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Mese: Maggio 2016

Il voto alle donne

da: Nanda Facchini

Sembra che il voto alle donne sia un merito esclusivo della sinistra. Il PCI, invece, paventava il voto delle donne temendo l’influenza del clero sull’elettorato femminile. E anche intellettuali laici come Piero Calamandrei non erano favorevoli perché temevano che il gentil sesso fosse troppo influenzabile dalla Chiesa. Il voto alle donne fu invece fortemente voluto dalla DC e da Pio XII che videro giusto, come dimostrò poi il trionfo elettorale democristiano del 18 aprile 1948.

Il 4 giugno verrà messo in scena lo spettacolo teatrale “F_rankenstein” presso il teatro Teatro Cortazar-Nucleo

da: Ufficio Stampa Officina Teatrale A_ctuar

Il Mito del diverso in scena al TOTEM FESTIVAL
Spettacolo teatrale per ragazzi dagli 8 ai 14 anni

Dopo oltre due anni di prove e di laboratori è pronto per il debutto il nuovo spettacolo per ragazzi di Officina Teatrale A_ctuar “F_RANKENSTEIN” ispirato al capolavoro Horror di Mary Shelley.
L’appuntamento è per il 4 Giugno, alle ore 18, al Totem Festival, rassegna di teatro e danza per bambini ed adulti che si terrà al Teatro Cortazar-Nucleo (Pontelagoscuro – FE) dal 3 al 5 Giugno 2016.
Lo spettacolo fuoriesce dal progetto biennale “La Fabbrica dei Mostri”, laboratorio teatrale e fucina di idee per bambini della scuola primaria nato nel 2014, dedicato alla maschera e al tema della diversità.

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F_rankenstein
Regia
Officina Teatrale A_ctuar
Liberamente ispirato a “Frankenstein” di Mary Shelley
Con
Sara Draghi, Massimo Festi, Elena Grazzi, Lauro Pampolini, Arturo Pesaro, Manuela Santini
Musiche Originali
Sergio Calzoni
Video
Mirco Rinaldi
Supervisione Artistica
Natasha Czertok//Davide Della Chiara
e con la preziosa collaborazione di Grazia Fogli

Fuori infuria un temporale e i fulmini incendiano la notte; lo scienziato Victor Frankenstein, chiuso da mesi nel suo laboratorio, sta dando gli ultimi ritocchi alla sua creatura: un mostro creato ad immagine e somiglianza dell’uomo cucendo insieme pezzi di cadaveri trafugati nei cimiteri. Stupirà la scienza con il suo prodigio o forse l’aver sfidato le leggi naturali lo condannerà ad essere maledetto per l’eternità dal genere umano? Cosa spingerà Frankenstein a scacciare il mostro dal laboratorio? Cos’è quel terrore che prova guardandolo?
F_rankenstein è uno spettacolo tragicomico, irriverente e pieno di domande. A ben guardarlo, sembra un esperimento: come il mostro è un collage umano, lo spettacolo lo è di linguaggi; si parla attraverso le parole o semplicemente con il corpo, c’è la musica elettronica che fa da sottofondo ai pensieri e il video che crea scenografie passeggere, paesaggi e visioni astratte.
Quella del mostro senza nome è una vicenda profondamente umana che riflette sul concetto di diversità ed imperfezione, sul potere della scienza e della tecnologia, e sulla responsabilità delle nostre azioni nei confronti di noi stessi e degli altri. Ma F_rankenstein è soprattutto la storia della continua ricerca d’amore e di attenzione che ciascuno necessita per raggiungere la propria perfezione e autenticità.

L’APPUNTAMENTO
Un askenazita tra Romania ed Eritrea

Dova Cahan
Dova Cahan

E’ un viaggio nella memoria, quello di Dova Cahan: la memoria di un’esistenza complessa ma affascinante, di una famiglia unita che ha dovuto affrontare difficoltà e traversie, ma sempre con coraggio, amore, unione e fiducia nell’avventura della vita. Dova è nata a Bucarest, in Romania, il 17 giugno 1947, e nel suo libro “Un askenazita tra Romania ed Eritrea”, ripercorre la storia della sua famiglia, fin dal suo trasferimento, all’eta’ di sette mesi, ad Asmara, in Eritrea, dove vive per una ventina d’anni, prima di trasferirsi in Israele. La figura centrale, cui è dedicato il libro, è quella del padre Herscu Saim (1912-1974), nato a Ivesti, piccolo centro della Moldavia, in piena campagna orientale rumena, sulla strada Tecuci-Galati. Un sionista, un filantropo, un uomo grande, un eroe, un mito, come lo presenta la stessa Dova, figlia orgogliosa e da lungo tempo impegnata nel ricostruire la storia di un genitore dall’esistenza piena e generosa. In un gesto che è un autentico atto d’amore, si ripercorre la storia dell’ebraismo in Romania, dagli arrivi tra il XV e il XVI secolo dalla Spagna (gli askenaziti sono arrivati, invece, dalla vicina Russia e dalla Moldavia a partire dal 1870) fino all’arruolamento nella guerra di indipendenza per la riconquista della Dobrugia settentrionale o nella seconda guerra per l’unificazione della Romania con la Transilvania e la Bessarabia. Ma sempre immersi nei pregiudizi verso la comunità ebraica, mai fondamentalmente accettata nel paese, pur considerato culla del sionismo (patria, fra gli altri, di Elie Wiesel, Eugen Ionescu, Emil Cioran e Mircea Eliade). Al centro di tutto l’amato padre, un uomo coraggioso sempre prodigatosi per il bene della comunità ebraica, prima in Romania, poi in Eritrea, riuscendo a tramandare nelle figlie, Dova e Lisa, l’ideale sionista che ha ispirato tutta la sua vita: “il sionismo per lui significava il cammino verso nuove condizioni spirituali ed emozionali”. Un uomo che si impegna per la salvezza degli ebrei in un’epoca caratterizzata dalle persecuzioni delle Guardie di Ferro del maresciallo filo-nazista Antonescu, che insegue ideali realizzandoli, che in casa non parla del freddo dei lavori forzati del 1938 o del nazismo. Un personaggio che è una colonna.
Finita la guerra, il breve periodo di prosperità economica in Romania è interrotto dall’avvento al potere dei comunisti nell’aprile del 1948. Inizia allora l’odissea della famiglia Cahan, che lascia la Romania con “la speranza di riuscire a seguire l’ideale sionista di recarsi in Palestina” e giunge in Eritrea dove, nel febbraio 1948, si stabilisce ad Asmara, calda colonia italiana dalla fine del 1800, rifugio per tanti italiani “in una insolita convivenza tra vincitori e vinti”, anche dopo la partenza degli inglesi e quando nel 1951 viene affidata dalle Nazioni Unite all’Etiopia. C’e’ parte della nostra storia in queste pagine, una parte poco nota a tanti. Aiutato inizialmente dal cognato, che con la moglie Lea vive ad Asmara, papà Herşcu si impegna nel mondo degli affari. Dopo essersi occupato di importazione di tè da Ceylon, di carta di cancelleria inglese e di altri prodotti, fonda una fabbrica di carne in scatola, carne congelata e sottoprodotti: la Emco, che offre opportunità di lavoro a molti operai. Infine, insieme al cognato Boris e a Yacov Meridor, si dedica al progetto Incode, una produzione innovativa di carne in scatola kasher da esportare in Israele. Il padre diventa così elemento importante della comunità ebraica di Eritrea oltre che rappresentante di rilievo nel Congresso sionista. Ma purtroppo, alla tanto attesa partenza per Israele il 3 marzo 1974 Herşcu muore all’improvviso per un collasso cardiaco. Se dal 1967, anno in cui Lisa e Dova si trasferiscono in Israele, i viaggi in Eritrea erano continuati, quel lutto li interrompe. Ma quegli anni hanno lasciato un grande segno nella vita di Dova, che racconta con emozione e nostalgia episodi e luoghi di una giovinezza serena.
Sembra di ripercorrere con lei il Corso Italia è il suo “indimenticabile Bar Rex, ritrovo dove si andava la domenica a prendere il gelato o il caffè, o il tè del pomeriggio, sedute al tavolino nella grande sala interna…”. Pagine di storia che parlano al cuore. In Israele, Dova si laurea in inglese e francese all’Università di Tel Aviv e segue tutti i momenti e le tappe dello Stato ebraico, le guerre, il terrorismo fino all’ultimo conflitto in Libano del 2006.
Un bel libro di storia e di commoventi momenti, come il ricordo della madre Ester, la tipica Yiddishe mame che, ricorda l’autrice, “ci ha dato la formazione ebraica, la dirittura morale e quella religiosa della kasherut che ancora oggi ci animano”, o il bel legame la sorella Lisa, scomparsa nel 2011. Dova non è una storica, ma racconta, con la consulenza di Marco Cavallarin e la sua continua ricerca della radici (nel libro vi sono molte fotografie d’epoche interessanti), momenti del mondo che vale la pena ricordare e conoscere. All’ombra delle palme di Asmara che oggi sembrano solo cresciute.

