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Mese: Dicembre 2016

La newsletter del 29 dicembre 2016

Da: Comune di Ferrara

CULTURA E BENI MONUMENTALI – Sabato 31 dicembre alle 13 su Rai 3
La Ferrara di Bassani protagonista della trasmissione televisiva ‘Petrarca’

La Ferrara di Giorgio Bassani sarà protagonista sabato 31 dicembre alle ore 13 sul canale televisivo pubblico di Rai 3 all’interno della trasmissione ‘Petrarca’, la nota rubrica nazionale del Tgr. Nel corso della puntata verrà proposta un’intervista inedita del giornalista Rai Giorgio Tonelli alla figlia del grande scrittore Paola Bassani, autrice del recente volume “Se avessi una piccola casa mia – Giorgio Bassani, il racconto di una figlia” (ed. La nave di Teseo).

La presidente della Fondazione Bassani parlerà del padre, del suo carattere, del legame con la nostra città e dei suoi rapporti con altri straordinari protagonisti del Novecento come Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia.

La troupe della Rai è stata accompagnata nei giorni scorsi in città dallo storico del Comune Francesco Scafuri, che nel programma accennerà ai luoghi meravigliosi del celebre romanzo “Il Giardino dei Finzi-Contini”, fra i quali Corso Ercole I d’Este.

Durante la trasmissione andranno in onda suggestive immagini di Ferrara, alla scoperta di alcuni siti bassaniani, come la Casa di via Cisterna del Follo, il Cimitero Ebraico e il muretto del Castello Estense, che richiama alla memoria il celebre racconto di Giorgio Bassani “Una notte del ’43”, da cui è stato liberamente tratto il celebre film del 1960 “La lunga notte del ’43” con la regia di Florestano Vancini, indimenticabile pagina del cinema italiano.

ASP FERRARA – Termine per partecipare alla procedura aperta 10 febbraio 2017. Avviso consultabile sul sito ‘www.aspfe.it’
Gara ASP per l’affidamento dei servizi di sportello per assistenti familiari e caregiver

Scadrà il 10 febbraio 2017 alle 12 al Centro Servizi alla Persona – ASP la nuova Procedura aperta per l’affidamento per 33 mesi del seguente servizio:
Lotto unico) Procedura aperta per l’affidamento dei servizi di sportello per assistenti familiari e caregivers.

Il fabbisogno per il periodo è pari a 103.400,00 euro, per la durata di 33 mesi dal 01/04/2017 al 31/12/2019.

Sono ammessi a partecipare alla procedura i soggetti di cui all’articolo 45 del D. L.gs. 50/2016 sulla base dei requisiti specifici di cui alla documentazione di gara.

La procedura aperta sarà aggiudicata mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui agli artt. 60 e 95, D. L.gs. 50/16.

Per tutte le modalità di partecipazione consultare le pagine internet all’indirizzo “www.aspfe.it” sezione ‘Gare e concorsi’, oppure rivolgersi all’Asp Ferrara in Via Ripagrande 5 – Ferrara.

BANDO DI GARA – Tutta la documentazione consultabile sul sito del Comune di Ferrara
Procedura aperta per i lavori di riparazione post sisma della Chiesa di San Cristoforo alla Certosa

Scadranno il 13 febbraio 2017 i termini per partecipare alla procedura aperta per i lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma della “Chiesa di San Cristoforo alla Certosa – Ferrara”.

L’apertura dei plichi avverrà il 20 febbraio 2017 alle 10.

L’avviso e la relativa documentazione sono consultabili sul sito www.comune.fe.it alla voce ‘Bandi di gara’ http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=222

A cura del Servizio Appalti, Provveditorato e Contratti del Comune di Ferrara

FERRARA FIERE – Venerdì 30 dicembre alle 18 il concerto-spettacolo nel padiglione fieristico
Winter Wonderland, dopo la Spal arrivano Cristina D’Avena e Andrea Poltronieri

Winter Wonderland, il parco giochi al coperto più grande d’Italia continua a regalare emozioni tra i padiglioni di Ferrara Fiere, con un programma che offre giorno dopo giorno nuove sorprese per grandi e piccini.
Una novità su tutte quella della giornata dedicata alla Spal del 27 dicembre, in cui Winter Wonderland ha ospitato i ragazzi del settore giovanile, che si sono divertiti tra un’attrazione e l’altra per l’intero pomeriggio, fino all’arrivo (alle 18.30) di una rappresentanza della prima squadra accompagnata dal presidente Walter Mattioli.
Anche grazie al sostegno di Pff Group, sponsor ufficiale del settore giovanile biancazzurro, tanti piccoli supporter accompagnati dalle famiglie hanno potuto stringere la mano, farsi autografare sciarpe e magliette e scattarsi foto con i loro beniamini. Eros Schiavon, Luigi Grassi, Andrea Beghetto e Walter Mattioli hanno fatto una breve passerella sul palco con la mascotte Winterello, prima di dedicarsi totalmente ai propri tifosi per le foto di rito e un aperitivo in compagnia dei propri fan.
Non sono stati però solo i giocatori della Spal gli ospiti d’onore della manifestazione: nella giornata del 26 dicembre hanno infatti trascorso qualche ora a Winter Wonderland il comico Giuseppe Giacobazzi e Eva Pevarello, terza classificata dell’ultima edizione di X Factor.
Il prossimo appuntamento da non perdere sarà venerdì 30 alle 18, con il concerto di Cristina D’Avena e il live show di Andrea Poltronieri. In occasione dell’evento è previsto un bus navetta gratuito da piazza Travaglio a Ferrara Fiere e ritorno. Il servizio è previsto anche nella giornata del 5 gennaio.
Il 31 dicembre l’appuntamento con la grande festa di capodanno, con cenone e dj set.
Oltre agli eventi speciali e le tante attrazioni presenti, Winter Wonderland offre tutti i giorni un ricco programma per i più piccoli con il Christmas Circus, il Gioca Teatro, i laboratori per i bambini, il trucca bimbi, la baby dance, i contest fotografici e il Winterello show.
Nel corso dell’evento spazio anche alla solidarietà. Winter Wonderland mette in palio un TV Samsung da 49 pollici al fortunato che indovinerà il numero esatto delle palline contenute all’interno del box posto di fonte all’info point, al padiglione 3. L’offerta libera, per partecipare alla lotteria, verrà devoluta interamente all’Associazione Giulia.

Winter Wonderland, in via della Fiera 11 a Ferrara, sarà aperto tutti i giorni fino all’8 gennaio e poi i week end del 14-15 e 21-22 gennaio 2017.

Per info: Ufficio stampa, Elenora Manfredini, email info@mediainside.it, cell. 349 5736971, sito www.winterwonderlanditalia.com

Comunicazione a cura di Ferrara Fiere

ECONOMIA ETICA E SOLIDALE – Venerdì 17 febbraio 2017 alle 21 nella Sala Estense di piazza Municipio a cura del Gruppo Economia di Ferrara
“I cittadini fanno Ooh!”, incontro su musica ed economia con Povia

Il Gruppo Economia Ferrara, insieme a Emmaus (San Nicolò – FE) e con il patrocinio del Comune di Ferrara, ha organizzato venerdì 17 febbraio 2017 alle 21 nella Sala Estense di piazza Municipio, un incontro di musica ed economia dal titolo “I cittadini fanno Ooh!”.

Protagonisti di questo appuntamento saranno Giuseppe Povia, autore di successi musicali come “I bambini fanno ooh!”, “Vorrei avere il becco e “La verità” e gli aderenti al Gruppo Economia Ferrara che presenteranno le canzoni dell’ultimo lavoro musicale dell’autore milanese “Nuovo contrordine mondiale”, insieme a spunti di informazione e riflessione sui temi economici alla portata di tutti i cittadini.

L’ingresso alla serata è a offerta libera. Per informazioni e prenotazioni inviare email a gruppoeconomia.fe@gmail.com

ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI E MOBILITA’ – Mezzi in azione dalla notte tra giovedì 29 e venerdì 30 dicembre 2016
Nuova attività di salatura nei punti critici della rete viaria del territorio comunale

Nelle prossime ore il Servizio Infrastrutture del Comune di Ferrara, valutate le previsioni meteo che indicano un repentino abbassamento delle temperature, ha predisposto a scopo precauzionale una nuova salatura di alcuni punti critici della viabilità principale stradale. In particolare tra giovedì 29 e venerdì 30 alcuni mezzi spargisale saranno impegnati nelle operazioni sui viadotti, nei sottopassi e nelle rotatorie delle strade comunali. La situazione sarà monitorata dagli operatori comunali anche in occasione della manifestazione del Capodanno in piazza Castello.

FESTA DI CAPODANNO – Sabato 31 dicembre dalle 21 schieramento di persone per controlli, pronto soccorso e animazione
Veglione in cifre: 500 persone impegnate tra organizzazione e sicurezza

Di solito “dare i numeri” si dice quando si perde il controllo, in questo caso invece è proprio per avere tutti sotto controllo che il Capodanno dà i numeri. E sono numeri davvero eccezionali. Cominciamo dal personale impegnato.

Per la sicurezza e quindi il presidio ed il controllo dei varchi sono impegnati circa 100 uomini della varie forze di polizia, a questi si aggiungono altri 100 uomini tra personale di polizia privata (Top Secret), Protezione Civile, volontari. Dunque 200 persone addette alla nostra sicurezza e al controllo.
Ci sono poi 30 addetti al pronto soccorso tra quelli impegnati nelle ambulanza (che sono 5) e il cosiddetto personale appiedato e cioè dei soccorritori pronti ad intervenire nel più breve tempo possibile, essendo in mezzo alla gente, sulle piazze. Il presidio sanitario sarà composto anche da un Centro Radio e da un Centro medico avanzato con 4 equipaggi appiedati.
Ci sono poi i vigili del fuoco, 16 uomini che presidiano tutte le location dove staziona il pubblico (anche negli Imbarcaderi, al Teatro Nuovo). I vigili del fuoco saranno dotati anche di un’autobotte.
Gli artisti impegnati negli spettacoli tra Piazza Castello, il Teatro Nuovo, il Ridotto del Comunale e i palazzi delle cene sono 30. Negli Imbarcaderi, tra la Corte Estense, gli armigeri e le danzatrici ci sono altre 15 persone, tutti in costume rigorosamente rinascimentale. Sempre a presidio delle varie location ci sono 20 addetti all’accoglienza e al guardaroba.

Il personale organizzativo, formato dagli staff di Delphi International e Made Eventi, e che ha coordinato tutti gli eventi del Natale e Capodanno a Ferrara è composto di altre 21 persone, tra i quali il direttore artistico Alessandro Pasetti, il direttore generale Riccardo Cavicchi e il direttore di palco Rossano Scanavini ai quali vanno aggiunti i collaboratori della Studio Sigfrida coordinati dal direttore di produzione Paolo Vettorello e i dipendenti del Comune di Ferrara in servizio tutta la notte. Ci sono poi da aggiungere 40 persone fra personale tecnico audio-luci e il personale addetto alla diretta televisiva (Telestense). Cinque persone si occuperanno dell’Incendio del Castello fra i quali il direttore artistico di Parente Fireworks, Giuliano Sardella.

E veniamo alle cene. Cinque le location che vedranno i turisti festeggiare Capodanno a tavola. Gli Imbarcaderi del Castello Estense, la Caffetteria del Castello, Palazzo Crema, Palazzo della Racchetta e il Ridotto del Teatro Comunale. Fra cuochi, camerieri e personale di sala e bar ci sono 60 persone, dirette dallo chef Mauro Spadoni di Sapori d’Amare. In queste location verranno “messe a tavola” 1219 persone, provenienti per il 95% da fuori Ferrara, un gruppo anche dalla Germania. Dunque ricapitolando per la notte di Capodanno, per far divertire la città e i turisti saranno al lavoro 437 persone alle quali si aggiungono le 1219 che si siederanno a tavola. Quasi duemila persone per uno spettacolo che già si preannuncia da tutto esaurito.

Gli spettacoli di Capodanno
Spettacoli e animazione sono previsti in tutte le location dove si tengono le cene, oltre agli spettacoli pubblici. Riassumiamo i principali.
Alle 21 comincia lo show in piazza Castello, tuto rigorosamente dal vivo. Dalle ore 22 lo show diventa anche lo spettacolo televisivo trasmesso in diretta da Telestente e che sarà visibile in tutta la regione e nel Veneto, oltre che in diretta streaming. Sul palco di piazza Castello saliranno: Le Voci sole, cinque voci femminili che sono le protagoniste di alcuni dei musical italiani più importanti che stanno girando i teatri italiani in questo stagione. Ci sarà poi il gruppo formato da Leonardo Veronesi and friends, con la voce di Oscar Nini e la chitarra di Silvia Zaniboni, bravissima performer della band di Bobby Solo. Ci saranno poi tre giovanissimi talenti della musica leggera italiana come Katrin Roselli, Chiara Sandrini e Rossella Longo. Verso la mezzanotte si aggiungerà poi il cast di Makkeroni capitanato da Roberto Ferrari, con il cabarettista di Colorado, Andrea Fratellini, e i fantastisti Domenico Lannutti e Gaby Corbo. La serata sarà presentata da Laura Sottili e Nicola Franceschini.

Alle 20.30 prenderà il via lo spettacolo del Teatro Nuovo “Makkeroni a Capodanno, makkeroni tutto l’anno”. Anche in questo caso o spettacolo sarà aperto dalle Voci Sole e poi il cast di Makkeroni con Roberto Ferrari e Corrado Boldi, con il cabarettista di Colorado, Andrea Fratellini, e i fantastisti Domenico Lannutti e Gaby Corbo. Un momento musicale sarà affidato alla voce di Rossella Longo.

Dalle 20 tutti coloro che parteciperanno al Gran Gala della Belle Epoque, al Ridotto del Teatro Comunale, saranno accolti e intrattenuti durante la serata da un duo di eccezione formato dal pianista Ricky Scandiani e da Ambra Bianchi, che alternerà voce, flauto e arpa. Ricky Scandiani e Ambra Bianchi sono docenti presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara. Ambra Bianchi flautista e vocalist, poliedrica interprete dalla classica al progressive, dal pop al jazz, incontra l’eccentrico pianismo di Ricky Doc Scandiani, dando vita ad un duo che propone un repertorio di grandi classici della musica leggera italiana ed internazionale.
Ecco allora che i generi e gli stili si mescolano,della buona musica d’ascolto.

E all’Ice Park cioccolata gratis per tutti
Continuano le iniziative al Decathlon Ice Park in piazza XXIV maggio. Il 30 dicembre e il 5 gennaio, dalle 15 alle 19, per la gioia dei golosi, cioccolata calda gratis per tutti i bambini fino a 14 anni presso il Punto Ristoro “Nonno Umberto” di fianco alla pista da sci. L’8 gennaio dalle 15.30 invece tanta musica e divertimento con le Dogato Sisters and friends, un gruppo musicale composto da nove voci femminili, diretto da Rossano Scanavini, che propone rivisitazioni di alcuni dei più bei brani della musica italiana, dagli anni ’60 ad oggi. Nato nel 2014, il gruppo ha una formazione fissa tutta al femminile con due voci maschili Roberto Rimondi e Andrea Molinari “Moli” oltre alle special guest Chiara Sandrini e Francesca Checchi e devolve i suoi incassi in beneficienza.

