Skip to main content

Mese: Maggio 2016

Imprese ed export, l’Emilia-Romagna guarda al Vietnam

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Incontro in Regione tra il presidente Bonaccini, l’assessore Bianchi e la delegazione del Paese asiatico guidata dal vice ministro del Commercio e dell’Industria, Ho Thi Kim Thoa

Bologna – Più collaborazione nei settori strategici (agroindustria, packaging, meccanica) tra Emilia-Romagna e Vietnam, in un’ottica di maggiore occupazione e opportunità di lavoro, e più scambi commerciali. E’ quanto ha auspicato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso dell’incontro, stamani in viale Aldo Moro, con una delegazione del Paese asiatico guidata dal vice ministro del Commercio e dell’Industria, Ho Thi Kim Thoa. “C’è un rapporto solido che lega la Regione Emilia-Romagna al Vietnam- ha ricordato Bonaccini-. Sono convinto che ci siano ampi spazi per approfondire ancora di più gli scambi, sia a livello politico-istituzionale che economico-commerciale. Lo scorso anno- ha aggiunto – l’Emilia-Romagna ha raggiunto il suo record nell’export, con oltre 55 miliardi di euro, e noi vogliamo continuare a investire sempre più sull’internazionalizzazione delle imprese”.

Nel 2013 l’Emilia-Romagna ha avviato a una nuova stagione di rapporti economici con il Paese asiatico, attraverso la sottoscrizione di una dichiarazione d’intenti e di un memorandum tra Ambasciata del Vietnam in Italia, Regione e Unioncamere. Obiettivo, promuovere gli investimenti, la cooperazione economica, il trasferimento di tecnologie e la collaborazione in attività di ricerca. Da giugno 2015, inoltre, è operativo in Vietnam un Desk Emilia-Romagna a supporto delle imprese che vogliono operare nel Paese, in particolare nella Provincia di Binh Duong.

Oltre al vice ministro fanno parte della delegazione, in missione in questi giorni in Emilia-Romagna, Cao Chinh Thien, ambasciatore del Vietnam in Italia, dirigenti governativi e i delegati di quindici imprese. Insieme a Bonaccini, ad accogliere la delegazione in Sala Giunta, l’assessore regionale alla Scuola e Formazione professionale, Patrizio Bianchi, che ha sviluppato con il vice ministro vietnamita una riflessione sull’importanza della formazione tecnico-professionale.

Il vice ministro Ho Thi Kim Thoa ha invitato la Regione a partecipare alla Commissione Mista di cooperazione economica tra governo italiano e governo vietnamita, in programma ad Hanoi dal 16 al 19 novembre prossimo. Negli stessi giorni, a Ho Chi Minh City, si terrà il Vietnam Foodexpo, evento a cui l’Italia è invitata come ospite d’onore.

Ieri in Galleria Matteotti a Ferrara Sicurezza dell’abitare, le imprese al servizio dei cittadini

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Giornata interamente dedicate alla sicurezza dei cittadini e delle famiglie nel luogo della vita domestica, e cioè la casa, quella di ieri, sotto la Galleria Matteotti. Ne sono state protagoniste 13 imprese nostre associate che operano nella filiera della sicurezza, realizzando impianti di allarme, videosorveglianza, porte e vetri blindati, serrature di sicurezza, inferriare e porte di sicurezza.
L’iniziativa, alla quale hanno aderito anche altre associazioni, prende le mosse dal Bando, promosso dal Comune di Ferrara, in collaborazione con la Camera di Commercio, che prevede contributi a fondo perduto per i cittadini che decidano di installare sistemi di allarme e di sicurezza presso le abitazioni private. Le domande scattano da domani 31 maggio.
Ieri, intanto, nonostante il maltempo, molti i cittadini che si sono fermati presso i box delle imprese per chiedere informazioni sull’argomento, particolarmente sentito.
Questi i nomi delle nostre aziende associate presenti ieri in Galleria Matteotti: Antera – Soluzioni globali, Brt Elettrica di Bertazza R., Chiarati Sistemi srl, Corpo dei Vigili giurati, Dalsiro Serramenti snc, Dynamic System, Elettricità e Comm. Sicurezza, Essebi Progetti srl, Folli Armando Impianti, Marani Manuele Impianti, Telloli Luigi, Telsat snc., Coop Service Soc. Coop.

Maurizio Ferrini a Ferrara. Aspettando “Il cielo sopra Ferrara”

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Mercoledì 1 giugno alle ore 17, presso la Libreria Ibs+Libraccio (p.zza Trento Trieste), si terrà la presentazione in prima assoluta dell’ultimo libro di Maurizio Ferrini dal titolo “… O NO?” (Manfredi Edizioni, 2016).

unifeDialogheranno con l’autore Paolo Zamboni, Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara, e Andrea Maggi, Responsabile dell’Ufficio Comunicazione ed eventi di Unife.

L’iniziativa rientra nell’ambito della giornata “Il cielo sopra Ferrara. La ricerca e la sicurezza”, che si terrà a Ferrara Fiere venerdì 3 giugno e alla quale parteciperà lo stesso Ferrini.

Romagnolo di Cesena, Maurizio Ferrini è stato scoperto da Renzo Arbore con la trasmissione su RAI 2 “Quelli della Notte” nella primavera del 1985. Dopo aver vestito i panni di un veterocomunista venditore di pedalò per la ditta Cesenautica, Ferrini crea il personaggio della Signora Emma Coriandoli nell’autunno 1989 presentandola per la prima volta a “Domenica In” su RAI 1 insieme a Gianni Boncompagni.
Conduce per tre stagioni consecutive “Striscia la Notizia” di Antonio Ricci su Canale 5 dal 1992 al 1994. Interpreta tra gli altri i film “Compagni di Scuola” di Carlo Verdone, “Animali Metropolitani” di Steno, “Il Commissario Lo Gatto” di Dino Risi, “Sognando la California” di Carlo Vanzina. È autore dei romanzi L’Ultimo Comunista e di È permesso?, dove scrive con lo pseudonimo di Emma Coriandoli. Vive e lavora in Romagna.

Incrocio rione “Pelandri”, a breve l’istallazione di un T-Red

da: Comune di Comacchio

“Siamo in attesa di una soluzione più strutturale e cioè la realizzazione di una rotatoria nel tratto di SS309 interna al centro abitato, un intervento già previsto in un piano particolareggiato di iniziativa privata che permetterebbe senza dubbio di ridurre la velocità dei veicoli e di garantire la sicurezza viaria”. A spiegarlo è l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Comacchio Stefano Parmiani, riferendosi alle sollecitazioni giunte dai cittadini di San Giuseppe in merito alla pericolosità dell’incrocio sulla Romea in prossimità del rione Pelandri, ed alla connessa interpellanza presentata dal Consigliere Davide Michetti.
“Nel frattempo, l’Amministrazione Comunale ha già dato mandato al settore Lavori Pubblici per la progettazione e la realizzazione di un attraversamento semaforico pedonale a chiamata di collegamento tra San Giuseppe e il quartiere Pelandri – continua l’Assessore – ed il Comando di Polizia Municipale ha già ottenuto un parere preventivo positivo da Anas per l’installazione nell’impianto semaforico di un T-Red o PhotoRed. Si tratta di un sistema tecnologico che rileva le infrazioni ed è omologato per funzionare senza la presenza della polizia. La particolarità sta soprattutto nel fatto che tali apparecchiature riescono ad effettuare una ripresa video dell’intera manovra realizzata dai conducenti dei veicoli, in modo da evidenziare anche tutte le condizioni del traffico al momento dell’infrazione”.
“I cittadini di San Giuseppe non hanno torto – spiega, a sua volta, il Sindaco Marco Fabbri – spesso i veicoli, e soprattutto i mezzi pesanti, transitano senza rispettare la segnalazione semaforica. L’installazione di questi impianti è una delle tappe di un percorso più ampio volto a garantire la sicurezza nel territorio. Cercheremo di informare nel miglior modo possibile sia gli ospiti che i cittadini di Comacchio, certi di aver dato finalmente una risposta ad una richiesta avanzata da tempo dalla comunità”.