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Dova Cahan, Un askenazita tra Romania ed Eritrea, GDS edizioni, 2010, 167 p.

Il libro verrà presentato dall’autrice il 1 giugno alle ore 17 presso la Collezione-Museo di Mario Piva in via Cisterna del Follo, 39. Verranno anche proiettati due documentari sulla Shoah della stessa regista Dova Cahan, insieme a Laura Rossi curatrice della Collezione.

 

Sinossi del Documentario “Mia zia Mina e suo figlio Shmuel non tornarono mai piu’ da Auschwitz” (2015), durata (video): 9.18 minuti. Musica : At Rest – Royalty Free – Kevin MacLeod (2010)

Il film racconta la storia della sorella maggiore della madre di Dova, Mina Segal in Hagher e di suo figlio Shmuel, che vissero a Oradea, in Transilvania, parte dell’Ungheria durante la Seconda Guerra Mondiale. I genitori di Mina provenivano da una piccola città della Moldavia, nel nord della Romania. Anche se le SS della Germania nazista non furono presenti nel paese, questo era alleato del generale rumeno Ion Antonescu, che con suoi legionari perpetrò numerosi stermini antisemiti. Negli anni 1935-1936, la zia Mina incontrò un ragazzo ebreo di Oradea che venne a studiare li’ ortodonzia. Innamorati si sposarono e si trasferirono a vivere nella sua città. La giovane coppia ebbe un unico figlio Shmuel, che aveva solo cinque anni, quando insieme alla madre quasi verso la fine della guerra furono trasferiti ad Auschwitz e da lì non tornarono più. La nonna Sabina fece grandi sforzi per portarli a Bucarest, dove la famiglia si trasferì negli anni 1938-39, ma Mina si rifiuto’ perché voleva restare a casa con Shmuel ad aspettare il marito Izi, che, essendo dentista, era stato mandato ai lavori forzati e non ai campi di concentramento. Nel 1944 in Ungheria Adolf Eichmann  iniziò a organizzare il trasporto degli ebrei nei campi di sterminio ed Oradea divenne “Judenfrei”, ossia “Senza Ebrei”. Nel 1945, alla fine della guerra, quando Izi tornò a casa, la trovò vuota e chiusa e la vicina gli disse che la moglie e il figlio erano stati catturati dai nazisti. Oggi le uniche cose rimaste sono le due pagine di testimonianza che la madre della regista ha riempito a Yad Vashem, a Gerusalemme, la casa permanente di tutte le vittime dell’Olocausto.

Sinossi del Documentario : “La mia Visita a Ferramonti di Tarsia” 2016, durata (video): 12.19 minuti, Musica : Cattalis – Royalty Free – Kevin MacLeod (2010)

Nel mese di ottobre 2015, Dova Cahan e’ stata per la prima volta in Calabria per la presentazione del suo libro. Con l’occasione ha voluto anche visitare il primo campo di internamento del periodo fascista che si trova a Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza. A determinarla nella visita è stato l’incontro in sinagoga, pochi giorni prima della partenza, con un vecchio amico di famiglia. Dopo una breve conversazione sul suo prossimo viaggio proprio in Calabria, lui ha insistito per farle visitare il campo. Dova ignorava che quell’amico era un ex-internato di Ferramonti. Il film e’ basato sulla descrizione del campo da parte della responsabile del museo con, a seguire, la visita alle tre baracche. La prima baracca contiene il Museo della Memoria, che mette in rilievo fotografie di quei giorni di prigionia degli internati e anche dei tanti bambini che allora si trovavano li’. Nella seconda baracca c’erano i dormitori degli internati, che appena arrivati al campo e registrati ricevevano due cavalletti di legno, tre assi e un materasso. Nel giardino c’e’ anche un cedro a memoria della Brigata Ebraica che contribuì alla liberazione dell’Italia dal Nazifascismo.
La terza baracca ancora in costruzione riporta una miniatura di ciò che era allora il campo. Seguono due interviste: una a Cosenza alla figlia di un internato di Ferramonti e l’altra, a Tel Aviv, all’amico di famiglia che si trovava su naviglio “Pentcho” naufragato a Rodi e poi portato con altri 500 ebrei nel Campo di Internamento a Ferramonti.