Il Decathlon Ice Park, che rimarrà aperto fino al 15 gennaio, è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 fino all’8 gennaio, mentre fino al 15 gennaio seguirà i seguenti orari: il 13 gennaio dalle 14 alle 20, il 14 gennaio dalle 10 alle 20 e il 15 gennaio dalle 9 alle 17.

Per informazioni e approfondimenti: Alessandro Pasetti – Made Eventi (direttore artistico eventi Natale e Capodanno), cell. 348 5301965

Mare aperto anche d’inverno: l’ordinanza per gli stabilimenti balneari

Da: Ascom Ferrara

“L’opportunità offerta dalla Regione Emilia Romagna agli Stabilimenti balneari, di restare aperti tutto l’anno, inserita nella prossima nuova ordinanza balneare, deve essere accolta positivamente per dare maggior impulso alla destagionalizzazione della nostra offerta turistica. E’ comunque un’opportunità – spiega Giuseppe Carli, referente del Sib Confcommercio a Porto Garibaldi – che dovrà essere condivisa con le altre categorie sul territorio, allo scopo di potenziare il nostro prodotto turistico e chiaramente verificata nei modi e nei tempi di attuazione con l’Amministrazione locale di Comacchio. Abbiamo già progetti da mettere in campo per animare le spiagge anche della nostra costa dei Sette Lidi nei mesi invernali”. Dal canto suo Gianfranco Vitali presidente di Ascom Comacchio spiega: “E’ un indirizzo che va nella corretta direzione che da sempre abbiamo sostenuto di rendere Comacchio e la sua costa così come l’entroterra appetibile per l’intero anno con eventi e servizi di eccellenza. Ora bisogna mettersi al lavoro per trovare progetti condivisi tra tutti gli operatori del turismo, commercio e servizi per un offerta il più possibile integrata. A maggiore ragione, la regione Emilia Romagna dovrà impegnarsi nella salvaguardia strutturale e tempestiva della nostra costa dall’ingressione ed erosione marina allo scopo di preservare l’ambiente e le attività imprenditoriali balneari” conclude Vitali.

Topo Federico a teatro!

Da: Il Baule Volante

La delicata fiaba ispirata da Leo Lionni nella trascinante interpretazione di Roberto Anglisani

Venerdì 30 Dicembre alle ore 16,30 la rassegna natalizia Babbo Natale, Gnomi e Folletti prosegue, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con il secondo appuntamento a teatro. Il grande narratore milanese Roberto Anglisani presenta ‘Topo Federico racconta’, uno spettacolo dolce e divertente, che riconcilia con lo spirito del Natale, in una selezione delle più belle storie della letteratura per ragazzi che hanno come protagonisti gli animali, eroi piccoli e piccolissimi che affrontano con coraggio la vita ed il mondo.

Il filo conduttore di tutti i racconti è la storia del più piccolo fra gli animali: Federico è solo un piccolo topo di campagna, ancora giovane e ignaro della vita, ma i suoi occhi vedono tutto in una prospettiva molto diversa da quella degli altri topi che lo circondano. Con la sua capacità di sognare, infatti, il piccolo topo sa regalare ai fratelli più grandi momenti indimenticabili e immagini confortanti.
Federico è un topo sognatore: mentre gli altri lavorano e raccolgono chicchi di grano come scorta per l’inverno, lui raccoglie parole con cui crea delle bellissime storie e, nelle sue storie, viene creato un mondo fantastico, nel quale vivono grandi amici, identici da piccoli ma che, crescendo, diventano molto diversi. Ed ecco allora sgorgare dalla fantasia di Federico la storia del pesciolino che voleva essere una rana, la storia dei topini che vorrebbero avere le ruote al posto delle zampe… e tante altre.
E tutte queste storie, pur divertendo ed emozionando, lasciano sempre allo spettatore un sentimento, una sensazione profonda, l’idea che qualcosa, oltre alle risate rimane e, con delicatezza, ci spinge a pensare: ed allora capiamo che un pesciolino, se ricorre alla fantasia, cerca in realtà di contrastare le forze del male e ci insegna come possono molti pesciolini avere la meglio su un nemico potente.

Topo Federico, raccontando, ci ricorda l’importanza dell’arte, dell’amicizia, del rapporto col diverso, per poter vivere una vita ricca di emozioni, sapendo gustare parole e colori e dare senso al tempo. Aspettando la primavera che deve arrivare.
Lo spettacolo vede in scena un bravissimo Roberto Anglisani che, ancora una volta, riesce a creare, con la forza della parola e del corpo, un racconto emozionante dove le immagini si snodano come in un film d’avventura.

Questo ‘Topo Federico racconta’ è uno spettacolo dalla forza straordinaria, adatto ai bambini a partire dai 5 anni ma che garantisce emozioni forti anche a un pubblico adulto: da non perdere assolutamente!

ROBERTO ANGLISANI, nato a Taranto negli anni sessanta, inizia la formazione attoriale nella COMUNA BAIRES nel 1977 e, con questa, partecipa ad alcuni festival internazionali.
Prosegue poi il proprio percorso di studi partecipando ad alcuni stages con J. Grotowskj ed i suoi attori, presso il CRT a Milano. Successivamente, nel 1980, sempre a Milano, frequenta la scuola di R. Manso finché, nel 1985, vince una borsa di studio della C.E.E. che dà inizio ad un periodo di formazione di alcuni anni con artisti del calibro di Dominic De Fazio (Actor' Studio, New York). Nel percorso di formazione Anglisani frequenta, inoltre, la Scuola di Animazione del Piccolo Teatro di Milano.
Nel 1989 l’artista, ormai affermatosi come attore, collabora con Marco Baliani al progetto ‘STORIE’, iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a creare narrazioni singole ed a partecipare a numerosi progetti incentrati sul teatro di narrazione.
Roberto Anglisani è stato docente presso la Scuola di Animazione Pedagogica del Comune di Milano e si occupa tuttora della formazione di giovani attori nello Studio Laboratorio dell’Attore di R. Manso a Milano.

Per tutti i bambini dai 5 ai 10 anni.
Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30)
Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00
Il giorno stesso di ogni spettacolo, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, è possibile effettuare prenotazioni telefoniche con assegnazione di posto telefonando al numero 0532 77 04 58.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.

Su ‘Bellitalia’ il servizio sulla candidatura di Comacchio a capitale della cultura italiana

Da: Comune di Comacchio

Andrà in onda su Rai 3 sabato 31 dicembre 2016, alle ore 11 in ‘Bellitalia’, il servizio realizzato da Giorgio Tonelli sulla candidatura di Comacchio a capitale della cultura italiana per il 2018. Programma interamente dedicato ai beni culturali, ‘Bellitalia’ si occupa di musei, restauri, paesaggio e tradizioni legati alla storia e alla cultura del nostro Paese, focalizzando l’attenzione su quelle località che hanno aperto i forzieri, per rendere fruibili i loro tesori artistici e monumentali. Tra ponti e canali del centro storico, alla scoperta della tradizione presepistica sull’acqua, la troupe guidata da Tonelli effettuerà un viaggio a ritroso nel tempo, dapprima tra i reperti dell’antica Pompei, esposti nella mostra “Lettere da Pompei” a Palazzo Bellini e successivamente all’interno delle ampie sale dell’ex-Ospedale settecentesco degli Infermi. Quest’ultima tappa consentirà agli spettatori di ammirare in anteprima lo stato dell’arte degli allestimenti museali, ma anche alcuni preziosissimi reperti, tra i quali una stele romana, un monumento celebrativo dell’età giulio-claudia (I sec d.C.) ed una piroga tardo-romana del V sec. d. C.
Il nascente museo archeologico, che ha già preso il nome di Museo Delta Antico, come illustrato nel servizio dal Sindaco Marco Fabbri e dal dirigente del Settore Cultura e Turismo Roberto Cantagalli, ospiterà quasi 2mila reperti, in parte provenienti dal Museo del carico della nave romana ed in parte dai magazzini del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Quest’ultimo nucleo di reperti è a sua volta stato portato alla luce nel secolo scorso, durante i lavori di bonifica delle valli.
Nel corso del servizio realizzato da Giorgio Tonelli, il Sindaco metterà in luce i passaggi che hanno consentito a Comacchio di entrare a far parte della short-list delle 10 città italiane candidate a capitale della cultura italiana per il 2018.

Angelica e Alcina per un teatro ariostesco di Maurizio Bonora prorogata fino al 1° Gennaio

Da: Organizzatori

2016 – V° centenario dell’Orlando furioso
Galleria del Carbone
Via del Carbone, 18/a – (44121) Ferrara
ORARIO: dal mercoledì al venerdì 17.00-20.00; sabato
e festivi 11.00-12.30 17.00-20.00; lunedì e martedì chiuso

La mostra personale di Maurizio Bonora dal titolo: Angelica e Alcina per un teatro ariostesco è stata prorogata fino a Domenica 1° Gennaio.
La Galleria del Carbone ha aperto lo scorso anno, in dicembre, con la mostra Omaggio all’Ariosto L’AUDACI IMPRESE IO CANTO e chiuderà il ciclo delle celebrazioni per il V° centenario della 1ª edizione dell’Orlando furioso con la bellissima mostra di Bonora. Angelica e Alcina i personaggi dell’Orlando rappresentati dalle forma che il Maestro ferrarese coniuga nelle diverse situazioni del poema ariostesco, qui vediamo comparire Angelica ed il Castello d’acciaio, Alcina e le sue lacrime, Angelica e la Pazzia di Orlando, tutte teste di terracotta e cemento nelle quali l’uso del materiale è stato portato all’estremo delle possibilità plasticatorie. In esposizione anche straordinari disegni a matita grassa e pastello realizzati per introdurre l’osservatore all’ipotesi progettuale, vero scopo della mostra, per la realizzazione di una grande scultura praticabile, come un pulpito, da inserire in un luogo deputato per le recite, i canti, la danza. Tutte opere di grande qualità presentate alla Galleria del Carbone, che passano dalla scultura al disegno, alla pittura, senza soluzione di continuità, sono una splendida modulazione del tema ariostesco dell’ Orlando furioso, tanto amato da Maurizio Bonora.

Il Comune di Ferrara vince il premio ‘Humana Eco-Solidarity Award 2016’

Da: Organizzatori

Gli oltre 232mila chili di abiti raccolti hanno avuto importanti benefici ambientali e sociali: risparmiati 1 miliardo di litri di acqua, evitati 837 mila di chili di anidride carbonica e finanziati 68 corsi di studio per i ragazzi in Mozambico o Zambia

Per la grande generosità dei cittadini che hanno donato indumenti usati a favore di HUMANA è stato premiato con l’importante riconoscimento ‘HUMANA Eco-Solidarity Award 2016’ il Comune di Ferrara, primo classificato a livello nazionale per chilogrammi raccolti.

Nel 2015, HUMANA ha raccolto sul territorio comunale 232.561 chili di abiti, determinando un impatto sociale, ambientale ed economico positivo nel Sud del mondo e in Italia.
Il ricavato dei vestiti raccolti a Ferrara, ha contribuito a finanziare 68 corsi brevi (di 3 mesi) di perfezionamento professionale in idraulica, costruzioni e tinteggiatura, tecniche di vendita, turismo e agricoltura per giovani studenti in Mozambico o Zambia.
L’organizzazione propone dunque un’offerta formativa valida e di qualità rendendola soprattutto accessibile.
Sul fronte ambientale invece, gli abiti donati hanno evitato l’emissione di oltre 837.000 di chili di anidride carbonica nell’atmosfera, pari all’attività di assorbimento di oltre 8000 alberi, e di risparmiare oltre 1 miliardo di litri di acqua utile a riempire 558 piscine olimpioniche. A questo si somma un risparmio di 34.000 euro per la Pubblica Amministrazione, ovvero per i cittadini residenti, grazie al mancato conferimento in discarica degli indumenti.
I premi sono stati assegnati in occasione dell’HUMANA People to People Day 2016, evento internazionale che coinvolge i membri della federazione HUMANA in Europa. Lo slogan di quest’anno “Quality Education for Development – Educazione di qualità per lo sviluppo” mette in evidenza come l’educazione sia il fulcro di uno sviluppo sostenibile.

Gli abbandoni scolastici nel mondo sono nettamente in calo (da102 milioni nel 2000 a 58 milioni nel 2011), ma, nonostante ciò, ancora oggi milioni di bambini non frequentano la scuola. Molta strada è stata percorsa, ma tanto resta ancora da realizzare e HUMANA è in prima linea per diffondere un’educazione di qualità, capace di fornire strumenti utili alla crescita personale e sociale.

“Il premio HUMANA Eco-Solidarity Award, mette in luce come la raccolta degli indumenti usati di HUMANA abbia un impatto positivo direttamente sulla crescita formativa delle persone e sul contesto in cui esse sono inserite. Per questo motivo nel 2015, il 50,4% dei finanziamenti di HUMANA sono stati destinati a progetti nel settore ‘Istruzione e Formazione’, sostiene Karina Bolin, Presidente di HUMANA Italia.

Sono onorata, di poter ricevere per conto dell’Amministrazione Comunale il premio dell’Associazione Umanitaria Humana People To People, a fronte del considerevole quantitativo di abiti usati raccolti nei cassonetti gialli sparsi nella nostra città – ha dichiarato Annalisa Felletti, Assessore Pubblica Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale e Politiche per la Pace del Comune – “La nostra comunità ha maturato una coscienza equa e solidale che credo meriti di essere riconosciuta e ringraziata pubblicamente: da sempre sensibile ai progetti umanitari e alle forme di solidarietà, difficilmente si volta dall’altra parte quando vi sono delle emergenze o delle criticità da affrontare. E’ il merito va anche all’educazione che viene fatta nelle scuole fin dalla primissima infanzia, alle Associazioni di Volontariato che come Humana si adoperano per dare nuova vita a risorse destinate al rifiuto o allo smaltimento, con notevole dispendio di risorse e impatto ecologico, che opportunamente recuperate e re-immesse nel circolo economico produttivo, possono contribuire a fare la differenza”.

Appello Arci

Da: Arci Ferrara

Passata la consultazione referendaria purtroppo non registriamo ancora dal dibattito pubblico stimoli e idee in grado di mantenere e valorizzare la grande partecipazione ottenuta.

Crediamo fondamentale avviare, ciascuno nel suo ambito di riferimento, un’ampia discussione ed ascolto per provare a far fronte al profondo scollamento generato ad esempio tra i giovani e nelle periferie.
Percepiamo ancora troppo silenzio in generale da parte di tutti i partiti della città, ma desideriamo rivolgerci al Partito Democratico in primis, quale principale realtà partitica ancora strutturata sul territorio ed attuale forza di Governo.
La fase storica e la ritrovata voglia di intervenire deve spingerci tutti a non rinunciare al confronto con l’obiettivo comune di costruire una nuova visione sociale. Occorre dotarsi di nuovi strumenti per tenere assieme le relazioni tra Città e periferia e contribuire al rilancio di un’azione generativa anche di nuovi capisaldi valoriali che possano ‘contagiare’ anche altri livelli Istituzionali.