I Kiss all’Apollo e al Cinepark

da: Uff. Stampa Apollo Cinepark

kissbDopo i Queen e i Led Zeppelin anche i Kiss arrivano al cinema: solo martedì sera alle 20.15 all’Apollo di Ferrara e al Cinepark di Cento sarà in sala il concerto del 2014 al del famigerato Hard Rock Hotel & Casino di Las Vegas. “KISS Rocks Vegas”, l’evento che raccoglierà i fan di tutto il mondo per celebrare la band che con più di 100 milioni di dischi venduti, 30 album d’oro e 14 di platino, ha conquistato più premi di ogni altro gruppo americano, diventando uno dei più influenti di tutta la storia del rock.
Famosi anche per il look iconico, i Kiss si formano a New York nel 1973 da Paul Stanley (voce, ritmo chitarra) e Gene Simmons (voce, basso chitarra). I loro live sono la quintessenza del rock teatrale, arricchiti da performance spettacolari con numeri da mangiafuoco, sputi di sangue sintetico, chitarre che sparano fumo, razzi e fuochi d’artificio. Tommy Thayer (chitarra, voce nonché produttore di KISS Rocks Vegas.) ed Eric Singer (batteria, percussioni, voce) completano la potente lineup della band.

Arriva nelle Sale Italiane l’ultimo appuntamento della Stagione della grande Arte al Cinema

da: organizzatori

Istambul e il Museo dell’innocenza di Pamuk
Quando l’immaginazione diventa realtà

Sbarca sul grande schermo solo il 7 e l’8 giugno la storia del museo di Istanbul nato dall’immaginazione del Premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk: l’unico luogo al mondo che ha preso vita… da un romanzo

PAMUK_POSTER_100x140In genere i musei più belli del mondo sono quelli cui si ispirano i registi e i romanzieri per le loro opere: basti citare Belfagor – Il fantasma del Louvre o la Mary Beton descritta da Virginia Woolf, che aggirandosi tra gli scaffali del British Museum dà il via a Una stanza tutta per sé.

A volte, però, accade anche il contrario.

Prendete uno degli scrittori contemporanei più amati al mondo, premio Nobel per la letteratura nel 2006, tradotto in più di 60 lingue e con oltre dodici milioni di copie vendute in tutto il pianeta. Sia che siate suoi lettori da sempre, sia che vi avviciniate per la prima volta alle sue opere, permettete a Pamuk, il romanziere più famoso di Istanbul, e al film di Grant Gee di guidarvi per le vie della città e lasciatevi ammaliare da una storia di collezionismo misteriosa e intensa che racconta come un luogo reale possa nascere, in occasioni particolari come questa, dalla forza dell’immaginazione e della scrittura.

Il Museo dell’innocenza di Pamuk, che è stato presentato alle Giornate degli Autori della 72/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ci conduce infatti attraverso i sentieri di un’ossessione amorosa, quella di Kemal per la giovane Füsun. Per placare il suo desiderio verso la ragazza che non può avere, Kemal inizia a raccogliere ogni oggetto che gliela ricordi, a cominciare ovviamente dall’orecchino che lei perse la prima volta che fecero l’amore insieme, “il momento più felice della mia vita”. Così, proprio per riconquistare quell’attimo perduto nel tempo, Kemal assembla, oggetto dopo oggetto, una collezione che, agli occhi del mondo, non può che apparire follia. Giunto al termine della vita, Kemal chiede all’amico scrittore Orhan Pamuk di costruire un museo che raccolga queste memorie: il Museo dell’innocenza. E lo scrittore lo accontenta, scrivendo un libro che conquista i lettori di tutto il mondo. Da quel libro, pubblicato in Italia da Einaudi, è nato però qualcosa di più: il progetto di un museo reale a Istanbul – nel vecchio palazzo dove “abitava” Füsun- un museo nato dalla forza dell’immaginazione e ormai visitatissimo dai viaggiatori che arrivano nell’unica città del mondo che si divide tra due continenti e che ha avuto tre nomi illustri nel corso dei secoli: Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul.

Per raccontare questo museo e questa storia d’amore, il 7 e 8 giugno (proprio nei giorni in cui Pamuk festeggerà il suo compleanno) arriva al cinema ISTANBUL E IL MUSEO DELL’INNOCENZA DI PAMUK. Quando l’immaginazione diventa realtà diretto da Grant Gee, una produzione Hot Property Films in coproduzione con Illuminations Films, Venom, In Between Art Film e Vivo film e in associazione con Finite Films e con ARTE France-La Lucarne, distribuito Nexo Digital come appuntamento conclusivo del ciclo della Grande Arte al Cinema (l’elenco delle sale su www.nexodigital.it).

Spiega il regista Grant Gee “Ero consapevole che Orhan aveva immaginato un luogo chiamato Il museo dell’innocenza e nel 2008 aveva pubblicato un grande romanzo con lo stesso titolo. Quello che invece non sapevo era che, due mesi dopo la mia prima visita a Istanbul nel 2012, Orhan avrebbe aperto le porte del vero Museo dell’innocenza. Un museo reale di oggetti reali – i resti e i tesori di un amore tragico che risale a 30 anni prima. Un museo che è diventato immediatamente parte integrante dell’itinerario istituzionale della Istanbul culturale: la crociera sul Bosforo, Santa Sofia, la Moschea Blu, il Grand Bazaar, il Museo dell’innocenza… Un museo reale che è una finzione”.

Non solo a Istanbul l’immaginazione di un grande scrittore è diventata dunque parte integrante dell’immagine stessa della città, ma una delle storie immaginate da Pamuk ha dato origine a un luogo fisico, a un museo vero e proprio da visitare ed esplorare con tutti i nostri sensi. Un tesoro nel cuore di Istanbul: una storia di collezionismo e amore, la celebrazione del potere dell’immaginazione di plasmare la realtà che ci circonda.

Spiega Franco di Sarro, amministratore delegato di Nexo Digital: “Questo è un film strabiliante e penso che la stagione della Grande Arte al Cinema non potesse concludersi in modo più sorprendente: intrecciando cinema, letteratura e arti visive. In questi mesi abbiamo portato sul grande schermo le storie dei pittori più amati, da Leonardo da Vinci a Goya, da Monet a Renoir, e alcuni dei musei più importanti del mondo. Siamo stati nella Firenze rinascimentale e abbiamo scoperto gli Uffizi, ci siamo immersi in quel Tempio di meraviglie che è il Teatro alla Scala di Milano, abbiamo riscoperto le magnifiche collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo ed esplorato i tesori delle Basiliche Papali di Roma. Ora, con ISTANBUL E IL MUSEO DELL’INNOCENZA DI PAMUK, ci spingiamo ancora oltre e ci interroghiamo sull’arte del collezionismo e sulla cultura turca raccontata dal Premio Nobel che ha dato vita al primo romanzo nella storia della letteratura… che è anche un museo vero e proprio”.

ORHAN PAMUK
Orhan Pamuk è nato nel 1952 a Istanbul, dove tutt’ora vive e lavora. Tradotte in tutte le principali lingue, le sue opere sono edite in Italia da Einaudi che ha finora pubblicato: Il castello bianco, La nuova vita, Il mio nome è rosso, Neve, La casa del silenzio, Istanbul, Il libro nero, La valigia di mio padre, Il Museo dell’innocenza, Altri colori, Il Signor Cevdet e i suoi figli, Romanzieri ingenui e sentimentali e L’innocenza degli oggetti.Nel 2006 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Nella primavera del 2012 Pamuk ha finalmente realizzato il sogno di un progetto decennale, aprendo a Istanbul il Museo dell’Innocenza. Il museo incarna l’omonimo romanzo pubblicato nel 2008. Nel 2014 il Museo dell’Innocenza ha vinto il premio di Museo Europeo dell’Anno.

GRANT GEE
Grant Gee vive e lavora a Brighton, in Inghilterra. Ha realizzato film su anarchici, gruppi rock, scalatori e scrittori. Il suo film sui Radiohead, Meeting People is Easy (1997) ha ottenuto una nomination per i Grammy Awards. Ha anche diretto l’iconico video musicale di No Surprises, uno dei celebri brani del gruppo. Con il film Joy Division ha vinto il Grierson Award per il miglior documentario (2008). The Western Lands è stato premiato come miglior cortometraggio al Banff Film Festival (2008). Il suo film Patience (After Sebald) del 2012, sul capolavoro inclassificabile di WG Sebald Gli anelli di Saturno, è stato presentato in anteprima mondiale al New York Film Festival ed è stato distribuito in sala sia Regno Unito che negli Stati Uniti. Attualmente sta sviluppando il suo primo lungometraggio di finzione, un adattamento da The Lighthouse di Alison Moore.

