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Mese: Dicembre 2016

‘La voce della fratellanza’: per Natale 1000 ricariche telefoniche dalla Cooperativa Copma

Da: Legacoop

Mille ricariche telefoniche per chiamare le persone care durante le festività. Per il terzo anno ‘La Voce della Fratellanza’, l’iniziativa di solidarietà promossa da Copma – cooperativa attiva nel settore della sanificazione, dell’igiene ambientale e della manutenzione del verde – darà un valido sostegno alle persone della nostra provincia che si trovano in condizioni di povertà. «Povertà non è solamente la difficoltà a soddisfare bisogni primari, ma spesso significa anche solitudine e isolamento» afferma Alberto Rodolfi, presidente di Copma. «Con questo gesto di solidarietà, – prosegue Rodolfi – vogliamo dare un contributo solidale a chi, per condizioni di vita, soprattutto in questo momento dell’anno ha bisogno di un gesto di cura e vicinanza». Copma ha scelto di coinvolgere associazioni e cooperative che operano a sostegno delle persone in difficoltà e che si occuperanno di distribuire le schede telefoniche a chi, tra i propri assistiti, ne abbia effettivo bisogno. Come novità di quest’anno, tra i beneficiari ci sarà anche l’Emporio Solidale Il Mantello, che inserirà le ricariche telefoniche tra i beni a cui gli utenti avranno accesso gratuitamente. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Ferrara. «Ringraziamo la cooperativa Copma – conclude il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini – per aver scelto, attraverso la solidarietà di un gesto concreto, di tenere alta l’attenzione sul tema della povertà relazionale, un problema che incide sulla coesione sociale delle nostre comunità». Legacoop Estense ha contribuito alla realizzazione del progetto di solidarietà, coordinando le realtà del territorio coinvolte dall’iniziativa: Caritas Diocesana di Ferrara e Comacchio, associazione Viale K, Gruppo Locale Monsignor Filippo Franceschi, Emporio Solidale Il Mantello, Coop Sociale Camelot, cooperativa Matteo 25, Istituto Don Calabria Città del Ragazzo, Udi Ferrara, Asp Ferrara.

Crisi: manovra finanziaria frena abbandono grano in Emilia Romagna

Da: Coldiretti

Crisi: manovra finanziaria frena abbandono grano in Emilia Romagna
Stanziati 10 milioni di euro per aziende che fanno contratti di filiera

La ‘guerra del grano’ lanciata da Coldiretti all’inizio dell’estate comincia a dare i primi risultati. È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna, ricordando che, dopo l’invio il 15 di novembre all’Unione europea del decreto legge per l’etichettatura obbligatoria del grano utilizzato per fare la pasta (oggi un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero senza che il consumatore lo possa sapere), è arrivato anche lo stanziamento nella manovra finanziaria di 10 milioni di euro per il settore cerealicolo nazionale. Un provvedimento – commenta Coldiretti regionale – accolto con favore dai 30 mila produttori di cereali dell’Emilia Romagna che nel 2016 hanno perso più di 70 milioni di euro a causa del crollo del prezzo del grano duro del 43 per cento rispetto al 2015, senza che questo abbia portato nessun beneficio per i consumatori.
Dopo che i compensi dei produttori di cereali sono ritornati indietro addirittura ai livelli di 30 anni fa, lo stanziamento della manovra finanziaria – afferma Coldiretti regionale – dovrebbe arrestare il rischio di abbandono della coltura, che comporterebbe forti ripercussioni sia per il territorio regionale (dove vengono coltivati 200 mila ettari di cereali) sia per i consumatori, che vedrebbero venir meno l’alta qualità garantita dal made in Italy.
I 10 milioni di euro – spiega Coldiretti Emilia Romagna – sono destinati alle imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio, che abbiano sottoscritto contratti di filiera almeno triennali. L’importo massimo ammesso per azienda è di 100 euro all’ettaro fino al limite di 50 ettari, per un importo complessivo per ogni azienda di 15 mila euro nell’arco di tre anni, secondo il criterio di “de minimis”. Per le domande di aiuto, che vanno presentate entro la scadenza della domanda unica Pac (normalmente il 15 maggio del 2017), Coldiretti Emilia Romagna ha messo a disposizione delle imprese gli uffici e il personale del proprio Centro di Assistenza Agricola.

Camera di Commercio: a breve il bando per la partecipazione alle fiere internazionali in Italia e all’estero

Da: Camera di Commercio

Govoni: “Per le imprese il mezzo fieristico consente di sviluppare in proprio la conoscenza diretta dei gusti, delle abitudini, delle esigenze dei vari segmenti di mercato”

Nel 2016 sono stati 71 i programmi di investimento finanziati, di cui il 42% al di fuori dell’Unione Europea

Supportare le imprese ferraresi nel far conoscere i propri prodotti e servizi ai mercati di tutto il mondo: questo l’obiettivo della Giunta della Camera di commercio che, nelle prime settimane del prossimo anno, metterà a disposizione degli imprenditori della nostra provincia contributi a fondo perduto per la locazione di spazi espositivi, l’allestimento degli stand, l’acquisto di servizi di interpretariato, le spese di trasporto a destinazione, assicurazione e movimentazione di materiali e prodotti destinati all’esposizione fieristica, la realizzazione di materiale di comunicazione aziendale da esibire o distribuire in fiera come brochure, cataloghi, filmati o presentazioni aziendali e inserzioni pubblicitarie.
Per le 1.100 imprese intervistate dall’Ente di Largo Castello, infatti, le fiere ancora consentono di sviluppare in proprio la conoscenza diretta dei gusti, delle abitudini, delle esigenze dei vari segmenti di mercato, nonché di migliorare progressivamente l’apprendimento delle differenti modalità di comunicazione con i clienti. In particolare, tra i benefici segnalati dagli imprenditori, l’alta concentrazione di pubblico e di concorrenti; la possibilità concreta di valutare ‘in diretta’ le reazioni del potenziale cliente; l'incentivazione delle motivazioni all’acquisto; l’accesso ad un pubblico non sempre noto; il rapporto costo/contatto molto contenuto; lo sviluppo dell’immagine dell’azienda; l’avvio di relazioni commerciali; l’ampliamento della rete di rappresentanti o clienti; il confronto con la concorrenza; il sondaggio sull’accettazione di nuovi prodotti e servizi; la conduzione di una idonea ricerca di mercato; la raccolta di ordini e/o la creazione delle le premesse per ottenerli in seguito.
Nel 2016, intanto, sono stati 71 i programmi di investimento all’estero finanziati dalla Camera di commercio, di cui il 42% al di fuori dell’Unione Europea. “Una risposta – per il presidente dell’Ente camerale, Paolo Govoni – che è andata ben oltre le nostre aspettative grazie all’adesione di tante piccole e medie imprese che hanno deciso di investire sui mercati internazionali in innovazione e qualità, requisiti indispensabili per restare sul mercato, specie in una fase congiunturale così difficile”.

Lettera di Giovanna Mazzoni a tutte le vittime del decreto Salvabanche

Da: Giovanna Mazzoni (No Salvabanche)

Il 22 Dicembre 2015, un anno fa, ci siamo incontrati per la prima manifestazione, a Roma.
Partendo da Ferrara, in treno, mi aspettavo di non trovare posto, invece le presenze erano… come al solito, come se niente fosse successo, in Italia, di deflagrante e sorprendente, per il sistema bancario e per la vita delle famiglie. Da Ferrara, ma anche da Bologna e da Firenze, da Ancona… tutto movimento di persone ordinario. A Roma, davanti a Banca d’ Itaia ovvero al Palazzo delle Esposizioni, eravamo circa trecento persone, ma c’ erano anche i risparmiatori traditi della Deiulemar , società armatoriale, poi gli attivisti di Federconsumatori e Adiconsum e tanti giornalisti free lance. Per fortuna che i Toscani e i risparmiatori di Pizzoli avevano i loro cartelli, ancora semplicemente “istanti”, non questuanti, nè reclamanti nè offensivi o imprecanti. Ci siamo incontrati, ci siamo stretti le nostre mani di lavoratori, per la prima volta, poi abbiamo cominciato a vederci su facebook, poi ad Arezzo per la fine dell’ anno e via via, tanti appuntamenti, tanti sospiri, poi dileggi verso le gerarchie finanziarie burocratiche e politiche, poi illusioni e delusioni, anzi crollo di fiducia in chi si arroga il diritto di guidare il Paese. Cari amici, noi abbiamo fatto la nostra parte, ma paradossalmente proprio il silenzio in cui la RAI ha voluto irretirci, l’ indifferenza delle migliaia di vittime del cinismo di Banca d’ Italia e del MEF, hanno indotto il crollo del circuito virtuoso RISPARMIO-INVESTIMENTO. E per la fine dell’anno, bisesto e funesto, ci aspetta il risiko più sporco e immorale della storia repubblicana.

Aperto a Ferrara corso per diventare Radioamatori

Da: Radioamatori ARI Ferrara

I radioamatori sono hobbisti che, debitamente autorizzati dagli organi governativi, attuano con altri radioamatori scambi di messaggi via radio di carattere tecnico, riguardanti esperimenti radioelettrici a scopo di studio e di istruzione, senza alcuna distinzione di ceto, razza, idea politica e religiosa.
La possibilità di contattare direttamente altri radioamatori in ogni parte del pianeta permette lo sviluppo degli interscambi culturali e conseguentemente, delle proprie conoscenze linguistiche, geografiche oltre che tecnico-scientifiche.
Regolarmente vengono organizzate competizioni nazionali ed internazionali tra radioamatori che permettono di testare e migliorare le proprie apparecchiature e la propria tecnica operativa.

I radioamatori sono molto attivi nel campo della Sperimentazione radioelettronica avanzata e, su base volontaria, nella Protezione Civile, prestando un SERVIZIO indispensabile nel caso di gravi calamità naturali.
Per diventare Radioamatori è necessario sostenere un esame ministeriale, un po’ come per la patente auto. L’Associazione Radioamatori Italiani, tramite la sua sezione di Ferrara, organizza a gennaio di ogni anno un corso per preparare gli interessati a sostenere questo esame.
Per informazioni contattare l’ARI al 348 220 2008 oppure per e-mail: corsi@ari-ferrara.it

Altre informazioni su Radioamatori a Ferrara e sulla loro storia, molto legata alla nostra città: www.ari-ferrara.it oppure su Facebook ARI-FERRARA- IQ4FA.

Teatro Cortazar di Pontelagoscuro: Totem-Gravità Ø

Da: Teatro Nucleo

DA ‘GRAVITÀ Ø’ A ‘TOTEM ARTI FESTIVAL 2017’
Il Teatro Nucleo continua a programmare eventi artistici nel segno della ‘Democratizzazione dell’arte’ approdano a Pontelagoscuro esperienze artistiche di qualità e di alto livello

Con lo spettacolo ‘193 Problemi’ del collettivo Laden Classe, si è conclusa lo scorso 4 dicembre 2016 la prima edizione della rassegna ‘TOTEM-GRAVITÀ Ø’ dedicata al Circo Contemporaneo, organizzata dal Teatro Nucleo con il sostegno del Comune di Ferrara e dalla Regione Emilia Romagna.

‘TOTEM-GRAVITÀ Ø’ chiude (temporaneamente) il sipario con la soddisfazione di aver centrato l’obiettivo: portare per la prima volta in città una rassegna di Circo Contemporaneo, offrendo a questa affascinante disciplina artistica il respiro e la visibilità che ancora oggi, nel nostro paese, fatica ad ottenere.
Un grande ringraziamento va a tutti gli artisti che hanno portato la magia al Teatro Julio Cortazar, i DuoDorant, NANIROSSI, Gianluca Gerlando Gentiluomo e il collettivo Laden Classe.
Un ringraziamento speciale va ai ragazzi della Scuola Media di Barco che ci hanno accompagnati con il progetto ‘Crescere Spettatori’, guidato da Lorenzo Donati dell’associazione Altre Velocità di Bologna .
Ringraziamo inoltre il Comune di Ferrara e la Regione Emilia Romagna per aver creduto e sostenuto il nostro progetto, Radio Città Fujiko e i Lele Marcojanni per il sostegno 2.0, ma soprattutto ringraziamo il numeroso pubblico, per aver riempito di entusiasmo ‘l’altra metà del cielo’.

Archiviate le pratiche di ‘TOTEM GRAVITÀ Ø’, il Teatro Nucleo ha inaugurato i lavori di un altro cantiere creativo, il TOTEM ARTI FESTIVAL 2017, che per il quinto anno consecutivo trasformerà il ‘Cortàzar’ e il vicino Parco ‘Tito Salomoni’ in uno luogo di festa e condivisione di esperienze fatte di teatro, danza contemporanea, musica e community art. Appuntamento fissato quindi per questa estate, 2-3-4 Giugno 2017, con un impegno costante: quello di parlare sempre al presente, coniugando i verbi includere, conoscere, rigenerare. Attraverso il Festival (e agli altri progetti in atto) il Teatro Nucleo si fa promotore dell’idea, ormai centrale nei dibattiti culturali nazionali, di ‘democratizzazione dell’Arte’, che si traduce nell’avvicinamento dell’Arte alle persone (e viceversa) stimolandone un pensiero critico, scavalcando il pregiudizio legato alla sua incomprensibilità e inaccessibilità di significato.