Pagina facebook https://www.facebook.com/dova.cahan.9

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
La penna benedetta

Qui non siamo più di fronte a una questione di laicità, siamo di fronte a una emergenza: che scuola è la scuola nel nostro paese, che formazione viene impartita ai nostri giovani, chi ne risponde?
È possibile che cultura e superstizione, razionale e irrazionale, si mescolino indifferentemente, che logica e fideismo convivano tra pratica delle discipline e condotte umane? Avremmo bisogno di allenare intelligenze e cervelli, di apprendere a conoscere come si conosce, di teste ben fatte e, invece, ci troviamo la benedizione delle penne che gli studenti useranno per sostenere le prove scritte dell’esame di stato.
Dopo la benedizione pasquale ci mancava solo questa. E perché no gli scapolari e la distribuzione per tutti dei santini di san Giuseppe da Copertino, il frate volante protettore degli studenti?
L’iniziativa è della preside del pluriliceo Niccolò Jommelli di Aversa, con tanto di circolare inviata a studenti, docenti e famiglie, e pure pubblicata sul sito web dell’istituto.
La benedizione delle penne è per di più proposta come “preparazione” all’esame di stato. Questo il testo: “Si comunica ai destinatari in indirizzo che lunedì 30 maggio 2016 dalle ore 12:15 alle ore 13:15 gli alunni delle classi quinte, accompagnati dai docenti in servizio, si riuniranno nell’aula magna per un momento di preghiera in preparazione dell’esame di stato. Nel corso della riunione sarà celebrata la cerimonia “benedizione delle penne”. All’incontro sono invitati anche gli alunni delle classi quinte del turno pomeridiano”.
Un atto di fede, scaramanzia, superstizione? È vero che in Italia si benedice di tutto, dagli animali alle automobili. Ma ci mancavano ancora le penne per l’esame, come le uova per Pasqua.
Un modo per dire “che dio me la mandi buona”, un religioso “speriamo che me la cavo”. La fiducia in se stessi, la coscienza di aver fatto il proprio dovere da che parte stanno nella formazione di questi giovani?
La penna benedetta ha un quid in più che forse noi laici non riusciamo a cogliere, è una penna con il turbo dell’incenso, è una penna autocorrettiva, che impedisce di sbagliare.
Uno studente Harry Potter, una scuola Hogwarts in chiave cattolica. Un’ingiustizia per quei poveri studenti miscredenti o di altre religioni che se la dovranno cavare da soli.
Così, poiché in occasione delle prove d’esame si staccano i collegamenti internet, si ritirano cellulari, smartphone, iphone ed ogni device digitale, non potendo copiare o avere suggerimenti impropri, l’invito che la preside del liceo di Aversa rivolge ai suoi studenti è quello di prepararsi affidandosi al potere benefico della penna benedetta.
Purtroppo la cosa è molto seria, perché riguarda le nostre ragazze e i nostri ragazzi, il loro ambiente di apprendimento, di formazione e di crescita. Come sono preparati e chi li prepara ad affrontare le sfide del futuro che li attende. Forse con un set di benedizioni pasquali e di penne benedette?
Che scuola è una scuola che tollera ciò?
Il tema vero è la qualità della nostra scuola e della professionalità di chi vi lavora e la dirige, di un ministero che di tutto ciò dovrebbe rispondere al paese. Ma difficilmente il ministro interverrà e semmai ci sarà pure un Tar disposto a dar ragione alla preside di Aversa.
Ciò nonostante la questione non può più essere tollerata. Perché investe la responsabilità degli adulti nei confronti delle giovani generazioni, che impiegano il loro tempo migliore sui banchi di scuola per cui, a maggior ragione, hanno diritto a un insegnamento di qualità e a non vedere bruciate le ore di studio dall’incompetenza degli adulti e dalle benedizioni scaramantiche.
Non credo però che l’iniziativa della preside di Aversa sia a caso, sia il prodotto di ignoranza o stupidità. Penso, invece, che sia una provocazione voluta, che abbia il retrogusto della sfida.
Ritengo che celi l’intolleranza per quanto, sia pure lentamente e a fatica, nel nostro paese va cambiando. Aggrapparsi alla benedizione è un recupero di identità attraverso l’esorcizzazione di tutto ciò che la minaccia.
Se le cose stanno così, temo che il caso di Aversa non resterà isolato. Tra benedizioni, obiezioni di coscienza, dall’aborto alle unioni civili, sentinelle in piedi, non mancheranno le sorprese. Pare che le religioni si esasperino a vicenda.
Ce n’è comunque abbastanza per non tollerare più a lungo l’inganno della falsa laicità della nostra scuola.
È tempo di pretendere con fermezza che le religioni tutte, qualunque sia la forma o la confezione assunta, se ne stiano fuori dalle aule, e quelle che vi sono entrate ne escano. Ne va della qualità dell’istruzione dei nostri ragazzi, del loro futuro, della speranza che questo mondo globale, anziché dividersi, possa un giorno incontrarsi e unirsi.

totem arti festival 2016

LA SEGNALAZIONE
Con il Totem Arti Festival un’oasi di arti sulle rive del Po

Contaminazione fra musica, teatro e performance, fra paesaggio urbano e paesaggio naturale, fra passato e presente. Partecipazione per ritrovare il piacere di passare del tempo insieme, fra una birra e un piatto vegan, per fare quattro chiacchere con gli amici e conoscerne di nuovi, riscoprire il senso dell’essere comunità. È il Totem Arti Festival di Pontelagoscuro, che si svolgerà dal 3 al 5 giugno ed è giunto in questo 2016 alla sua quarta edizione.
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Quest’anno, ha spiegato in conferenza stampa il direttore artistico Natasha Czertok, proprio come le oasi lungo le rotte delle carovane “il teatro e il festival diventano un luogo e un momento di incrocio di esperienze”. Inoltre si è voluto puntare “sul radicamento nel territorio e sulla valorizzazione del lavoro” che viene prodotto durante tutto il resto dell’anno con i laboratori, per grandi e piccoli, e con i nuovi talenti che il Teatro Cortazar ospita durante l’anno come sede di residenze artistiche.
Proprio sulla scia di questo forte accento sull’aspetto della formazione va una delle novità di questo 2016: il workshop con operatori sociali di diverse provenienze, che si terrà nell’ambito del progetto europeo “ARTS: Alternative Routes To Success” (di cui Teatro Nucleo è partner) nelle ore mattutine dei giorni del Totem e che verterà sul teatro come “strumento di trasformazione e di inclusione sociale” e sul tema “dell’arte come diritto e momento indispensabile nella vita dell’individuo e della comunità”, ha spiegato Natasha.
Altra novità di quest’anno è la collaborazione con Witoor Sport (eventi in bici, cicloturismo). “Tutto è nato – ha detto Simone, presidente di Witoor – per risolvere il problema di far arrivare anche i ferraresi al Festival a Pontelagoscuro” e da qui è nata la domanda “come fanno a incontrarsi le biciclette e il teatro?” La risposta la avrete partecipando a “La migliore delle pedalate possibili”, una ‘sbiciclata con sorpresa’ che partirà venerdì 3 giugno alle 19.30 (ritrovo 19.15) da Palazzo Savonuzzi in via Darsena e arriverà al Totem giusto in tempo per assistere al primo spettacolo serale in programma: “Il migliore dei mondi possibili”, ispirato a “Candido” di Voltaire, di Magdalena Barile con regia di Simona Arrighi, Sandra Garuglieri.
Ad aprire la tre giorni sulle rive del Po, venerdì 3 giugno a partire dalle 16.30, saranno tre performance che arrivano a conclusione di progetti di formazione svolti durante l’anno: “una scelta simbolica”, ha sottolineato Natasha. “Quadri di un’avventura” è la performance conclusiva delle attività condotte dalla cooperativa Teatro Nucleo nell’ambito del Progetto teatrale per l’infanzia sul territorio; poi lo spettacolo di circo “Sdisordine” di Henri Camembert, alias Enrico Formaggi, giovane componente ferrarese del collettivo di circo contemporaneo Laden Classe, che è stato presente al Cortàzar in residenza artistica lo scorso marzo; infine la restituzione dell’esperienza “Corpo e azione in rete”, progetto di formazione sulla performance contemporanea, che ha visto tra i formatori coinvolti Natasha Czertok, con tre performance: “Ti trovo”, “Rimbalzi” e “Bestiario universale”.
Per quanto riguarda la musica si conferma la collaborazione ‘storica’ con l’associazione Radio Strike, che curerà la musica nel parco Tito Salomoni per tutti e tre i giorni. Da segnalare, sabato 4 giugno, la serata Borderline a sostegno di etichett e produzioni indipendenti. Eugenia di Radio Strike ha spiegato che il progetto Borderline è “nato quattro anni fa dall’esigenze di discutere il sistema del diritto d’autore e i temi del diritto all’arte e alla creazione”, ecco i punti in comune con il Totem 2016. Sabato sera si esibiranno i Cut “gruppo bolognese già affermato e non iscritto Siae, affiancati dai più giovani Jakson pollock. Inoltre – ha continuato Eugenia – il dj set sarà curato da Radio Barn, un gruppo di ragazzi con diversi tipi di disabilità”.
Domenica 5 giugno gran finale con il concerto jazz e la jam session con Carlo Atti e “Tenebra”, di e con Davide Della Chiara e Natasha Czertok, liberamente tratto da “Cuore di Tenebra” di Joseph Conrad, produzione del Teatro Nucleo realizzata con il sostegno della Joseph Conrad Society (Uk).
Durante tutti i tre giorni del Totem Arti Festival sarà sempre aperta nel Parco “Tito Salomoni” la mostra “Sahara occidentale e Palestina. Due popoli occupati”, in collaborazione con il Festival dei Diritti, inoltre sono previsti anche spettacoli per bambini e un servizio di animazione e sarà sempre presente il punto ristoro anche quest’anno a cura di “La Vegana”, mentre il bar offrirà bevande analcoliche e birre artigianali.