EMILIA ROMAGNA Bologna Odeon
EMILIA ROMAGNA Bologna The Space
EMILIA ROMAGNA Carpi Space city
EMILIA ROMAGNA Casalecchio di Reno Uci
EMILIA ROMAGNA Cesena Eliseo 8 e 11/6
EMILIA ROMAGNA Faenza Cinedream
EMILIA ROMAGNA Ferrara Apollo
EMILIA ROMAGNA Ferrara Uci
EMILIA ROMAGNA Forlì Astoria
EMILIA ROMAGNA Modena Raffaello
EMILIA ROMAGNA Modena Victoria
EMILIA ROMAGNA Parma The Space
EMILIA ROMAGNA Parma The Space Cinecity
EMILIA ROMAGNA Piacenza Iris 2000
EMILIA ROMAGNA Piacenza Uci
EMILIA ROMAGNA Ravenna Astoria
EMILIA ROMAGNA Reggio Emilia Uci
EMILIA ROMAGNA Riccione Cinepalace
EMILIA ROMAGNA Rimini Tiberio 08-giu
EMILIA ROMAGNA Rimini Giometti le Befane
EMILIA ROMAGNA Rimini Savignano

“Bike Long Ride” ha fatto tappa a Ferrara il 30 maggio in piazza Castello

da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

Sarà il tipico Pampepato, il gustoso ambasciatore di Ferrara a Londra. Ha fatto tappa anche a Ferrara, la Città delle Biciclette per eccellenza, la “Bike Long Ride”, con destinazione finale Londra il progetto di promozione cicloturistica itinerante, seguito anche dalla trasmissione Icarus di Sky Sport, che arrivata domenica scorsa all’ombra del Castello Estense è ripartita stamani (30/05) da piazza Castello A fare gli onori di casa al gruppo di ciclisti impegnati nell’impresa (2100 km complessivi, con tappe in dieci città italiane, sei francesi e due inglesi) è stato Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara, affiancato da Zeno Govoni, proprietario dell’Albergo “Annunziata, Simone Zannini, organizzatore della “Gran Fondo del Po” e della ciclo storica “Furiosa” e dal designer costruttore Ciro Patricelli della CP – Bikes & Design, start up ferrarese nel mondo delle due ruote: un modo insomma per dare anche un “tocco” estense a questa esperienza internazionale.
“Ferrara è una città fantastica – ha esordito Mauro Fumagalli tour operator marchigiano promotore del progetto – la nostra è l’idea molto semplice cioè quella di realizzare una vera e propria fiera itinerante del cicloturismo portando poi con noi tappa dopo tappa qualcosa della città che abbiamo attraversato fino al momento clou a Londra”. E a rappresentare Ferrara il suo dolce più apprezzato e conosciuto: cioè il Pampepato: “E’ un progetto di valorizzazione che ha trovato il supporto della Confcommercio e Federalberghi e che avrà una sua visibilità mediatica attraverso Sky in un ottica che va oltre i confini nazionali” ha spiegato Urban.
A salutare il team in partenza (tra i ciclisti impegnati anche la campionessa paralimpica Antonella Rutigliano) il vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto: “Il cicloturismo è un fenomeno di nicchia sempre più importante all’interno dei flussi turistici. Per questo ogni azione strutturale e marketing di valorizzazione trova il nostro sostegno”
La Long Ride è prevista in arrivo nella capitale inglese il prossimo 13 giugno.

Il 31 maggio la proiezione del film “Ti guardo” presso il Cinema Boldini

da: Alice Bolognesi

martedì 31maggio ore 21.00 – ingresso 5 euro
versione originale con sottotitoli in italiano

Ultimo appuntamento con la rassegna dedicata agli inediti al Cinema Boldini, martedì 31 maggio alle ore 21.00 verrà proiettato il film vincitore dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia

TI GUARDO, regia di Lorenzo Vigas.

Nella caotica e agitata Caracas di oggi, Armando, proprietario di un laboratorio di protesi dentali, è alla ricerca di giovani ragazzi alle fermate degli autobus, a cui offre del denaro per andare a casa sua. Contemporaneamente Armando spia un vecchio di cui conosce l’abitazione, per vedere dove va: i due hanno qualcosa del proprio passato che li lega. Un giorno Armando porta Elder, il leader di una gang di strada, a casa sua. Inizia così, dopo questo primo incontro, una relazione che cambierà le loro vite per sempre.
Vincitore a sorpresa del Leone d’oro all’ultima Mostra del cinema di Venezia, l’opera prima di Lorenzo Vigas (che in originale si intitola “Desde allá”, ovvero “Da lontano”) è prodotto da due tra i registi messicani più noti: Michel Franco, vincitore nel 2012 della sezione “Un certain regard” a Cannes, e Guillermo Arriaga, che tra l’altro era lo sceneggiatore dei primi film di Alejandro Gonzáles Iñárritu.
Protagonista del film è Armando, un uomo di mezza età, che di mestiere costruisce protesi dentarie, e per il resto batte i quartieri poveri di Caracas in cerca di ragazzini, che poi fa spogliare in casa propria e osserva masturbandosi. Uno di loro, Elder, giunto in casa lo aggredisce, lo deruba e scappa. Armando però lo cerca ancora, e intraprende con lui una relazione platonica, paterna e anche un po’ sadomasochistica. La storia precipita quando Armando rivela al ragazzo la propria drammatica relazione col padre. Per gran parte del racconto il regista segue i due personaggi con piglio documentario, con macchina a mano, senza alcun tipo di musica, usando molto i rumori della città. Ma nello stesso tempo il suo sguardo è sapientemente costruito, con elegante uso dell’inquadratura panoramica e continui giochi di messa a fuoco. Insomma, lo stile tipico di un “realismo d’autore” che caratterizza molta produzione internazionale da festival. A tenere in piedi il gioco è il protagonista Alfredo Castro, attore feticcio di Pablo Larraín ed il giovane esordiente Luis Silva.

Le Pagine approva il miglior bilancio della storia della cooperativa

da: organizzatori

Sabato scorso negli spazi di Wunderkammer, alla presenza del 50% dei soci, si è tenuta l’assemblea di approvazione del bilancio 2015 e presentazione del primo bilancio sociale della cooperativa specializzata in biblioteche, archivistica, catalogazione e servizi educativi che conta 163 dipendenti.

All’apertura dei lavori il Vicesindaco Maisto ha subito sottolineato l’importanza della presenza, a Ferrara, di realtà imprenditoriali consolidate che operino nel settore culturale in un momento di particolare rilancio proprio del patrimonio culturale, verso cui sta puntando l’amministrazione.
Una giornata particolarmente positiva, condotta da Tomas Gallerani (che a Le pagine ha da pochi giorni festeggiato un anno di presidenza) segnata l’approvazione del miglior bilancio della storia della cooperativa, una vera svolta dopo gli ultimi anni segnati da grandi difficoltà. Altra svolta epocale è rappresentata dalla decisione del CdA di redigere il primo bilancio sociale – prima ancora di sapere che sarebbe diventato uno strumento obbligatorio per le cooperative. A presentare il documento, attraverso il quale la cooperativa intende rendere conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse nel corso dell’anno, in segno di trasparenza verso i soci e tutti gli stakeholder, è intervenuto il consigliere Sergio Bottoni.
È stata poi la volta di Silvia Ferioli, responsabile del settore catalogazione, chiamata a relazionare sul recente ottenimento delle certificazioni di qualità ISO9001 e sulla somministrazione di un questionario di soddisfazione, che ha registrato, tra i risultati, il miglior risultato di sempre in riferimento al gradimento dei dipendenti.
Sempre in termini di apertura e trasparenza, Le Pagine, ha deciso, negli ultimi mesi, di aprirsi ai social network, con una pagina Facebook, gestita in modo collaborativo, divenuto principale strumento per comunicare verso l’esterno, novità e iniziative, tra cui si sottolinea la prima sponsorizzazione della cooperativa che quest’anno ha deciso di finanziare la rassegna cinematografica estiva al Parco Pareschi, che verrà affiancata anche da un programma di attività didattiche per bambini, ideato e gestito dal settore educativo di Le Pagine.
In chiusura, Chiara Bertelli, coordinatrice territoriale di Legacoop Estense, è intervenuta per esprimere soddisfazione per l’ampia presenza di cooperative impegnate nel settore culturale sul territorio ferrarese e per sottolineare l’importanza, nell’ambito della cooperazione, dell’impegno e, a volte, dei sacrifici, di tutti i soci, che, nel caso di Le Pagine, devono essere orgogliosi di aver partecipato in prima persona alla notevole ripresa degli ultimi mesi.