All’edizione 2017 di TOTEM ARTI FESTIVAL tornerà il Circo contemporaneo, per dare riverbero all’esperienza di ‘GRAVITÀ Ø’ e alla promozione di questa disciplina sul territorio, con spettacoli di strada e per gli spazi chiusi.
Protagonista di TOTEM sarà come sempre il Teatro, quello d’innovazione e di ricerca, con una finestra sui lavori prodotti nell’ambito del progetto di residenze artistiche multidisciplinari ‘Cose Nuove’, con importanti nomi della scena nazionale e con un’iniziativa speciale dedicata a Shakespeare con spettacoli che rileggono in chiave contemporanea i capolavori del drammaturgo inglese a 400 anni esatti dalla sua scomparsa. Ampio spazio sarà riservato alla programmazione per bambini e ragazzi e alla Musica, che accenderà le notti nel parco Salomoni dove sarà allestita, da tradizione, un’area ristoro e divertimento.

Si conferma il sodalizio con il progetto ‘Corpo e azione in rete’ che vedrà anche la presentazione della performance conclusiva del percorso annuale nei giorni di TOTEM e proseguirà il progetto di formazione del pubblico condotto dall’associazione ‘Altre Velocità’ che darà spazio ai giovani giornalisti in erba attraverso un workshop di giornalismo partecipativo. Invitiamo tutti a tenersi aggiornati sul sito totemartifestival.com e sulla nostra pagina Facebook per anticipazioni sulla tre giorni di giugno!

Infoline:
Mail: info@teatronucleo.org
Tel: 3489655709
http://www.totemartifestival.com/
www.teatronucleo.org
www.facebook.com/TotemArtiFestival

Ma dove siete finiti tutti?

Da: Cristiano Mazzoni

Ma dove siete finiti tutti?
Antonio, le tue sofferenze, la tua dignità, la forza del tuo intelletto sono diventati cibo per storiografi vintage. Tu per primo, quasi un secolo fa parlasti di questione morale, lo potevi fare, ne avevi la facoltà, eri limpido come i tuoi sogni, sacrificasti la tua vita per ciò in cui credevi. Il tuo sacrificio, per il bene dell’Umanità Nuova.
Dove ti hanno nascosto ?
Ti studiano come un reperto archeologico, non come un esempio. Come un punto di partenza, ma tu sei un punto di arrivo.
Giuseppe, ti hanno dimenticato. Io no.
Tu hai insegnato ai cafoni a non togliersi il cappello di fronte ai padroni, ci hai insegnato, il significato della parola dignità. Nessuna differenza di genera e grado, uguaglianza, libertà. Il sindacato come strumento unitario di difesa sociale. Riscatto dei braccianti, dopo migliaia d’anni di sofferenze e privazioni.
Dove sei ?
Sandro, dov’è la tua forza, la tua integrità, che ne hanno fatto ?
Partigiano per sempre, per sempre dalla stessa parte, la tua morale contrapposta alla Milano da bere (e da mangiare), combattesti in montagna ed in parlamento e poi, su fino al colle come paladino della giustizia. Braccio contro la dissoluzione delle idee, arma contro l’evaporazione della politica. Sangue rosso nelle vene, contrapposto all’appiccicoso liquido biancastro degli edonisti.
Enrico, tu mi manchi più di tutti.
Sei sempre stato nostro, un esempio, una guida, forza carismatica di un uomo semplice. Io c’ero a San Giovanni ero con mio padre e rappresentavamo un popolo, il nostro. Forza morale e rigore, figlio della stessa terra di Antonio, stessa forza dirompente della dignità e della pulizia. Ti prego spazza via questa classe politica di pellicani, convinti che la politica sia un mestiere, ridacci la forza per vivere le nostre idee. Ti citano, ti espongono come un’icona ma si vergognano di te. Noi non ci siamo più, il nostro posto è stato preso da avversari politici, convinti di essere tuoi nipoti.
Dove sei ?
Lucio, lucido sognatore, profilo d’attore, nato nella nebbia della mia terra. Rompesti gli schemi, mai ortodosso, mai chiuso nei dogmi del centralismo democratico, rivoluzionario per vocazione ed aspirazione. I tuoi anni vissuti, tra lotte mai vinte, forza del sogno, utopia come religione. Fino all’ultimo cercasti l’unità. Poi un giorno, decidesti tu, di spegnere l’interruttore.
Dove siete compagni ? Ci avete lasciati soli, nelle mani di contrabbandieri di idee, di stupratori di sogni.
Pietro, sognavi la luna.
Tutta la vita, la ricercasti, sulla terra negli uomini, armato solo delle tue idee, delle nostre idee, scontasti la tua lungimiranza e mai ti piegasti al pensiero comune.
Tutti voi compagni dove siete ?
Vi indicano come passato, archeologia di pensieri lontani. Cercano la modernità, scappando da voi, vi hanno interrato pur fingendo di riconoscere i vostri meriti.
Uguaglianza, libertà, dignità, pari opportunità, salute e scuola per tutti, moralità nella politica, sogni e speranze per l’avvenire.
Cosa c’è di più moderno ? In cosa voi li avete superati ?
L’unica possibilità per il futuro sta nella forza delle vostre idee, sperando che una tempesta di sogni travolga la moderazione ed il nulla di questa classe politica, che vi ha nascosto nei cassetti dell’oblio, per paura della vostra dirompente modernità.

BORDO PAGINA
E’ ferrarese il caso più antico di malattia di Legg-Calvé-Perthes finora pubblicato

Da: Roberto Guerra

Molto probabilmente il caso più antico di malattia di Legg-Calvé-Perthes finora pubblicato in letteratura è nato, cresciuto e morto a Ferrara, o meglio a Spina.
Questo è quanto emerso dalla fruttuosa ( e solo apparentemente atipica ) collaborazione tra le Antropologhe Prof.ssa Emanuela Gualdi-Russo e Dott.ssa Vanessa Samantha Manzon ( del Dip. di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche dell’Università di Ferrara ) ed i Medici Radiologici Prof. Melchiore Giganti e Dott. Zairo Ferrante ( del Dip. di Morfologia, Chirurgia e Medicina sperimentale sempre made Università di Ferrara ).
L’articolo con i dati del lavoro è in via di pubblicazione sulla rivista scientifica di settore “HOMO – Journal of Comparative Human Biology” e, come si può già liberamente leggere dal riassunto presente on-line sul sito del Journal, ci dice che: “La malattia di Legg-Calvé-Perthes è molto rara e comporta, nel bambino, un’osteocondrosi della testa femorale [ …] I segni tipici della patologia sono ben descritti in letteratura, ma pochi casi paleopatologici – risalenti generalmente al periodo compreso tra la Tarda antichità e l’Alto Medioevo – sono stati finora pubblicati. Nel presente studio vengono descritti i risultati ottenuti attraverso le analisi morfo-metriche e radiologiche eseguite su uno scheletro proveniente dalla necropoli etrusca di Spina (Ferrara, Italia, VI-III secolo a.C.) che rappresenta, per quanto in nostra conoscenza, il più antico caso di Legg-Calvé-Perthes pubblicato finora.”.
Insomma, un nuovo tassello completamente targato FE da aggiungere alla già ricca storia della provincia Ferrarese e, perché no, anche a quella dell’Ateneo Cittadino, proprio mentre sta per essere presentato ( ndr. domenica 27 novembre 2016 ) l’attesissimo Museo 3D online del museo Archeologico Nazionale di Ferrara.

Link diretto all’articolo scientifico: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0018442X16300622

Indetta la sesta edizione del Premio Internazionale di Letteratura ‘Alda Merini – Brunate 2017’

Da: Organizzatori

Il Premio Internazionale di Letteratura ‘Alda Merini – Brunate’ è nato nel 2011 su iniziativa della Biblioteca Comunale di Brunate, per ricordare Alda Merini ‘poetessa dei Navigli’ che aveva sue radici a Brunate (Como) poiché nel paese, denominato ‘Balcone sulle Alpi’ abitavano i nonni paterni.
Il premio persegue l’obiettivo di ricercare e valorizzare la poesia e le sezioni del premio si ispirano all’attenzione che Alda Merini aveva per la poesia altrui e ai valori che ha testimoniato con la sua vita e la sua opera.

Tutte le opere partecipanti alla Sesta Edizione del Premio ‘Alda Merini- Brunate’ dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2017.

Queste le sezioni a concorso per l’edizione 2017:

Sezione ‘A’ – Inediti di Poesia
Ciascun concorrente partecipa con massimo tre componimenti di massimo 30 versi ciascuno.
Le poesie possono essere scritte in lingua italiana, in dialetto o in lingua straniera. A quelle in dialetto, o in altre lingue, deve essere allegata la traduzione in lingua italiana. (1° classificato 1200 €)

Sezione ‘B’ – Volume edito di Poesia
Ciascun concorrente partecipa con un’opera pubblicata dopo il 1° gennaio 2014. (1° classificato 1200 €)

Sezione ‘C’ – Racconti Neri
Ciascun concorrente partecipa con un racconto inedito noir, di massimo 5 cartelle di 1.800 battute ciascuna. (1° classificato 500€)

Sezione ‘D’ – Tesi di laurea e saggi sull’opera di Alda Merini e sulla poesia contemporanea
Ciascun concorrente partecipa con una tesi di laurea o un saggio che tratta l’opera di Alda Merini non solo in via esclusiva ma anche inserita nel più ampio contesto della poesia e della società contemporanea. L’eventuale pubblicazione non deve essere antecedente il 1° novembre 2009. (1° classificato 500€)

Sezione ‘E’ – Inediti di Poesia Giovani (under 18)
A questa sezione possono partecipare coloro che risultano minorenni al 31 maggio 2017. Ciascun concorrente partecipa con massimo tre componimenti di massimo 30 versi ciascuno. Le poesie possono essere scritte in lingua italiana, in dialetto o in lingua straniera. A quelle in dialetto o in altre lingue deve essere allegata la traduzione in lingua italiana. (1° classificato 300€ ;2° classificato 200€; 3° classificato 100€)

Sezione ‘F’ – La poesia in classe
Sezione dedicata alle scuole di ogni ordine e grado in cui gli insegnanti abbiano promosso laboratori e/o approfondimenti sulla poesia. Ciascun docente potrà inviare una selezione di poesie a tema libero (min. 5 max 30) scritte dai suoi studenti. I componimenti dovranno essere di massimo 30 versi ciscuno.( 1° classificato: E 300 in buono acquisto)

Saranno assegnati, inoltre, due Premi Speciali:

Premio Speciale – I baci di una madre
Verrà assegnato ad insindacabile giudizio della giuria alla poesia che, nell’ambito della sezione inediti, meglio interpreta il tema dell’amore filiale tanto caro alla ‘poetessa dei Navigli’.

Premio Speciale – Più bella della Poesia è stata la mia vita
A giudizio della Giuria, il Premio verrà assegnato a chi, nella vita, ha testimoniato e testimonia poeticamente valori etici e culturali.

Il bando completo e la scheda di partecipazione possono essere scaricati dal sito del Premio: www.premioaldamerini.org

A Unife la presentazione della piattaforma digitale Europa=Noi

Da: Università di Ferrara

A Unife la presentazione della piattaforma digitale EUROPA=NOI dedicata alle scuole, per educare alla cittadinanza europea

Mercoledì 21 dicembre alle ore 9.30 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, (via Voltapaletto, 11), si terrà l’incontro informativo ‘EUROPA=NOI. Educazione alla cittadinanza europea’, organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Centro di Documentazione e Studi sulle Comunità Europee di Unife (CDE).

Ad essere presentata nel corso dell’iniziativa sarà la piattaforma digitale EUROPA=NOI del Dipartimento per le Politiche Europee. Da anni punto di riferimento nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza europea, il progetto offre alle scuole italiane un percorso, declinato per ogni grado di istruzione, alla scoperta della storia, dei valori, delle Istituzioni e dei programmi europei, con particolare attenzione ai diritti e doveri connessi alla cittadinanza e ai Trattati che hanno consentito, nel tempo, la costituzione e lo sviluppo dell’UE. Anche quest’anno la piattaforma è stata arricchita di nuovi materiali didattici e nuove attività da sviluppare in classe, con un’edizione aggiornata del ‘Torneo Trivia’ e un approfondimento sui Trattati di Roma, che compiranno 60 anni nel 2017. In occasione di questo anniversario, dal 30 novembre è disponibile, in particolare, una sezione della piattaforma con le istruzioni dettagliate e i suggerimenti per partecipare al concorso ‘We_WelcomeEurope’, lanciato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per le scuole secondarie di I e II grado. Fino al 17 febbraio 2017, gli studenti potranno realizzare e proporre un video o un album fotografico per raccontare i punti di forza dell’Europa di oggi e immaginare e costruire l’Europa del domani.

Saggio di pianoforte alla Boiardo

Da: Istituto Comprensivo 2

Saggio di pianoforte martedì 20 dicembre alle 17 alla Boiardo. Nella sede di via Benvenuto Tisi gli allievi dei corsi dell’Indirizzo Musicale Benedetta Petanaj, Donatella Padovani, Jacopo Fusco, Riccardo Ferrozzi, Matilde Negri, Matilde Mecca, Tommaso Rossi, Marta Guerzoni, Chiara Govoni, Gabriele Cipolla, Edoardo Palmonari, Alessandro Nava, Paolo Zangara e Gabriele Cipolla suoneranno brani didattici di Vinciguerra Bastien, Aaron, Schmitz e Schoenmehl, colonne sonore di Ludovico Einaudi e proprie composizioni.