Sito del Totem Arti Festival

Da non perdere: i paesaggi di Tullio Pericoli a Urbino

Dopo la mostra dell’autunno scorso a Bologna, il pittore e disegnatore Tullio Pericoli torna ad esporre nella sua terra, le Marche.

paesaggi-tullio-pericoli
La locandina

Inaugurata qualche giorno fa ad Urbino da Vittorio Sgarbi, nelle Sale del Castellare del Palazzo Ducale, la mostra  dal titolo “Sulla Terra. 2006 – 2016”, presenta una scelta molto ampia di lavori, in parte appositamente creati per questo appuntamento: olii, matite, e inchiostri realizzati fra i primi anni Duemila e questi ultimi mesi. L’esposizione permette al visitatore di addentrarsi nel mondo naturale dell’autore: pianure, colline, borghi campi coltivati, tratteggiati e resi vivi dal colore e dalla materia.

Quella di Urbino è un’occasione particolare perché il visitatore si troverà in un palcoscenico del tutto speciale: basta uscire dal Palazzo Ducale, affacciarsi dalla mura rinascimentali che circondano la città dei Montefeltro, per aprire lo sguardo su una natura che riproduce le medesime increspature, i colori e le armonie che hanno ispirato i lavori di Pericoli.

Sulla Terra. 2006 – 2016, i paesaggi di Tullio Pericoli, fino al 7 agosto 2016, Sale del Castellare del Palazzo Ducale. Orari: 10 -13  / 16 – 19, martedì giorno di chiusura.

Per visitare il sito di Tullio Pericoli clicca qui

Mare nostrum

Oggi una preghiera laica per tutte le persone, uomini, donne, anziani e bambini, che continuano a partire e a compiere quelli che noi europei – forse perché ci conviene – seguitiamo distrattamente a chiamare ancora viaggi della speranza, ma che sono in realtà viaggi di morte.

erri de luca
Erri De Luca

Mare nostro che non sei nei cieli
abbracci i confini dell’isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
sia benedetto il tuo fondale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
i pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati

Mare nostro che non sei nei cieli
all’alba sei colore del frumento
al tramonto dell’uva di vendemmia,
Ti abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto
Custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
Fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e madre prima di partire.
(Erri De Luca)

Lookin’ for the joke with a microscope

Un grande ritorno: Berlusconi e le barzellette.
La storia non è freschissima ma è importante.
In fondo non sono freschissimi nemmeno i due protagonisti.
E che protagonisti, cribbio.
Allora, ci sono Barbara D’Urso e Berlusconi, seduti in uno studio televisivo, circondati da un sacco di luce divina quando a un certo punto…
PARTE LA BARZELLETTA.
E che barzelletta, cribbio.
Una grandiosa (e personalissima) variazione su un vecchio standard, proprio come si confà ai jazzisti più consumati.
Quando ha finito di raccontarla mi stavo per alzare in piedi davanti al pc per applaudire.
Ma non ho avuto la forza perché ancora scosso dalla performance.
Cinque minuti dopo mi sono ripreso e ho pensato: dio santissimo ma che cartola è quest’uomo?
Cribbio, se la sinistra l’avesse capito prima a quest’ora saremmo tutti felici e contenti.
Mi sono passati davanti agli occhi tutti quei momenti che ci ha regalato negli anni.

reposoundtrack
Brano: Repo Man di Iggy Pop

E a 80 anni non ha perso un briciolo del suo “essere cartola”.
Mica come Renzi e quel suo SHISSH che ti costringe al “lookin’ for the joke with a microscope”.
E Matteo Renzi ha 40 anni in meno di Berlusconi, quindi c’è qualcosa che non va.
Mi vengono in mente le parole di un uomo molto saggio:
“Questi giovanotti di oggi conoscono alla perfezione gli spartiti ma non sanno neppure cosa significa vomitare”.
Quindi possiamo fare 2 + 2.
Perché questi politici di oggi conoscono alla perfezione tutti i modi per fare schifo, ma non sanno neppure cosa significa ridere.
Non racconterò la barzelletta perché voglio che sia una grande sorpresa per tutti.
Allora – gentilmente offerto dall’uomo molto saggio citato prima – ecco il pezzo a tema.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

Cronacacomune: La newsletter del 30 maggio 2016

da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

CONSIGLIO COMUNALE – Diretta audio-video su ConsiglioWeb. DOCUMENTAZIONE SCARICABILE
L’esito dei lavori del Consiglio comunale di Ferrara in seduta lunedì 30 maggio
30-05-2016

>> In allegato la DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (in fondo alla pagina) relativa alla seduta odierna. In fase di dibattito i documenti possono subire variazioni.

Il Consiglio comunale di Ferrara si è riunito lunedì 30 maggio alle 15.30 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – è stata dedicata alla trattazione di tre delibere (degli assessori Luca Vaccari e Massimo Maisto) e al confronto su tre Mozioni e tre Ordini del giorno.

>> Come di consueto è prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb.

Questi gli argomenti che saranno posti all’ordine del giorno:

DELIBERE

Assessore alla contabilità/Bilancio Luca Vaccari

– (PG 57324/16) – “Espressione di indirizzo in merito alla modifica degli artt. 11 e 17 dello Statuto Sociale di “CUP 2000 S.p.A.”

Il documento, illustrato dall’assessore Vaccari, è stato approvato (a favore hanno votato i gruppi PD, SI, FC; contrari Fi, Lega nord; astenuti i gruppi GOL e M5S).

Assessore alla Cultura/Turismo/Personale Massimo Maisto
– (PG 39079/16) – Approvazione del Regolamento del Museo del Castello Estense di Ferrara

Dopo l’illustrazione da parte dell’assessore Maisto sul documento sono intervenuti i consiglieri Fochi (M5S) e Vignolo (PD) e il sindaco Tiziano Tagliani.

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SI, FC, M5S (astenuti Fi, Lega nord, GOL).