A Ferrara la raccolta delle firme per i referendum sociali prosegue per un altro mese

da: organizzatori

Anche a Ferrara la raccolta delle firme per i referendum sociali prosegue per un altro mese.
La partecipazione delle persone è buona e lascia ben sperare per il raggiungimento del numero necessario a presentare i quesiti contro la “cattiva scuola”, gli inceneritori, le trivelle e ad aumentare il numero delle firme della petizione sull’acqua pubblica.
Occorre però che in questo mese ci sia un impegno da parte di tutt@ quell@ che credono che la democrazia sia nelle nostre mani.
Diversi attivisti ed attiviste si sono impegnati, si stanno impegnando e si impegneranno anche a Ferrara e provincia: le prossime sono settimane decisive e abbiamo bisogno anche di te!
Metti a disposizione un paio d’ore ed aiutaci ad aumentare il numero dei banchetti; chiedici come poter dare una mano segnalando la tua disponibilità via mail a: referendumsociali.ferrara@gmail.com

Inizia domani la “Biblioteca itinerante di Letteratura”

da: Associazione Culturale Ferrara Off

Martedì 31 maggio ore 17
Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado”
INTRODUZIONE A ‘IL GATTOPARDO’ a cura di Monica Pavani

Si apre domani pomeriggio alle 17, al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, la manifestazione ‘Biblioteca itinerante di Letteratura’, organizzata nell’anno del centenario della nascita di Giorgio Bassani dall’associazione culturale Ferrara Off. Un omaggio allo scrittore attraverso un percorso di letture e incontri di approfondimento dedicato alla sua attività di redattore capo per la rivista “Botteghe Oscure” e di editore per la casa editrice Feltrinelli.
Con la sua attività di editore Bassani contribuì alla costruzione di un clima culturale fecondo, grazie alla diffusione di autori come Tomasi di Lampedusa, Karen Blixen, Boris Pasternak, Truman Capote, Octavio Paz, Günter Grass, Albert Camus, Mario Soldati, Tommaso Landolfi, Borges, Forster, W. H. Auden e tanti altri. Il primo appuntamento, realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, è dedicato alla pubblicazione de ‘Il Gattopardo’, che si deve al celebre autore ferrarese. Bassani disse che “dopo Tomasi di Lampedusa, qui in Italia scrivere un romanzo è diventato molto più difficile”. Monica Pavani accompagnerà gli spettatori a scoprire le ragioni della pubblicazione del romanzo e l’influenza che questo ebbe sulle opere successive di Bassani, in particolare su ‘Il Giardino dei Finzi-Contini’ e su ‘L’airone’. Durante tutti i sabati di giugno ‘Il Gattopardo’ verrà letto integralmente – a puntate – presso il Teatro Ferrara Off da Maria Paiato (Premio Ubu 2005 e 2006 come migliore attrice italiana). Oltre al patrocinio del Comune di Ferrara, e della Regione Emilia-Romagna, ‘Biblioteca itinerante di Letteratura’ vanta anche il patrocinio del ‘Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giorgio Bassani’, recentemente costituito dal Ministro Dario Franceschini, e del patrocinio della sezione di Ferrara di Italia Nostra, di cui Bassani fu presidente nazionale per quindici anni. Per informazioni 333.6282360 e www.ferraraoff.it.

Golf: gara Nazionale Segafredo

da: organizzaori

Fortini stabilisce un nuovo e (forse) ineguagliabile record del campo

Un vero spettacolo quello che si è potuto ammirare al Cus Ferrara Golf in occasione dell’ 11^ edizione della gara Nazionale Segafredo.

Al via, come da regolamento, “solamente” 132 giocatori (90 maschi e 42 femmine) a fronte dei 150 iscritti provenienti da numerosi circoli italiani.

A difendere i colori del Cus ben 9 giocatori; ai neo promossi, Filippo Maggi, Giacomo Fortini, Emanuele Govoni ed Alessandro Bolognesi si sono aggiunti: Edoardo Gallerani, Gianmarco Audino, ed i giovanissimi Andrea Cavazzini, Luca Braghiroli e Nicolò Pantaleoni.

L’ondata di scatenati golfisti, ha invaso il Cus fin da venerdì per la consueta prova campo: la gara infatti è valida oltre che per l’ordine di merito dilettanti, anche per i ranking regionali e nazionali giovanili. Ad accoglierli un sole meraviglioso ed un percorso in eccellenti condizioni.

L’albo d’oro vede sul podio più alto da due stagioni il cussino Giacomo Fortini, ed è proprio l’azzurro Fortini che ruba la scena ad alcune ottime prestazioni dei compagni chiudendo il suo primo giro in un incredibile 60 colpi lordo, ben 8 sotto il par del campo, migliorando così di un colpo il precedente record del campo da lui stesso ottenuto due anni prima. Risultato che lo proietta al comando della classifica di giornata davanti al giovanissimo Bovari con 64.

Al 10° posto ancora un’ottima prestazione con 70 colpi di Edoardo Gallerani. Si piazza al 13° posto il capitano Filippo Maggi che sigla sullo score un 71 finale. Alessandro Bolognesi, sciupa tutto in due buche e con 72 colpi chiude il suo primo giro in 21^ posizione. Non soddisfatto della propria prestazione Emanuele Govoni, 26° con 73, da dimenticare il giro del rientrante Gianmarco Audino, 81 il suo score di giornata. Alternano colpi pregevoli e banali ingenuità i tre giovanissimi Andrea Cavazzini (82), Nicolò Pantaleoni (82) e Luca Braghiroli (79), per loro la tensione è stata un avversario pin più.

Per il secondo giro, le premesse per un finale scoppiettante c’erano tutte, ma come spesso accade in questo periodo il vero protagonista è stato il maltempo che ha costretto il Direttore del torneo a sospendere la gara prima ed annullarla poi, rendendo così validi per la classifica finale i risultati del primo giro. Aggiunge così ancora il suo nome all’albo d’oro Giacomo Fortini con 60, al secondo posto, con 64 punti il giovanissimo Pietro Bovari, del golf Ambrosiano, terza posizione per Lorenzo Tatti con 68 del golf Firenze Ugolino. In campo femminile vince con 68 colpi lordi Chiara Polichetti del Golf club Verona. (CC21)

Una via per Almirante

da: Giorgio Fabbri

“La personalità politica” di Giorgio Almirante “è stata tra le più significative nel percorso repubblicano della destra italiana. Un cammino travagliato, su cui pesava il fallimento del precedente regime e le drammatiche conseguenze della guerra. Tuttavia la crescita democratica e sociale, sospinta dal nuovo quadro costituzionale, ha consentito alla destra di portare il proprio contributo nelle diverse istituzioni rappresentative, e di questo apporto Giorgio almirante si è fatto interprete, cercando di legare i fili di una coerenza morale”. Lo ha scritto nel settembre 2015 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al convegno “Almirante, Europa e sovranità”, svoltosi nella sala della Regina della Camera, che ha chiuso le celebrazioni organizzate dalla Fondazione intitolata alla memoria dello storico leader del Msi, in occasione del centenario della sua nascita.”Anche negli anni più difficili della storia repubblicana, egli -ricorda ancora il Capo dello Stato- seppe comprendere l’importanza del dialogo politico e del confronto parlamentare, favorendo con il suo carisma, pur di fronte a spinte radicali presenti nella sua area, una progressiva inclusione dell’elettorato ispirato ai valori della destra”. “Confido che oggi le vostre riflessioni -conclude Mattarella- aiutino ad arricchire il dibattito pubblico, traendo dalle vicende storiche motivi di impegno per il bene del Paese”.
Che ne pensano Maisto e tutti quelli che i stracciano le vesti perché qualcuno propone di intitolare una via a Giorgio Almirante…Vorrebbero censurare anche Mattarella?

