrara di supportare il mondo della cultura e dello spettacolo e di farsi portavoce in Regione dei disagi economici e lavorativi che stiamo riscontrando in questo momento.

Per aderire al documento scrivere a queste mail: ferrara@arci.it – ufficiostampa@arciferrara.org
Primi firmatari
ARCI FERRARA APS
RIAPERTURE FESTIVAL
FERRARA BUSKERS FESTIVAL
CINEMA BOLDINI
CIRCOLO ARCI RENFE
CONSORZIO FACTORY GRISÙ
ASSOCIAZIONE FEEDBACK APS
ASSOCIAZIONE FERRARA SOTTO LE STELLE
ERIK PROTTI – MULTISALA APOLLO CINEPARK
ARCI BOLOGNESI APS
BALAMOS TEATRO APS
ASSOCIAZIONE ILTURCO
OFFICINA MECA APS
CONSORZIO WUNDERKAMMER
APS BASSO PROFILO
AMF SCUOLA DI MUSICA
ASSOCIAZIONE CULTURALE FERRARA OFF
MARINO PEDRONI – DIRETTORE ARTISTICO FONDAZIONE TEATRO COMUNALE FERRARA
CIRCOLO CULTURALE SOLARIS
JAZZ CLUB FERRARA
ASSOCIAZIONE FIUMANA APS
CARDINI ATELIER APERTI
DELPHI INTERNATIONAL
CNA CULTURA

Nuovo Regolamento ERP, diritti sacrificati sull’altare della demagogia

Da: Cgil Cisl Uil.

I nuovi Regolamenti per l’assegnazione degli alloggi ERP e per l’emergenza abitativa approvati ieri dal Consiglio comunale di Ferrara lasceranno soli molti cittadini fragili, creando un danno per tutti. Questo è quello che determinerà la miope rincorsa a slogan vuoti come “prima i ferraresi”, di cui saranno vittime gli stessi ferraresi.
Se le politiche sociali servono per rispondere ai bisogni e ridurre le disuguaglianze che senso ha affermare, come ha fatto l’Assessore Coletti, che si vuole evitare che chi subisce uno sfratto o è seguito dai servizi sociali (cioè chi è in condizioni di maggiore difficoltà) abbia un vantaggio rispetto all’assegnazione degli alloggi?
Il Regolamento per l’assegnazione determina un quadro generale in cui il bisogno rischia di non essere l’elemento che determina il diritto, venendo potenzialmente sovrastato da altri fattori (in primis la residenza storica) che determinano l’esclusione di soggetti deboli. Punteggio illimitato per la residenzialità storica (nel comune di Ferrara, se vieni da Vigarano o Fiscaglia sei fuori), a scapito della situazione familiare ed economica. Creando, inevitabilmente, ostacoli ai giovani, che per questioni meramente anagrafiche non possono che essere penalizzati dal mantra della residenzialità, con buona pace delle necessità di rendere attrattivo il territorio.
E’ una stortura inaccettabile prevedere l’anzianità di residenza come criterio di priorità anche nelle situazioni di emergenza abitativa (il secondo regolamento approvato ieri). Cosa hanno a che fare gli anni trascorsi a Ferrara con l’emergenza? Sono tante le restrizioni con cui si cerca di limitare l’accesso al diritto a chi è in stato di emergenza, limitando di fatto la presa in carico da parte del Comune.
Altrettanto inaccettabile la presenza di richieste manifestamente illegittime (certificazione dell’impossidenza), così come l’annuncio da parte dell’Assessore che sarà istituita dalla Giunta una graduatoria speciale per i padri separati, rispondendo “ad una sensibilità della Giunta”: è una sensibilità discriminare in base al genere? Se il tema è lo stato di bisogno e difficoltà in cui può trovarsi chi affronta separazioni perché non fare riferimento ai genitori separati anziché ergersi inutilmente e odiosamente a paladini della discriminazione?
Non fatichiamo ad immaginare che le graduatorie speciali diventeranno da oggi lo strumento in mano alla Giunta per agire con discrezionalità, visto che si è sentita la necessità di eliminare il confronto con le organizzazioni sindacali prima della loro adozione e di esplicitare che – diversamente da prima – potranno essere utilizzate anche per caratteristiche non previste dal regolamento.
L’eliminazione certosina e ossessiva delle relazioni sindacali (perfino della presenza del sindacato degli inquilini, cioè dell’unica voce del cittadino che prova a far valere un suo diritto, in seno alla commissione che esamina i ricorsi) è segno di una certa allergia di questa amministrazione alla trasparenza, ma non rinunceremo a far emergere e contrastare ogni stortura e danno per i cittadini che i regolamenti determineranno.