LA SCHEDA – Rappresenta la “carta d’identità del museo”, il documento fondamentale per la definizione del profilo dell’istituzione culturale, in cui sono indicati natura giuridica, missione, compiti, funzioni ed organizzazione. E’ il regolamento del Museo del Castello Estense, riconosciuto museo di qualità dalla Regione Emilia-Romagna per il triennio 2010-2012, ultimo triennio di svolgimento dell’attività regionale connessa alla valutazione degli standard e degli obiettivi di qualità.
Il Museo è di proprietà della Provincia di Ferrara ed è gestito, dall’1 luglio 2015, dal Comune di Ferrara a seguito della sottoscrizione di una convenzione che disciplina gli aspetti economico-organizzativi del rapporto tra gli Enti. Il Museo non possiede collezioni ma propone un percorso didattico-narrativo che guida i visitatori nell’approfondimento di diversi temi. Esso è un’istituzione permanente, senza fini di lucro, al servizio della comunità, aperta al pubblico, che conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza del monumento simbolo della città di Ferrara. Ha inoltre autonomia scientifica e di progettazione culturale ed uniforma la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, con particolare attenzione per la qualità dei servizi al pubblico. (vedi il documento completo in allegato a fondo pagina).

– (PG 42647/16) – Proroga della Commissione Speciale Mista “Città Universitaria” a supporto delle attività dell’Associazione Culturale “Unitown”

Dopo l’illustrazione da parte dell’assessore Maisto sul documento sono intervenuti i consiglieri Fedeli (PD), Fornasini (FI), Fiorentini (SI), Spath (FdI/AN).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SI, FC, M5S, Fi, Lega nord, FdI/AN (astenuto GOL).

LA SCHEDA – E’ stata prorogata al 31 dicembre 2017, e ne è stata confermata la composizione, l’attività della Commissione Speciale Mista ‘Città Universitaria. Il gruppo di lavoro è stato istituito nel febbraio 2015 a supporto dell’attività dell’associazione culturale “Unitown, rete europea delle città universitarie” (novembre 2013), ente di diritto privato senza scopo di lucro tra il Comune di Ferrara e l’Università di Ferrara. La Commissione è composta da cinque Consiglieri comunali, da cinque rappresentanti dell’Università di Ferrara e dall’assessore alla Cultura come invitato. I membri del Consiglio comunale sono Silvia Fedeli (presidente), Leonardo Fiorentini (SI), Davide Bertolasi (PD), Paolo Spath (FdI/AN) e Alessandro Bazzocchi (M5S). La Commissione, che opera a titolo gratuito, dovrà ora riprendere la propria attività finalizzata ad individuare percorsi di miglioramento del progetto città universitaria.

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ORDINI DEL GIORNO E MOZIONI

>> (PG 61653/2016) – Ordine del giorno a “sostegno alle forze dell’ordine, sicurezza e regenerazione urbana a Ferrara”.8

Il documento arrivato in Consiglio comunale è stato condiviso dai gruppi PD, SI, FC, M5S, FI, Lega nord, FdI/AN, risultato di una sintesi messa in campo dalle varie forze a seguito della sospensione, nella scorsa seduta, di due documenti presentati rispettivamente da Lega nord e FdI/AN.

Sull’Ordine del giorno, letto dal presidente del Consiglio comunale, sono intervenuti i consiglieri Rendine-GOL (che non ha condiviso il documento), Spath (FdI/AN), Cavicchi (Lega nord), Vitellio (PD), Balboni (M5S), Bova (FC), sindaco Tiziano Tagliani, consiglieri Fiorentini (SI), Anselmi (FI).

L’Ordine del giorno è stato approvato con 28 voti a favore (1 voto di astensione Fornasini – FI; 1 voto contrario GOL).

>> (PG 22183 23/02/2016) – Gruppo PD – Cons. Baraldi – “Mozione per l’istituzione del registro comunale degli Operatori del proprio Ingegno” (assessore Roberto Serra).

Dopo l’illustrazione della mozione la consigliera Baraldi (PD) ha deciso per il ritiro per ulteriori approfondimenti della tematica.

>> (PG 35397 – 29/03/2016) – Gruppo FI – Ordine del giorno “In merito all’opportunità di realizzare aree gioco destinate ai bambini nel centro storico di Ferrara” (assessore Simone Merli)

Sul documento, presentato dalla consigliera Peruffo-FI sono intervenuti i consiglieri Fiorentini-SI (che ha presentato un emendamento-approvato), Fochi-M5S (che ha presentato un emendamento – approvato).

Approvato all’unanimità.

>> (PG 42089 – 13/04/2016) – Gruppo SEL – Mozione “per la realizzazione di un Parco giochi inclusivo accessibile a fruibile per tutti i bambini” (assess. ore Assessore Simone Merli)

Il documento è statato illustrato dal consigliere Fiorentini (Si).

Su entrambi sono intervenuti l’assessore Simone Merli, i consiglieri Maresca (PD), Cavicchi (Lega nord).

Approvata all’unanimità.

>>(PG 36510 – 31/03/2016) – Gruppo Fratelli d’Italia/AN – Mozione “per salvaguardare il Giardino delle Capinere” (assessora Caterina Ferri)

Dopo l’illustrazione del consigliere Spah (FdI/AN) sono intervenuti l’assessora Ferri e quindi i consiglieri Fiorentini (SI), Fochi (M5S), Finco (PD).

Approvata all’unanimità.

>> (PG 40962 – 11/04/2016) – Gruppo Partito Democratico – Ordine del giorno “per il sostegno di obbligazionisti subordinati ed azionisti Carife” (sindaco Tiziano Tagliani)

Dopo l’illustrazione dell’Ordine del giorno da parte del consiglieri Vitellio (PD), sul documento sono intervenuti i consiglieri Morghen (M5S), Anselmi (FI), sindaco Tiziano Tagliani, Cavicchi (Lega nord).

Il documento è stato approvato con i voti a favore dei gruppi PD, FC, Lega nord (astenuti M5S, FI, FdI/AN).

La seduta si è conclusa alle 19.35

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Invito alla lettura martedì 31 maggio alle 17 nella sala Agnelli
‘La maggiorana silenziosa’: dieci racconti firmati da Patrizio Fergnani
30-05-2016

Si intitola ‘La maggiorana silenziosa’ la raccolta di racconti firmati da Patrizio Fergnani, con illustrazioni di Raffaella Ferrari, che sarà presentata martedì 31 maggio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro dialogherà con l’autore Gianni Cerioli.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
“Ricchi di particolari, dettagli, rifiniture e minuzie – scrive nella prefazione Giuseppe Muscardini – i racconti di Fergnani sono partoriti da un ingegno letterario apparentemente speculativo, ma che non si accontenta delle astrazioni con cui è possibile condire il reale. Il reale, pare suggerire l’autore, non si percepisce semplicemente perché vi apparteniamo, ma necessita di un supporto in cui proprio quelle situazioni, così sapientemente narrate, devono incardinarsi per favorire lo svolgimento di una trama. Ora, a Fergnani interessa davvero la trama, o è forse l’esplorazione a catturarlo, come quando ammettiamo che talvolta è più importante il viaggio della destinazione? In effetti c’è da supporlo, perché leggendo uno dopo l’altro questi dieci racconti (…) tutto lascia pensare che vi sia alla base della raccolta qualcosa di più recondito della rappresentazione del reale. Vi si scorge l’idea di un punto di arrivo che i protagonisti, o buona parte di essi, si sforzano di raggiungere ben sapendo dei molti limiti esistenti”. Così don Franco Patruno chiosava la precedente opera di Fergnani, una decina d’anni fa, e crediamo lo ribadirebbe ancor oggi: “Come ogni guitto dalla colta fantasia ama mostrarsi non solo per ricevere l’applauso, ma per convincerci, come Calderon, che la vita è sogno e che non c’è urgenza di dirsi barocchi per credere che gran parte della letteratura su questa illusione è costruita.”