A Luisa Gallotti Balboni è stata intitolato il polo scolastico di via del Salice

da: Salvina Bassi

A proposito di Luisa Gallotti Balboni, a cui è stata intitolato il polo scolastico di via del Salice, vorrei ricordare un significativo lapsus, sfuggito al consigliere comunista Giuseppe Ferrari allorché il Sindaco (lei si definiva sindaco,cara “assessora” Felletti, non sindaca!) si congedava dal Consiglio comunale per poter essere candidata al Senato della Repubblica.il compagno Ferrari, elogiando l’operato del Sindaco uscente, affermava che la professoressa Balboni «aveva dimostrato come una donna non sia diversa dall’uomo» (sic!).Quanto sopra la dice lunga sul maschilismo di fondo regnante nel vecchio P.C.I. Alle compagne dell’UDI (se ancora si chiamano così) vorrei invece ricordare che Luisa Gallotti Balboni oggi le farebbe inorridire poiché l’ex Sindaco riconosceva “alla maternità un ruolo fondante dell’identità femminile” . Parole che oggi,forse, pronuncerebbe a Ferrara solo Mons. Negri…
Quanto sopra per ricordare con affetto una donna che dovette combattere il maschilismo innanzi tutto all’interno del proprio partito, dove in molti pensavano che la vera politica fosse un affare per soli uomini…

Giovedì 2 giugno appuntamento con il Mercatino Biopertutti

da: organizzatori

Giovedì 2 Giugno in occasione della Festa della Festa della Repubblica si svolgerà un’ edizione straordinaria del Mercato dei Prodotti Biologici ed Ecosostenibili in Piazzale dei Giochi (area PortaCatena)dalle ore 8 alle 13,30.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione BioPerTutti , garantisce ai consumatori la possibilità di fare la spesa settimanale-BIO completa ospitando aziende di eccellenza dell’Emilia Romagna e del Veneto. I consumatori troveranno un’ampia gamma di prodotti di alta qualità: fragole, ciliegie, lamponi, asparagi e verdure dell’orto, pane di pasta madre, biscotti e torte cereali antichi, anche senza zucchero e vegan. Inoltre olio, riso, miele e piante aromatiche. Tra le novità di Giugno l’Angolo Benessere, dedicato al consumatore attento a prendersi cura di sé nel modo più naturale e meno invasivo possibile, affidandosi ai doni e tesori della natura. Si potranno trovare cosmetici, oli essenziali, prodotti per la casa, e per gli animali, rimedi per prevenire ed affrontare ogni disturbo dell’organismo ( tè, tisane, elisir funzionali, integratori…).E inoltre consulenze professionali su alimentazione e uso terapeutico delle piante.
Qualità, salute e bontà: sono questi gli obiettivi che l’associazione BioPerTutti porta avanti attraverso il Mercato, pensato per tutti coloro che cercano prodotti freschi e genuini, e soprattutto vogliono fare scelte sostenibili e migliorare la qualità della propria vita.

Canottaggio: tre ori per il Cus in due settimane e tanti buoni piazzamenti

da: ufficio stampa Cus Ferrara

Bel bottino di medaglie per il Cus Ferrara Canottaggio al termine di due intense
settimane di gare. Domenica 29 maggio, nel meeting nazionale di San Giorgio di
Nogaro, Matteo Rinaldi e Valerio Prestigiovanni sono arrivati primi nel doppio
cadetti. Primo posto anche per Simone Pappalepore nel singolo Allievi, mentre si
segnalano i due secondi posti raggiunti da Simone Pappalepore e Giovanni
Fiorentini nel doppio Allievi, e dal quattro di coppia Cadetti (equipaggio
regionale misto Cus Ferrara/Canottieri Ravenna composto da Matteo Rinaldi,
Valerio Prestigiovanni, Lavr Shtepa e Ithan Vecchi). I cussini sono anche
arrivati terzi nel quattro di coppia cadetti con Matteo Rinaldi inserito nel
misto con Canottieri Firenze e il quarto posto singolo Allievi di Giovanni
Fiorentini. Sabato 28 maggio a Genova per i campionati universitari, il quattro
senza senior maschile ha colto il secondo posto (sulla distanza dei 500 metri)
con Pierre Calderoni, Umberto Sandri, Enrico Pirani e Giorgio Namari, oltre al
terzo posto del quattro senza senior maschile (distanza 2000 metri) con Pierre
Calderoni, Umberto Sandri, Enrico Pirani e Giorgio Namari. Domenica 22 maggio,
il Cus Ferrara Canottaggio ha partecipato al Regionale di Ravenna. Nel doppio
Cadetti, grande soddisfazione per i cussini Mattero Rinaldi e Riccardo Filace
che sono arrivati primi. Simone Pappalepore ha ottenuto la terza posizione nella
categoria Allievi maschile. Il quattro di coppia senior maschile composto da
Giacomo Braghiroli, Giovanni Balboni e Michele Frasca, Riccardo Peretti è
arrivato al secondo posto, il due senza Ragazzi ha preso la medaglia di bronzo
grazie a Antonio Caputo e Riccardo Venturi, mentre un altro terzo posto è
arrivato dal due senza Ragazzi equipaggio composto da Filippo Dinardo e Giovanni
Ambrosini. Terzo posto anche per il doppio Allievi con Simone Pappalepore e
Marcello Vicentini. Si chiude con Giacomo Braghiroli, Michele Frasca e Riccardo
Peretti giunti terzi nel quattro senza senior. Prossimi impegni: il 4/5 giugno
al meeting nazionale di Piediluco con Balboni alla caccia del pass per gli
Europei e l’11/12 giugno per i campionati italiani Ragazzi e Under 23 a Gavirate
(Varese).
Le due foto si riferiscono alla delegazione Cus nei campionati universitari

I focolai nascosti del dente

I denti devitalizzati e quelli con trattamento della radice sono le cause più comuni di focolai dentari. Seguono le periodontosi (processo distrofico dei tessuti del parodonto, con atrofia progressiva dell’apparato sospensore del dente) dei denti dislocati che possono diventare dei focolai (Lodenkamper) come corpi estranei, ma possono essere anche secondari come per esempio un’appendicite cronica, che può esistere da molti anni forse dovuta alla tossicità della salmonella e può attivare un focolaio dentario silente. La bocca è piena di enterococchi: quando vi è una batteriemia o un influenza, i batteri passano dal sangue via fluido extracellulare attraverso i canalicoli nel terzo esterno dello strato di dentina. Se ristagnano a lungo si disintegrano e muoiono favorendo la formazione di tossine. Esse entrano nel connettivo e producono un effetto diffusione da quello che ora è un focolaio dentario. Se il sistema è integro allora vi sarà un processo alle tossine, ma quanto dura l’efficienza del sistema immunitario con questa civilizzazione? Essi comunque non possono essere visti ai raggi x dentari, ma con apposite apparecchiature bioelettroniche.

Riferimenti Minimi:
Lodenkamper h. physikalische medizin und rehabilitation nr.7 und heft nr 9 /1970 jahrgang

DIARIO IN PUBBLICO
Fragilità

Il termine fragilità, così generosamente elargito in zona istituzionale per spiegare, commentare, difendere certi avvenimenti inspiegabili o ritenuti tali, viene usato a più non posso in questi giorni che vedono: a Ferrara il quarto tentativo d’incendio del portone della Biblioteca Ariostea, il luogo sacro alla memoria e dove riposa il poeta in un fastoso tempio laico, e a Firenze il crollo di una parte del Lungarno Torrigiani a pochi metri dal Ponte Vecchio, sito impagabile per avere una vista unica sugli Uffizi. Così un titolo in prima pagina avverte: “Firenze è fragile, attenti a scavare” per proseguire “La città sembra voler ricordare quanto la bellezza si accompagni alla fragilità”, mentre per spiegare il gesto iterato dell’incendiario dell’Ariostea s’invoca la fragilità mentale

Fragilità dunque del territorio e della mente. Ma è così difficile tenerla sotto controllo?
I dati ampiamente esposti da chi si preoccupa e s’interessa di politiche ambientali e paesaggistiche, da Salvatore Settis a Tomaso Montanari a Vittorio Emiliani, a Paolo Liverani, per citarne alcuni tra i più presenti, indicano chiaramente l’origine de disastro ambientale nell’assenza o trascuratezza della manutenzione ordinaria. Così appare almeno pretestuosa l’indignazione del sindaco di Firenze, che imputa alla società Pubbliacqua incaricata della manutenzione dell’acqua in città, la colpa del disastro avvenuto. I guai fiorentini in realtà non sono stati del tutto sanati almeno dalla ricostruzione post-alluvione di cui ricorre in novembre il cinquantenario. E qui davvero sta l’origine del problema.
Più complessa la situazione dell’incendiario, che è stato riconosciuto con prove stringenti come autore dei tentativi d’incendio e delle scritte ingiuriose che hanno deturpato la biblioteca. Per fortuna le garanzie messe in atto dalla legge per provarne la colpevolezza anche se farraginose e a volte obsolete sono imprescindibili dalla concezione di stato democratico che prevede e impone prove certe di colpevolezza che solo ora sono state raggiunte.