Concerti gospel a Comacchio

Da: Comune di Comacchio

Il Natale a Comacchio, come consuetudine, entra nel vivo con i concerti gospel, che anche quest’anno accenderanno l’atmosfera delle festività, a partire dalle frazioni. A fare da apripista, giovedì 22 dicembre 2016, alle ore 16, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, con la prima anteprima pomeridiana, sarà il gruppo Dennis Reed & Gap. La seconda anteprima si svolgerà alle ore 17 nella chiesa parrocchiale del Lido degli Estensi e, a seguire, dalle ore 18 il gruppo si esibirà nella chiesa parrocchiale di Porto Garibaldi.
Alle ore 21 la sala polivalente ‘San Pietro’ di Palazzo Bellini ospiterà il grande concerto serale degli Earl Thomas Spirituals and Soul Christmas Project . Entrambi i gruppi si riuniranno sul palco per cantare insieme in un finale esplosivo nel capoluogo. L’ingresso è naturalmente gratuito (sia per le anteprime pomeridiane, sia per lo spettacolo serale a Palazzo Bellini).

Dennis Reed & Gap

Esclusiva europea
Formazione: 4 elementi (piano/voce, 3 voci soliste)
Dennis Reed Jr è un giovane artista che sta velocemente scalando la scena americana della musica Gospel contemporanea.
Artista poliedrico e geniale, doato di un talento immenso sia come pianista che soprattutto come vocalist e leader della gruppo da lui creato GAP (God’s Appointed People). Partendo dalla musica sacra della tradizione afroamericana, Dennis introduce e mescola sapientemente le sonorità e gli stili più moderni come r’n’b e hip hop creando uno stile tutto suo, nuovo e accativante. Le sue performance negli USA sono ormai numerosissime e seguitissime, nelle quali oltre a dirigere il suo coro musicalmente è anche coreografo e fine ballerino.
Per la prima volta in Italia in formazione ristretta a 4 elementi piano/voci saprà sicuramente scuotere ed emozionare anche il palato tradizionale della scena Gospel Italiana con uno spettacolo di Gospel tradizionale sapientemente mixato alle sonorità contemporanee in voga nella scena Gospel USA.

EARL THOMAS Spirituals and Soul Christmas Project

Formazione: 6 elementi (batteria, basso, tastiere, voce leader, 2 coriste)
Earl Thomas non aveva mai preso in mano un microfono nella sua vita fino all’età di 22 anni, quando studente universitario nel 1982 dopo un grave incidente, risvegliatosi miracolosamente vivo decide di diventare un cantante. Nove anni più tardi nel 1991 registra il suo promo album ‘Blu… Not Blues’, un lavoro fortemente influenzato dall’amore per il blues, la musica gospel e le sonorità soul degli anni ’60 e ’70 trasmessegli dai suoi genitori. Il suo ‘I Sing the Blues’ divenne un successo per Etta James e gli consente di entrare nel circuito della musica internazionale esibendosi in festival musicali europei con artisti come Elvis Costello e B.B. King. Il suo secondo album, ‘Extra Soul’, è del 1994, per l’etichetta Memphis International, seguito dopo una lunga pausa da ‘Intersection’ del 2005.
Dopo essersi affermato a livello internazionale per le sue doti vocali e di frontman e aver calcato i palchi di tutto il mondo con il suo blues carico di funk e soul,
Earl per la prima volta porta in tour un progetto distintamente di carattere Gospel e Spirituals.
Con una line up a 6 elementi corredata di sezione ritmica e accompagnato da due coriste ci condurrà in un vaggio tra la tradizione degli Spirituals del sud e le contaminazioni blues funk del nord degli states.

Inaugurata a Comacchio la mostra ‘Lettere da Pompei. Archeologia della scrittura’

Da: Comune di Comacchio

L’orgoglio del sindaco Fabbri: “Un ‘francobollo’ come Comacchio apre una collaborazione con il Museo Archeologico più importante al mondo”

Si è svolta sabato 17 dicembre 2016, l’inaugurazione della mostra ‘Lettere da Pompei. Archeologia della Scrittura’ che fino al 2 maggio terrà in esposizione gratuita nell’affascinante cornice di Palazzo Bellini a Comacchio (FE) 19 preziosi reperti provenienti dai depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’allestimento della mostra si configura infatti come il primo atto concreto che certifica il Protocollo d’intesa siglato lo scorso luglio tra il Comune di Comacchio e il MANN.
Nella gremita sala conferenze di Palazzo Bellini, prima del tradizionale taglio del nastro e delle prime visite, guidate per l’occasione dai curatori Lorenzo Zamboni e Carla Buoite, alla mostra, si è tenuta la conferenza stampa che ha aperto ufficialmente l’evento.
Il benvenuto è arrivato dal Dirigente alla Cultura Roberto Cantagalli: “Oggi è una giornata storica. Riprendiamo la tradizione di allestire mostre archeologiche a Palazzo Bellini; non succedeva dagli anni Ottanta. Questa mostra resterà aperta fino a maggio, e va a compensare il piccolo disagio della chiusura temporanea del Museo della Nave Romana.
Soprattutto, rappresenta il primo atto di un rapporto strategico con il MANN. Un progetto di disseminazione sul territorio nazionale di reperti e cultura, che parte oggi a livello italiano proprio da Comacchio”.
Vera artefice del progetto, insieme al suo gruppo di lavoro, è stata l’Assessore alla Cultura del Comune di Comacchio, Alice Carli: “Oggi realizziamo un sogno, che forse non avevamo nemmeno il diritto di fantasticare, ma nel quale abbiamo avuto la forza di credere fin dall’inizio. Si è trattato di un progetto ambizioso, che per primi abbiamo proposto al MANN; il risultato è che reperti straordinari finora chiusi nei magazzini e studiati solo dagli addetti ai lavori sono oggi messi in esposizione. E mi fa piacere che il filo conduttore della mostra sia il tema della comunicazione, che è il fulcro della crescita di una comunità.
Questo traguardo, questa idea realizzata, ci ha fatto capire di essere pronti a sviluppare cultura alta. Possiamo dire di aver vinto la sfida”.
Un ruolo scientifico e istituzionale centrale per lo sviluppo della partnership con il MANN è stato svolto da Mario Cesarano, funzionario della Soprintendenza Archeologica della Campania e coordinatore della mostra e del Museo Delta Antico che aprirà la prossima primavera sempre a Comacchio. “Faccio fatica – ha dichiarato Cesarano – a trattenere l’emozione. Per me è come essere tornato a casa, perché ho trovato una Amministrazione con la quale poter fare un percorso comune molto costruttivo. La crescita dei piccoli borghi italiani passa attraverso il legame con i grandi attrattori, e Comacchio ha scelto il brand più famoso al mondo. Raccontare Pompei non significa semplicemente prendere pezzi dal suo magazzino e metterli in mostra, significa raccontare le fondamenta stesse del sistema di valori occidentale. D’altro lato, per noi Comacchio è già capitale della cultura; è cioè un centro archeologico centrale, ecco perché il MANN ha accolto la proposta di partenariato. Perché un grande colosso, se vuole continuare a crescere, deve organizzare una rete con i piccoli, che sono la vera linfa del nostro sistema culturale.
L’Amministrazione Comunale di Comacchio, con gli stimoli straordinari che ha saputo darci, è un vero esempio a livello nazionale. E naturalmente ci auguriamo che tutti i visitatori di Palazzo Bellini concludano il percorso venendo a visitare anche il MANN.”
Lorenzo Zamboni, ricercatore all’Università di Pavia, è intervenuto a nome di tutte le professionalità che hanno contribuito al concept e al concreto allestimento della mostra: “Il Comune di Comacchio ha scommesso su tutti noi, forse in maniera anche un po’ incosciente, e alla fine siamo riusciti a realizzare una mostra che credo sia molto suggestiva in tempi brevissimi. Le sale di Palazzo Bellini sono state trasformate per dare l’impressione di trovarsi davvero a Pompei, e sono stati realizzati video di grande impatto.
La mostra ha un taglio volutamente didattico: ovvero, è stata pensata per un pubblico ampio, soprattutto studenti. Ma vi assicuro che ci sono alcuni pezzi davvero incredibili da un punto di vista scientifico”.
Quindi è stata la volta del sindaco Marco Fabbri esprimere l’orgoglio di tutta la comunità comacchiese per l’apertura della mostra: “Oggi celebriamo il trionfo dei rapporti umani. Desidero ringraziare tutti coloro che ci hanno messo del loro per raggiungere questo obiettivo, all’inizio francamente impensabile. Ringrazio in particolare Mario Cesarano, che ci ha traghettati in un percorso complicatissimo. Ringrazio i curatori Lorenzo e Carla, che oggi sono eleganti, ma che ho visto tanti giorni a scavare nel fango, mettendo a disposizione le proprie competenze con una umiltà e una passione che dovrebbe essere un simbolo per il nostro Paese. Ringrazio infine tutta la macchina comunale: ognuno oggi deve avere l’orgoglio di aver contribuito a questo traguardo. E naturalmente ringrazio Alice Carli e Roberto Cantagalli, che mi hanno proposto questa folle impresa. Un francobollo come Comacchio che apre una collaborazione con il Museo Archeologico più importante al mondo, superando i dinosauri dei ministeri?! Non potevo crederci. Invece l’idea del ministro Franceschini, di portare fuori i nostri tesori dai magazzini, oggi non è più solo uno spot ma una realtà concreta. Molti reperti in esposizione arrivano da Ercolano, una delle altre città finaliste insieme a Comacchio per il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2018. Una coincidenza che mi pare particolarmente significativo. Comacchio è una città nata sull’acqua; vogliamo farla diventare una comunità che crea ponti. È un fermento che abbiamo il dovere di capitalizzare”.
Le parole conclusive spettano al Consigliere Regionale Marcella Zappaterra, presente all’inaugurazione in rappresentanza del Presidente Bonaccini: “Come Regione stiamo lavorando al fianco di questo territorio. Abbiamo sostenuto la candidatura a Capitale della Cultura, e abbiamo sviluppato l’opportunità del riconoscimento MAB Unesco – Riserva della Biosfera, perché crediamo sia un territorio complesso ma pieno di potenzialità. Il senso di tutti questi lusinghieri risultati sta nella capacità della buona politica di incidere, superando la burocrazia e gli steccati ideologici. La Regione è vicina a Comacchio perché ha il coraggio di affrontare le sfide difficili, e la determinazione per vincerle e fare il salto di qualità”.

Comacchio sigla un accordo strategico con Slow Food Italia

Da: Comune di Comacchio

La cultura del cibo promuove i tratti identitari di un popolo.
Comacchio sigla un accordo strategico con Slow Food Italia.

Il legame tra cibo e cultura affonda le proprie origini nella storia millenaria di un territorio e dei popoli che lo hanno vissuto e attraversato. Comacchio è notoriamente celebrata nel mondo per la regina delle valli e della sua tavola, l’anguilla che, in versione marinata è stata pure riconosciuta quale ‘Presidio Slow Food’. La sottoscrizione di un protocollo di intesa e di collaborazione con ‘Slow Food Italia’ segna l’avvio di un percorso stimolante, grazie al quale Comacchio, cuore del Delta del Po, proclamata da Lipu Città del Birdwatching, sarà proiettata nella rete delle località Slow Food a livello nazionale e potrà così beneficiare della promozione connessa al citato, prestigioso network.

“La nostra Città – riconosce il sindaco Marco Fabbri -, è uno straordinario paesaggio culturale, un mix di risorse ambientali, storico, archeologiche ed identitarie, calato nel dossier della candidatura a capitale della cultura italiana per il 2018. Veicolare le nostre eccellenze sul mercato non può che rafforzare la nostra competitività a livello internazionale e, cosa non di minore importanza, favorire l’allungamento della stagione turistica. Riteniamo quella di oggi una tappa storica nel percorso di crescita di Comacchio e del Parco del Delta del Po, che da un anno a questa parte possono fregiarsi del riconoscimento Mab Unesco, congiuntamente al Parco Veneto. L’obiettivo è quello di valorizzare e promuovere l’immagine di un territorio slow, che ha assegnato nei percorsi escursionistici e del gusto un posto di prim’ordine. La collaborazione con Slow Food Italia, tesa allo sviluppo del turismo sostenibile in tutte le sue sfaccettature, è incentrata sulla realizzazione di progetti formativi e mira ad innescare processi virtuosi, – aggiunge il Sindaco -, favorendo l’equilibrio tra sviluppo umano ed ambiente, principio sotteso al riconoscimento Mab Unesco.”

Nell’intesa strategica con Slow Food Italia entra in gioco anche l’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi, con l’intento di coinvolgere tanto i giovani che stanno per affacciarsi al mondo del lavoro, quanto i numerosi attori della filiera agro-alimentare, fra i quali spicca quello della pesca in mare ed in valle ed il più articolato mondo degli operatori turistici.

«Slow Food Italia sigla con il Comune di Comacchio un protocollo che va oltre i principi della semplice collaborazione. L’accordo – interviene Sonia Chellini, Vice Presidente Nazionale di Slow Food Italia -, sancisce infatti il ritrovarsi in una comune visione dell’auspicabile, possibile nuovo futuro delle zone costiere a particolare fragilità, restituendo centralità alle Comunità e al loro diritto/ dovere di contribuire al destino del proprio territorio».