La nostra Associazione di Promozione Sociale, che pratica quotidianamente la dura fatica del confronto e dell’approfondimento, è disponibile assieme a tutti gli altri interlocutori a raccontare ciò che sentiamo tra la gente.
Ripartiamo da lì, attraverso l’esercizio del pensiero autonomo, lontano dalle esiziali logiche di schieramento, ma interrogandosi su quale patto sociale si propone ora?
Ragioniamo di come facciamo a contrastare la semplificazione del ragionamento e la superficialità per migliorare l’efficacia e la chiarezza del messaggio che viene trasmesso.
Come si riesce a costruire una rinnovata azione di sinistra riformista che contrasti le disuguaglianze. Un esempio può essere quello di ‘agire localmente per promuovere globalmente’. Perchè , dunque, non valorizzare, ad esempio, l’approvazione della legge sul reddito di solidarietà della Regione Emilia Romagna facendone una conquista per promuovere un reddito di cittadinanza?

Rimanere concentrati, ad esempio, sull’obiettivo generale di lotta alle disuguaglianze contribuisce a contrastare il populismo, contro il pensiero semplificatorio ed esclusivamente emotivo, contro l’accentuazione dei toni da tifoseria (o da tastiera) che finisce per svuotare la dimensione democratica e creare distacco.
Distacco e spaesamento è ciò che percepiamo tra la nostra gente. Chi è, dunque, interessato a capire quel senso di solitudine che pervade la popolazione? Interessa l’obiettivo generale? Siamo in grado di non cedere ad auto assoluzioni o peggio a rese dei conti? Mettiamoci ad ascoltare.

L’ARCI di Ferrara ed i suoi circoli sul territorio sono disponibili ad agevolare un dialogo con la politica e le organizzazioni sociali promuovendo momenti di riflessione congiunti.
Purtroppo stiamo vivendo anni di ostilità nei confronti di tutti i corpi intermedi, contro i partiti politici, contro i sindacati e contro il Terzo Settore.
Ma un corpo intermedio favorisce le intermediazioni, lo scambio, l’approfondimento, la pluralità che non necessariamente deve essere conflittuale. Oggi serve costruire invece di lacerare, ‘rammendare’ invece di dividere.
Non ci accontentiamo di un pensiero rassicurante, breve, di corto respiro, facente leva sul predominio emotivo e un pensiero emancipativo, ragionevole e meditato nella costante tessitura di relazioni sociali e confronto.

In conclusione, giovani e periferie si sono nuovamente avvicinati alla politica e non debbono essere lasciati alla conquista delle forze retrive e divisive. Lì si gioca il futuro e la crescita del nostro paese.

Chi è d’accordo batta un colpo.

Un’altra vittima dell’Alzheimer.
Anziana scompare la notte di Natale, la mattina rinvenuto il corpo in un canale
La tragedia a San Matteo della Decima

di Gloria Lanzi

‘Ha un brutto male’ si dice. Per esorcizzare la paura. Per evitare l’effetto che ha chiamare certe patologie con il proprio nome. Come si potesse spegnere in un colpo tutta la problematicità associata a certe malattie, come l’Alzheimer.

La famiglia di L.F. ha guardato in faccia il mostro e lo ha affrontato a lungo, per anni, fino a quando, pochi giorni fa, questo mostro ha ottenuto la sua vittoria. La notte di Natale, intorno alle ore 3.30, in un piccolo paese della campagna bolognese, San Matteo della Decima, al centro tra le province di Bologna, Ferrara e Modena, L.F., pensionata originaria del paese, malata ormai da cinque anni di Alzheimer, è riuscita ad uscire di casa, sfuggendo agli occhi della famiglia. Ad illuminarle la strada gli addobbi natalizi delle abitazioni. Intorno solo silenzio.

L’anziana signora conviveva con la figlia, la quale nella notte aveva sentito la madre alzarsi, ma in un attimo di leggerezza, si è subito riaddormentata. La ricerca disperata è iniziata solamente alle 7.30 del mattino, quando i familiari, essendosi accorti dell’assenza dell’anziana, hanno coinvolto amici e parenti, contattato i carabinieri, e diramato un annuncio tramite la pagina Facebook del paese.

Immediata la risposta delle autorità e di numerosi compaesani. Poi un amico della famiglia ha ritrovato il corpo dell’anziana, lungo un fossato, nei pressi dell’abitazione in cui la signora viveva. E’ bastato poco per capire che ormai ogni speranza era perduta. Affidata la salma alle competenze dei medici legali, ora, la famiglia è in attesa di conoscere nei particolari la causa del decesso. Il paese si stringe nel cordoglio.

Questo è successo a L.F., una dei 600mila malati d’Alzheimer in Italia, vittime di una malattia degenerativa che colpisce prevalentemente gli over 65, e che si riscontra in numero maggiore tra le donne. Una diagnosi temuta ed ancora non completamente conosciuta, che toglie dignità alle vittime. Il malato entra in un percorso senza uscita, sempre in deficit e fatto di perdite; la memoria, l’autonomia, il linguaggio, l’orientamento, non sono più abilità sotto il controllo dal soggetto che si trova a vivere in un mondo sfuocato, che non riconosce. Le cure pesano sulle spalle delle famiglie che scelgono di affrontare insieme ai loro cari la malattia. In Italia circa l’80% delle famiglie sceglie di ospitare e provvedere alle cure in casa, e solo il 10% dei malati viene curato negli ospedali, le scoperte farmaceutiche e neurologiche negli anni hanno fatto passi avanti, ma è ancora insufficiente la risposta della sanità pubblica.

Nonostante le difficoltà in ambito sanitario, nel territorio italiano sono nate diverse associazioni di volontari al fine di sostenere e affiancare i malati e le loro famiglie. Nella provincia di Ferrara ha un certo rilievo l’associazione A.M.A. (Associazione Malattia Alzheimer) che attraverso punti di ascolto, corsi ed attività, offre aiuto e sostegno alle famiglie. Inoltre con spettacoli ed eventi, promuove l’informazione e ricava fondi. Molti sono i luoghi dislocati sul territorio ferrarese e bolognese che si occupano del coinvolgimento e dell’assistenza degli anziani malati, offrendo ospitalità diurna e compagnia, per non lasciarli soli.

(Gloria Lanzi, iscritta al Liceo Cevolani di Cento, classe Quinta – sez. E, frequenta il corso di giornalismo dell’Istituto)

Vivere insieme come fratelli o morire da soli?
L’ardua scelta tra convivenza e commorienza

di Daniele Lugli

Nella mia città un gruppo (giovani scellerati e vecchi malvissuti, avrebbe detto, credo, Salvemini, ma anche adulti con entrambe le caratteristiche, a quel che mi è dato di vedere) chiede da tempo la presenza dell’Esercito per contrastare il sostare in giardinetti o l’andirivieni ciclistico di giovani stranieri, anche non residenti a Ferrara, che qui svolgono la loro attività di spaccio. Vi è certo un disagio di cittadini più a contatto con queste, e altre, presenze, per più aspetti problematiche. Preoccupazioni vengono alimentate fino a trasformarsi in allarme, paure e rifiuto nei confronti degli immigrati in generale e dei nuovi arrivi in particolare. Chi si impegna per far fronte alle difficoltà connesse all’accoglienza di persone giunte da paesi lontani, fuggendo da situazioni invivibili, è additato come nemico dei ferraresi e della loro tranquillità.
Così un tema di convivenza e legalità, che richiede risposte in primo luogo di ordine sociale, è prima trasformato in problema esclusivamente di sicurezza e ordine pubblico e, con l’intervento richiesto dell’Esercito (non bastano polizie e carabinieri?), in difesa dal nemico. In altre città questa richiesta viene addirittura dal Sindaco, come a Milano, o dal Prefetto, come a Torino. Leggo dai giornali: “Emergenza sicurezza a Milano”. Sala: “Chiederò l’esercito nel quartiere multietnico” e Milano trema. E ancora: “Bombe carta e guerriglia a Torino”. Situazioni, certo difficili, sono state lasciate marcire fino alle estreme conseguenze e si invocano maniere ‘dure’, della cui inefficacia siamo certi. La motivazione ‘politica’ (la chiamano così) è chiara: dice il Sindaco di Milano, “Non lasciamo la questione in appalto alle destre” e, con 50 militari aggiunti, pensa il Prefetto di Torino di presidiare giorno e notte un abitato dove vivono un migliaio di africani, da censire prima di sgomberare.

Si interroga un giornalista su Repubblica sulle ragioni del tremito milanese, visto che a Milano i reati calano (162 mila due anni fa, 152 mila l’anno scorso, 105 mila nel novembre di quest’anno e in 10 anni sono calati del 36%), i colpevoli vengono acciuffati come mai in passato. Certo, annota il giornalista, la popolazione invecchia, i furti ci sono, c’è la “malattia della paura percepita”. E poi, dico io, c’è un capro espiatorio ideale, che sembra fare il possibile per farsi individuare come tale: loro, gli stranieri tra noi. Conclude ragionevolmente il giornalista “difficile pensare che dove lavorano, tra forze di polizia e vigili, quasi 15mila unità, come antidoto bastino 650 soldati e, come d’incanto, sul far della periferica sera, torni nei cuori il sereno”. Difficile che lo stesso miracolo lo facciano i 50 militari a Torino dove il prefetto chiede aiuto all’esercito dopo i tre ordigni lanciati per vendetta dopo una rissa. Gli abitanti esasperati: abbiamo paura. Centinaia di africani in rivolta: “Italiani razzisti, la polizia ci controlla e non ci difende”.

Ci aveva messo in guardia Alex Langer al punto 9 del suo “Tentativo di decalogo per una convivenza inter-etnica”, il solo punto che contiene un divieto: “Una condizione vitale: bandire ogni violenza. Nella coesistenza inter-etnica è difficile che non si abbiano tensioni, competizione, conflitti: purtroppo la conflittualità di origine etnica, religiosa, nazionale, razziale, ecc. ha un enorme potere di coinvolgimento e di mobilitazione e mette in campo tanti e tali elementi di emotività collettiva da essere assai difficilmente governabile e riconducibile a soluzioni ragionevoli se scappa di mano. Una necessità si erge pertanto imperiosa su tutte le altre: bandire ogni forma di violenza, reagire con la massima decisione ogni volta che si affacci il germe della violenza etnica, che – se tollerato – rischia di innescare spirali davvero devastanti e incontrollabili. Ed anche in questo caso non bastano leggi o polizie, ma occorre una decisa repulsa sociale e morale, con radici forti: un convinto e convincente no alla violenza”. Leggi e polizie, servono dunque, ma non bastano. Né serve aggiungere l’esercito. Vanno mobilitate tutte le risorse sociali ed educative di una società che voglia meritarsi l’appellativo di civile.
Lo diceva Martin Luther King: o impariamo a vivere assieme come fratelli (magari non troppo amorosi, penso io) o siamo destinati a morire assieme da stupidi. Se non siamo capaci di convivenza sarà la commorienza ad attenderci.

La newsletter del 28 dicembre 2016

Da: Comune di Ferrara

CULTURA – Venerdì 30 dicembre alle 16.30 per la rassegna “Babbo Natale, gnomi e folletti” in piazza Municipale
Racconto natalizio di Roberto Anglisani in sala Estense

Venerdì 30 dicembre alle 16.30 la rassegna natalizia “Babbo Natale, gnomi e folletti” prosegue, alla sala Estense (piazza Municipale, Ferrara), con il secondo appuntamento a teatro. Il grande narratore milanese Roberto Anglisani presenta “Topo Federico racconta”, uno spettacolo dolce e divertente, che riconcilia con lo spirito del Natale, in una selezione delle più belle storie della letteratura per ragazzi che hanno come protagonisti gli animali, eroi piccoli e piccolissimi che affrontano con coraggio la vita ed il mondo.

LA SCHEDA
Il filo conduttore di tutti i racconti è la storia del più piccolo fra gli animali: Federico è solo un piccolo topo di campagna, ancora giovane e ignaro della vita, ma i suoi occhi vedono tutto in una prospettiva molto diversa da quella degli altri topi che lo circondano. Con la sua capacità di sognare, infatti, il piccolo topo sa regalare ai fratelli più grandi momenti indimenticabili e immagini confortanti.
Federico è un topo sognatore: mentre gli altri lavorano e raccolgono chicchi di grano come scorta per l’inverno, lui raccoglie parole con cui crea delle bellissime storie e, nelle sue storie, viene creato un mondo fantastico, nel quale vivono grandi amici, identici da piccoli ma che, crescendo, diventano molto diversi. Ed ecco allora sgorgare dalla fantasia di Federico la storia del pesciolino che voleva essere una rana, la storia dei topini che vorrebbero avere le ruote al posto delle zampe… e tante altre.
E tutte queste storie, pur divertendo ed emozionando, lasciano sempre allo spettatore un sentimento, una sensazione profonda, l’idea che qualcosa, oltre alle risate rimane e, con delicatezza, ci spinge a pensare: ed allora capiamo che un pesciolino, se ricorre alla fantasia, cerca in realtà di contrastare le forze del male e ci insegna come possono molti pesciolini avere la meglio su un nemico potente.
Topo Federico, raccontando, ci ricorda l’importanza dell’arte, dell’amicizia, del rapporto col diverso, per poter vivere una vita ricca di emozioni, sapendo gustare parole e colori e dare senso al tempo. Aspettando la primavera che deve arrivare.
Lo spettacolo vede in scena un bravissimo Roberto Anglisani che, ancora una volta, riesce a creare, con la forza della parola e del corpo, un racconto emozionante dove le immagini si snodano come in un film d’avventura.
Questo “Topo Federico racconta” è uno spettacolo dalla forza straordinaria, adatto ai bambini a partire dai 5 anni ma che garantisce emozioni forti anche a un pubblico adulto: da non perdere.

Roberto Anglisani, nato a Taranto negli anni sessanta, inizia la formazione attoriale nella Comuna Baires nel 1977 e, con questa, partecipa ad alcuni festival internazionali. Prosegue poi il proprio percorso di studi partecipando ad alcuni stage con J. Grotowskj ed i suoi attori, presso il CRT a Milano. Successivamente, nel 1980, sempre a Milano, frequenta la scuola di R. Manso finché, nel 1985, vince una borsa di studio della C.E.E. che dà inizio ad un periodo di formazione di alcuni anni con artisti del calibro di Dominic De Fazio (Actor’ Studio, New York). Nel percorso di formazione Anglisani frequenta, inoltre, la Scuola di Animazione del Piccolo Teatro di Milano.
Nel 1989 l’artista, ormai affermatosi come attore, collabora con Marco Baliani al progetto “Storie”, iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a creare narrazioni singole ed a partecipare a numerosi progetti incentrati sul teatro di narrazione.
Roberto Anglisani è stato docente presso la Scuola di animazione pedagogica del Comune di Milano e si occupa tuttora della formazione di giovani attori nello Studio laboratorio dell’attore di R. Manso a Milano.

Per tutti i bambini dai 5 ai 10 anni.

Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30). Biglietti: adulti € 6, bambini € 5. Il giorno stesso di ogni spettacolo, dalle 10 alle 12, è possibile effettuare prenotazioni telefoniche con assegnazione di posto telefonando al numero 0532 77 04 58.

Per info: Il Baule Volante, Andrea Lugli e Paola Storari, tel. 0532 770458, cell. 347 9386676.

Comunicato a cura degli organizzatori

Il programma di tutta la rassegna di spettacoli “Babbo Natale, gnomi e folletti” è consultabile su CronacaComune.

ASSESSORATO ALLO SPORT – Giovedì 5 gennaio al Palasport alle 20, ingresso ad offerta libera. La manifestazione inaugura l’anno sportivo ferrarese
Al via la 26.a ‘Befana dello Sport’, consueto appuntamento con la solidarietà

Si è svolta in mattinata (mercoledì 28 dicembre) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione della 26.a edizione della ‘Befana dello sport’, manifestazione di sport, spettacolo e solidarietà in programma il prossimo 5 gennaio al Palasport comunale (Pala Hilton Pharma).