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Dal 3 al 5 giugno a Pontelagoscuro
Totem Arti Festival, tre giorni di teatro, danza e musica per tutti
30-05-2016

E’ stata presentata questa mattina, lunedì 30 maggio nella sala degli Arazzi della residenza municipale, la quarta edizione del “Totem Arti Festival”, tre giorni di teatro in programma dal 3 al 5 giugno prossimi a Pontelagoscuro (parco Tito Salmoni e teatro Cortazar), ideati e realizzati da Teatro Nucleo in collaborazione con Associazione Radio Strike, Comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro, Festival dei Diritti, Witoor e il sostegno di Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna e Comunità Europea.

Per illustrare il calendario degli appuntamenti all’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto, l’organizzatrice e direttore artistico del festival Natasha Czertok, Eugenia Serravalli curatrice del Festival Borderline e Simone Dovigo presidente di Witoor.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)

TOTEM ARTI FESTIVAL – QUARTA EDIZIONE

TRE GIORNI DI teatro, danza e musica per tutte le fasce d’età, accompagnati da buon cibo e immersi nel verde a pochi passi da Ferrara…raggiungici in bici insieme a Witoor! Se piove gli eventi si terranno al chiuso!

Pontelagoscuro – Parco Tito Salmoni e Teatro Cortazar

3-4-5 Giugno 2016

Spesso c’è troppa confusione intorno …Totem Arti Festival vuole dare la possibilità di fermarsi. Di esplorare fino in fondo l’eco di uno stimolo. Lontano da incroci stradali, da vetrine e birrerie affollate, costruisce ogni anno in un parco immerso nel verde, a ridosso del fiume Po, a pochi chilometri dalla città un’oasi dove è possibile fruire di spettacoli di teatro, circo, musica e danza. Una kermesse di tre giorni con appuntamenti di carattere performativo il cui scopo è la riscoperta della capacità che ognuno di noi ha di emozionarsi. Totem Arti Festival è nato nel 2013, dalla volontà di riattivare l’area di Pontelagoscuro Vecchia nella zona nord di Ferrara, attorno al Teatro Cortazar e all’antistante Parco Tito Salomoni: luogo solitario quest’ultimo ma potenzialmente vitale, affacciato direttamente sul fiume Po. Un festival che propone un mix tra linguaggi contemporanei, teatro e laboratori per bambini e ragazzi, indie rock, arte “popolare”, buon cibo, sempre in un’ottica di rispetto dell’ambiente e di sensibilizzazione ecologica.

Programma: 3-5 GIUGNO 2016- QUARTA EDIZIONE

Cooperativa Teatro Nucleo in collaborazione con Associazione Radio Strike, Comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro, Festival dei Diritti, Witoor

Direzione Artistica Natasha Czertok

Con il sostegno di Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, Comunità Europea

Nell’ambito del festival è previsto un workshop, da svolgersi nelle ore mattutine, parte del progetto europeo “ARTS : Alternative Routes To Success” di cui Teatro Nucleo è partner, e che vedrà protagoniste realtà provenienti da Inghilterra, Grecia, Spagna e Svezia . Alternative Routes to Success (ARTS) è un progetto che utilizza le arti creative per oltrepassare le barriere alla partecipazione sociale ed economica di persone svantaggiate a causa di disabilità o diverse abilità, problemi di salute mentale, problemi di salute che limitano l’accesso. Vuole confrontarsi con la mancanza di fiducia, di motivazioni, e la mancanza di qualifiche appropriate. ARTS si propone esplorare come le arti possono venire in soccorso, collegando in una rete di partenariato le migliori pratiche di diverse organizzazioni europee che vantano un ampio patrimonio di conoscenze ed esperienze specifiche, per trovare strade accessibili per l’apprendimento e l’impiego, su una base di eguaglianza.

Dal tardo pomeriggio si potrà sostare nel parco allestito con arredi ecologici e valorizzato grazie ad un illuminazione ad hoc. Sarà presente il punto ristoro con alternativa vegetariana e vegana e il bar offrirà bevande analcoliche e birre artigianali. Sono previste performance di teatro, circo e musica adatti ad adulti e bambini e tutto il parco sarà valorizzato grazie al disegno luci curato da Franco Campioni (Associazione Accademia Internazionale della Luce) . Sono previsti laboratori per bambini per favorire lo sviluppo delle capacità manuali e artistiche, e la coscienza ecologica .

In serata avranno luogo gli spettacoli teatrali rivolti ad un pubblico adulto all’interno del Teatro Julio Cortazar e in seconda serata toccherà ai concerti di musica jazz e indierock nel Parco Tito Salomoni

PROGRAMMA

Venerdì 3 Giugno

ore 16,30 > Quadri di un’avventura, performance conclusiva dei laboratori teatrali per bambini a Pontelagoscuro a cura della Cooperativa Teatro Nucleo , partecipano le classi quarte della scuola primaria Carmine della Sala e il laboratorio teatrale comunitario per l’infanzia “Cronopios” (ingresso gratuito)

ore 18 > henri camembert – Sdisordine – spettacolo di circo (ingresso gratuito)

ore 19 > corpo e azione in rete – progetto di formazione sulla performance contemporanea – tre performance (ingresso 5 euro)

TI TROVO Coreografia: Eleonora Gennari, Valeria Fiorini (NN Chalance)

RIMBALZI Regia del movimento Compagnia Iris _ Valentina Caggio e Paola Ponti con il contributo di Natasha Czertok, Eleonora Gennari, Valeria Fiorini, Matteo Maffesanti, Roberto di Camillo, Elisa Mucchi, Alice Bariselli – esito di un intenso laboratorio che ha visto tra i partecipanti cittadini di ogni tipo, età, speciale abilità

BESTIARIO UNIVERSALE del collettivo Elevator Bunker – Mirabolante almanacco del genere umano (a cura di Matteo Maffesanti)

19,30 – musica nel parco > Officine Duende – STAZIONE ESMERALDA , un viaggio sonoro (ingresso gratuito)

voce: Roberta Ruggiero musica: Raffaele Silvestre

ore 21,30 > Il Migliore dei mondi possibili – di Magdalena Barile -regia Simona Arrighi , Sandra Garuglieri, primo spettatore Massimiliano Civica (ingresso 5 euro)

collaborazione al progetto Silvano Panichi, Francesco Migliorini -produzione Murmuris /AttoDue

22,30 > Rock nel parco – DANILO VIGNOLA & GIO’ DIDONNA UkuleleRevolverTour / The Giant Undertow

Sabato 4 giugno

Ore 17 “Creature fantastiche” laboratorio di costruzione con materiali di riciclo su strada, nell’ambito del progetto “Obsoleta/Teatro per l’ambiente” – partecipazione gratuita

Ore 18> compagnia teatrale A_Ctuar / F_rankenstein – prima assoluta (spettacolo per bambini e ragazzi) ispirato a “Frankenstein” di Mary Shelley (ingresso 3 euro)

Ore 19,30 – ELLI DE MON – One girl band < gratuito Ore 21,30 spettacolo teatrale "Citizen X" regia Manuela Rossetti con Antonella Civale; digital performer Simone Palma; con la collaborazione di Daniele Fabbri, Masaria Colucci, Alessio Pala, Ilaria Cenci, Ketty Roselli; musiche originali di Mauro D'Alessandro (ingresso 5 euro) 22,30 - ROCK NEL PARCO, serata Borderline > Cut , Jackson Pollock (gratuito)