«Il nostro paese, isole incluse, conta 7.458 km di coste che svolgono un ruolo fondamentale che va oltre il semplice aspetto geografico e geopolitico. Aree portuali, aree militari attive e dismesse, cementificazione incontrollata, aree di pregio ambientale come foci ed estuari: esistono molteplici fragilità da tutelare e abusi che le comunità locali da tempo cercano di contrastare. Possiamo fare qualcosa riuscire a recuperare quanto può essere recuperato, salvare quanto può ancora essere salvato e valorizzare, grazie ad un nuovo approccio sostenibile, rispettoso e, diremmo noi di Slow Food, buono pulito e giusto l’autenticità, la bellezza e l’unicità di questi luoghi? Noi – conclude Sonia Chellini -, non solo ce lo auguriamo, ma ci impegneremo in questo senso».

Comacchio aderirà inoltre al progetto territoriale ‘Coste’, promosso da Slow Food Italia, che si prefigge di creare una rete di collaborazione fra località simili a livello nazionale, al fine di promuovere la condivisione di buone prassi e di esperienze virtuose.

Dalla solidarietà italiana un ospedale in Marocco per le malattie cardiache congenite nei bimbi

Da: Organizzatori

Il presidente della SIC Francesco Romeo entra nell’esecutivo dell’EHC (European Heart for Children), fondazione che dal 2009 si occupa di pazienti pediatrici con cardiopatie

Malattie cardiache congenite nei bimbi, dalla solidarietà italiana un primo ospedale in Marocco: curerà oltre 1000 piccoli ogni anno

Il progetto è stato presentato al congresso nazionale dei cardiologi appena conclusosi a Roma, con la proiezione di un video alla cerimonia inaugurale. L’impegno del prof. Roberto Ferrari
Roma, 20 dicembre 2016. E’ frutto dell’impegno di una fondazione umanitaria italiana, l’EHC (European Heart for Children) con sede a Nizza presso la Società Europea di Cardiologia, il primo e unico centro che tratterà in Marocco bambini con malattie cardiache congenite, che riguardano ben 5.000 nuovi casi l’anno. L’unità operativa sarà realizzata nel prossimo anno e gli interventi sui piccoli pazienti con equipe formate e strumentazioni di grande livello saranno possibili già nel 2018. L’annuncio in chiusura dei lavori del 77 congresso Sic svoltosi a Roma alla presenza di 2.500 specialisti, sotto la presidenza del prof. Francesco Romeo che ha aderito con entusiasmo al progetto umanitario della Fondazione EHC.
“Ho concepito l’idea di questa Fondazione durante il mio incarico di presidente della Società Europea di Cardiologia – spiega il prof. Roberto Ferrari, direttore della Cardiologia dell’Università di Ferrara e membro del Board di EHC – dal 2009, grazie ai fondi raccolti durante congressi e da singoli benefattori, abbiamo visitato oltre 2100 bambini, quasi 300 quelli operati e salvati, 9 portati in Italia per interventi chirurgici complessi. Grazie a borse di studio, sono stati formati medici e personale sanitario che hanno prestato la loro opera in paesi tormentati come Iraq del Nord, Siria, Tunisia, Haiti, Camerun, Romania, Egitto e Marocco. E proprio in questo paese ora stiamo iniziando la costruzione di una sede nell’ospedale CHU Ibn Rochd di Casablanca, dove, una volta completati i lavori, potremo trattare gratuitamente i bambini affetti da malattie cardiache congenite. Prevediamo 500 interventi l’anno, che diventeranno 1.000 nel tempo.”
Nel board della Fondazione, oltre al prof. Ferrari, alla regista Claudia Florio, al presidente ESC Francisco Pinto e al responsabile del Dipartimento di Cardiologia del prestigioso ospedale Pitiè – Salpetriere di Parigi, Michel Komajda, ora è stato eletto il prof. Francesco Romeo, presidente uscente di SIC. “Con l’entrata del prof. Romeo nella nostra Fondazione – afferma il prof. Ferrari – anche la SIC assume una nuova dimensione: una moderna società scientifica deve occuparsi di portare avanti il proprio ruolo scientifico, educazionale ed organizzativo, ma non deve dimenticare l’aspetto umanitario.”

A.C.A.R.E.F e la Cooperativa I frutti dell’albero unite per sostenere i ragazzi diversamente abili

Da: Fondazione Acaref Onlus

L’incontro tra due importanti O.N.L.U.S di Ferrara che ora condividono un progetto in comune: la costruzione di un Centro di Accoglienza per ragazzi diversamente abili

La Fondazione A.C.A.RE.F di Ferrara, che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca sull’atassia e del sostegno a disabili e anziani e la cooperativa I frutti dell’albero, impegnata al sostegno di ragazzi diversamente abili attraverso attività psico-educative e ricreative hanno stretto un importante patto di collaborazione. Le due Onlus, fortemente impegnate in ambito sociale sul territorio ferrarese, hanno iniziato a lavorare insieme per perseguire un importante obiettivo: la costruzione a Ferrara di un centro di accoglienza diurno ragazzi diversamente abili, un luogo dove vivere in modo protetto la loro esistenza, potendo esprimere le loro abilità.

«In questi anni – spiega Giampietro Domenicali, presidente di A.C.A.RE.F – abbiamo cercato un progetto che si occupasse in modo concreto del “dopo di noi” nell’ambito della disabilità. Perché una delle principali preoccupazione delle famiglie con figli diversamente abili è il futuro dei ragazzi. Il grande obiettivo della costruzione di un centro di accoglienza, perseguito con tenacia da I frutti dell’albero ci è sembrato ambizioso, ma solido e realizzabile. Per questo l’abbiamo scelto, pensando che la frammentazione delle risorse non serve a nessuno quando gli obiettivi riguardano il benessere e la dignità delle persone.»

Anche Elena D’Adda, presidente della cooperativa I frutti dell’albero, commenta positivamente questa unione d’intenti e di obiettivi.

«La collaborazione con A.C.A.RE.F e l’unione degli sforzi – spiega la D’Adda – rende più vicina la realizzazione del progetto che vorremmo naturalmente si concretizzasse il prima possibile. Attualmente la nostra cooperativa lavora con un team di psicologi ed educatori professionali e a ragazzi diversamente abili Laboratori pomeridiani dove possono svolgere attività psico-educative e ricreative. Un ragazzo diverse abile – continua Elena D’Adda – deve essere parte integrante della comunità e la disabilità non può essere solo un ‘problema’ privato, da confinare magari alle mura domestiche, ma un vero e proprio bene collettivo che appartiene e scuote la coscienza di tutti. Il centro di accoglienza è una risposta ai bisogni dei ragazzi e dei loro genitori per migliorare la qualità della vita di tutti.»

Ultimi giorni di apertura del punto Emergency in piazza

Da: Emergency

Ultimi giorni di apertura del Punto di Natale di Emergency gestito dai volontari in piazza Trento e Trieste 52 a Ferrara nella Galleria del Teatro Nuovo, che dal 21 al 24 dicembre sarà aperto dalle 10:00 alle 20:00 con orario continuato.

Il Punto di Natale è l’occasione per conoscere e approfondire le attività e i progetti di Emergency, per scoprire il ruolo dei volontari dei gruppi territoriali e per poter acquistare i propri regali di Natale. Quest’anno è stato anche un luogo di incontro per eventi culturali e musicali dedicati a grandi e piccoli.

Il 22 dicembre alle ore 17:30 un nuovo appuntamento rivolto ai piccoli: un laboratorio gratuito di riuso creativo Con colore, carta e fantasia, addobbiamo l’albero in allegria a cura dell’artista Stefania Rosignuolo.

Per informazioni 333 9940136 ferrara@volontari.emergency.it

Il ricavato del Punto di Natale verrà devoluto al Programma Italia di Emergency, che il 15 dicembre si è arricchito di un nuovo progetto avviato nella provincia di Latina. In collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale, Emergency offrirà un servizio di orientamento socio-sanitario e assistenza medica di base alle fasce più vulnerabili della popolazione. Fra i destinatari del progetto, i numerosi migranti che arrivano dalla regione indiana del Punjab. Sarebbero circa 25.000 i lavoratori impiegati in agricoltura e allevamento che vivono e lavorano nell’area della provincia di Latina in condizioni particolarmente precarie. Sfruttamento e instabilità lavorativa, isolamento e assenza di servizi sono alcuni dei fattori che ostacolano l’effettivo esercizio del diritto alla salute da parte di questa fascia della popolazione.

L’ambulatorio di Emergency sarà aperto anche a chi vive in condizioni di marginalità, con particolare attenzione ai senza fissa dimora e ai migranti.
Tramite l’ambulatorio mobile gli operatori di Emergency – tre mediatori culturali, un infermiere, un medico e un logista – potranno rispondere in maniera rapida e flessibile ai diversi bisogni di pazienti che vivono in aree diverse della provincia di Latina.
Oltre all’assistenza medica e infermieristica, lo staff offrirà un servizio di orientamento socio-sanitario con l’obiettivo di garantire un migliore e più corretto percorso di cura, superando barriere linguistiche e culturali e riducendo gli accessi alle strutture di primo soccorso.
Emergency ha iniziato a lavorare a favore dei braccianti nel 2011 con i primi progetti di assistenza sanitaria tramite i Polibus, due autobus adibiti ad ambulatorio con una sala dedicata alla mediazione.
Emergency oggi opera ancora nella realtà agricole ad alta concentrazione di braccianti stranieri. In Calabria, ad esempio, è attivo il Poliambulatorio di Polistena, realizzato in un edificio confiscato alla ndrangheta. La struttura, aperta nel luglio 2013, offre prestazioni di medicina generale, ginecologia e orientamento socio-sanitario ai più vulnerabili, inclusi i braccianti stagionali impegnati nella raccolta delle arance.
(http://www.emergency.it/italia/index.html)

‘La notte non fa più paura’, film sul terremoto in Emilia

Da: Comune di Copparo

Giovedì 22 dicembre, alle ore 21, appuntamento al Teatro Comunale De Micheli con la proiezione del film ‘La notte non fa più paura’, dedicato al terremoto in Emilia. Si tratta di un’iniziativa benefica a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, promossa da Comune di Copparo e Teatro Comunale De Micheli insieme a Lions e Rotary club.
Il film, scritto e diretto da Marco Cassini, da un’idea di Samuele Govoni e Stefano Muroni, produzione esecutiva e organizzazione generale di Ilaria Battistella, in collaborazione con ‘Associazione Culturale da Ferrara alla luna’, è interpretato da Ivan Alovisio, Piero Cardano, Rosario Petix, Valeria Romanelli, Silvana Spina, Carlotta Benini, Valentina Imperatori e Jacopo Berini.
Il terremoto d’Emilia è stato in particolare il terremoto delle fabbriche; i morti sono stati soprattutto gli operai. Persone venute dal sud, dall’estero o dalla stessa provincia. Venute per lavorare. Persone seppellite vive dalle macerie di capannoni, industrie, fabbriche. Loro, nel terremoto d’Emilia, hanno pagato il prezzo più alto. La vita già precaria, frustrante e faticosa di quattro ragazzi e di una generazione distrutta da un terremoto. Il terremoto è dentro le loro vite, da prima, e le distrugge dopo. Siamo terremotati da sempre, sradicati e costretti ad emigrare.

Il film è una riflessione, anche esistenziale, oltre che essere il racconto di una scossa atroce: uno spiraglio di luce, quindi, una possibilità. È un racconto dal cuore umanissimo, non provocatorio, accusatorio e rabbioso, ma intimo, empatico e lucido, senza patetismi.
Biglietto posto unico 10,00 €. Per informazioni 0532 864580, biglietteria@teatrodemicheli.it

La newsletter del 19 dicembre 2016

Da: Comune di Ferrara

ASSESSORATO ALLA CULTURA – La collezione inserita nella prestigiosa pubblicazione di ‘Vacheron Constantin’. Oggi la presentazione del volume all’assessore Massimo Maisto
Nuovo riconoscimento internazionale per il ‘Museo delle Ghise’ di Stefano Bottoni

La manifattura orologiaia svizzera Vacheron Constantin ha inserito nella sua annuale pubblicazione Collectors’ Island, curata da Lara Di Calzo, la Collezione privata di Stefano Bottoni ‘International Manhole Cover Museum – Museo Internazionale delle Ghise’. In mattinata – lunedì 19 dicembre – in Municipio il collezionista ferrarese ha presentato l’esclusivo volume all’assessore alla Cultura e vicesindaco Massimo Maisto.

La Collectors’ Island annovera ogni anno, dopo un’accurata selezione internazionale, solo dieci collezionisti del panorama mondiale suddivisi per tipologie. Stefano Bottoni con il suo Museo Internazionale delle Ghise è stato inserito nelle candidature quasi due anni fa e nell’edizione numero 5 per l’anno 2016. La pubblicazione, tradotta in inglese, francese e cinese e realizzata in un limitato numero di esemplari (duemila), viene donata ai clienti della Vacheron Constantin di tutto il mondo.