Tuttavia ciò che rende veramente problematiche le scelte da adottare sta nella mancanza di quella ‘manutenzione ordinaria’ che rende insicura la difesa ambientale, paesaggistica e la protezione delle opere d’arte.
Non poter contare sulla presenza costante di una manutenzione ordinaria induce, per esempio, Giovanni Solimine, uno dei massimi studiosi del libro, a dimettersi dal Consiglio Superiore dei Beni Culturali, come riferisce Tomaso Montanari su La Repubblica:
“Ciò che mi induce a rassegnare le dimissioni sono le scelte fatte in occasione del recente bando per il reclutamento di 500 funzionari, che pure costituisce un altro successo riconducibile alla Sua presenza al vertice del MiBACT. In esso sono previsti solo 25 bibliotecari, e cioè una quota assolutamente residuale rispetto alle risorse destinate ad altri settori, senza tenere minimamente conto delle esigenze oggettive del comparto delle biblioteche […] Si potrebbero aggiungere altre considerazioni, ma non mi dilungo oltre. Mi limito a prendere atto che, per una questione così rilevante come l’attribuzione di risorse umane ad un settore ormai giunto al collasso (riduzione degli orari di apertura, scarsa accessibilità del patrimonio, invecchiamento delle collezioni, costante abbassamento del livello dei servizi erogati, contrazione dell’utenza e, come conseguenza di tutto ciò, una sostanziale marginalità delle biblioteche statali nel panorama bibliotecario nazionale) non si è ritenuto di usare altri parametri se non quelli aritmetici”.
Con altrettanta determinazione ha rassegnato le sue dimissioni Tomaso Montanari dal proprio ruolo di membro di commissione del Mibact. Con una lettera indirizzata al ministro Franceschini lo studioso protesta per la mancata destinazione del recupero di edifici storici o opere d’arte in cambio di pagamento delle tasse. Così Giulio Cavalli su Left riporta la lettera con le argomentazioni di Montanari:
“Abbiamo esaminato e chiuso ventiquattro complesse pratiche. – scrive Montanari nella sua lettera – Abbiamo deciso di accettare 11 proposte di cessione di beni culturali come pagamento delle imposte, per un valore totale di 2.055.396,31 euro: ma il ministero dell’Economia ci ha comunicato che il relativo capitolo dello stato di previsione della spesa prevede solo la ridicola cifra di 31.809 euro”. In queste condizioni, secondo Montanari, “il lavoro della commissione è del tutto inutile: o, meglio, è utile solo all’accanita propaganda che si sforza di rappresentare agli occhi degli italiani la falsa immagine di un governo sollecito verso il bene del patrimonio culturale. Poiché io, al contrario, ritengo che alcune leggi e ‘riforme’ promosse dall’attuale Governo […] e da Lei […] siano una grave minaccia per la ‘tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione’, non ho alcuna intenzione di prestare il mio lavoro e la mia competenza a quella propaganda”.

Da qui si può ben intendere quale sia l’importanza di una regolazione degli interventi ordinari. Altro che le grida e le multe inflitte al nuovo direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che per contrastare il suk degli irregolari che vendono di tutto nel piazzale degli Uffizi ha fatto diffondere con un altoparlante un audio che mette in guardia dai bagarini, dai borseggiatori, dagli irregolari! Come riferisce Paolo Ermini su il “Corriere Fiorentino”:
“La mossa però non è piaciuta granché a Palazzo Vecchio (ma perché?): prima le gelide dichiarazioni dell’assessore Gianassi preoccupato per il ritorno di immagine di Firenze nel mondo. Poi la visita dei vigili agli Uffizi perché si capisse l’antifona […] Ma Schmidt non ha fatto una piega ed è andato avanti. Alla fine il terzo atto: la notifica di una multa da oltre 500 euro, riducibili a meno di 300 se pagata entro 4 giorni”. Schmidt si è recato dal sindaco Nardella per dire che pagherà la multa, ma che affida all’opinione pubblica il senso del suo operato.

La fragilità con la quale la bellezza e la cultura devono fare i conti passa dunque proprio dalla ‘manutenzione ordinaria’ per cui, pur capendo il senso delle dimissioni di protesta di Giovanni Solimine e di quelle dell’amico Tomaso Montanari, non le condivido. Le dimissioni sono l’ultimo atto di un processo che non ha altra soluzione. E’ sicuro che prima di presentarle gli illustri studiosi abbiano tentato tutte le carte in loro mani?
Sono stati fatti tutti i passi necessari per vedere se c’era una possibilità di sbocco della situazione?
E’ giusto e necessario preoccuparsi di quella messa in sicurezza della bellezza, delle sue case ovvero dei Musei, delle opere d’arte che le ospitano, delle biblioteche insomma- che non solo rappresentano un problema estetico ma soprattutto etico.
Ma prima delle dimissioni ci deve essere la certezza d’aver provato ogni mezzo per difendere, proteggere, custodire, contro la fragilità, i diritti e le prerogative della bellezza.

Sfruttamento, precariato e discriminazione: storie di lavoratori ferraresi

locandina lavoro
Uno spettacolo per andare, valigia in mano, alla ricerca dei diritti del e sul lavoro, sempre più difficili da trovare, tra precariato, sfruttamento e discriminazione, per italiani e stranieri. È “Il lavoro non ha colore”, pièce ideata e organizzata da Cgil Ferrara, che si è tenuta venerdì pomeriggio nello spazio teatrale di Ferrara Off in via Alfonso I d’Este, nell’ambito della quattordicesima edizione del Festival dei diritti, intitolata “Percorsi di pace tra diritti e integrazione”.
Lavoratrici e lavoratori delle realtà produttive ferraresi, italiani e stranieri, cosiddetti ‘migranti economici’ o profughi di guerra, hanno raccontato le proprie vicissitudini, davanti al pubblico, grazie all’adattamento dei testi di Sabrina Bordin, che ha curato anche la regia dello spettacolo. Per questa loro prima esperienza teatrale i sette lavoratori sono stati affiancati dagli attori Marco Trippa e Catia Gianisella, che ha letto alcuni brani di Valeria Slaven sulle esperienze delle badanti dell’Est nel nostro paese, e le loro testimonianze sono state intervallate dalle musiche dei Fev, Luca Taddia alla voce e chitarra e Luca Caselli alla chitarra.

102_3175

C’è la maestra, che si vede improvvisamente togliere le garanzie contrattuali, ma deve nascondere rabbia e frustrazione perché “ci sono loro, i bambini”, che non si devono accorgere delle difficoltà del mondo adulto, non ancora: proprio i piccoli danno la forza a lei e alle colleghe per andare avanti e alla fine vincere la propria battaglia. C’è la oss proveniente dal Mali e la ferraresissima donna delle pulizie che lavora alla base dell’aeronautica e quella con un contratto a ore che viene dal Camerun. Ci racconta che per lei in fondo il difficile non è trovarlo un lavoro ma tenerselo: la prima volta viene licenziata perché “distrae gli uomini dal posto di lavoro”, è troppo carina, le altre perché non cede alle insistenti ‘attenzioni’ dei suoi datori di lavoro. “Possibile che una donna deve essere costretta a scegliere fra il lavoro e la propria dignità?”, si chiede.
Poi c’è il “profugo non rifugiato”, arrivato a dicembre dall’Afghanistan: trenta ore aggrappato sotto un camion dalla Grecia all’Italia, fino ad Altedo dove lo hanno scoperto: “non ho mai voluto essere un peso per questo paese, volevo lavorare e mandare soldi in Pakistan” dove ha lasciato il resto della famiglia, lui era il figlio maggiore, toccava a lui partire. Tornato in Italia dopo un viaggio lungo e pericoloso per andare a trovare la madre gravemente malata, nonostante avesse accettato stage e tirocini, e avesse concordato l’assenza con il proprio datore di lavoro, scopre che lo hanno sostituito, che per lui il lavoro non c’è più.
Infine le colleghe lavoratrici del settore agricolo: una italiana, l’altra rumena, entrambe rappresentanti sindacali, per difendere diritti e lottare per la propria dignità di lavoratrici nonostante le diffidenze reciproche che a volte covano sotto la superficie.
Brandelli di vite reali che ci impartiscono un’amara lezione: “di dignità ti deve bastare quella che hai dentro, perché nessuno te la riconosce”, quando sei costretto a lavorare a qualsiasi costo perché l’alternativa è non riuscire a dare da mangiare ai tuoi figli, non mandare denaro alla famiglia lontana, essere licenziato e sostituito da chi ha ancora meno da perdere di te. E ancora più desolante è che quasi tutti lavorano per realtà che si definiscono ‘cooperative’, ma che a quanto pare della cooperazione non hanno capito nulla.
Ritrovare il valore del lavoro come strumento di emancipazione e di cittadinanza, riconoscere la dignità di ciascuno lavoratore, perché “il lavoro povero e sfruttato non ha colore, né etnia”, come ha sottolineato in apertura Valentina Ziosi della segreteria confederale della Camera del Lavoro di Ferrara, ma nemmeno i diritti ne hanno, o forse ne hanno tanti, uno per ciascun viso: tutti insieme, un’unica bandiera arcobaleno come quella della pace.