Domenica 5 giugno

ore 16,30 > “Il mondo dei grandi” – gruppo “Nati dal nulla” Regia Massimiliano Piva, Metodo Cosquillas -(ingresso 5 euro)

ore 18 > “Direttori d’orchestra” spettacolo del Teatro Potlach per bambini dai 4 anni (ingresso 3 euro)

19,30 > JAZZ nel parco – concerto e jam session a cura di Carlo Atti

ore 21,30 > Tenebra – Di e con Davide Della Chiara, Natasha Czertok – Produzione Teatro Nucleo Con il patrocinio della Joseph Conrad Society (UK) (ingresso 5 euro)

Partitura sonora e musicale Lorenzo Magnani, Davide Della Chiara

Informazioni e prezzi :

venerdiì 3 giugno

gli spettacoli Quadri di un’avventura, spettacolo di circo di Henri Camembert e i concerti nel parco – ingresso gratuito

trittico di performance “Corpo e azione in rete” – ingresso 5 euro

sabato 4 giugno

laboratorio Creature Fantastiche, concerto Stazione Esmeralda e Rock nel parco < gratuito spettacolo "Frankenstein"< ingresso 3 euro spettacolo "Citizen X" < ingresso 5 euro domenica 5 giugno spettacolo "Il mondo dei grandi" - ingresso 5 euro spettacolo "Direttori d'orchestra" - ingresso 3 euro spettacolo "Tenebra" - ingresso 5 euro rock nel parco , elli de mon < gratuito Per info e prenotazioni : totemartifestival@gmail.com, info@teatronucleo.org www.totemartifestival.com, Facebook/TotemArtiFestival FIRMA PATTO DI AMICIZIA - Dal 26 al 29 luglio 2016 una nuova edizione condivisa di Elbabook I Comuni di Ferrara e di Rio nell'Elba amici nel segno della cultura 30-05-2016 E' stato firmato questa mattina, lunedì 30 maggio nella sala di Giunta della residenza municipale dai sindaci di Ferrara Tiziano Tagliani e di Rio nell'Elba (Livorno) Claudio De Santi un "Patto di Amicizia e Reciprocità tra il Comune di Ferrara e il Comune di Rio nell'Elba". Erano presenti, insieme ai sindaci in rappresentanza del Festival dell'Editoria indipendente 'Elbabook', il presidente Andrea Lunghi, il direttore artistico Marco Belli e il curatore dell'ufficio stampa Matteo Bianchi. VIDEO DELLA FIRMA DEL PATTO - Servizio Consiglioweb dell'Ufficio Stampa del Comune di Ferrara LA SCHEDA - Ferrara e Rio nell'Elba firmano un Patto di Amicizia e Reciprocità Due realtà con una profonda tradizione culturale si stringono la mano grazie alla letteratura Ferrara e Rio nell'Elba, due città italiane che appartengono all'Unione Europea, con la firma di un Patto di Amicizia e Reciprocità intendono testimoniare la volontà condivisa di non risparmiare alcuno sforzo nella ricerca di ogni e qualsiasi opportunità di collaborazione. I presupposti fondamentali, per rinsaldare sempre più il legame tra le città della penisola, sono la conoscenza reciproca delle realtà economiche, sociali e culturali per la riscoperta delle rispettive tradizioni. L'estate scorsa è stata proprio un'occasione culturale ad avvicinare l'entroterra dell'Isola d'Elba a Ferrara. La prima edizione di Elbabook, l'unico festival isolano dell'editoria indipendente, già concepito da una direzione artistica in parte ferrarese in parte elbana, ha permesso si radicasse il medesimo punto di vista nei confronti della produzione e della trasmissione culturale, il medesimo progetto da condividere. Il festival, infatti, crede fortemente nel concetto di "bibliodiversità", ossia nella diversificazione tutelata di chi realizza l'oggetto libro, liberandone sul mercato globale i contenuti. Tutelare le minoranze editoriali significa, altresì, assicurarsi che le idee in circolo siano tanto valide quanto varie, in rappresentanza di qualsiasi impulso del pensiero italiano. La stretta di mano tra il sindaco di Rio nell'Elba e il vicesindaco Maisto che le pagine dei quotidiani toscani hanno immortalato nel luglio 2015 sulla Terrazza del Barcocaio, con il Mar Tirreno alle spalle, è scaturita dalla considerazione che la piccola e media editoria indipendente sia anche un prodotto artigianale, oltre che culturale, di "origine tipica e controllata" poiché espressione delle conoscenze acquisite dalle singole case editrici, ospitate direttamente dai loro territori e bacini letterari. Elbabook vuole così fungere da ampia opportunità d'incontro e d'intesa, che sposta il focus sui particolari di qualità, sul valore intrinseco di tutte le province della penisola. L'apertura di pensiero alle nuove tecnologie ha accolto nella direzione artistica della manifestazione i coordinatori della linea ComunEbook di Ferrara, i docenti Giorgio Rizzoni e Mario Sileo, che hanno portato nelle aule del Liceo Scientifico "A. Roiti" la concezione del formato digitale di fianco al libro cartaceo, per abituare e preparare i giovani alle possibilità e agli strumenti cognitivi del domani. Il liceo ferrarese e l'Università per Stranieri di Siena, un'eccellenza linguistica della regione Toscana, sono soltanto due dei partner di rilievo che connotano Elbabook Festival quale sodalizio tra istruzione e passione, nonché tra più livelli istituzionali. I consorzi Visit Elba e Visit Ferrara, in termini di valorizzazione delle primizie dei rispettivi luoghi d'origine, si sono incontrati insieme alle amministrazioni delle rispettive realtà, impostando un dialogo che ne rafforzi una comune linea futura. Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara, e Claudio De Santi, sindaco di Rio nell'Elba, promuoveranno e sosterranno iniziative dirette a favorire le visite dei cittadini appartenenti alle rispettive comunità. I problemi delle due città attinenti la programmazione territoriale, di servizi sociali e culturali, il tempo libero, lo sport, il turismo, fermenti economici e ricreativi, saranno occasione di reciproco apprendimento per consolidare questo patto. Esso verrà rinvigorito da visite periodiche, come ossigeno su un fuoco collettivo. «È ormai tradizione della nostra città - esordisce il sindaco Tiziano Tagliani - istituire patti di amicizia e di collaborazione fondati su solide basi culturali, sportive, commerciali e comunque di reciproco interesse. Il rapporto che oggi nasce con il Comune di Rio nell'Elba, come quelli già consolidati negli anni con altre realtà, sono certo possa favorire la programmazione di iniziative e attività che rafforzino la socializzazione e lo scambio tra storie e tradizioni. Comunità distanti e differenti che s'incontrano con il desiderio reciproco di conoscenza. Per questa stretta di mano non poteva esserci occasione più consapevole di una manifestazione letteraria». «Spesso le situazioni migliori nascono da una casualità - prosegue Claudio De Santi, sindaco di Rio nell'Elba - ma di più, dall'amicizia. Oggi rappresentiamo due città che hanno tanto da condividere: l'Italia risorgimentale ha avuto un grande sviluppo sia a Ferrara sia in Toscana, specie sull'Isola d'Elba. È la storia maestra ad accomunarci, ad accomunare l'Italia intera. Rio nell'Elba è il borgo più antico dell'isola e dopo la chiusura della miniere, ha scoperto una vocazione turistica. Il consolidarsi di determinate attività, come Elbabook Festival, crea lo sviluppo del territorio; perciò è doveroso e sostanziale impegnarsi per la cultura». «Elbabook