“Questo riconoscimento, che vede ancora una volta Ferrara sulla ribalta internazionale, – ha affermato l’assessore Massimo Maisto – premia certamente l’impegno messo in atto negli anni da Stefano Bottoni con la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Ferrara. Un impegno speso nel perseguire un progetto unico e singolare, dalla forte valenza culturale e turistica. I risultati raggiunti – ha poi ricordato il vicesindaco – sono dovuti anche alla generosità di tante città amiche di Ferrara, che hanno regalato tombini legati alla loro storia e al loro passato e contribuito così a far crescere la collezione.”

Attualmente la collezione ‘International Manhole Cover Museum – Museo delle Ghise’ è custodita negli spazi comunali di via Baluardi 125 e visitabile contattando il sito www.manholemuseum.it

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 21 dicembre alle 17 in via Grosoli a Barco
Letture per i più piccoli aspettando il Natale

‘Buon Natale Paolino!’ (di Brigitte Weninger) e ‘Bimbo Natale’ (di Michael Lawrence) sono i racconti scelti per il nuovo appuntamento con le letture per i più piccoli in programma mercoledì 21 dicembre alle 17 alla biblioteca Bassani di Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara). L’incontro rientra nel ciclo l”Ora del racconto’ per bambini dai quattro ai dieci anni, che per questo mese ha per tema ‘Luci e colori dell’inverno’. La partecipazione è gratuita e non è richiesta la prenotazione.

VOLONTARIATO E SOCIETA’ – Anche il sindaco Tiziano Tagliani all’iniziativa organizzata dalle associazioni in via Arginone
Festa di Natale in carcere con le famiglie dei detenuti

Si è svolta sabato 17 dicembre, nel Carcere Circondariale di Ferrara, la Festa di Natale organizzata con la collaborazione delle associazioni Agesci, Viale Krasnodar e Pastorale Diocesana, che hanno offerto un buffet.
Babbo Natale (impersonato da Don Bedin) ha poi consegnato ai bambini presenti i regali offerti dalla Pastorale Diocesana e i regali prodotti dal Laboratorio dei detenuti.
L’iniziativa ha fatto seguito all’incontro fra detenuti e famiglie, che ha luogo una volta al mese ed è gestito dal Centro comunale dei bambini e genitori ‘Isola del Tesoro’ e da Agesci.

All’appuntamento ha collaborato fattivamente il personale del carcere e vi hanno preso parte, oltre ai rappresentanti delle Associazioni citate, il direttore del carcere Paolo Malato, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, il garante regionale dei Diritti dei detenuti Marcello Marighelli, l’assessora alla Pubblica istruzione Annalisa Felletti, i dirigenti della Istituzione scolastica Mauro Vecchi e Donatella Mauro, le educatrici Mariangela Siconolfi, Bianca Orsoni e Monica Viaro.

Comunicato a cura della Portavoce del Sindaco

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 22 Dicembre alle 15, nella sala degli Arazzi in Residenza Municipale (piazza Municipio 2 – FE)
Bilancio delle attività messe in campo dall’Amministrazione comunale nel 2016

Giovedì 22 Dicembre alle 15, nella sala degli Arazzi in Residenza Municipale (piazza Municipio 2), il sindaco Tiziano Tagliani e gli Assessori della Giunta comunale incontreranno i giornalisti.

Nel corso dell’incontro verrà illustrato il bilancio delle attività messe in campo nel 2016.

CITTA’ SOLIDALE E SICURA – Presentati i report dall’ass. Sapigni e dagli operatori del centro con sede al Grattacielo
Centro di Mediazione: tutte le attività 2016 nel territorio comunale

E’ stata presentata questa mattina, lunedì 19 dicembre 2016 nella sala dell’Arengo della residenza municipale, l’attività di mediazione sociale del Comune di Ferrara.

Per illustrare ai giornalisti i dettagli delleattività proposte sono intervintervenute l’assessora alla Sanità, Servizi alla persona e Politiche familiari Chiara Sapigni, la portavoce del Sindaco Anna Rosa Fava, Giorgio Benini dell’Ufficio di Sicurezza urbana, Anna Lugaresi e Nicola Bogo del Centro di Mediazione.

>> TUTTA LA DOCUMENTAZIONE (schede e progetti realizzati, rapporto sicurezza urbana) E’ SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA

Presentazione attività 2016 del CENTRO DI MEDIAZIONE SOCIALE DEL COMUNE DI FERRARA

Il Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara, attivo dal 2007 con due operatori e due sedi (una al Grattacielo e l’altra Piazzale Castellina) nasce per affrontare i conflitti urbani, per prendersi cura dei quartieri e delle aree interessate da problemi di sicurezza di urbana. Lo fa operando in maniera integrata su più filoni di attività: un quotidiano lavoro di strada, uno specifico lavoro di prossimità e la costruzione di reti di collaborazione con residenti, associazioni, esercenti e Forze dell’Ordine. L’obiettivo è incentivare la coesione e le relazioni positive, stimolando l’inclusione e la partecipazione delle comunità alla vita del territorio, così da migliorare la vivibilità dei luoghi e l’inserimento sociale delle persone.

Realizza progetti per stimolare il protagonismo attivo di chi risiede nei territori più fragili, in cui si registrano problemi di abbandono o isolamento. In questo modo, si mira a valorizzare le capacità del singolo e a supportare e promuovere la nascita di nuove organizzazioni di cittadini capaci di rilanciare la vitalità sociale. Il tutto si traduce in reti di sostegno tra abitanti, in nuove modalità di utilizzo degli spazi, nella creazione di progettazioni sociali partecipate. Alla base sta la consapevolezza che la sicurezza dipende anche dalla qualità di vita nei singoli luoghi e delle relazioni umane che in essi si instaurano.

Nel 2016 il Centro di Mediazione ha lavorato presso diverse zone cittadine sui seguenti ambiti: mediazione di comunità, mediazione dei conflitti, promozione della legalità, progettazione, documentazione e reportistica.

Mediazione di comunità:

QUARTIERE BARCO: costituzione del Comitato VivaBarcoViva, che raggruppa le realtà associative e informali (circa una ventina di soggetti), con la realizzazione di una serie di eventi estivi raggruppati nel calendario di “Barco Estate” (ben 21!). Si continua a lavorare insieme al Comitato per “fare rete” con il territorio;

QUARTIERE FORO BOARIO: promozione e supporto alla costituzione del gruppo di Cittadinanza Attiva “FAR FILO'”, legato al Condominio “Il Quartiere”. Gli eventi del 2016 (una decina), legati soprattutto alla promozione del benessere e di natura ricreativa, sono stati frequentati da una media di 50 persone.

QUARTIERE GIARDINO: oltre alla gestione delle attività ricreative e sociali legate alla Sala Polivalente del Grattacielo e allo sportello di prossimità, il 2016 ha visto la seconda edizione del Festival “Giardino d’Estate” in piazzale Giordano Bruno, insieme a 33 realtà associative e informali. Di particolare rilievo è stato il Progetto “Comunic(a)zione” che su richiesta dei residenti della zona ha portato i mediatori a conoscere circa 40 ragazzi stranieri che occupano gli spazi pubblici del quartiere e a proporre occasioni di confronto con i residenti, tramite conversazioni di tipo informale e uscite dalla valenza culturale.

Tra le attività di mediazione dei conflitti, è interessante segnalare il percorso intrapreso con i residenti di via Ippolito Nievo e i proprietari di cani che ha riportato alla riapertura dell’area sgambamento cani “Parco della Fedeltà”, grazie alla costituzione di un comitato di cittadini che provvedono alla cura dell’area.

Per quanto riguarda le attività sulla promozione della legalità, nel 2016 si è lavorato in tre direzioni:

– progettazione e coordinamento di eventi di sensibilizzazione, tramite l’allargamento e l’approfondimento della rete dei partner coinvolti (“21 marzo – Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” e “Festa della Legalità e della Responsabilità, ottobre – novembre 2016”)

– concorso musicale ‘Musica Libera’ e video ‘Film(a) la Cosa Giusta’, che ha coinvolto giovani musicisti, videomaker e scuole del territorio regionale;

– creazione del kit didattico ‘Non era un gioco’ e relativa formazione al suo utilizzo nelle classi per gli insegnanti delle scuole medie superiori.

Per quanto riguarda la progettazione, il Centro di Mediazione supporta l’Ufficio Sicurezza Urbana nella redazione di proposte progettuali negli Accordi di Programma con la Regione Emilia Romagna relativi alle tematiche di sicurezza integrata e di legalità. Tali canali permettono di finanziare, oltre i progetti di coesione sociale, anche interventi di riqualificazione urbana (es. nuove attrezzature sportive per il Parco Giordano Bruno) e prevenzione situazionale (acquisto e installazione di telecamere, potenziamento illuminazione pubblica). Redige inoltre ogni anno il ‘Rapporto Sicurezza Urbana’ ed altra documentazione/reportistica, strumento di analisi delle principali problematiche urbane.

Per info: Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara

Viale Cavour 177-179 e Piazzale Castellina 5 – Tel. 0532/770504

Mail: centro.mediazione@comune.fe.it
Social: Facebook Centro Mediazione, Instagram c_mediazione

MUSEO DI STORIA NATURALE – Entro il 31 marzo 2017 iscrizioni al corso organizzato con la scuola europea di tassonomia
Training di entomologia, agevolazione per ferraresi e studenti di Unife

L’Associazione Naturalisti Ferraresi Amici del Delta ha deciso di agevolare l’iscrizione di ferraresi al prossimo training in entomologia che si terrà nel Museo civico di Storia Naturale di Ferrara nell’estate 2017.
Per ‘ferraresi’ si intendono studenti o giovani ai primi passi nella ricerca in Unife o giovani residenti a Ferrara e provincia che studiano o fanno ricerca in altre università.
Il training del Museo è alla sua quarta edizione ed è organizzato nell’ambito di DEST – Distributed European School of Taxonomy, una rete di soggetti ​per la formazione scientifica il cui coordinamento ha sede a Bruxelles, all’interno del Museo Reale di Storia Naturale del Belgio.​

L’iniziativa è dedicata allo studio e riconoscimento specifico dei Ditteri Sirfidi, insetti utili come impollinatori, nella lotta biologica e come indicatori dello stato di conservazione della biodiversità in ecosistemi naturali o semi-naturali.
Il training prevede 5 giorni di attività intensive con lezioni frontali, attività sul campo e di laboratorio e simulazioni al computer con l’uso del software StN (Syrph the Net) per la valutazione dello stato di conservazione della biodiversità. Verranno dati anche cenni sulla georeferenziazione di dati.
La quota di partecipazione individuale è di 250 euro: l’associazione Naturalisti Ferraresi agevolerà i candidati pagando direttamente alla scuola europea DEST due quote di iscrizione.​ I partecipanti dovranno farsi carico delle spese di viaggio e soggiorno.​

Nel caso in cui non ci siano ferraresi ​tra coloro che faranno domanda​ o non ci siano ferraresi ritenuti idonei​, le agevolazioni verranno assegnate ad altri candidati sulla base dell’esame dei curricula vitae, ad insindacabile giudizio del comitato di DEST.
Il termine per la presentazione delle domande di iscrizione, che vanno inviate direttamente a DEST, è il 31 marzo 2017​.​

​Dalla pagina ​​​web http://storianaturale.comune.fe.it/557/training-2017-in-entomologia-i-ditteri-sirfidi​ si accede alla pagina ufficiale DEST dell’evento, che contiene tutti i dettagli per la presentazione delle domande.

​L’associazione Naturalisti Ferraresi, fondata nel 1970, ha lo scopo di favorire la collaborazione scientifica e l’aggiornamento dei cultori delle scienze naturali, di divulgare la conoscenza e di collaborare alla soluzione dei problemi inerenti alla salvaguardia ed alla protezione dei valori naturalistici ed ambientali della provincia di Ferrara. Svolge la sua attività attraverso l’organizzazione di lezioni, corsi, conferenze, proiezioni di audiovisivi, visite ai musei, escursioni naturalistiche, cene e pranzi sociali.​ I​l sito internet è www.naturalistiferraresi.org.

Per info: Museo Civico di Storia Naturale – Stazione di Ecologia del Territorio, via Filippo de Pisis 24, Ferrara, Carla Corazza, tel. 0532 203381 o 206297, fax 0532 210508, e-mail c.corazza@comune.fe.it, sito http://storianaturale.comune.fe.it

https://www.facebook.com/storianaturale.ferrara

CONSIGLIO COMUNALE – Lunedì 19 dicembre nella residenza municipale. Diretta audio-video su ConsiglioWeb. DOCUMENTAZIONE SCARICABILE
Il ‘Concerto di Natale’ delle scuole ha aperto l’ultima seduta del 2016 del Consiglio comunale

DIRETTA INTERNET: Servizio ConsiglioWeb http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

Il ‘Concerto di Natale in Consiglio comunale’, eseguito dai giovani allievi ad indirizzo musicale degli istituti comprensivi cittadini De Pisis e G. Perlasca, ha aperto lunedì 19 dicembre alle 15.15 nella residenza municipale i lavori dell’ultima seduta annuale del Consiglio comunale di Ferrara. Le modalità della riunione sono state definite nei giorni scorsi dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò.