Da non perdere: la collezione Cavallini Sgarbi in mostra a Osimo

L’avevo già scritto a marzo, sarebbe bellissimo avere la collezione Cavallini Sgarbi in mostra a Ferrara [leggi]: c’è talmente tanta bellezza in quelle opere, da rimanere senza respiro, un peccato non poter ammirarle sempre.

cristo-previati-sgarbi
‘Cristo crocefisso’, Gaetano Previati

Visitare la mostra di Sgarbi è come scorrere tutta la storia dell’arte italiana attraverso un centinaio di opere. Inoltre, e non è cosa di poco conto, a spiegare nell’audioguida è lo stesso collezionista che, oltre a fare una breve analisi di ognuna, racconta anche i motivi che lo hanno portato ad impossessarsene e aneddoti vari… perché anche il divertimento vuole la sua parte.

La collezione Cavallini Sgarbi in mostra ad Osimo è meravigliosa, farebbe gola veramente a tante istituzioni.

locandina-sgarbi-osimo
Locandina della mostra

“Lotto Artemisia Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi”, Osimo, Palazzo Campana, fino al 30 ottobre 2016.

A cura di Pietro Di Natale, la mostra è promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Osimo, dalla Fondazione Don Carlo Grillantini e dall’Istituto Campana.

Per visitare il sito clicca qui

Il Nobel a tutti i costi

30 maggio 1960: muore lo scrittore russo Boris Pasternak. Nato nel 1890, con il suo unico romanzo “Il dottor Živago” nel 1958 ha vinto il Premio Nobel per la letteratura, ma non ha potuto ritirarlo a causa delle pressioni del regime comunista ed è morto due anni dopo in povertà.
Forse non tutti sanno che “Il dottor Živago” è stato pubblicato in Italia nel 1957 in anteprima mondiale: Pasternak lo ha consegnato al giovane giornalista radiofonico italiano a Mosca Sergio D’Angelo, in cerca di nuovi romanzi per conto di Giangiacomo Feltrinelli e il testo è così uscito dall’Unione Sovietica. La prima edizione di 12.000 copie è andata esaurita in pochi giorni e, dato che le richieste non accennavano a diminuire, ne sono stampate altre. Il romanzo ha ottenuto una fama mondiale ed è stato tradotto in inglese, francese e tedesco. Nella primavera del 1958 Albert Camus nomina così Pasternak per il Premio Nobel. E a questo punto inizia un altro giallo, che questa volta coinvolgerebbe persino la Cia.
Secondo il regolamento un autore, per ricevere il Nobel, deve aver pubblicato nella propria madrelingua: requisito che mancava a Pasternak e al “Il dottor Živago”.
Si narra però che la Cia, poco tempo prima della nomina, avrebbe scoperto un’altra copia uscita dall’Urss e avrebbe obbligato ad atterrare all’aeroporto di Malta l’aereo con il passeggero che la trasportava. Gli agenti avrebbero preso e fotocopiato il testo, rimettendolo nel bagaglio dopo poche ore senza che i passeggeri sapessero nulla. Nell’agosto 1958 l’agenzia di intelligence americana avrebbe poi fatto stampare questa copia senza alcun diritto d’autore. E così l’Accademia per il Nobel ha potuto nominare Pasternak e il suo romanzo per il premio.

pasternak
Boris Pasternak

È bene quando una persona contraddice le nostre aspettative, quando è diversa dall’immagine che ce ne siamo fatta. Appartenere a un tipo significa la fine dell’uomo, la sua condanna. Se non si sa, invece, come catalogarlo, se sfugge a una definizione, è già in gran parte un uomo vivo, libero da se stesso, con un granello in sé di assoluto. (Boris Pasternak)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Ac du marò

Brano: Indian War Whoop dei The Holy Modal Rounders
Brano: Indian War Whoop dei The Holy Modal Rounders

E così alla fine è successo: è ufficialmente terminata l’epoca dei tormentoni sui marò.
Voglio sperare perché queste carnevalate ormai avevano un po’ rotto.
Non facevano ridere, non c’era niente da ridere e non ci sarà mai da ridere.
Però c’è da ridere perché Renzi ha anche detto che nessuno esibirà i marò come “bandierine politiche”.
Boh, forse il nostro premier in questi anni ha dormito come Brian Wilson.
Questa storia dei marò è stata da subito un gran piatto da porcata pieno di tramezzini infilzati da tutti i tipi di bandierine.
Nel frattempo la maionese marciva e la puzza è ancora qua.
Quindi così, aspettando la dispersione di questa puzza, via con un pezzo che è un esorcismo.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

Corte costituzionale: «Il busto del presidente antisemita resta qui»

da: Giorgio Fabbri

Caro Presidente Mattarella,
quando Lei era giudice costituzionale non Le dava fastidio passare ogni giorno davanti al busto di Gaetano Azzariti, già presidente del Tribunale della Razza?
E oggi come fa a celebrare il 60° anniversario della Corte senza dire una parola sulla presenza di quel busto che offende gli Italiani?
Non può suggerire al presidente della Corte Costituzionale – tanto bravo a darci lezioni di democrazia – di rimuoverlo?
Possibile che nessuno si vergogni?

Contro ogni Discriminazione

da: Giorgio Fabbri

Ho letto l’intervento dell’assessore (pardon : assessora) Annalisa Felletti sull’omofobia. che scrive “Abitare il mondo sapendo che esistono persone, culture e idee diverse con la possibilità di esporle senza essere esclusi o emarginati significa porre le basi per un futuro senza discriminazioni” . Sacrosante parole che sottoscrivo in pieno! Certo che l’assessora sarà coerente con se stessa, mi attendo che combatta contro tutte le forme di discriminazione a partire dalla cristianofobia imperante, che – fra l’altro – sta costando la vita a molti credenti in numerosi paesi islamici. Mi auguro altresì che esprima solidarietà ai difensori dell’obiezione di coscienza (vedi “caso” Fergnani) che taluno vorrebbe ridotti al silenzio, a coloro che osano ancora sostenere (Costituzione alla mano) che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, a quelli che hanno l’audacia di affermare che la vita umana inizia dal concepimento, a coloro che osano esporre i libri di Pansa, a coloro che vorrebbero nei consultori anche i rappresentanti delle associazioni pro-vita, a quelli che osano esternare dubbi sull” innocuità della “pillola del giorno dopo”, ai genitori che vogliono il presepe nelle scuole e pensano che sia “normale” avere una mamma e un papà e infine a coloro che – tacciati di militarismo – ricordano (sempre Costituzione alla mano ) che la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
Certo che la Sig.ra Felletti opererà contro ogni forma di discriminazione (tutte odiose, non solo quelle che più detestiamo perchè vicine alla nostra ideologia o ai nostri sentimenti) le auguro di tutto cuore BUON LAVORO!

Approvata la fusione del Consorzio Agrario dell’Emilia e del Consorzio Agrario di Ferrara

da: organizzatori

Il Consorzio Agrario dell’Emilia opera nelle provincie di Bologna, Modena e Reggio Emilia; il Consorzio Agrario di Ferrara è attivo nella provincia estense.
Entrambi sono da un secolo affermate istituzioni cooperative al servizio degli agricoltori locali.

Le prospettive di entrambi i consorzi sono ambiziose , ma per la loro realizzazione è necessario concentrare e ottimizzare le risorse delle due aziende.

E’ per questo che entrambi i Consorzi hanno deciso di intraprendere la strada virtuosa della fusione dei due sodalizi in un solo consorzio emiliano, attivo in tutte le merceologie utili all’agricoltura locale. Esso potrà rappresentare a breve il più forte consorzio agrario italiano.

Questa operazione di fusione è frutto di riflessioni e decisioni proprie delle due società, al di fuori di logiche sindacali o politiche, nel solo interesse degli imprenditori agricoli, che hanno ancora bisogno di forti e moderne strutture di riferimento.

La fusione che è stata approvata dai due sodalizi rispetterà i valori sociali della cooperazione agricola , la storia virtuosa dei consorzi agrari italiani , i livelli occupazionali, le reti agenziali presenti sui territori, la sicurezza dei crediti dei fornitori, tutti gli impegni e le obbligazioni già assunte da entrambe le imprese, verso i lavoratori, gli agricoltori e i fornitori.