Erano presenti all’incontro il responsabile dell’Ufficio comunale Sport Tempo libero Fausto Molinari, la presidente e il referente del Comitato organizzatore Luciana Pareschi e Fausto Bertoncelli, il presentatore della manifestazione Alessandro Sovrani, il referente organizzativo Andrea Ansaloni, il musicista Andrea Sax Poltronieri insieme a Silvia Perfetto e Maurizio Geusa dell’associazione Emporio solidale Il Mantello, Massimiliano Urbinati dirigente della scuola Bombonati, Francesco Alberti delegato provinciale CIP, Luca Bertazza della Contrada di San Luca e ad altri membri del gruppo organizzatore, rappresentanti degli sponsor e delle società sportive e delle associazioni di volontariato coinvolte.

Torna la Befana dello Sport, la befana che fa bene – Fin dalla prima edizione tutto il ricavato viene devoluto in beneficenza: quest’anno all’emporio solidale “Il Mantello” di Ferrara

La “Befana dello Sport” dal 1990 inaugura l’anno sportivo ferrarese con un momento di sport, spettacolo e divertimento all’insegna della solidarietà. Quest’anno la manifestazione è in programma giovedì 5 gennaio a partire dalle 20 (apertura dei cancelli ore 19), come di consueto al Pala Hilton Phar l’anno sportivo ferrarese.ma di piazzale Atleti Azzurri d’Italia.

La manifestazione è promossa dal Comune di Ferrara, organizzata da asd Sport Insieme con il patrocinio del CONI Emilia Romagna, CIP Emilia Romagna, Panathlon e Ass. Azzurri d’Italia di Ferrara.
Saranno assicurati, come di consueto, divertimento e spettacolo per grandi e piccoli. Si presenteranno al pubblico del Palasport gli atleti degli oltre trenta fra i maggiori gruppi sportivi ferraresi che hanno deciso di aderire alla manifestazione. A questa presentazione si uniranno vari momenti di spettacolo realizzati dalle associazioni sportive del territorio, scelte dal comitato organizzatore, con Andrea Sax Poltronieri come Special Guest e i bambini della scuola primaria “G.Bombonati”, coinvolti come novità di questa edizione.
Tutti i piccoli partecipanti alla “Befana dello sport” riceveranno l’immancabile calza di dolciumi (offerta dal gruppo Despar) e all’ingresso troveranno i banchetti promozionali allestiti delle associazioni sportive, che potranno così informare sulla loro attività e offrire gadget.
NOVITA’ 2017 Emporio Solidale Ferrara Il Mantello L’ingresso sarà ad offerta libera e il ricavato sarà destinato interamente in beneficenza, come fin dalla prima edizione. Questo ha portato ad una raccolta che dal 1990 ad oggi è di oltre 125mila euro. Quest’anno il ricavato servirà ad aiutare IL MANTELLO, l’emporio solidale di Ferrara, promosso dal Comune di Ferrara, Agire Sociale (centro servizi per il volontariato) e A.S.P. (centro servizi alla persona). All’ingresso per gestire queste operazioni, ci si avvarrà, come da diversi anni, dei ragazzi della associazione di volontariato Lo Specchio onlus.
TORNA DOPO IL GRANDE SUCCESSO la “Befana all’incontrario” Ai piccoli partecipanti verrà chiesto di portare con se un giocattolo ormai non più utilizzato (in buono stato di conservazione), per dare vita ad una grande operazione di “befana all’incontrario”; la gestione sarà curata da Vola nel Cuore onlus che ridistribuirà al meglio i giocattoli, in particolar modo per sostenere la propria intensa attività di supporto alle popolazioni, specie ai bambini, delle zone colpite dal sisma nel Centro Italia, con particolare riferimento ai comuni di San Severino Marche e Norcia.
LOTTERIA La Befana dello Sport è inserita nel calendario eventi di “Capodanno a Ferrara” e “Natale è in Centro a Ferrara”; in questo modo anche le varie associazioni sportive partecipanti all’evento hanno potuto partecipare alla vendita dei biglietti della Lotteria di Ferrara, il cui ricavato in parte viene trattenuto dalle associazioni stesse per la loro attività istituzionale. L’estrazione degli importanti premi si svolgerà domenica 8 gennaio alle 17 presso il Fideuram Christmas di Piazza Trento Trieste e verrà data comunicazione sui principali media cittadini.
La Befana dello Sport è sbarcata su internet e il sito web (www.befanadellosport.it), unitamente alla pagina Facebook, permettendo a tutti di tenersi aggiornati sulle novità della manifestazione e di poter consultare le foto delle edizioni passate.

La registrazione della serata sarà proposta da Telestense venerdì 6 gennaio alle 21.

ASP FERRARA – Termine per partecipare 17 febbraio 2017. Avviso consultabile sul sito ‘www.aspfe.it
Gara per l’affidamento per diciotto mesi del servizio di Centri socio occupazionali

Scadrà il 17 febbraio 2017 alle 12, al Centro Servizi alla Persona – ASP, la nuova Procedura aperta per l’affidamento per 18 mesi del seguente servizio:
Lotto A) centro socio occupazionale a valenza abilitativa per persone con disabilità acquisita e servizio di promozione e riabilitazione dell’autonomia CIG 692801285B
Sub voce A) centro socio occupazionale a valenza abilitativa per persone con disabilità acquisita,
Sub voce B) servizio di promozione e riabilitazione dell’autonomia
Lotto B) centro socio occupazionale a valenza socializzante-inclusiva e occupazionale-abilitativa per persone con disabilità intellettiva e fisica CIG 69280274BD
Lotto C) centro socio occupazionale a valenza abilitativa per persone con disabilità clinico funzionali complesse CIG 6928035B55

Il fabbisogno per il periodo è pari a 691.538,36 euro, così suddiviso: 203.666,36 euro (iva esclusa) per il Lotto A (173.666,36 euro Sub voce A e 30.000,00 euro Sub voce B), 435.600,00 euro per il Lotto B e 52.272,00 euro per il Lotto C. Sono ammessi a partecipare alla procedura i soggetti di cui all’articolo 45 del D. L.gs. 50/2016 sulla base dei requisiti specifici di cui alla documentazione di gara.
La procedura aperta sarà aggiudicata mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui agli artt. 60 e 95, D. L.gs. 50/16.

Per tutte le modalità di partecipazione consultare le pagine internet all’indirizzo “www.aspfe.it” sezione “Gare e concorsi”, oppure rivolgersi all’Asp Ferrara in Via Ripagrande 5 – Ferrara.

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 28 dicembre 2016
In arrivo fondi per progetti europei, intitolato a Giovan Battista Fabbri il Centro sportivo di via Copparo, pronto il bando per una sessantina di chioschi

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di mercoledì 28 dicembre:

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, assessore Caterina Ferri:
Il Comune di Ferrara partner di un progetto europeo per potenziare l”utilizzo delle infrastrutture verdi
Si propone di potenziare l’utilizzo delle infrastrutture verdi nelle politiche per la tutela e lo sviluppo del patrimonio naturale il progetto europeo ‘Perfect’ che vedrà la partecipazione anche del Comune di Ferrara in qualità di partner, assieme ad altri enti e istituti regionali e locali di Stati membri dell’Unione europea.
Inserito nel Programma di cooperazione internazionale Interreg-Ue – Priorità 4, il progetto ha ottenuto, nelle scorse settimane, l’ok al finanziamento da parte del Comitato di Monitoraggio del Programma stesso, con l’assegnazione al Comune di Ferrara di una quota di 261mila euro finanziata per l’85% da fondi comunitari Fesr e per la parte restante a carico del Fondo di Rotazione.
“Obiettivo generale del progetto – come precisato nella scheda esplicativa – è quello di dimostrare come la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio naturale possano contribuire ad una crescita sostenibile, intelligente ed inclusiva attraverso lo scambio di buone prassi in materia di nuovi usi delle infrastrutture verdi, migliorando quelli esistenti e potenziando le capacità e le conoscenze di decisori pubblici e amministratori, funzionari, esperti, tecnici per l’adozione di buone pratiche nei principali strumenti di policy”.
Il progetto avrà durata di cinque anni e si articolerà in due fasi. La prima, della durata di 3 anni (2017 – 2020), prevede un’analisi a livello internazionale volta ad identificare e a trasferire buone pratiche all’interno dei contesti territoriali, tramite un percorso di trasferimento supportato da un Gruppo di Stakeholder Locale, appositamente individuato, con cui si condivideranno necessità territoriali e i risultati delle attività svolte a livello transnazionale, anche mediante azioni pilota. La seconda fase, della durata di 2 anni (2020 – 2022), sarà invece dedicata al monitoraggio dell’implementazione delle azioni previste dai piani d’azione delle città partner.
Capofila del progetto è la Town & Country Planning Association (UK) e partner, oltre al Comune di Ferrara, sono: il Cornwall Council (UK), la South Transdanubian Regional Development Agency (HU), il Provincial Government of Styria – Department for environment and spatial planning (AT), la City of Amsterdam (NL), la Regional Development Agency of the Ljubljana Urban (SLO), e la Bratislava Karlova Ves Municipality (SK).
Nell’ambito del progetto il Comune di Ferrara sarà da un lato fornitore di buone pratiche e dall’altro beneficiario del processo di apprendimento interregionale. Obiettivo principale del Comune, attraverso l’esecuzione del Progetto, è quello di redigere un Piano d’azione locale che venga recepito dai piani urbanistici comunali e che delinei una strategia di ridefinizione delle priorità di investimento in tema di infrastrutture verdi.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:
Fondi regionali per la creazione di un ‘Laboratorio aperto’ negli spazi del Teatro Verdi
Rientra fra gli interventi finanziati dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Por Fesr 2014-2020 il progetto presentato dal Comune di Ferrara per la realizzazione, negli spazi del Teatro Verdi, di un ‘Laboratorio aperto’ sui temi del turismo, della cultura, della mobilità sostenibile e dell’innovazione per la città di Ferrara.
Come precisato nella scheda dettagliata del progetto, approvata oggi dalla Giunta per l’invio alla Regione, “il principale obiettivo del Laboratorio Aperto è quello di offrire uno spazio fisico opportunamente attrezzato all’interno del quale le competenze della comunità locale sui temi della ciclabilità, dell’innovazione e della creatività potranno incontrarsi per generare innovazione di servizio e di processo. Tutto questo in un luogo […] capace di attrarre e di diffondere cultura della mobilità sostenibile, cultura creativa e dell’innovazione, […] un punto di riferimento per l’intera area territoriale per l’attrazione e la creazione di nuove professionalità nel mondo del turismo, della cultura e della mobilità sostenibile. Il Laboratorio Aperto metterà al centro la comunità locale di Ferrara: cittadini, imprese, associazioni e organizzazioni saranno coinvolti per definire necessità e bisogni della comunità, per testare nuovi servizi […]. Sul tema della bicicletta saranno previste anche attività più tradizionali, come un centro di documentazione e l’esposizione in situ di una collezione di modelli storici. Tali attività renderanno il Laboratorio Aperto nel suo complesso un luogo fortemente caratterizzato e capace di mettere in connessione senza soluzione di continuità la tradizione artigianale con la progettazione di nuove soluzioni ICT legate alla bicicletta, la didattica, la ricerca per l’innovazione, gli eventi, la mobilità sostenibile, l’intermodalità, le infrastrutture ciclabili e i servizi connessi”.
L’intervento rientra in particolare fra quelli finanziati nell’ambito dell’Asse 6 del Por Fesr, con il quale si intende dare attuazione all”Agenda urbana europea’ per la definizione di nuove strategie di rilancio e riqualificazione delle città, con azioni di valorizzazione del patrimonio culturale e di rafforzamento della partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche in ambito urbano.

Intitolato a Giovan Battista Fabbri il Centro sportivo di via Copparo
Ha ottenuto il via libera della Giunta l’elenco di alcune nuove intitolazioni decise dalla Commissione per la Toponomastica e le Pubbliche Onoranze. Tra queste anche l’intitolazione del Centro Sportivo di via Copparo 142 a Giovan Battista Fabbri famoso calciatore italiano, divenuto poi allenatore della Spal nel “biennio d’oro” tra il 1990 e il 1992.

Lo ‘Sportello del neo-maggiorenne’ prosegue la propria attività di informazione e orientamento
Sarà rinnovato anche per tutto il 2017 l’accordo di collaborazione tra l’associazione no profit ‘Agevolando’ e il Comune di Ferrara per la gestione dello ‘Sportello del neo-maggiorenne’ all’interno dell’Agenzia Informagiovani del Comune. Lo sportello, inaugurato nell’aprile scorso, proseguirà dunque la propria attività per 3 ore alla settimana, fornendo informazioni, orientamento e supporto a singoli giovani o a piccoli gruppi di neo diciottenni.

Sostegno agli incontri della ‘Compagnia del libro’
E’ di mille euro il contributo comunale destinato all’associazione ‘Gruppo del Tasso’ di Ferrara per la realizzazione, nel corso del 2016, della rassegna di incontri della ‘Compagnia del libro’ alla biblioteca comunale Ariostea.

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra
Pronto il bando per l’assegnazione di 61 aree pubbliche destinate ad attività di chioschi
Sono 61 le aree pubbliche (chioschi), nel territorio comunale di Ferrara, destinate all’esercizio di attività artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di rivendita di quotidiani e periodici, la cui assegnazione sarà oggetto di un bando comunale approvato oggi dalla Giunta e in pubblicazione dal 2 al 31 gennaio prossimi. Le concessioni avranno una durata di dodici anni. Le domande dovranno essere presentate dall’1 febbraio al 2 marzo 2017 e saranno esaminate a partire dal 3 marzo 2017. Potranno partecipare alla selezione le persone fisiche o giuridiche in possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività artigianale, di somministrazione o di rivendita esclusiva di quotidiani e periodici previsti dalla normativa di settore in vigore.
(per ulteriori dettagli v. CronacaComune del 15 dicembre 2016)

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:
Selezioni pubbliche per l’affidamento in gestione di strutture sportive comunali
Sarà prorogata fino al 30 giugno 2017 la convenzione fra il Comune di Ferrara ed il Club Amici del Pugilato Estense (CAPE) per la concessione in uso della palestra di proprietà comunale (con annessi spogliatoi e servizi igienici), di via Foro Boario 53. Per il successivo affidamento in gestione della struttura sportiva sarà poi indetta una selezione pubblica, tramite esplorazione con avviso di manifestazione di interesse.
Stessa procedura è prevista sia per la sala attrezzata (con annessi spogliatoi e servizi igienici) di vicolo Boccacanale 3, in gestione fino al 30 giugno prossimo all’Associazione Sportiva “Jazz Studio Dance” sia per l’uso e la gestione in orario extrascolastico della palestra (con annessi spogliatoi e servizi igienici) della scuola Bombonati di via Boschetto, attualmente in uso, sempre fino al 30 giugno prossimo, alle Asd Handball Estense e Ariosto Pallamano.