‘Il Concerto di Natale in Consiglio Comunale’ – ha affermato l’assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti estendendo l’invito a partecipare al momento musicale a tutti gli interessati – giunge quest’anno alla seconda edizione, e vuole rappresentare l’opportunità per il mondo delle scuole ad indirizzo musicale di condividere la maturazione delle competenze acquisite dagli studenti nel corso degli studi, nel cuore delle Istituzioni, in Consiglio Comunale appunto, trasformato in un ‘palcoscenico d’eccezione’. (vedi il programma del concerto in allegato a fondo pagina)

Al termine dell’esecuzione il Consiglio comunale ha ripreso con la trattazione di sei delibere contenute nell’ordine del giorno a cura degli assessori Roberto Serra, Annalisa Felletti, Chiara Sapigni, Luca Vaccari e del sindaco Tiziano Tagliani.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472.

>> DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (a fondo pagina)

Questo l’ordine del giorno dei lavori della seduta:

DELIBERE

Assessore al Commercio Roberto Serra

PG 136805/16 – Metanodotti SNAM Rete Gas S.p.A. in parallelo e in attraversamento del Canale Boicelli. Approvazione degli schemi di servitù di aree comunali classificate di Patrimonio Disponibile.

Dopo l’illustrazione dell’assessore Roberto Serra su documento si è espresso il consigliere Zardi (FI). Per dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Zardi (FI), Finco-PD (che ha comunicato le sue dimissioni dal Consiglio comunale per motivi professionali)

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, FC, SI, consigliere Zardi-FI (astenuti i gruppi Lega nord, FI, M5S, GOL).

Assessora alla Pubblica Istruzione/Pari Opportunità Annalisa Felletti
PG 137887/16 – Approvazione delle modifiche e delle integrazioni al Regolamento di contabilità dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie

La delibera è stata illlustrata dall’assessora Annalisa Felletti (che ha presentato un emendamento-approvato).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, FC, SI (astenuti i gruppi Lega nord, FI, M5S; contrario GOL).

LA SCHEDA (a cura dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie)
Con l’entrata in vigore dall’1.01.2015 del D.Lgs. 118 del 2011, l’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie è passata al sistema di contabilità finanziaria adottando i medesimi modelli contabili utilizzati dal Comune di Ferrara.
Questo cambiamento, ha comportato il passaggio dal sistema di contabilità economico-patrimoniale (proprio delle aziende private) al sistema di contabilità finanziaria (proprio degli Enti Locali).
Per cui dal 2015 è stato attuato un processo di reimpostazione completa della contabilità, del sistema gestionale e del lavoro di tutta la struttura amministrativa dell’Istituzione.

Adesso, a completamento del processo di reimpostazione della contabilità e per dare formalità definitiva al disposto normativo, si rende necessaria la revisione del Regolamento di Contabilità, approvato nel 2010, che era improntato alla gestione della contabilità economica, più snella, e che prevedeva strumenti e modelli contabili sostanzialmente diversi.

Le modifiche sostanziali proposte al Regolamento di Contabilità dell’Istituzione Scolastica sono le seguenti:
1) sono stati abrogati gli articoli del vecchio regolamento che riguardavano espressamente la contabilità economica (es. art. 4 Bilancio economico di Previsione annuale, art. 5 Bilancio economico di previsione pluriennale, art. 6 Budget per centri di responsabilità, art. 7 Centri di Costo, art. 10 Scritture contabili, art. 19 Modalità di gestione delle risorse);
2) parallelamente sono stati introdotti, a volte sostituendoli ai precedenti, gli articoli che fanno riferimento esplicito al nuovo sistema di contabilità finanziaria (ad esempio: art. 5 Piano Esecutivo di Gestione, art. 8 Sistema di Contabilità, art. 17 Impegno della spesa, art. 19 Riaccertamento dei residui);
3) sono stati modificati ed integrati, adeguandoli a quanto previsto dal D. Lgs. 118/2011, quegli articoli che facevano riferimento al sistema di contabilità economico-patrimoniale ma che, appositamente rivisti, valgono anche per il sistema di contabilità finanziaria adesso vigente (in pratica tutti gli altri articoli esclusi quelli indicati in precedenza);
4) per ultimo, ma non per importanza, tutte le modifiche ed integrazioni apportate non intaccato l’autonomia gestionale, in questo caso contabile, dell’Istituzione Scolastica.

Assessora alla Sanità/Servizi alla Persona Chiara Sapigni
PG 133952/16 – Proroga al 31 marzo 2017 del contratto di servizio tra Associazione dei Comuni di Ferrara, Voghiera e Masi Torello, ASP “Centro Servizi alla Persona” e Azienda USL di Ferrara per la realizzazione di interventi e servizi

La delibera è stata illustrata dall’assessora Chiara Sapigni(che ha illustrato anche l’emendamento presentato dal Sindaco-approvato).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, FC (astenuti i gruppi Lega nord e M5S, consigliera Peruffo-FI; contrari i gruppi GOL e FI).

Sindaco Tiziano Tagliani
>>PG 134940/16 – Riconoscimento di legittimità di debito fuori Bilancio (art. 194 del D.Lgs. n. 267/2000) a seguito delle sentenze esecutive nn. 332/2016, 435/2016 e 469/2016 del Giudice di Pace di Ferrara nelle cause tra Società Artigiani Pastai Bondi S.r.l./Comune di Ferrara

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari.

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi Pd , SI (astenuti i gruppi M5S, FI, GOL).

>> PG 134941/16 – Riconoscimento di legittimità di debito fuori Bilancio (art. 194 del D.Lgs. n. 267/2000) a seguito della sentenza esecutiva n. 482/2016 del Giudice di Pace di Ferrara – causa Martelli Andrea/Comune Ferrara

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari.

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi Pd, SI, FC (astenuti i gruppi M5S, FI).

Assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari
PG 138250/16 – Espressione del parere favorevole alle modifiche statutarie delle Società “Holding ferrara Servizi Srl”, “Ferrara TUA Srl”, “ACOSEA Impianti Srl”, “A.F.M. Farmacie Comunali Srl”, “AMSEF Srl”, “AMI Ferrara Srl”, “S.I.PRO SpA” in attuazione del D.Lgs. 175/2016. Indirizzi per lo scioglimento e la messa in liquidazione della Società “Ferrara Immobiliare SpA – Società di trasformazione urbana.

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari. Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Fornasini (FI), Rendine (GOL), Cavicchi (Lega nord), Anselmi (FI), assessora Roberta Fusari, consigliere Guzzinati (PD). Per dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Anselmi (FI), Rendine (GOL).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, FC, SI (contrari i gruppi GOL e Lega nord e consigliera Peruffo-FI; astenuti gruppi FI e M5S).

LA SCHEDA (a cura dell’assessorato alla contabilità/Bilancio) – L’entrata in vigore del Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica (c.d. “Legge Madia”) rende obbligatorio adeguare gli Statuti (S.p.A.) e le Norme sul funzionamento della società (s.r.l.) al nuovo dettato legislativo.
In particolare è necessario adeguare le previsioni relative a: organi di controllo e/o revisione; equilibrio di genere – nella misura minima di un terzo – nella scelta degli amministratori e degli organi di controllo/revisori; assegnazione di deleghe di gestione a un solo amministratore o al Presidente, con compensi nei limiti di legge (quindi con divieto di corresponsione di gettoni di presenza, premi di risultato e indennità di fine mandato) e con divieto di istituzione di organi diversi da quelli di legge; limiti alle attività ammesse, per cui oltre l’ottanta per cento del fatturato va realizzato nello svolgimento dei compiti assegnati dagli enti pubblici soci e ulteriori attività sono consentite solo se funzionali a conseguire economie di scala o recuperi di efficienza sul complesso delle attività principali.
Le proposte di modifica in esame sono dirette ad adeguare gli statuti e le norme di funzionamento delle società partecipate alle disposizioni del Testo Unico, oltre ad apportare altre minime integrazioni, come le convocazioni degli organi per via telematica, quando non già previste.
Viene inoltre presa in esame la proposta di messa in liquidazione della STU Ferrara Immobiliare SpA. La società – nata nel 2007 in forza di norme introdotte nell’Ordinamento delle Autonomie Locali all’inizio degli anni Novanta – aveva come scopo le attività connesse alla riqualificazione e il recupero urbanistico di tre ambiti urbani (Palazzo degli Specchi, ex AMGA, ex Mof – Darsena), ai quali si è successivamente aggiunto il comparto del Grattacielo e delle aree circostanti la Stazione ferroviaria, da attuare in collaborazione con F.S. Sistemi Urbani srl – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Inizialmente la STU doveva provvedere anche alla commercializzazione delle aree, ma questo obiettivo si rivelò difficilmente perseguibile poco dopo la costituzione, a causa dell’inversione di tendenza del mercato immobiliare.
Poiché le attività svolte dalla società in questi anni hanno portato all’approvazione degli strumenti urbanistici di tutti i comparti e aree di intervento, si possono considerare raggiunti gli scopi per cui era stata costituita la società; pertanto, tenuto conto di ciò e degli obiettivi di razionalizzazione delle partecipazioni previsti dal Documento Unico di Programmazione e dal Testo Unico sulle partecipazioni pubbliche, viene avviata la messa in liquidazione della STU.

La seduta si è conclusa alle 19.45

POLIZIA MUNICIPALE – Operazione in programma nella mattinata di martedì 20 dicembre
In zona Stazione un nuovo intervento per la rimozione di rottami di biciclette abbandonati

Sarà eseguito nella mattinata di martedì 20 dicembre, a partire dalle 9,30, l’intervento programmato dal Comune di Ferrara, con il proprio Corpo di Polizia municipale, e da Hera, per la rimozione dei rottami di biciclette abbandonati nelle aree verdi e nelle rastrelliere della zona compresa tra la Stazione ferroviaria cittadina, il Grattacielo e piazzale Castellina. L’intervento sarà eseguito da personale di Hera, con il supporto di una pattuglia della Polizia municipale, e ad essere interessati dalla rimozione saranno esclusivamente rottami e parti di biciclette abbandonati e non recuperabili, che saranno avviati a smaltimento, secondo le modalità previste dal gestore della raccolta dei rifiuti. Non saranno, invece, interessate le biciclette abbandonate e ancora utilizzabili, che saranno oggetto di un prossimo intervento di rimozione.

SICUREZZA, SANITA’ E COMMERCIO – Mercoledì 21 dicembre alle 10, nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Firma del protocollo d’intesa per la prevenzione del fenomeno del gioco d’azzardo e della ludopatia

Mercoledì 21 dicembre alle 10, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, si terrà la “Firma del protocollo d’intesa per l’attuazione di azioni di prevenzione del fenomeno del gioco d’azzardo e della ludopatia” tra Comune di Ferrara, Tper S.p.A. e Consorzio Taxisti Ferraresi.

All’incontro interverranno gli assessori ai Lavori pubblici Aldo Modonesi, alla Sanità Chiara Sapigni e al Commercio Roberto Serra, il direttore Amministrazione-Finanza – Controllo e Sviluppo Commerciale di Tper SpA Fabio Teti e il presidente del Consorzio dei Taxisti Ferraresi Davide Bergamini.

VOCI DA BERLINO
Anna, trentenne ferrarese: Non cediamo ai terrorismi
“Per la mia famiglia voglio una vita normale, senza paura”

Alle 20.15 di ieri sera un tir nero con targa polacca si é lanciato a tutta velocità contro la gente che affollava il mercatino di Natale a Brutscheidplatz, nel quartiere bene di Charlottemburg a Berlino. Sono gli auguri di Natale che l’Isis invia all’Occidente.
A pochi passi dal luogo dove oggi si piangono le dodici vittime e le quarantotto persone ferite dall’attentato, la cui matrice terroristica in realtà non é stata ancora confermata dalla polizia, sorge la Chiesa della Rimembranza, simbolo berlinese di pace e riconciliazione.

Di quanto accaduto ieri sera parliamo con Anna, ferrarese, che vive da cinque anni a Berlino con la sua famiglia.
“Intorno alle nove io e mio marito siamo stati inondati da messaggi e telefonate di persone che ci chiedevano come stessimo: abbiamo capito solo allora che era successo qualcosa di grave. Abbiamo iniziato a seguire le notizie sull’account della polizia che raccomandava alle persone di non uscire di casa. Non solo perché si diceva che forse uno degli attentatori era in fuga verso il centro della città, ma anche per non intasare le strade e permettere ai soccorritori di lavorare più agevolmente. Dopo circa due ore hanno dichiarato concluso lo stato di emergenza, ma invitavano comunque la popolazione a servirsi della funzione “safety check” di facebook per comunicare ad amici e parenti che si stava bene”. (Safety check é una funzione Facebook che permette di comunicare rapidamente ad amici e parenti che si é fuori pericolo in caso di emergenza, ndr).

Era da tempo che il terrorismo islamico aveva nel proprio mirino la Germania, e nello specifico i mercatini di Natale: poco tempo fa è stato sventato un attentato condotto da un bambino di soli dodici anni, nato e cresciuto sul suolo tedesco. Quando chiedo ad Anna del clima che si respirava a Berlino prima del tragico avvenimento di ieri sera, lei mi risponde: “Nell’aria non si respirava alcun pericolo. Ho amici che viaggiano spesso e si occupano di politica internazionale e vivono tranquillamente, come tutti. Il rischio c’é ma si accetta: é il prezzo da pagare per non rinunciare a vivere una vita normale”. Anna coglie anche l’occasione per una piccola critica agli operatori dell’informazione: “Se devo essere onesta, sono i mass media che cavalcano questa ‘moda’ del terrore, rinunciando a fare informazione e spettacolarizzando le notizie, sempre alla caccia della prossima notizia a effetto. Le persone più deboli, come anziani o persone depresse, ne fanno le spese: conosco persone che vivono barricate in casa. Oggi – aggiunge ancora Anna – sono andata al supermarket e a casa mia ci sono l’idraulico e il suo assistente, sempre gentili e sorridenti, con i quali non si é fatto alcun accenno di quanto successo. C’é il pudore di capire che noi qui piangiamo dodici morti, ed é terribile, ma anche in altre parti del mondo muoiono migliaia di persone. Siamo tutti vittime uguali di questa follia terroristica”.