Nel nuovo consorzio saranno presenti a tutti i livelli gli agricoltori ferraresi e nella provincia di Ferrara si concretizzerà un più forte e moderno centro di propulsione organizzativa e manageriale per sempre migliori servizi agli imprenditori agricoli.

Entreranno a far parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Agrario dell’Emilia 6 rappresentanti della provincia di Ferrara tra i quali 3 indicati dal Consorzio Agrario di Ferrara nelle persone di: Bruni Paolo, Brina Mario e Volpin Riccardo.

Le biciclette marchio turistico di Ferrara

da: Gigliola Peretti

Ho letto con stupore l’articolo del Sig. Fochi sulla ricerca di un marchio turistico per Ferrara.
Lo dico con una certa dose di invidia ma il brand turistico lo avete già da molto tempo ed è la bicicletta, che tiene insieme tutto quanto menzionato dall’articolo: dalle mura alla vivibilità di Ferrara, dalla città rinascimentale al territorio circostante. Tutto tranne forse il palio di Ferrara (a proposito, perché avete un Assessore al Palio e non uno alle Biciclette?).
Ho fatto un piccolo sondaggio tra amiche bolognesi e questo è quello che è emerso:
– Il Castello nell’acqua. Perché? E’ piovuto molto?
– Le Delizie Estensi. Sono dei dolci? Alla pasta di mandorle?
– L’Addizione Erculea. No grazie, la matematica non è il mio forte?
Tanto per ridere un po’, però qui a Bologna si sta facendo molto per farla diventare un po’ Ferrara, città delle biciclette (da Dynamo agli incentivi per le cargo bike) e voi che avete saputo mantenere questa unicità in Italia non riuscite a sfruttare questo brand.
Per finire: ad Oslo conoscono Ferrara per le bici e non Bologna per la mortadella, ho dovuto spiegare loro che Bologna si trova vicino a Ferrara ma la mortadella che vendono lì non è come quella bolognese.

No Salva Banche

da: organizzatori

Questi raccontano della Carife, banca del territorio, banca in cui 32.000 famiglie ferraresi avevano investito la propria fiducia e il proprio denaro che sfruttando la legislazione accomodante del Governo, da un giorno all’altro, espropria i nostri risparmi, frutto di una vita di lavoro e sacrifici.

La continuazione della storia è ancora più tragica rispetto al prologo: uno dei tanti soggetti colpiti, Giosué Arnone, un signore di 83 anni, in grave situazione finanziaria, non potendo più contare su quelle risorse espropriate da un giorno all’altro, si è visto rifiutare un prestito, esiguo rispetto al furto subito, per far fronte a quelle spese impellenti e necessarie che ogni mese si fanno avanti.

Il signore non è un “soggetto finanziabile” per bocca di Nuova Carife, perché non riuscirebbe a fornire le garanzie adeguate. Oltre al danno la beffa dunque, ad opera della stessa mano.

La Nuova Carife è tale solo nel nome: le pratiche restano uguali a quelle della sua antecedente, ovvero colpire il soggetto più debole per favorire quello più forte. Come si spiegherebbe, altrimenti, il rifiuto di un prestito di poche migliaia di euro mentre, allo stesso momento, quelli garantiti a grandi gruppi finanziari superano i milioni di euro?

Una cosa però non avevano considerato: noi non ci stiamo nella parte del soggetto debole, non accettiamo passivamente le loro ripetute angherie.

Senza le nostre iniziative, senza la nostra presa di parola pubblica, senza le pressioni dal basso dei “No Salva-Banche” non saremmo riusciti infatti ad ottenere il prestito che Giosuè Arnone richiedeva da tempo, all’agenzia 1 di Nuova Carife, a Ferrara.

Questo deve essere chiaro a tutti: non è con le chiacchierate con i ministri e i sottosegretari che si ottengono i risultati. Solo la lotta e la determinazione ci consentono di raggiungerli.

Se non ci credete, ascoltate attentamente le parole di Enrico Campagnoli, direttore della sopra menzionata agenzia 1, registrate dalla telecamera nascosta de “La gabbia” trasmissione di La7: i presidi, l’attenzione dei media, lo svelamento delle verità ad opera della nostra mobilitazione fa paura ai responsabili dell’esproprio che abbiamo subito.

È noto però che il lupo perde il pelo ma non il vizio. E quindi ci tocca ancora una volta smentire categoricamente quanto vanno sostenendo pubblicamente questi piccoli funzionari di sistema. Ci riferiamo nello specifico alle dichiarazioni che Giovanni Capitanio – Ad di Nuova Carife – in occasione di un incontro organizzato dall’Osservatorio permanente giovani editori, ha pubblicamente rilasciato.

Lo diciamo con estrema chiarezza: Giosuè Arnone non ha mai ricevuto alcuna lettera da parte di Nuova Carife. Lettera che – stando alle parole di Capitanio – avrebbe dovuto informarlo di essere stato inserito in un programma di credito agevolato rivolto agli espropriati dal decreto salva-banche in difficoltà economica.

Capitanio tenta, troppo tardi e maldestramente, di mettere una pezza che come spesso accade è peggio del buco, cercando di far passare Giosuè Arnone per un povero idiota, troppo anziano e distratto per prendersi cura di sé.

La realtà è invece un’altra. E infatti durante l’incontro con Enrico Campagnoli – durato circa 45 minuti e di cui “La Gabbia” ha mandato in onda solo una brevissima ma significativa registrazione – il suddetto direttore dell’agenzia 1 non ha mai menzionato l’esistenza di questo programma di credito agevolato. Al contrario ha sprecato fiato ed energie per sostenere la non finanziabilità di Giosué Arnone, rimandando la decisione sulla concessione del prestito ai piani più alti della sua banca. Delle due l’una: o Campagnoli non sa fare il suo mestiere e in tal caso andrebbe sollevato dal suo incarico, oppure Capitanio mente spudorotamente.

Ne approfittiamo per sottolineare alcuni aspetti paradossali di questa vicenda. La linea di credito agevolato di cui parla Capitanio è una vera e propria forma di strozzinaggio. A Giosuè Arnone – ma immaginiamo che non sia l’unico – è stato concesso un prestito di 2500 euro all’8,3%!!

Fino a poco tempo fa i risparmiatori come Giosué che percepivano un tasso di poco superiore al 3% lordo sui loro risparmi venivano considerati da governo e stampa degli speculatori. Ci domandiamo allora: come deve essere considerata una banca che presta 2500 euro ad un anziano in difficoltà economica, espropriato di tutti i suoi risparmi, ad un tasso dell’8,5%?
La narrazione qui cambia di segno: chi è adesso lo speculatore? Giosué che aveva investito nelle azioni della sua banca di fiducia, con rendimenti molto contenuti, oppure la banca stessa che s’arricchisce sulle nostre difficoltà?
E hanno pure la presunzione di dire che come banca sono attenti alle necessità del territorio. Siamo ben oltre i limiti della decenza!

Difronte a tutta questa tracotanza, all’arroganza di questa casta di funzionari in giacca e cravatta noi non ci arrendiamo: non accettiamo i prestiti con tali condizioni, né per Giosué né per tutti gli altri. Rilanciamo in avanti, richiedendo un netto taglio di tale interesse.

Ci mobiliteremo fino a quando tutto non ritornerà alla situazione di normalità, fino a che l’ultimo centesimo che ci è stato tolto non ritornerà nelle nostre tasche.

La prossima assemblea si terrà martedì 31 maggio alle ore 21 presso “Sala della musica” Via Boccaleone,19 Ferrara

Il meteo ‘capriccioso’ non ha rovinato la chiusura della Sagra della Canocchia e della Seppia 2016

da: organizzatori

I capricci del meteo non hanno rovinato la chiusura della Sagra della Canocchia e della Seppia 2016: nonostante la pioggia che ha iniziato a cadere su Porto Garibaldi proprio nei minuti in cui apriva lo stand gastronomico, centinaia di buongustai hanno affollato la tenda-ristorante allestita di fronte al Mercato Ittico. Per poi concedersi una passeggiata lungo il PortoCanele fra le bancarelle dei pochi coraggiosi espositori che hanno sfidato l’inclemenza del tempo – come la giovane promessa comacchiese della Superbike, Roberto Farinelli – e le visite guidate a bordo delle diverse tipologie di pescherecci che caratterizzano la marineria locale, con protagonisti gli stessi pescatori della Cooperativa Piccola e Grande Pesca i quali hanno ‘raccontato’ il proprio mestiere, spiegando le differenze fra pesca a ‘strascico’, ‘volante’ e ‘da posta’.