Sostegno ad attività sociali, ricreative e sportive
Ammonta a 21.500 euro la somma dei contributi comunali destinati a una serie di Centri di Promozione Sociale e altri soggetti del territorio per attività volte a favorire la cultura, l’integrazione e la socializzazione, attraverso spettacoli, corsi di formazione, attività manuali, momenti conviviali, e iniziative varie. Destinatari delle erogazioni sono in particolare: il Coordinamento Provinciale Ancescao, i Centri di Promozione Sociale Il Barco, Il Parco, Doro, Il Melo, Acquedotto, Aguscello, La Resistenza, Borgo Del Passo Vecchio, La Ruota, La Scuola, Il Quadrifoglio, Rivana Garden, Curulus, il Comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro e la Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo.
Ammonta, invece, a 1.300 euro il contributo comunale alla asd Pattinatori Bononia per l’organizzazione della manifestazione sportiva nazionale di pattinaggio ‘Trofeo del lavoro – I maggio’.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:
Le tariffe 2017 per i servizi del canile e del gattile comunali
Rimarranno invariate anche per il 2017 le tariffe previste dall’Amministrazione comunale per i servizi offerti ai privati dal canile e dal gattile di via Gramicia. Nell’elenco degli importi figurano, tra gli altri, quelli per il ricovero temporaneo o permanente di cani o gatti, il trattamento sanitario, l’impianto di microchip e l’assistenza veterinaria per i cani, nonché il trasporto su richiesta di gatti o cani. Confermate anche le tariffe agevolate per il ricovero nelle strutture comunali di animali i cui proprietari si trovino in particolari situazioni di emergenza (sfratti, ricoveri ospedalieri, carcere, condizioni di disagio sociale non di tipo economico). In tali casi le tariffe resteranno pari al rimborso delle spese che l’Amministrazione Comunale sostiene annualmente pro-cane o gatto, da applicarsi trascorsi 30 giorni dalla data d’ingresso (3,38 euro al giorno per i cani e 1 euro per i gatti).

Assessorato agli Affari Generali, Affari Legali, Relazioni Istituzionali, sindaco Tiziano Tagliani:
Contributi comunali per iniziative culturali e ricreative
E’ di 5mila euro il contributo comunale destinato all’associazione Aias di Ferrara a sostegno delle spese per la realizzazione del progetto ‘I mercoledì dell’Aias’ nell’anno 2016.
Altri 3mila euro andranno al Circolo Acli di Pontelagoscuro (Ferrara), a sostegno delle spese per le attività ricreative e culturali svolte nell’anno 2016; mentre di mille euro è il contributo a favore del Comitato Autogestione Scuola Primaria di Quartesana, a sostegno delle spese per la realizzazione delle attività di doposcuola per l’anno scolastico 2016/2017. Altri 500 euro andranno infine all’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al valor militare, Federazione Provinciale di Ferrara, per la realizzazione delle attività svolte nell’anno 2016.

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:
Nel palazzo del Tribunale interventi di riparazione all’impianto di riscaldamento
Sono stati eseguiti con urgenza nei giorni scorsi i lavori di riparazione dell’impianto di riscaldamento del Tribunale e della Palazzina dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara, resi necessari da un guasto. La spesa per l’intervento ammonta a 8.235 euro (Iva compresa).

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

PER I BIMBI
Aspettando la Befana, il villaggio della creatività per giocare insieme al Wunderkammer

Da: Wunderkammer

Dal 2 al 5 gennaio a Palazzo Savonuzzi si aspetta la calza della Befana con l’associazione Encanto

Divertenti giochi, musica, creatività, per passare insieme i giorni prima dell’arrivo della vecchia che ‘vien di notte con le scarpe rotte’. Dal 2 al 5 gennaio, infatti, al Consorzio Wunderkammer di Palazzo Savonuzzi (in via Darsena 57 a Ferrara) è il momento di Aspettando la Befana, il villaggio post natalizio pensato dall’associazione Encanto per i bambini dai 5 agli 8 anni.

Nel villaggio del gioco e della fantasia, ogni momento ludico e ricreativo sarà accompagnato da una operatrice madrelingua spagnola, che farà conoscere e insegnerà ai piccoli partecipanti alcune parole in spagnolo. Nata infatti nel 2012 da un gruppo di donne provenienti da diverse parti dello stato iberico, ma da molti anni a Ferrara, l’associazione di promozione sociale Encanto – Centro Interculturale Italo-Español si propone di diffondere la lingua spagnola e momenti educativi, attraverso attività per grandi e piccini, con attività e iniziative proposte nella sede dell’associazione, il Wunderkammer di via Darsena.

L’obiettivo di Aspettando la Befana è quello di offrire un luogo dove i bambini si trovino insieme a creare, giocare e condividere esperienze in totale sicurezza e con operatori qualificati. Il villaggio sarà operativo tutti e quattro i giorni, da lunedì a giovedì, dalle 9 alle 13. Per informazioni sui costi e per prenotare contattare l’associazione Encanto alla mail laboratori.encanto@gmail.com oppure al numero 366.4803237.

IL DONO
Lascito Francesco Stefanelli: quando l’amore per la musica diventa patrimonio di tutti

Da: Conservatorio Ferrara

Tra vinili e cd, la raccolta donata dagli eredi Stefanelli al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara comprende circa 2500 unità ed è ora custodita nella biblioteca Luciano Chailly

Una passione lunga una vita, ora messa a disposizione della collettività, per diffondere il piacere e l’amore per la musica. Un regalo di Natale, quello che qualche giorno fa gli eredi di Francesco Stefanelli hanno voluto donare al Conservatorio Frescobaldi e che sarà quanto prima disponibile non solo agli studenti, ma a chiunque ne faccia richiesta. Si tratta del Lascito Francesco Stefanelli, una collezione di circa 1800 vinili e 700 cd ora custoditi nella biblioteca Luciano Chailly, nella sede del Conservatorio di Ferrara di Largo Antonioni 1.

L’immagine che ancora è impressa negli occhi dei figli, Giovanna e Antonio, è quella del papà Francesco seduto in poltrona, assorto ad ascoltare ad alto volume la ‘sua’ musica. Da Verdi – suo grandissimo amore – a Puccini, da Donizetti a Bellini, da Beethoven a Bizet, ma anche molto jazz e la più recente Amy Winehouse, sono solo alcuni degli autori che dal 23 dicembre compongono parte del materiale a disposizione al Frescobaldi. Una collezione realizzata con anima e passione durante tutta la sua esistenza, tanto che compaiono spesso della stessa opera più versioni differenti, come nel caso delle cinque diverse esecuzioni della Tosca presenti nel lascito. “Questi dischi sono un pezzo importante della vita di nostro padre – racconta Giovanna Stefanelli –. Era un uomo curioso a appassionato, che andava all’opera in tutti i teatri di Italia e collezionava le versioni che più gli erano piaciute”.

Nato a Taranto nel 1935, Francesco Stefanelli studiò Giurisprudenza a Bari, percorso che interruppe quando vinse un concorso nella pubblica amministrazione. Arrivò così a Portomaggiore, dove conobbe la futura moglie. Direttore dell’ufficio del registro, non abbandonò mai la sua passione per la musica. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel gennaio 2015, i figli hanno voluto donare la sua imponente raccolta al Conservatorio di Ferrara. “Era l’unico posto in cui accogliere i vinili di nostro padre” commentano i figli, presenti al Conservatorio con Francesco Colaiacovo, presidente del Conservatorio, e Marina Alfano, responsabile della biblioteca e coordinatrice del Corso di biennio di Musicoterapia. Il Frescobaldi, infatti, unisce da tempo la famiglia Stefanelli, dato che la consuocera, Anna Fornasini Cesnich, fu insegnante di lettere nell’istituto dal 1971 al 1998.

“Il lascito Stefanelli sarà un bene che sapremo valorizzare – sottolinea il presidente Francesco Colaiacovo –La cultura ha bisogno di mecenatismo e questa donazione è un importante contributo per il Conservatorio, perché ci aiuta a coltivare la cultura musicale e a investire su di essa”. I dischi, ora ordinati e catalogati, hanno infatti bisogno di essere digitalizzati per essere utilizzati da tutti, attraverso la rete bibliotecaria nazionale e internazionale Opac Sebina. Progetti collegati potranno poi coinvolgere gli studenti. “Questa non è che la prima fase per rendere disponibile il fondo a favore della collettività. Offriremo una collezione importante – conclude Marina Alfano – a cui tutti potranno accedere in futuro, una volta terminata la digitalizzazione dei vinili”. Per la docente, “sarà inoltre interessante associare alla collezione un progetto di ascolto per gli studenti, che potranno così arricchire la propria formazione ascoltando diverse interpretazioni di una stessa opera e, non ultimo, scoprire l’insaziabile voglia di ricerca e approfondimento di Stefanelli. Una passione contagiosa, che si respira in ogni disco ora custodito al Conservatorio”.

I dieci libri del 2016

Questo 2016 è stato lungo e a tratti complesso. Ma la lettura ci ha, come sempre, accompagnati. Alcuni consigli per voi. Da sfogliare.

Henry David Thoreau, Camminare, Mondadori, 2009, 60 p.
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Una raccolta di pensieri e riflessioni elaborati durante escursioni solitarie nella natura selvaggia, la possibilità di stare con lei, di respirarvi accanto, di guarire da ogni tristezza e malinconia, di ritrovare l’armonia con il mondo. Allontanarsi dalla società fa accarezzare il proprio io, non esistono traffico, rumore, fretta, ritmi incalzanti, costrizioni, limiti, problemi. Arrivare dove non c’è nulla salvo lo spazio verde della terra e quello blu del cielo, riporta a pensare, a capire chi siamo e dove andiamo. A farci comprendere che, in fondo, anche noi siamo Natura e che come tali dobbiamo solo tendere all’Armonia. Dopo che nel 1845 ebbe costruito una capanna di legno in una località isolata presso il lago Walden, per restare a contatto con la natura selvaggia, Thoreau capì che non è sufficiente vivere tra alberi, foreste e paludi, ma bisogna camminare. Iniziò così, ogni giorno, a camminare dalla sua capanna nei boschi, dirigendosi sempre in una direzione diversa per almeno quattro ore. Senza meta, senza preoccupazioni. Chi sa camminare davvero è colui che riesce a staccarsi dai propri pensieri e guardare dentro di sé. Ecco perchè ogni giorno passato senza camminare è perso.

Giuseppe Sgarbi, Lei mi parla ancora, Skira, 2016, 128 p.

COP_10337_Sgarbi_Lei_MI_Parla_OK.qxd:Layout 1La stanza con il caminetto acceso ora silenzioso, la poltrona tristemente vuota, i cappelletti della Katia. Dai lontani baci improvvisi, agli abbracci che non hanno bisogno di parole, oggi Giuseppe si ritrova solo, in compagnia di quei ricordi che fanno venire voglia solo di cullarsi nel passato per non pensare al presente o a un futuro che non si vuole nemmeno. Lei non c’è più ma resta, ovunque.  Una lunga dichiarazione d’amore, come quelle di altri tempi, come quelle che non si leggono più e che ti lasciano solo la bellezza di quanto meraviglioso possa essere avere provato un sentimento che tutto guida, che tutto conduce, quella dell’ultimo libro di Giuseppe Sgarbi, dedicato alla moglie Caterina, scomparsa recentemente. Sempre da troppo (“e tu, dimmi: perché sei andata via? Così presto, poi. Che fretta c’era? dimmi….”). La meravigliosa ode alla “Rina spaccatutto”, come la chiamavano da giovane, che cambiava tono di voce quando parlava con la figlia Elisabetta, una dolcezza riservata solo a lei, una voce che diventava quella di un padre con Vittorio e quella di una donna con lui, Giuseppe, che aveva abboccato a un amo, felice di averlo fatto, quello gettato da una donna dalla testa lucida e fulminante. La luce di una vita che ci insegna presto a non fidarsi di lei.

Mauro Corona, La via del sole, Mondadori, 2016, 160 p.

la-via-del-sole-di-mauro-corona-l-zvlr4eNessuno è tanto annoiato quanto un ricco. E se questo ricco è giovane, fortunato, bello, elegante e con la passione ossessiva per il sole, tanto da potersi permettere di spostare le montagne, allora questa noia che non perdona può essere la condanna della ragione e della Natura. Una ragione che si fatica a ritrovare se si perde il senso di ogni misura. Si tratta della storia di un giovane ingegnere che decide di ritirarsi, in montagna in una baita dorata, avvolgentemente calda e all’avanguardia tecnologica, per stare più vicino al sole. Peccato che ogni giorno qualcuno o qualcosa si diverte a mettere i bastoni fra le ruote alla felicità di qualcun altro. E questa volta non si tratta di un semplice nemico o noioso rompiscatole spuntato dal nulla ma di un immenso monolite che si permette di afferrare il sole per la giacca e di farlo tramontare prima del previsto, di toglierlo allo sguardo di quel giovane mai sazio di quella sua luce calda, calorosa e avvolgente. Senza quel monte sbarazzino e impertinente che disturba, lui potrebbe avere un’ora di sole al giorno di più. Come osa. Quella luce inciampa in una guglia e sparisce prima del dovuto. Quell’ostacolo va rimosso. Lui vuole luce. Ecco allora che una squadra di disperati si mette all’opera per far sparire quel maledetto picco. Ma un picco lascia spazio ad un altro e mentre il ricco giovane osserva quella brutale demolizione, all’urlo “la montagna mi toglie il sole, io tolgo lei”, ecco che un’altra roccia spunta, e poi un’altra e ancora un’altra, man mano che quei pezzi di natura cadono sotto le picconate altre ne spuntano, si guadagna un po’ di sole ma i monti sono sempre là. Non basta pagare per averla vinta sulla Natura. Si affonda. Alla fine vincerà lei. Comunque.

Lisa Kemmerer, Mangiare la terra. Etica ambientale e scelte alimentari, Safarà Editore, 2016, 222 p.

Opera della studiosa Lisa Kemmerer, il libro, molto documentato e dettagliato, è la prima traduzione italiana di Eating Earth: Environmental Ethics and Dietary Choice, Oxford University Press, 2015. L’opera, con il supporto di schemi, tabelle e un tocco di umorismo pungente, porta alla luce il gravoso e sconcertante impatto ambientale dell’allevamento animale, della pesca e della caccia per gli ecosistemi di tutto il mondo.  Un libro che guida il lettore alla scoperta della connessione che deve esistere tra i movimenti di salvaguardia ambientale e le scelte responsabili che possiamo operare ogni giorno nel decidere quali alimenti portare nelle nostre tavole. Con la scelta di ciò che mangiamo possiamo contribuire a evitare la deforestazione, l’inquinamento, l’impoverimento dei suoli e dei mari. Bisogna pensarci. «Come consumatori, nei supermercati e nei piccoli negozi, nelle rosticcerie da asporto e nei ristoranti, nei negozi di articoli sportivi e nei rifugi per la fauna selvatica, con il vostro portafoglio votate a favore o contro la terra. Ogni volta che mangiate, decidete se masticare e digerire prodotti di origine animale dall’alto impatto ambientale oppure farne a meno. Per favore, con il vostro portafoglio e con i vostri denti, votate per la terra. Impegnarsi in una dieta vegetale è la decisione più importante che potete intraprendere in nome dell’ambiente».