Klaudija studentessa dell’Ariosto
vince il festival nazionale dei talenti musicali emergenti

Una giornata di quelle che non si scordano facilmente quella di domenica 18 Dicembre per Klaudija Ever: la studentessa del Liceo Classico Ariosto, unica rappresentante della provincia di Ferrara alla prima finale del “Festival DOREMIFest” per la stagione 2016/2017 si è affermata vincitrice. A Cavarzere, presso il Ristorante Villa Momi’s, Klaudija, la sedicenne di Vigarano ha sbaragliato tutti i concorrenti, con un brano di Christina Aguilera, ma soprattutto con “Mi amerai” scritto di suo pugno con cui ha vinto anche il premio “Made in Italy”.

Klaudja, complimenti per il brano e congratulazioni per la vittoria che ti ha consacrato fra le giovani promesse della musica popolare italiana. Ci dici qualche parola su di te?
Sono nata il 5 giugno 2000 in Lituania. All’età di due anni mi sono trasferita in Italia, ho vissuto per dieci anni a Parma fino a che non mi sono trasferita qui a Ferrara, a Vigarano Mainarda.
Sono sempre stata una ragazza timida e introversa e con la musica ho imparato a tenere la testa alta e a gridare al mondo ciò che ero veramente.
Il momento in cui ho capito quanto fosse importante per me la musica è stato durante il saggio di musica della terza elementare, ricordo ancora cosa cantai: “Somewhere Over the Rainbow”. Da quel momento capì come uscire dal mio microcosmo e dalle mie timidezze: attraverso la musica.

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Come ti sei avvicinata al mondo della musica?
Come tante cose nella vita è stato qualcosa di inspiegabile. Ho sempre cantato sin da piccola, con le matite e i fogli in mano, non mi accorgevo nemmeno che a volte mi capitasse di cantare anche in lingue che non conoscevo, come il francese o lo spagnolo. L’incontro con la musica è uno di quelli che si fanno poche volte nella vita e ne rimani così impressionato e folgorato che non puoi dimenticartene facilmente. È qualcosa che è nato da sé.

Ogni canzone è una storia, o un insieme di storie, come è nata “Mi amerai”?
“Mi amerai” è un grido di perdono. È nata dopo l’incontro con mio padre dopo 16 anni: è stato un evento che mi ha cambiato totalmente a livello interiore. Ho imparato che cos’è il perdono e a non giudicare chi mi circonda, perché ognuno di noi ha un bagaglio di esperienze e una vita a cui dover dare testa. Nella vita succedono certamente cose brutte, ma ciò che conta è saper trovare ciò che di buono queste esperienze ci hanno insegnato. Senza queste probabilmente non sarei nemmeno qui, a fare il percorso che sto facendo.

Pur essendo di origine lituana, hai scritto la tua canzone in lingua italiana. Si tratta di una scelta non scontata dal momento che la maggior parte dei giovani artisti scrive brani in inglese. Cosa ti ha spinto a prendere questa decisione?
Potrei dire che non sono stata io a decidere, ho trovato le parole in modo più o meno naturale e da lì ho deciso di farne musica. A volte i brani possono nascere in inglese, altre possono nascere in italiano. Nel mio caso le parole che sentivo producevano musica e avevano un grandissimo valore, dal momento che provenivano dalla mia esperienza, dal mio cuore. Non mi importava in che lingua fossero, volevo raccontare una verità, e una verità è tale in italiano come in qualsiasi altra lingua.

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Quali sono i tuoi progetti futuri in termini di musica, o anche al di fuori?
Scrivere, scrivere e scrivere. La musica è il mio nucleo e vorrei svilupparlo, accrescerlo di esperienza, ogni tassello aggiunge consapevolezza. Voglio scrivere del bene, della luce che si trova nel buio. Vorrei che la mia musica potesse dare conforto, gioia e magari speranza a chi sente di non averne. Continuerò il mio percorso fatto di musica e parole.

Quando avremo occasione di sentirti dal vivo?
Ora come ora mi dedicherò alla registrazione di nuovi pezzi. Ho un sacco di progetti in mente, ma lascerei giusto un po’ di sorpresa. A breve uscirà il videoclip del mio singolo ” Mi amerai ” e ammetto di essere molto emozionata! Ma alla prima possibilità siete invitati con piacere ad ascoltare la mia musica

Grazie per la chiacchierata ed in bocca al lupo per il futuro!

Regali di Natale: un giovane su 3 desidera un’esperienza lavorativa all’estero

Da: Matteo Gavioli, Espresso Communication Srl

Per anni considerati ‘bamboccioni’, ora pensano al lavoro, perfino durante le feste: sono i giovani che cercano di superare la crisi con sacrificio e determinazione. Tra i regali più desiderati infatti spiccano le esperienze formative all’estero (27%), che superano evergreen come auto e moto nuove. Da Nord a Sud la tendenza è omogenea, ma sono le donne a essere più motivate a fare esperienza in Europa, USA e Cina. E, come rivela FourStars, la Cina è tra le mete emergenti più ambite.

Sono giovani, vivono nell’era dell’usa e getta, viaggiano per il mondo tramite il loro smartphone e quest’anno a Babbo Natale chiederanno… un sostegno economico per andare all’estero a vivere un’esperienza formativa svolgendo uno stage professionalizzante. Verrebbe quasi da non crederci e, invece, fanno sul serio e sono molto determinati: quasi un giovane su 3 infatti ammette di voler rinunciare ai soliti regali preferendo la possibilità di fare un’esperienza concreta di crescita lavorativa. Il dato si manifesta piuttosto in egual misura al Nord (29%) come al Sud (25%) con una differenziazione di genere che vede le ragazze in maggioranza (31%) rispetto ai ragazzi (23%). Nella speciale top 10 dei desideri natalizi al primo posto si confermano i prodotti hi-tech come smartphone, tablet, pc e consolle (49%), seguiti da abbigliamento e accessori firmati (45%), viaggi di piacere (38%), che precedono proprio le esperienze all’estero (27%); a seguire animali domestici (26%), auto e moto (22%), attrezzature e corsi sportivi (20%), trattamenti di benessere e tatuaggi (13%). Tra le mete più gettonate emerge la Cina (15%), come conferma Chiara Grosso, presidente di FourStars.

Questo è quanto emerge dallo studio promosso dall’agenzia Espresso Communication, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su un campione di circa 1200 giovani tra i 18 e i 29 anni attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum specializzati e community. Nello studio è stata anche coinvolta FourStars – società accreditata dal Ministero del Lavoro e leader nazionale in materia di tirocini formativi, e il suo osservatorio di 85.000 stage attivati dal 2000 ad oggi – nonché un panel di 10 docenti universitari di Psicologia e Sociologia del Lavoro, per capire quali sono le motivazioni alla base della tendenza e cosa ci si aspetta di portare a casa da questa esperienza.

Ma perché questa tendenza sta prendendo piede proprio adesso e in questa forma? Secondo Chiara Grosso, Presidente e CEO di FourStars: “I giovani d’oggi sanno bene che non è più sufficiente avere in tasca una laurea per poter entrare da subito nel mondo del lavoro. Per questo pretendono che i percorsi formativi non siano fatti di sola teoria, ma che diano la possibilità di sperimentare in prima persona i contesti professionali. Poi c’è la questione della competitività ed esclusività: i giovani italiani vogliono sì andare all’estero, ma la maggior parte di essi preferisce fare ritorno per poter mettere a frutto qui, nel suo Paese, le competenze acquisite. È proprio partendo da questi desideri di ambizione che abbiamo pensato gli 11 programmi di stage in Cina: percorsi ad hoc in un Paese in crescita continua, dove avere un’idea significa poterla realizzare, impegnarsi vuol dire avere responsabilità”.

Tra le mete predilette l’Europa va per la maggiore (33%) con un netto sbilanciamento verso Germania (12%) e Regno Unito (15%) che sono ancora percepiti come i Paesi con più opportunità lavorative. A seguire il sogno americano (28%) con in testa New York (14%) e Los Angeles (11%) e, infine, merita di essere menzionata la forte ascesa di interesse verso i Paesi asiatici (24%) con la Cina tra le mete più ambite (15%).

Ma quali sono, secondo il mondo accademico, le ragioni che spingono sempre più giovani a desiderare di ricevere in dono per Natale questa esperienza? Secondo Maurizio Tirassa, professore Ordinario di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Università degli Studi di Torino: “Non è un caso che i giovani chiedano per Natale un’esperienze all’estero. Lo fanno perché sperano di acquisire competenze, anche solo linguistiche, e di costruire reti sociali che permettano loro di tornare in Italia a condizioni migliori e, in altri casi, di aprirsi vie di fuga dal destino al quale si sentono ‘condannati’ in Italia”.

Un parere, quello del Professor Tirazza, confermato anche dai dati emersi dall’indagine. Il 25% del campione intervistato ha dichiarato di desiderare un viaggio formativo proprio a causa dell’insoddisfazione diffusa che si respira nel nostro Paese. Tra le altre motivazioni segnalate appaiono anche, e con una percentuale di preferenza nettamente superiore, la volontà di imparare una lingua straniera in loco (45%), di acquisire competenze tecniche in un contesto internazionale (42%) e di allargare il proprio network di contatti (29%).

“Non si tratta di semplici regali natalizi, ma di veri e propri investimenti strategici per realizzare un progetto professionale – afferma Franco Fraccaroli, Professore Ordinario di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Università degli Studi di Trento – Credo che le leve psicologiche che spingono in questa direzione siano due: il bisogno di riuscita,o l’ambizione, per dirlo in termini di linguaggio corrente, e la capacità di pensare sul lungo termine, senza cercare benefici futili e di breve respiro”.

A chiudere il cerchio dell’analisi ci sono le forti trasformazioni del mercato del lavoro e l’avvento di nuove professionalità sempre più ibride, sempre più legate alle dinamiche digitali. “Siamoormai nell’economia della conoscenza – interviene così Cristian Balducci, Professore Associato di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Università di Bologna – Recenti dati Istat corroborano l’idea che investire in conoscenza e rimanere disposti a farlo per tutta la vita lavorativa siano fattori protettivi importanti, sia in termini di successo nella ricerca di un lavoro, sia perché diminuiscono il rischio di perderlo anche in situazioni di crisi”.

Ambiziosi, determinati e fiduciosi nel futuro: sono questi i giovani che, con un pizzico di sacrificio, a Natale scelgono di investire sulla propria formazione.Da Nord a Sud il fenomeno si sviluppa in maniera omogenea, rispettivamente con un’incidenza del 29 e 25 per cento. Le donne dimostrano più motivazione verso i viaggi professionalizzanti: il 31% afferma di preferire questo genere di regalo a quelli più tradizionali o di tendenza. I ragazzi, invece, si esprimono con favore in una misura pari al 23%. Dove vivono? Le più grandi metropoli del Bel Paese vanno per la maggiore: Milano (23%) e Napoli (21%) superano Torino (19%) e Roma (17%).

ECCO INFINE LA TOP 10 DEI REGALI PIÙ DESIDERATI DAI GIOVANI ITALIANI A NATALE:

Oggetti hi-tech (smartphone, tablet, console, pc) 49%
Abbigliamento, borse e accessori firmati 45%
Viaggi di piacere 38%
Esperienze all’estero 27%
Animali domestici 26%
Automobili o scooter 22%
Abbonamenti fitness corsi sport attrezzature sportive 20%
Spa e trattamenti benessere 17%
Esperienze culturali e/o enogastronomiche 16%
Tattoo e interventi di medicina estetica 13%

Inciampare sui giovani

Se uno ha un buco nel serbatoio e perde carburante si ferma a riparare il guasto. I centomila giovani che sono andati all’estero sono il nostro carburante, o sono andati fuori per acquistare più ottani e ritornare per far correre meglio il Paese, o è benzina che abbiamo perso per sempre. Dire meglio perderli che trovarli è aberrante, specie se non si è in grado di fornire loro buone ragioni per restare.
C’è un rapporto muscoloso con l’istruzione, il sapere, la conoscenza che puzza del disprezzo per il culturame di antica memoria. Puzza di ignoranza e di braccia strappate all’agricoltura in un Paese che conta il triste primato di minor numero di laureati tra i paesi europei e di maggior numero di abbandoni scolastici.
Ci manca la cultura dei giovani e la cultura del territorio, ci manca anche la cultura dell’istruzione.
Perché facciamo studiare i nostri giovani? Mica perché apprezzino l’opera di Dante e il pensiero di Mazzini, o perché sappiano svolgere un tema sui Promessi Sposi, penso che a scuola li mandiamo perché siano risorse di saperi, di intelligenza, di creatività da spendere per lo sviluppo del nostro territorio, se non dell’intero Paese, ed ogni giovane che si perde è un’occasione persa per tutti.
Siamo un paese incapace di ragionare in materia di giovani, in termini di risorse fondamentali senza le quali la nostra cultura, la nostra società, la nostra nazione non hanno futuro.
Questa è la questione centrale e, dunque, non c’è da stupirsi se al referendum del 4 dicembre il governo ha ricevuto dai giovani la batosta che ha ricevuto, perché le parole del ministro Poletti non sono un lapsus, non sono un incidente di percorso, sono ahimè un modo di pensare, una mentalità che prima o poi si doveva manifestare nella sua perversa chiarezza.
C’è fastidio per i giovani, perché sono un problema che non sappiamo risolvere, perché bisogna trovare loro spazio e lo spazio non c’è. Per cui se lo spazio se lo vanno a cercare altrove, meglio, un problema di meno.
È più facile ospitare chi richiede rifugio, che dare un futuro alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, specie se hanno studiato, se sono qualificati e ora pretendono, non sono disposti a piegarsi, a servire il paese con un contratto voucher nel call center.

Siamo un paese in ritardo ormai almeno di vent’anni a cui si aggiunge che siamo un paese dal pensiero vecchio, sempre rivolto all’indietro, incapaci affrontare il presente e di immaginare il futuro. Un paese da anni paralizzato dalla politica, che da forza propulsiva si è trasformata in forza di regressione verso populismi, verso la partecipazione dei cittadini eterodiretta dal mondo virtuale della rete, verso la pancia, anziché la mente, e tutto continua a sbandare spaventosamente.
Forse i giovani che se ne vanno all’estero hanno capito qualcosa di più di quelli che restano o meglio sono l’espressione di nuove discriminazioni e ingiustizie sociali nei confronti dei giovani stessi, loro se lo possono permettere, molti altri no, perché anche di questo si tratta.
Del resto pensare di dare il benvenuto ai diciottenni nella società degli adulti con la carta cultura è già tutto un programma: fatti una cultura perché così come sei non ci vai bene, eppure quei giovani a cui si chiede di farsi una cultura escono dalle nostre scuole, stanno per affrontare il loro esame di Stato.
È già evidente in tutto questo che c’è una discrasia, che le cose non girano per il verso giusto. Perché da un lato si premiano le eccellenze, sia pure con riprovevole parsimonia, si esibiscono gli albi dei migliori e poi i migliori si perdono, se ne perdono le tracce, perché è facile agitare le bandiere, più difficile è piantarle. Il riconoscimento è un attestato, mai una prospettiva, mai un ruolo, un posto nel Paese per il tuo futuro e per il futuro del paese stesso. Sei un’eccellenza, bravo, continua così, ma non sappiamo che spazio darti, cosa farti fare, nell’epoca del capitale umano, della società della conoscenza non sappiamo capitalizzarti. Allora perché stupirsi della fuga dei cervelli e reagire come la volpe di fronte all’uva dicendo che tutti quelli che restano non sono dei pistola?
Che dei nostri giovani migliori siamo così inetti da non saperne cosa fare è dimostrato nella più totale evidenza di un assurdo di cui ben pochi conoscono l’esistenza. Nonostante la Scuola Normale Superiore di Pisa da tutti ci sia invidiata e sia in testa alle classifiche mondiali, il diploma che rilascia nel nostro paese non ha valore legale, è puramente onorifico. I nostri giovani che hanno il merito di essere ammessi alla Normale di Pisa a seguito di una selezione rigorosissima, che costituiscono parte delle nostre eccellenze, dopo cinque anni di studi ed esami doppi, conseguono un titolo puramente onorifico. In Francia gli studenti che escono dall’omologa École Normale Supérieure sono a tutti gli effetti considerati funzionari di Stato.
Ecco cosa fa la differenza, tra chi pensa che i giovani siano un inciampo e chi sui giovani costruisce il proprio domani.

All’IISAP sede di Argenta nuovi locali per un’offerta formativa ancor più vincente

Da: Istituto Istruzione Superiore di Argenta

All’IISAP sede di Argenta nuovi locali per un’offerta formativa ancor più vincente

In data 18 dicembre 2016 si è svolta all’IISAP sede di Argenta l’inaugurazione, con taglio del nastro da parte del Sindaco Fiorentini, dei nuovi locali adiacenti la palestra alla presenza del Dirigente scolastico prof Francesco Borciani, dei docenti IISAP e della cittadinanza argentana e non.
Di particolare rilevanza l’allestimento della nuova aula-didattico-laboratoriale attrezzata dedicata all’Operatore Socio Sanitario, preziosa risorsa per l’Ipsia di Argenta che, grazie al Protocollo d’Intesa tra Regione Emilia Romagna e USR, potrà formare i futuri tecnici e operatori sociosanitari (OSS), figure chiave che devono avere competenze in ambito medico ma anche di relazione per un rapporto ottimale con i pazienti ed i loro familiari.
Il Dirigente scolastico ringrazia sentitamente a nome di tutto l’Istituto chi, con il proprio fattivo e concreto contributo ha reso possibile tutto questo e cioè: le associazioni locali di volontariato e sportive (Polisportiva Gioco e Vita, SAGA ginnastica artistica), l’Amministrazione comunale e provinciale, la Direzione Sanitaria, Infermieristica e Tecnica dell’Azienda USL di Ferrara Presidio Ospedaliero di Argenta e il Servizio Interaziendale Formazione e Aggiornamento dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara.

La Befana scende con il paracadute

Da: Organizzatori

Venerdì 6 gennaio 2016 giorno dell’Epifania organizzeremo la 32^ edizione della manifestazione: ‘La Befana scende con il paracadute’.
La manifestazione si tiene nella zona di Via Bologna, presso l’ Aero Club R. Fabbri, all’aeroporto di Ferrara ‘via Aeroporto 128’ nel pomeriggio alle ore 14,30.

Il programma della festa prevede ‘tempo permettendo’, lanci di paracadutisti, voli di aerei e di alianti per tutto il pomeriggio. Il momento centrale è rappresentato dalla BEFANA che arriva dal cielo con il suo mezzo preferito, un PARACADUTE nuovo e multicolore! Ondeggerà nell’ aria e atterrerà sul piazzale dell’Aero Club proprio davanti ai bambini ed al pubblico.
La BEFANA si lancia con il suo PARACADUTE da una quota di tremila metri, fa circa quaranta secondi di caduta libera a duecento chilometri all’ora, poi apre il suo bellissimo paracadute. Il pubblico con il naso all’insù, la può seguire e vedere avvicinarsi lentamente mentre atterra a pochi metri davanti a loro.
Già da solo questo spettacolo è entusiasmante: ma non termina qui. Come tutte le BEFANE più belle ed attese, la BEFANA CHE SCENDE CON IL PARACADUTE, arriva con un cestone grandissimo pieno di regali… giocattoli e dolciumi da distribuire a tutti i bambini presenti.
Questa manifestazione, giunta alla sua trentunesima edizione, è ormai una tradizione nei festeggiamenti per la festa dell’EPIFANIA, conosciuta ed aspettata dai bambini per la sua generosità! E’ una festa voluta dall’Aero Club Ferrara, dai piloti di aerei, di alianti, dai paracadutisti, per un pomeriggio in allegria e serenità, dedicato ai bambini della nostra città, provincia e province limitrofe,.
Oltre ai paracadutisti, ai piloti e agli alianti, per il divertimento di bambini ed adulti ci sarà anche uno spettacolo di mangia e sputa fuoco, giocolieri ed inoltre palloncini scolpiti per tutti. Per i più grandi vin brulè a volontà e cioccolata bollente.

L’ingresso è gratuito.
Data la notevole affluenza di pubblico si consiglia vivamente di parcheggiare nell’area posta sotto il ponte in fondo a via aeroporto e nelle aree nelle immediate vicinanze.

Chiusura punto nascita del Delta

Da: Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta

Ridicola, è assolutamente ridicola la modalità di come si è appresa la data di chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale del Delta! Dove troviamo tale data? Ebbene la riscontriamo in un documento (nello specifico una determina dell’AUSL) di assegnazione di un’ostetrica all’Azienda Sanitaria di Imola! Non un comunicato stampa per noi comuni cittadini! Del resto la modalità, quasi clandestina, in cui si tiene la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria la dice lunga: sembra quasi che non si voglia permettere alle persone comuni, leggasi anche corpo elettorale, di partecipare a delle scelte fondamentali per il futuro socio-sanitario del proprio territorio. Tornando alla ‘determina del peccato’ (la n°.1360 adottata il 07/12/2016 dall’AUSL) vi troviamo scritto quanto segue: “… DATO atto che la direzione aziendale, dopo accurata valutazione in ordine al fabbisogno di personale di Profilo: Collaboratore Professionale Sanitario: Ostetrica, autorizza la temporanea assegnazione della Sig.ra Fiorella Cristina a questa Azienda USL di Ferrara, a decorrere dal 12.12.2016 e fino al 24/01/2017, in quanto epoca prevista dalla programmazione locale per la dismissione del PUNTO NASCITA del Delta; …”, ma come può una direzione generale dare tale notizia in un modo, a nostro avviso, così politicamente scorretto nei confronti dei comuni cittadini? Ed i sindaci, tutti i sindaci della provincia di Ferrara, lo sapevano e non hanno detto nulla o cosa? Se lo sapevano sarebbe gravissimo ma altrettanto grave è se non fossero a conoscenza: in entrambi i casi verrebbe da dire che si è perso molto del concetto di democrazia. Ma come fa un sindaco del basso ferrarese a non ribellarsi a fatti così gravi, a dire “no, fermi tutti, ragioniamoci su: si parla del futuro della mia gente, dei miei elettori!”, ed invece nulla, silenzio assenso totale. L’Ospedale di Lagosanto è il più grande dell’AUSL, almeno lo era, ma ciò non conta: a Cento si grazia e si potenzia ed al Delta si chiude e si castiga (struttura e popolazione residente). Se i sindaci non faranno nulla DI CONCRETO nemmeno stavolta, per quel che ci riguarda, possono anche andarsene a casa. Lasciamo i lettori di questo documento con un quesito: siamo certi che con gli attuali parti non si potesse agire per salvare il Punto Nascita?

Il 6 gennaio si brucia la vecchia a Copparo

Da: Comune di Copparo

Venerdì 6 gennaio nel pomeriggio arriva la Befana sulla piazza di Copparo. Grazie a un incontro voluto dall’amministrazione comunale a cui ha preso parte l’assessora alle Attività economiche Paola Bertelli, è stato raggiunto un accordo con le associazioni degli ambulanti del mercato.
Presenti all’incontro il presidente Confesercenti settore ambulanti Piero Baglioni, il funzionario Luca Callegarini. In questo modo sarà possibile realizzare la ‘Festa della Befana’ nel pomeriggio di venerdì 6 gennaio, con ComArt e le altre associazioni presenti in piazza per la distribuzione di dolci e cioccolata calda a tutti i bambini.
L’accordo raggiunto tra Comune e Confesercenti ha una valenza importante per cui il sindaco Nicola Rossi e l’assessora Bertelli esprimono il proprio apprezzamento; accordo che permetterà di continuare a realizzare una festa tradizionale e molto sentita dai cittadini.
Si ricorda che questa iniziativa si inserisce nel ricco programma di eventi che animano il centro storico per tutto il periodo delle festività di Natale, compresa la pista del ghiaccio, che anche quest’anno coinvolge tante famiglie di Copparo e di altre località.
L’amministrazione comunale, dopo aver raggiunto questo ottimo risultato, oltre a ringraziare i commercianti ambulanti e gli organizzatori della festa, conta di poter affrontare anche per il futuro i diversi aspetti organizzativi delle iniziative in piazza con lo stesso spirito di collaborazione qui dimostrato.

Con campagna amica, la festa del pane e dei dolci tradizionali

Da: Coldiretti

Coldiretti Ferrara: con campagna amica, la festa del pane e dei dolci tradizionali Mercoledì 21 Dicembre all’agrimercato di Grisù, alla ex caserma dei pompieri.

‘Buono come il pane’: dalle 9 alle 12 del prossimo mercoledì, all’interno dell’Agrimercato di Grisù, con ingresso da Via Ortigara, 11, Campagna Amica Ferrara organizza la festa dedicata al pane ed ai dolci tradizionali. Come si fa la ‘coppia ferrarese’ e ricette per non gettare il pane. Assaggi di dolci tipici.

Sarà il pane e più in generale i prodotti che si possono realizzare con la farina, compresi i dolci, il protagonista della ‘Festa’ organizzata da Campagna Amica Ferrara per mercoledì 21 dicembre, dalle 9.00 alle 12.00, presso l’Agrimercato di Grisù, nella ex caserma dei vigili del fuoco di Ferrara, con ingresso da Via Ortigara , 11.
Oltre a dare informazioni sulla filiera dal grano al pane, ci sarà la dimostrazione di come si fa la ‘coppia ferrarese’, aperta anche a chiunque voglia cimentarsi nella realizzazione del nostro pane tradizionale, ed a seguire una serie di suggerimenti ed idee per non gettare il pane, riciclandolo in ricette e preparazioni di cucina.
Infine, dato anche il periodo delle imminenti festività natalizie, assaggi e degustazioni di dolci tipici, dal pampepato alla ciambella.