Andrea Segre, FuoriRotta: Diari di Viaggio, 2015, Marsilio, 216 p.

segrefuorirottaAndrea Segre ha raccolto alcuni dei diari scritti a mano durante dieci anni di viaggi intorno alla Fortezza Europa e nel cuore della sua regione di provenienza, il Veneto. Da Valona a Dakar, da Pristina ad Accra, da Sarajevo a Ouagadougou, da Tataouine a Baghdad i diari portano il lettore a conoscere mondi appena fuori lo spazio di Schengen dove il regista ha viaggiato per conoscere le storie e le origini dei migranti che spesso sono protagonisti dei suoi film. FuoriRotta è anche il titolo del progetto di Andrea e di un bando per il sostegno alla realizzazione di viaggi non convenzionali per giovani under 30, entrambi incentrati sul diritto al viaggio e sull’importanza del viaggio come esperienza di conoscenza dell’Altro e veicolo di contaminazione fra punti di vista. Lanciato nell’autunno 2014 con un viaggio in Kazakistan, oggi il progetto è realtà. Perché viaggiare fuori rotta non significa intraprendere un lontano viaggio esotico, ma conoscere e dialogare con l’altro, che può essere anche incredibilmente e sorprendentemente vicino.

Sylvain Tesson, Beresina. In sidecar con Napoleone, Sellerio Editore Palermo, 2016, 188 p.

tesson-beresinaAncora situazioni estreme e nella Russia che tanto ama. Ecco allora che il girovago Tesson ci sorprende di nuovo provando a (ri)vivere l’esperienza di Napoleone e della sua armata seguendo il cammino della Ritirata di Russia a bordo di un sidecar di fabbricazione sovietica. Non si tratta solo di sfidare il freddo e i ricordi ma di immergersi nel passato, nella tragedia di un esercito vinto. Da Mosca, il 2 dicembre, assieme a un geografo, un fotografo e due amici russi, ha inizio il lungo itinerario di 4.000 chilometri verso la Beresina, Smolensk, Orša, Borodino, attraversando le desolate e gelide pianure e l’inverno fatale, proprio come i veterani francesi decimati dalle truppe dello zar Alessandro. Durante il viaggio il piccolo e coraggioso gruppo cerca ispirazione nelle memorie del confidente dell’Imperatore francese, il generale Caulaincourt, ed esorcizza con la vodka gli orrori di quella letale agonia. Ripercorrendo l’itinerario della sconfitta con dei sidecar scassati lo scrittore racconta la tremenda sofferenza dei soldati. Per fedeltà verso chi li ha preceduti su quel tragitto, i viaggiatori usano solo mappe stradali, nessuna tecnologia, per arrivare a Parigi il 18 dicembre. Un’avventura incredibile.

Sylvain Tesson, Nelle foreste siberiane, 2012, Sellerio Editore Palermo, 253 p.

tesson-foreste-siberianeUn’esperienza sulle rive del ricco lago Bajkal, noto al mondo per bellezza e biodiversità. Per specchiarvi nella luce delle acque di un lago immenso e correre a braccetto con la Natura nella fredda tundra siberiana. Buttatevi a capofitto, senza pensare o riflettere, sulle sue pagine pergamenate e curiose. Meditatelo con attenzione, se volete assaporare la bellezza del contatto solo con il vostro Io, quello più puro, con la vostra autentica essenza, con quanto siete veramente e con quello che respirate, con quanto credevate e credete di essere. Di fronte agli spazi smisurati, abbandonati a sé stessi e con sé stessi, ci vuole la forza e il coraggio che solo i solitari possono avere. Forti unicamente dei propri pensieri, delle proprie sensazioni, della propria libertà di correre e di volare via, lontano. Ritiratosi, per sei lunghi e rigidi mesi, in una capanna di meno di dieci metri sulle rive del lago, all’estrema punta del Capo dei Cedri del Nord, nel 2010, in compagnia unicamente di una nutrita selezione di libri e vivande, lo scrittore parigino opera quasi un miracolo, ricominciando a fare quello che viene considerato un lusso dalla benestante società moderna: pensare e riflettere liberamente, soli, e scrivere di getto quei pensieri leggeri e avvolgenti su un umido e stropicciato taccuino che diventerà un libro da oltre 250.000 copie vendute. Perché ci piace pensare che il vero scrittore usi ancora il taccuino intarsiato manoscritto. Perché crediamo ancora che la Natura sia potente fonte di ispirazione della scrittura più nobile e sincera. Perché si può fare pace col tempo, addomesticarlo, come dice lo stesso scrittore, con l’immobilità quasi totale e il fermarsi a pensare e a scrivere. Quasi una necessità.

Mehdi Rabbi, Quell’angolino tranquillo a sinistra, Ponte33, 2015, 123 p.

quellangolino-tranquillo-a-sinistra-cover-rgbUn libro che non parla della scintillante Teheran ma dei piccoli centri, una serie di racconti con i giovani come protagonisti, testi che hanno a che fare con i ricordi personali dell’autore e con le sue esperienze amorose, storie di una generazione che vive una nuova apertura, dalle corse serali per andare dall’amica, a quelle per andare a bere e divertirsi, il momento più importante della giornata. Questo è il personaggio del libro in cui Mehdi si riconosce: un ragazzo che riflette le speranze dei giovani. Lui ama correre e “forse la corsa può dire qualcosa della nostra generazione abituata a riflettere – dice – che non cerca lo scontro con i problemi che incontra, la corsa è un modo per pensare e risolvere i problemi”. I giovani sono la maggioranza della popolazione iraniana, gli under 25 sono fra il 60% e 70%. E Mehdi, in tutto questo, non parla mai di velo, di religione o politica. Vuole solo raccontare i ragazzi, con una lingua che ricorda la loro estrazione popolare, che sottolinea l’importanza della cultura locale; vuole parlare di amicizia, di amore, di solitudine, di desiderio di realizzarsi, di rapporti genitori-figli, di disincanto giovanile, della piccola cittadina di Ahvaz, con il suo clima, i ponti, gli alberi esotici, i mercatini, i giovani universitari. E mentre nel Khuzestan seccato dal sole il fiume Karun scintilla e la vita scorre, Mehdi esplora i sentimenti e i legami che da sempre tengono uniti uomini e donne. Un’altra visione dell’Iran, lontana dagli stereotipi.

Oriana Fallaci, Solo io posso scrivere la mia storia, Autoritratto di una donna scomoda, Rizzoli, 2016, 272 p.

fallaciStanza, penna, carta e calamaio. Una luce. Soli con la scrittura. In una simbiosi perfetta. Fuori il mondo, semplicemente. La passione dello scrittore, non del giornalista. La differenza. L’empatia, rimanendo in uno spazio chiuso, confinato. Oriana, questo era, questo voleva essere, uno scrittore. Nel suo libro Solo io posso scrivere la mia storia, questa passione permea ogni pagina, ogni riga, ogni parola, ogni singola sillaba. Ogni fatto ha la sua anima, ogni descrizione il suo respiro, una sensazione. E Oriana crede che il racconto sia la sostanza di ogni evento. Dai suoi incontri del periodo della Resistenza, quando da bambina, aveva visto sfilare, a Firenze, Hitler e Mussolini, a quelli con Soraya, Khomeini e Kissinger fino alle fangose trincee del Vietnam e alla tenda discussa di Gheddafi, emerge sempre l’anima di uno scrittore. Ogni parte di questo bel libro riporta nella storia, in quella vissuta emozionandosi, con la consapevolezza di avere la fortuna di fare parte. Queste pagine delineano Oriana nella sua più intensa profondità, pensieri trancianti e precisi tratti dai suoi quaderni che utilizzava per preparare meticolosamente ogni intervista: i numerosi, fitti e concitati appunti autobiografici, note che utilizzava ampliate nei suoi libri. E anche bozze di letture pubbliche o di interventi in cui si metteva nei panni dell’intervistatore che avrebbe incontrato provando a rispondere a domande su di sé e la propria vita. Questi scritti, che trattano anche di temi come malattia, matrimonio e figli mai nati, restituiscono con precisione il carattere e il pensiero di una donna unica, capace di maltrattare grandi leader politici e famosi ed eleganti divi di Hollywood, consegnando ai suoi lettori il testamento di una vita leggendaria. Solo lei poteva raccontarsi. E così intensamente. Nessun altro.

Giulietto Chiesa, Putinfobia, Piemme, 2016, 192 p.

putinfobiaFuori dal coro, come sempre fa Giulietto Chiesa nella sua attenta analisi della paura che l’Occidente ha sempre provato nei confronti della seconda potenza mondiale: l’Unione Sovietica, oggi Russia. La russofobia risale ad almeno tre secoli fa, scrive Chiesa: da quando esiste la Russia come grande Paese essa viene vista come un avversario. Come sempre vengono presentati dati e fatti puntuali. Secondo il giornalista, la Russia potrebbe essere uno straordinario ponte di collegamento dell’Occidente con l’Asia e il resto del mondo ma ciò non accade perché gli occidentali non vogliono questo. Ne viene spiegato il perché. Si può essere d’accordo o meno, ma non si può negare che seguire il ragionamento del libro conduce a farsi delle domande, a cercare delle risposte, a vedere una prospettiva nuova, differente. La curiosità, d’altra parte, e il rimettere tante cose in discussione, fa parte dell’uomo. Perché non starci allora e con onestà intellettuale?

Camp invernale di elettronica e robotica

Da: Wunderkammer

Il 28 e 29 dicembre la nuova iniziativa per ragazzi di Encanto a Palazzo Savonuzzi

“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” diceva Confucio. E imparare facendo è anche l’obiettivo del Digital Winter School, il camp invernale di elettronica e robotica che il 28 e 29 dicembre si terrà al Consorzio Wunderkammer di Palazzo Savonuzzi, in via Dasena 57.

Organizzata dall’associazione Encanto in collaborazione con La vite di Archimede, l’iniziativa rivolta ai ragazzi dai 9 ai 13 anni, per apprendere le prime basi dell’elettronica e della robotica, smontando vecchi apparati tecnologici e realizzando, con parti di essi, nuovi progetti funzionanti. Un’esperienza quindi divertente e al contempo utile per sviluppare capacità di problem solving, il lavoro in team, la creatività e per ‘imparare ad imparare’. Con il supporto degli esperti del settore Andrea Giusto e Annalisa Cecchi, i ragazzi saranno così introdotti nel mondo affascinante della robotica e l’elettronica, tramite divertenti giochi e esperimenti.

Nata nel 2012 da un gruppo di spagnole provenienti da diverse parti dello stato iberico, ma da molti anni a Ferrara, l’associazione di promozione sociale Encanto – Centro Interculturale Italo-Español si propone di diffondere la lingua spagnola e momenti educativi, attraverso attività per grandi e piccini, con attività e iniziative proposte nella sede dell’associazione, il Wunderkammer di via Darsena.

La vite di Archimede è un’invenzione rivoluzionaria di uno dei più grandi scienziati della storia. Detta anche ‘vite senza fine’, esprime il concetto di un movimento continuo della mente umana verso il meglio e l’infinito. Questo è lo spirito che anima anche La vite di Archimede, gruppo di esperti che mette in gioco le proprie passioni, con l’obiettivo di trasmettere il fascino della scienza, la bellezza delle idee e la gioia dell’esperienza vissuta.

Per partecipare al Digital Winter School, la prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e iscrizioni contattare Encanto, scrivendo a associazione.encanto@gmail.com oppure telefonando al 366.4803237. Le lezioni si svolgeranno dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.30, con possibilità di rimanere per pranzo. Il costo è di 35 euro per le due giornate e di 5 euro per ogni pasto (facoltativo). Altre informazioni sul sito www.encantoaps.com o su www.lavitediarchimede.com.

Al Meis, ‘Torah fonte di vita’

Da: Meis

Avete curiosità e domande sull’esperienza di vita ebraica, il suo calendario e i suoi momenti più significativi? Troverete le risposte vi aspettano al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS (Via Piangipane 81, a Ferrara), dove la mostra ‘Torah fonte di vita’ è stata prorogata fino al 31 gennaio.

Protagonista dell’esposizione è la Torah, la Bibbia ebraica, attorno ai cui contenuti si sviluppa, in modi diversi, l’identità di ogni ebreo: gli antichi testi biblici vengono, infatti, letti, commentati e approfonditi in appuntamenti collettivi, cerimonie familiari e comunitarie.

I circa settanta manufatti e libri presenti al MEIS provengono dalla collezione del Museo Ebraico della Comunità di Ferrara, la cui sede di Via Mazzini, che ospita anche le sinagoghe, ha subito gravi danni dal terremoto del 2012 e da allora è chiusa al pubblico. Questa selezione di oggetti è distribuita in tre sale, che esplorano i diversi momenti in cui l’individuo viene a contatto con la Torah: la sinagoga e la comunità, con la lettura pubblica durante le preghiere, il rito pubblico e quello privato.

Da segnalare che ‘Torah fonte di vita’ è anche a misura di bambino, grazie a un percorso didattico che, attraverso giochi interattivi, video e contenuti multimediali, accompagna i più piccoli alla scoperta della cultura e della religione ebraica, restituendo alla città di Ferrara e al pubblico una parte importante della sua storia.

Per tutto il periodo di Hanukkah (la festa ebraica delle luci), ovvero dalla sera del 24 dicembre e per i successivi otto giorni, per ogni ingresso (intero o ridotto) e per l’acquisto di uno o più volumi del bookshop del MEIS, è previsto un omaggio.

Oltre all’apertura straordinaria, durante le festività, del 26 dicembre e del 2 gennaio, ‘Torah fonte di vita’ può essere visitata dal martedì al giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, il venerdì dalle 10 alle 15 e la domenica dalle 10 alle 18. Giorni di chiusura: il 25 dicembre, il lunedì e il sabato.

Biglietto d’ingresso: 4 € l’intero e 3 € il ridotto (per chi è titolare di MyFE Card). Ingresso gratuito per i minori di 18 anni e gli insegnanti accompagnatori.

Mercoledì 28 dicembre ore 21.00, È solo la fine del mondo

Da: Arci Ferrara

Mercoledì 28 dicembre ore 21.00 al Cinema Boldini
v.o. con sottotitoli in italiano
È solo la fine del mondo, regia di Xavier Dolan

Definito un ‘inno al cinema’ e vincitore del Grand Prix al Festival di Cannes, l’ultima pellicola del regista Xavier Dolan arriva al Cinema Boldini mercoledì 28 dicembre, con una proiezione in versione originale (sottotitolata) alle 21.

È solo la fine del mondo, questo il titolo del film, racconta una storia di famiglia, piena di recriminazione e invidie, ma anche di momenti di tenerezza. Il protagonista, interpretato da Vincent Cassel, è Louis, uno scrittore che, dopo aver scoperto di essere malato terminale, decide di tornare nel paese dove ha lasciato, 12 anni prima, la sua famiglia, alla quale dovrà comunicare la sua malattia.

A distanza di parecchi anni di lontananza, i membri della famiglia dovranno imparare a interagire, incontrandosi e scontrandosi tutti in maniera diversa: la madre di Louis, aperta al dialogo e fiduciosa, il fratello maggiore, da sempre geloso di lui, e la sorella minore, che considera Louis un punto di riferimento pur non essendo cresciuti insieme.

La vicenda intreccia ricordi e quotidianità di una vita vissuta con distacco dal protagonista, che si è volutamente allontanato dai familiari, e ora deve trovare il modo di confrontarsi nuovamente con loro: la scadenza di morte, che opprime pesantemente i personaggi del film, si alterna a momenti di vitalità inattesi. Il regista insiste sulla concezione di tempo: la paura che passi e i rimpianti di come è stato trascorso rimangono al centro della narrazione, svelando le fragilità dell’animo umano.

Informazioni e orari – www.cinemaboldini.it

Ingresso 5 euro

Il 31 dicembre Makkeroni a Capodanno, Makkeroni tutto l’anno

Da: Organizzatori

Al Teatro Nuovo grande show dalle 20.30…e poi tutti a vedere l’incendio del Castello!

Al Teatro Nuovo, il 2016 si chiuderà alla grande con uno spettacolo pieno magia e risate a crepapelle: ‘Makkeroni a Capodanno, Makkeroni tutto l’anno’, ispirato al format ‘Makkeroni Pasta Ridere Show’ ideato da Stileventi, accompagnerà il pubblico in un viaggio pieno di divertimento ed emozioni, ideale per chi volesse passare qualche ora spensierata e in un luogo caldo prima dell’incendio del Castello.

Un cast sfavillante quello che dalle 20.30 del 31 dicembre sarà sul palco del Teatro Nuovo, con uno spettacolo che unisce musica, comicità, magia e tanti artisti visti in tv.
Le Voci Sole, gruppo che unisce le migliori cantanti dei musical attualmente in scena nei più importanti teatri italiani – tra cui Giovanna D’Angi che ha partecipato al Festival di Sanremo – apriranno lo spettacolo prima di spostarsi sul palco di piazza Castello. Andrea Fratellini, grande comico di Colorado, celebre trasmissione in onda su Italia1, porterà sul palco un mix originale di magia, ventriloquia e cabaret. La giovanissima Rossella Longo, diciassettenne modenese finalista del Talent Show di Canale 5 ‘Io Canto’ presentato da Gerry Scotti, emozionerà il pubblico con la sua potente e calda voce. Domenico Lannutti e Gaby Corvo, rispettivamente comico ed acrobata, uniti nel duo ‘Spacciatori di meraviglia’, porteranno in scena un mix che fonde comicità, poesia e folli acrobazie. A tenere le redini della serata Roberto Ferrari, mentalista e mago, che racconterà una storia che farà da filo conduttore fra artisti e spettatori, così che “la fantasia del pubblico si sposi con quella degli artisti, per creare insieme la vera magia del Capodanno”.

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Nuovo oppure sul sito www.capodannoferrara.it sia in abbinamento all’apericena ‘Prima della Scena’ a Palazzo Racchetta che singolarmente.

In funzione i 2 autovelox fissi sulla S.S. Romea

Da: Comune di Comacchio

Dal 24 dicembre scorso sono attivi sul territorio comunale i due misuratori elettronici di velocità da remoto (autovelox), installati l’uno in località Vaccolino (km 41 + 205) con direttrice di marcia Ravenna-Venezia e l’altro in località Bellocchio (km 20+300), bidirezionale. I lavori di installazione delle due citate apparecchiature sono stati ultimati il 23 dicembre scorso con la necessaria taratura, da parte dei tecnici del Centro nazionale di taratura. Dopo tutti i collaudi e controlli del caso, come è avvenuto per il dispositivo T-red installato in corrispondenza dell’incrocio semaforico, posto sulla statale Romea a San Giuseppe, i due autovelox sono entrati in funzione. Da tempo i residenti di Vaccolino invocavano una maggiore sicurezza stradale per il centro abitato, tagliato in due dalla statale. In occasione del recente incontro con la popolazione si è convenuto per la soluzione adottata in questi giorni. Per legge gli autovelox fissi possono essere installati in centro abitato solo se presidiati da operatori di Polizia Municipale. Si è pertanto proceduto ad attivare l’apparecchiatura in prossimità della zona residenziale. I citati strumenti contribuiranno ad aumentare la sicurezza stradale e dei suoi utenti lungo la S.S. Romea 309.

Ordinanza del Sindaco contro i botti e fuochi d’artificio

Da: Comune di Ferrara

In linea con il provvedimento analogo adottato lo scorso anno, il Sindaco Marco Fabbri ha emanato l’ordinanza n° 28/2016, con la quale è stato vietato l’uso di articoli pirotecnici, durante le festività natalizie, a tutela dell’incolumità pubblica. L’ordinanza, consultabile integralmente all’Albo Pretorio online, si è resa necessaria per evitare rischi a persone e danni a cose, derivanti dallo scoppio o dal malfunzionamento di petardi, mortaretti ed artifici, ma anche per impedire gli effetti traumatici agli animali da affezione, a causa di scoppi e rumore. La collaborazione di tutti è fondamentale per la diffusione della conoscenza dei citati rischi per la pubblica incolumità. Non di minore importanza è l’impegno dei venditori e dei pubblici esercizi, affinchè la compravendita dei prodotti da scoppio, avvenga nel rispetto della normativa vigente, a salvaguardia della incolumità pubblica, della salvaguardia del benessere degli animali e della tutela dei beni pubblici e privati. Il divieto di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti e artifici similari, vige nei luoghi pubblici, di uso pubblico e nei luoghi privati, dai quali possano essere raggiunte aree ad uso pubblico. Gli effetti della citata ordinanza durano sino alle ore 24 del 6 gennaio 2017.
Sono fatte salve tre manifestazioni, già preventivamente autorizzate. Le violazioni all’ordinanza sindacale 28/2016 sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro, ai sensi dell’articolo 7 del D. Lgs. 267/2000. E’ consentito il pagamento in misura ridotta pari a 50 euro.

Choco Christmas a Ferrara

Da: Organizzatori

‘FEshion Eventi’ è lieta di invitarvi mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre al ‘Choco Christmas’, una dolcissima degustazione itinerante di specialità al cioccolato per le vie del centro storico di Ferrara.

Dalle 11 alle 20 di mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre sarà possibile partecipare all’evento, acquistando il ticket presso la casetta di ‘Estense Motori’ nel ‘Fideuram Christmas Village’ in Piazza Trento e Trieste.
Il ticket costa 5€ (oppure 4€ scaricando il coupon qui:http://www.feshioncoupon.it/choco-christmas/) e comprende:
– 5 degustazioni a base di cioccolato, a scelta tra: pampapato, tenerina, cioccolate calde, gelato al cioccolato, affogato, baguette con nutella, liquore al cioccolato, croissant, cioccolatini…e molto altro ancora!

Ma non è finita!!Partecipando al ‘Choco- Christmas’ sarà possibile trovare i 50 ‘Golden Ticket’, dei fortunati biglietti d’oro che consentiranno di vincerenumerosissimi premi messi in palio dalle attività del Centro Storico, tra cui: buoni sconto per alcuni negozi di abbigliamento di Ferrara, accessori per i cellulari, un buono profumeria, pampapati, bottiglie di vino!

Due giorni a base di leccornie e dolcezze nella bellissima Ferrara, ancora più magica durante le festività!

Un ringraziamento speciale alle attività che hanno aderito all’iniziativa:
– Gelateria Grom
– ‘Orsatti Group – Via Cortevecchia’
– Pasticceria Leon D’Oro
– Los Cornetteros
– La Maison Bar Brasseriè
– Distilleria Mantovani
– ‘Da Luigi – il piacere del pane’
– ‘Come Vuoi – Pane&Condimenti’
– Associazioni ‘Bibliocucina’ e ‘Mai Soli’

L’evento rientra tra le iniziative ufficiali del ‘Natale e Capodanno Ferrara’ ed è patrocinato dal Comune di Ferrara

Per info contattare il 3495878324
Info: Alessandra 3495878324
Url: http://www.feshioncoupon.it/choco-christmas/
Facebook: https://www.facebook.com/events/346736825709608/

“I libri non finiscono mai. Nemmeno i quaderni”,
il senso della vita di Andrea Cirelli

di Giovanni Brasioli

“I libri non finiscono mai”, ultimo lavoro di Andrea Cirelli, non scivola mai nella banalità e di certo non accontenterà le abitudini dei lettori di best-sellers. Nella narrazione si rimane sempre a distanza di sicurezza dai libri di ‘ricette’ spacciati per romanzi: 100 grammi di sangue, 200 di sesso, 300 di passione e morte, 5 grammi di critica sociale, 50 di location esotica, 800 grammi di luoghi comuni. Lo scrittore diverte, commuove e restituisce un po’ di onore al sano valore della gratuità come quando descrive il soccorso nei confronti di una ragazza svenuta, la veglia in ospedale e, una volta che le condizioni della giovane sono migliorate, l’andarsene senza essersi nemmeno presentato alla stessa.

Andrea Cirelli
Andrea Cirelli

A due anni di distanza dalla pubblicazione di “Segreti tossici” lo scrittore ritorna dunque sulla scena letteraria con “I libri non finiscono mai. Nemmeno i quaderni”. Mercoledì 7 dicembre, alla libreria “Feltrinelli” di Ferrara, è avvenuta la presentazione ufficiale del romanzo. L’autore, intervistato da Sergio Gessi (docente universitario e direttore di Ferraraitalia.it) e Riccardo Roversi (direttore della casa editrice Este Edition), ha sottolineato come questo libro, costituito da appena 76 pagine, sia un condensato di emozioni, sensazioni, considerazioni. La lettura, a fronte di una scrittura molto scorrevole e vivace, risulta accattivante. La trama prende le mosse da un quaderno di appunti ritrovato su una panchina in un giorno di primavera che in breve diventa una guida, un’agenda di viaggio su cui si sviluppa tutta la vicenda del protagonista (alter ego di Andrea Cirelli).

copertina-cirelli

In questa società contraddistinta dalla continua ricerca del profitto viene coraggiosamente riproposta l’idea del “bene perseguito per il bene”. In questo mondo in cui “non esiste nessuna buona azione che resti impunita” il Signor C sottolinea quanto sia necessaria la generosità: non ci sono buone azioni che facciamo agli altri poiché le facciamo a noi stessi. Il protagonista del romanzo, eternamente proteso verso il prossimo, nel suo agire ci ricorda quanto sia importante dare fiducia agli uomini e non importa se poi questa fiducia verrà in un secondo tempo tradita. Dare fiducia non tanto perché il prossimo meriti la nostra fiducia ma in quanto nessuno merita di vivere nella sfiducia: è una brutta vita. Il percorso del protagonista corrisponde ad un viaggiare in solitudine verso una meta che va delineandosi con lo scorrere delle pagine: lo scrollarsi di dosso i ruoli che, da sempre, i sistemi di potere appiccicano sulla pelle dei governati per dividerli e spingerli in assurde guerre tra poveri: cristiani, musulmani, eterosessuali, gay, vegani, carnivori, comunisti, fascisti, italiani, immigrati. “Basta ascoltare e guardare la società che ti circonda – scrive Cirelli – senza cercare né di capire né di giudicare”, oppure ancora “Non sempre si deve conquistare, dominare, colonizzare, talvolta è utile solo capire”. Tra le pagine si scorge uno spiccato ‘Elogio alla solitudine’ ossia a quella condizione che i politici non si possono permettere: un politico solo è un politico finito. Da soli si riesce a pensare meglio ai propri problemi e, spesso, a trovare migliori soluzioni. Da soli, per assurdo, ci si ritrova maggiormente protesi verso il circostante, spesso rappresentato da un proprio simile e lo si riesce a capire meglio. Scorrendo le pagine del libro il Signor C ci insegna ad aver paura dell’uomo organizzato ma mai dell’uomo solo. “I libri non finiscono mai” trasmette una serenità a volte destabilizzante, altre volte disarmante. Scorrendo le pagine si comprende progressivamente quanto non sia poi così necessario trovare un senso nella vita poiché il senso della vita risiede nella vita stessa. Ci sono persone che inseguono carriere per diventare qualcuno e quindi attribuirle un senso: devo sposarmi, devo fare figli, devo collezionare likes su Facebook. L’autore smaschera con la leggerezza dei bambini quanta poca logica ci sia nell’affannarsi della vita moderna, nell’inseguire a tutti i costi una meta; mette in evidenza come l’unico modo per dare un senso alla vita sia quello di viverla pienamente, in tutte le sue sfumature. “I libri non finiscono mai” pone l’accento su quanto sia importante essere forti con se stessi ma allo stesso tempo clementi e soccorrevoli, senza compatire, nei confronti di chi ha bisogno, a volte solo di una parola, di una frase o di un gesto. Pagine imperdibili sono dedicate al “sogno”. In una società in cui “così è stato deciso e nulla può cambiare, semmai se stessi adeguandosi alla mediocrità” il Signor C si muove i direzione ostinata e contraria suggerendo al lettore di ricominciare a pensare in una prospettiva utopistica, a costo di essere presi per pazzi, con la consapevolezza insegnataci da Nietzsche che “quelli che ballano vengono visti come pazzi da quelli che non sentono la musica”. Si tratta, in fin dei conti, di un romanzo creato allo scopo di rendere i lettori parte attiva delle vicende, coinvolgendo emotivamente e realizzando un’esperienza visiva intensa, come se fossimo anche noi i protagonisti ai quali viene affidato l’arduo compito di riflettere, di soccombere agli eventi e di mantenere un segreto che urla per essere ascoltato.

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Vite immaginate: narrazione e riflessione nel nuovo libro di Andrea Cirelli

Sala Estense primo appuntamento: torna Gek Tessaro alla Sala Estense

Da: Organizzatori

Mercoledì 28 Dicembre alle ore 16,30 la diciannovesima edizione della rassegna natalizia ‘Babbo Natale, Gnomi e Folletti’ si aprirà, come di consueto, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con lo spettacolo Il Circo delle Nuvole, di e con un pluripremiato scrittore e pittore per l’infanzia, il veronese Gek Tessaro che presenta uno spettacolo magico e iridescente fatto di immagini e poesia.

Quello di mercoledì pomeriggio alle Duchesse sarà un tuffo nella fantasia, nelle immagini, nei suoni e nella poesia. Gek Tessaro, il celebre illustratore e autore di libri per l’infanzia, sarà ospite della rassegna estiva organizzata dal Baule Volante per offrire alle famiglie una serata insolita e divertente, una festa per gli occhi e per i cuori.
Fra luci, colori e disegni realizzati in diretta con un uso sapiente della lavagna luminosa, Gek Tessaro racconterà una fiaba semplice e moderna, quella di Giuliano, un personaggio un po’ ingenuo che dovrà imparare molte cose sui valori della vita. Un eloquente passaggio dello spettacolo recita infatti: “Il signor Giuliano non è cattivo e nemmeno farabutto / ma per essere felice deve comperare tutto”. ..
La vicenda del signor Giuliano prosegue poi fra luci, suoni, colori cangianti e disegni che si creano e si trasformano sotto gli occhi dei bambini: quando tutto è già suo, altro non gli rimane che comperarsi il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, troverà un circo, un circo molto speciale fatto di personaggi bizzarri e poetici, scherzi della natura e creature improbabili.
Giuliano diventerà il padrone del circo sarà anche l’unico ad assistere dello spettacolo che sta per cominciare sulla pista. Ma governa qualcosa che è fatto di nuvole, di niente, della materia dei sogni e alla fine si dovrà rassegnare: non tutto si può comperare…”
Autore poliedrico, Gek Tessaro si muove fra letteratura per l’infanzia e teatro.
Ha ricevuto il Premio Andersen 2010 quale miglior autore completo. Le sue pubblicazioni per l’infanzia hanno conseguito importanti riconoscimenti nazionali, fra i maggiori, si possono citare Il fatto è (Lapis) che ha conseguito il premio nazionale Nati per Leggere 2011, e Il cuore di Chisciotte (Carthusia): Premio Andersen 2012 come miglior albo illustrato.
Dal suo interesse per ‘Il disegnare parlato, il disegno che racconta’ nasce ‘il teatro disegnato’: sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, e con una tecnica originalissima, Gek Tessaro dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi e le sue innate capacità di osservazione e di sintesi si riversano in performance teatrali coinvolgenti ed efficaci.
Il circo della nuvole, rieditato quest’anno dalla casa editrice Lapis, è uno dei testi più delicati e poetici dell’artista, che riconcilia gli adulti con la propria infanzia e dona ai bambini fantasie delicate e sognanti.

Ne ricordiamo uno dei passaggi più significativi:
“E’ facile sollevare un treno coi vagoni/quindici uomini anche se sono ciccioni/un sacco di patate, una mucca intera/un camion, una moto e una grassa parrucchiera./Ma prova a sollevare chi solo si sente/E vedrai che non è una cosa facile per niente/Ci vuole una forza davvero straordinaria/perché chi è a terra si senta per aria./Questo è l’uomo più forte, più forte che ho incontrato/ha sollevato me che ero stato abbandonato/Questo è l’uomo più forte, più forte dell’universo/ha sollevato me, me che mi ero perso”.

Per tutti i bambini dai 4 ai 10 anni.

Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30)
Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00

Il giorno stesso di ogni spettacolo, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, è possibile effettuare prenotazioni telefoniche con assegnazione di posto telefonando al numero 0532 77 04 58.

Sanità. Dalla Regione oltre 68 milioni di euro per Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico

Da: Regione Emilia-Romagna

Sanità. Ricerca e assistenza, dalla Regione oltre 68 milioni di euro per Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), 118 e progetti sovra-aziendali (dai Trauma Center alla cura delle malattie rare in età evolutiva)

Tre delibere della Giunta per il riparto dei fondi alle Aziende sanitarie. L’assessore Venturi: “Il nostro impegno per una sanità sempre più efficiente e vicina ai bisogni delle persone”

Bologna – Dalla Regione oltre 68 milioni di euro per la sanità dell’Emilia-Romagna. Li ha assegnati la Giunta con tre delibere che riguardano realtà diverse all’interno del Servizio sanitario regionale. Nello specifico, 5 milioni di euro sono stati destinati per il 2016 alla rete regionale degli Irccs, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico; oltre 30 milioni ad Aziende sanitarie ed enti per funzioni specifiche sovra-aziendali e progetti a valenza regionale. Infine, più di 33 milioni di euro sono stati ripartiti e assegnati a favore delle Aziende sanitarie come finanziamento, sempre per l’anno in corso, per la gestione del servizio “Emergenza 118”.

“Destiniamo risorse per una sanità regionale sempre più efficiente e vicina ai bisogni delle persone- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Vogliamo quindi aumentare, a livello regionale e all’interno delle Aziende, la capacità di gestire la funzione della ricerca, inscindibile dai tradizionali compiti di assistenza: mi riferisco, in particolare, alle risorse per gli Irccs”. Al tempo stesso, “assegniamo fondi per funzioni e progetti delle Aziende che assumono un rilievo sovra-aziendale, o che presentano specificità non riflesse dai criteri ordinari di finanziamento”.

5 milioni per la rete regionale degli Irccs
La Giunta ha ripartito i 5 milioni programmati per il 2016 per la “Ricerca Irccs” assegnando 1 milione e 250mila euro a ciascuno degli enti che fanno parte della rete regionale degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, e quindi all’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) di Bologna, all’Istituto delle Scienze neurologiche (Azienda Usl di Bologna), all’Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia (Azienda ospedaliera di Reggio Emilia) e all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei tumori di Meldola (Fc) (Ausl della Romagna).

Oltre 30 milioni a favore di Aziende ed enti del Servizio sanitario regionale per funzioni e progetti sanitari
Dalle attività di Trauma Center alla rete di assistenza ai pazienti affetti da malattie rare in età evolutiva, dallo screening neonatale al trattamento della sindrome di Marfan. Dall’attuazione del protocollo di assistenza per i pazienti che presentano intolleranza alle sostanze chimiche al Centro regionale di nefrologia pediatrica, all’organizzazione e conduzione di soggiorni per minori affetti da emofilia e talassemia. 30 milioni e 247mila euro vengono assegnati alle Aziende sanitarie regionali e all’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) per “specifiche funzioni sovra-aziendali e progetti a valenza regionale”, nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, territoriale e sanitaria collettiva in ambiente di vita e lavoro.
Alcuni esempi: alle tre Aziende sedi di trauma center, vanno rispettivamente 3 milioni e 300mila euro all’Ausl di Bologna, 2 milioni e 100mila euro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e 3 milioni e 850mila euro (Ausl della Romagna, finanziamento comprensivo anche dell’attività del Centro grandi ustionati). Per la casistica ortopedica ad elevata complessità, 6 milioni e 650mila euro sono assegnati all’Irccs IOR (Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna), a copertura dei costi maggiori che derivano dalle specificità per la “mono” specializzazione della struttura, dalla complessità dei casi trattati e dalla concentrazione di patologie per le quali è riconosciuto il suo ruolo di Hub.
Per l’attività di cardiochirurgia e cardiologia pediatrica, 2 milioni e 750mila euro vanno all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, unico centro cardiochirurgico di riferimento regionale in ambito neonatale e pediatrico. All’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, sono assegnati 1 milione e 500mila euro come contributo regionale al territorio provinciale ferrarese per la forte presenza di persone affette da talassemia.

“Emergenza 118”: più di 33 milioni
La Giunta ha deliberato dal Fondo sanitario regionale 2016 il riparto a favore delle Aziende per il finanziamento del servizio emergenza 118, con quote destinate alla rete radio, alla rete telefonica, all’integrazione delle tecnologie, ai programmi regionali, agli appalti elisoccorso, alla Centrale operativa 118. La quota della rete telefonica (oltre 4 milioni 400mila euro) viene attribuita all’Ausl di Bologna in quanto Azienda che gestisce il servizio per tutta la rete regionale. La quota “Centrale operativa 118” comprende l’assegnazione alle Aziende sanitarie sedi delle 3 Centrali operative di Area Omogenea 118: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (2 milioni e 346mila euro), Ausl di Bologna (3 milioni e 800mila euro), Ausl della Romagna (circa 2 milioni di euro). /CV

Lavoro. Regione, azienda e sindacati discutono del futuro della Lamborghini Calor

Da: PD Emilia-Romagna

Calvano e Zappaterra (PD): ‘La Regione è disponibile per sostenere un’eventuale riconversione dello stabilimento di Dosso’

Per la Lamborghini Calor continuano gli incontri fra azienda e sindacati finalizzati non solo a discutere le modalità di applicazione dei trasferimenti e della CIGS, ma anche del piano industriale e delle possibili soluzioni tese a garantire un futuro allo stabilimento di Dosso.

Un nuovo tassello si aggiunge grazie alla notizia che arriva dalla Regione Emilia-Romagna e riportata dai consiglieri regionali PD Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, che si erano attivati appena saputo della crisi del Gruppo Ferroli presentando a riguardo un’interrogazione.

“La Regione Emilia-Romagna conferma che il confronto prosegue e verte sulla possibilità di discutere della creazione di condizioni idonee a proseguire l’attività a Dosso anche ipotizzando la creazione di un polo di logistica e ricambistica del gruppo. Condizione da ricercare anche con il sostegno ai progetti di formazione e riqualificazione professionale da parte della Regione stessa” riportano i consiglieri PD ferraresi.

“L’Assessore regionale Palma Costi, che ringraziamo, nella risposta che ci ha dato conferma tale disponibilità. Si tratta di un’apertura che speriamo sia colta anche dall’azienda in un’ottica di sostegno a una crisi che potrebbe avere forti ricadute sulla tenuta occupazionale e sociale locale” sottolineano Calvano e Zappaterra.

“Dopo la convocazione, lo scorso 20 settembre, del primo tavolo ministeriale per la crisi del Gruppo Ferroli, e successivamente agli incontri tuttora in corso, sarà poi necessario tornare in sede di confronto ministeriale per un approfondimento che consenta di condividere le azioni che accompagneranno questa delicata fase di riorganizzazione e che permetta di considerare ogni alternativa in grado di mantenere attivo il sito produttivo di Dosso. Da parte nostra e della Regione Emilia-Romagna, non mancherà l’impegno per favorire una positiva risoluzione della questione e il sostegno a lavoratori e sindacati impegnati sullo stesso fronte” concludono Calvano e Zappaterra.

L’INAUGURAZIONE
Alessandro Scala Groovology Trio, inaugura Downtown Tower Winter Edition #4

Da: Jazz Club Ferrara

È con il prorompente sound dell’Alessandro Scala Groovology Trio che, martedì 27 dicembre, il Clandestino di via Ragno inaugura la quarta edizione di Downtown Tower realizzata in collaborazione con Jazz Club Ferrara. La band capitanata dal talentuoso sassofonista romagnolo è completata da Sam Gambarini all’organo e Stefano Paolini alla batteria. Segue il concerto l’infuocata jam session.

È con il prorompente sound dell’Alessandro Scala Groovology Trio che, martedì 27 dicembre (ore 21.15), il Clandestino di via Ragno inaugura Downtown Tower Winter Edition #4, fortunata mini-rassegna realizzata in collaborazione con Jazz Club Ferrara. Quarta edizione quindi, per quattro scoppiettanti appuntamenti ad ingresso gratuito, che fungeranno da trait d’union tra la prima e la seconda parte di Ferrara in Jazz, seguiti da infuocate jam session.
La band guidata dal talentuoso sassofonista romagnolo, completata da Sam Gambarini all’organo e Stefano Paolini alla batteria, nasce dalla volontà di ricercare una nuova linea musicale caratterizzata da un sound del tutto originale e moderno, comunque legato alla tradizione della black soul music afroamericana. Il repertorio propone composizioni originali di matrice nu jazz e groove, alternati a brani di soul jazz e boogaloo, all’insegna di un live straripante di energia.
Alessandro Scala inizia gli studi di clarinetto e poi di sax, sin dall’infanzia. L’approccio al jazz avviene dapprima da autodidatta, quindi sotto la guida di Fabio Petretti, Bob Bonisolo e Steve Grossman. La sua enorme dedizione alla musica senza preclusioni di stile gli permette di collaborare con nomi di rilievo in vari ambiti, dal jazz alla bossa nova, dal funk al blues, a fianco di Bob Moses, Marilyn Mazur, Bruno Tommaso, Jimmy Owens, Marco Tamburini, Mario Biondi e Rosalia de Souza solo per citarne alcuni. Particolarmente duratura è la sua collaborazione con l’hammondista lounge Sam Paglia. Come leader, Scala si presenta abitualmente alla testa di svariate formazioni – soprattutto quartetti e quintetti – nate quale atto d’amore verso la stagione dell’hard bop, con un repertorio che in origine era sostanzialmente ripreso da Horace Silver, Hank Mobley, Lee Morgan, Miles Davis…
I prossimi appuntamenti firmati Downtown Tower da non perdere sono il gipsy jazz del Minor Swing Quintet (lunedì 2 gennaio), l’originale blues del Roberto Morbioli Trio (lunedì 9 gennaio) e lo scatenato funk dei giovanissimi Duck Juice (lunedì 16 gennaio). Info su www.jazzclubferrara.com.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 0532 767101

DOVE
Clandestino, via Ragno 50 – Ferrara

COSTI E ORARI
Ingresso libero
Concerto 21.15
Jam session 22.45

Winter Wondrland: Natale in giostra

Da: Organizzatori

Dopo la grande apertura è il momento dello Spal Day

Luci, colori e tanto divertimento. La quarta edizione di Winter Wonderland sta entrando nel vivo e, dopo l’inaugurazione della vigilia di Natale, il programma diventa ogni giorno più interessante. Tanti gli appuntamenti dedicati ai più piccoli all’interno dei padiglioni della Fiera di Ferrara, dov’è stato allestito il parco divertimenti al coperto più grande d’Italia.
Fin dalle prime ore di apertura numerosi sono stati i bambini che hanno potuto divertirsi con le oltre trenta attrazioni del Luna Park, l’animazione giornaliera e il Villaggio di Babbo Natale, dove la mascotte Winterello e gli Elfi accolgono grandi e piccini.
Dopo l’immancabile consegna delle letterine a Santa Claus la vigilia di Natale, nel secondo giorno di apertura ha riscosso grande successo lo spettacolo de “I Muffins” dal titolo “Il Natale dei giocattoli” che tornerà in scena lunedì 26 dicembre a partire dalle ore 16. Mentre per martedì 27 dicembre è previsto un altro importante evento speciale: lo Spal Day.
Per l’intera giornata Winter Wonderland si tingerà di bianco azzurro e i protagonisti saranno prima i giovani del vivaio e poi i campioni della prima squadra che partecipa al campionato di serie B ConTe.it. A partire dalle 15.30 i giovani atleti del settore giovanile della Spal riempiranno i padiglioni della Fiera di Ferrara e si divertiranno sulle varie attrazioni. Il clou dell’evento inizierà alla 17.30 quando arriverà a Winter Wonderland una rappresentanza della prima squadra: i giocatori, insieme ad alcuni membri della dirigenza, saranno a disposizione del pubblico presente per foto e autografi, ma anche per scambiarsi gli auguri dopo la straripante vittoria sulla Ternana. Non mancheranno nemmeno le telecamere della televisione ufficiale della Spal che immortaleranno tutti i momenti dell’incontro tra squadra, giovani atleti, pubblico e tifosi.
Winter Wonderland sarà aperto tutti i giorni fino all’8 gennaio e poi i week end del 14/15 e 21/22 gennaio.

Buone feste… no, buon riposo a tutti!

di Lorenzo Bissi

Dopo mesi di lavoro, la pausa Natalizia non può che essere assaporata giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto…
Buone Feste a tutti i lettori!

“Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro.”
Plutarco

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Tra leggende e spot, ecco qua Babbo Natale…

di Lorenzo Bissi

Sorride guardando verso il pubblico, con la pancia fieramente in fuori, i guanti e il cappello infilati nella cintura. Barba lunga, bianchissima. Si sta riposando, e ha un bicchiere contenente una bevanda di color marrone: la scritta dietro dice tutto. Si tratta di una delle prime raffigurazioni di Babbo Natale per come lo conosciamo tutti noi, grandi e piccoli, nata dalla mano del disegnatore americano Haddon Sundblom, ingaggiato dalla Coca-cola per dare forma ad una immagine universale del vecchio.
Ma la storia di questo personaggio ha radici molto più antiche.
Santa Claus è infatti San Nicola, Vescovo di Mira, in Turchia, durante l’Impero di Costantino. Si narra che un giorno, entrato in una locanda, e servitigli dal locandiere pezzi di carne di tre bambini che aveva fatto a pezzi, Nicola fosse riuscito a svelare il delitto e resuscitare i tre bambini: da qui San Nicola come protettore dei bambini.
E la sua barba bianchissima? Il suo spirito di giudice autorevole, che premia i buoni e ammonisce i cattivi? Tutto ciò non si deve che alla figura di Odino, capo degli dei della mitologia nordica, raffigurato con una lunga barba bianca, seduto sul trono e circondato da animali, a cui era stato assimilato Santa Claus dalle popolazioni del nord Europa in particolare.
E dopo un salto non da poco nel tempo, ecco che ci troviamo davanti il Babbo Natale della Coca-cola. E se il natale è una festa che mette in primo piano la filantropia, la bontà d’animo, la felicità, è un po’ triste il pensiero che uno degli emblemi del Natale sia il frutto di una delle più grandi multinazionali del mondo…