ha dato il la a un rapporto destinato a crescere - specifica il vicesindaco Massimo Maisto - Il festival è la manifestazione concreta di un turismo consapevole, frutto di una scelta interessata da parte del visitatore; perciò l'evento è diventato un pretesto per riscoprire le caratteristiche etnografiche e culturali dell'entroterra elbano, le usanze di un territorio dove estrazione mineraria e patrimonio naturalistico hanno convissuto sino all'inizio degli anni '80, attirando su queste coste decine di intellettuali di fama mondiale. Allo stesso modo, Ferrara è tra le città d'Italia che hanno fatto del turismo slow una decisione di valore, per non sacrificare lo spessore del suo passato e i lineamenti più nascosti, ma al contempo più caratteristici del suo presente. L'anno scorso, in particolare, abbiamo presentato alla platea elbana le eccellenze enogastronomiche della nostra provincia, dimostrando la sinergia tra istituzioni e operatori del comparto turistico e agroalimentare. Inoltre il rapporto con Rio nell'Elba si è instaurato grazie alla partecipazione di ComunEbook, casa editrice digitale in collaborazione tra Comune di Ferrara e Liceo Scientifico "Roiti". Questo ha creato le condizioni per una collaborazione a livello più ampio tra due realtà diverse, ma integrabili, ed entrambe portatrici di una profonda tradizione culturale». «Molte sono le caratteristiche che accomunano il Comune di Ferrara e Rio nell'Elba - aggiunge Caterina Ferri, assessore alle Relazioni Internazionali e Gemellaggi - in primis la volontà attraverso il confronto e lo scambio con altre realtà territoriali, di accrescere l'attrattività turistica e culturale delle nostre città. Per questo oggi sottoscriviamo un Patto che auspico porterà ad una collaborazione stabile e duratura, e per questo con piacere a luglio sarò a Rio nell'Elba in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, per partecipare ad Elbabook Festival 2016». A cura dell'Assessorato alle Relazioni Internazionali 1.a COMMISSIONE CONSILIARE - Martedì 31 maggio alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale Esame di delibere dell'assessore alla Contabilità/ Bilancio 30-05-2016 La 1.a Commissione consiliare - presieduta dal consigliere Fornasini - si riunirà martedì 31 maggio alle 15.30 nella sala Zanotti della Residenza Municipale. All'attenzione del gruppo di lavoro l'esame delle delibere: - "Modifica al documento Politica Integrata (Qualità-Ambiente-Eventi Sostenibili) allegato al Documento Unico di Programmazione - DUP - 2016-2019"; - "Approvazione delle modifiche e delle integrazioni al 'Regolamento del sistema integrato dei controlli interni'; - "Ratifica deliberazione d'urgenza di G.C. del 17/5/2016 n. 56636/16 avente per oggetto la variazione al Bilancio di Previsione 2016/2018, in merito a lavori di manutenzione straordinaria di alloggi in Ferrara" (assessore relatore Luca Vaccari). L'appello di Yusuf rilanciato da Anmig Ferrara 30-05-2016 Autorità, mi sono trovato tra le mani l'unito appello, ho chiesto all'autore se mi autorizzava a farlo conoscere alle autorità e alla stampa. E' noto che GAD significa, Giardino-Arianuova-Doro, un'area immensa di circa un quarto della città. I cittadini spaventati dalle diversità che frequentano il territorio ristretto a un lembo del quartiere e che dichiarano di non essere razzisti parlano di giardini che non frequentano più, lasciando spazio agli altri. Ma lo spazio pubblico è libero e deve consentire a tutti di frequentarlo, non è riservato ad una sola categoria di cittadini. Io ritengo l'appello di Yusuf meritevole di attenzione e da far conoscere. Cordiali saluti. Giorgio Pancaldi, presidente Anmig Ferrara Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra e Fondazione - Sezione Provinciale di Ferrara Appello di Yusuf Bello Osagie Sono arrivato a Ferrara nel 2002, 14 anni fa, dalla Nigeria, dopo essermi laureato in giurisprudenza a 24 anni. Da allora ho sempre lavorato e mi sono comportato bene: ho fatto l'operaio generico per 12 anni in tante ditte: Romagnoli, Patfrut e Ageco, e adesso sono proprietario di questo negozio di alimentari in via Ortigara, 'In God we Trust'. Non ho mai spacciato droga, non ho mai rubato nulla, non ho mai avuto problemi con la polizia. Gli agenti sanno che nel mio negozio possono venire anche 24 ore su 24 perché io e la mia famiglia non siamo delinquenti, ma lavoratori. L'Italia è molto diversa dalla Nigeria. In Italia e nel resto dell'Europa le leggi sono giuste. In Nigeria non sempre si fanno i processi e, quando una persona viene arrestata, la polizia le spara e la uccide, oppure la mettono in galera e nessuno la vede più. L'Italia è un paese giusto e per questo dico alla comunità africana che, quando si arriva dalla Nigeria, dal Camerun, dal Togo o da altri paesi, non dobbiamo sprecare le opportunità di lavorare e di vivere bene che questo paese ci offre, e che prima non avevamo. Perché rubare? Perchè spacciare? Perchè litigare per una donna? Perché ubriacarsi e poi litigare? Se facciamo queste cose, rischiamo di sprecare le nostro opportunità. Dobbiamo essere educati nella città dove viviamo e credere in Dio, che vuole aiutare tutti. Tanti immigrati africani sono onesti e vogliono solo lavorare, ma basta che pochi facciano cose sbagliate per rovinare anche la nostra reputazione e creare diffidenza negli italiani. Ferrara è una bellissima città e non è una città di razzisti. Tutto dipende dai comportamenti, sia degli italiani che degli stranieri, e dobbiamo imparare tutti a comportarci bene e a rispettare le regole. Neri e bianchi siamo tutti uguali di fronte a Dio, e anche di fronte a me. Alcune persone devono smettere di vendere la droga, e altra gente di comprarla. Tutti quanti. Basta fumare, basta con la droga. Vorrei ringraziare il sindaco di Ferrara, l'avvocato Tiziano Tagliani, e dirgli che per me è come il presidente degli Stati Uniti Barack Obama: è un uomo con una visione della città. E voglio ringraziare anche la questura di Ferrara perché ci sta aiutando molto e tiene lontani i delinquenti e gli spacciatori. Io non voglio criminali nel mio negozio, alcune volte li ho cacciati via io stesso. Anche se in una giornata guadagno solo 50 euro non mi importa: è meglio avere qualche soldo in meno e vivere pacificamente che vedere dei delinquenti in giro. Dobbiamo fare tutti così, insieme, italiani e stranieri, e lavorare per il bene della nostra città. Ferrara, maggio 2016 VIABILITA' - Provvedimenti in vigore dal 3 al 5 giugno a Pontelagoscuro Modifiche al traffico per la manifestazione "Totem Arti Festival" 30-05-2016 Da venerdì 3 a domenica 5 giugno a Pontelagoscuro, in occasione della manifestazione "Totem Arti Festival" organizzata dalla Cooperativa Teatro Nucleo Centro di Produzione Teatrale, in materia di regolamentazione della circolazione urbana saranno in vigore i seguenti provvedimenti: • Via Ricostruzione, tratto compreso fra l'intersezione con Via Isola Bianca e l'intersezione con Via Nuova: istituzione del divieto di circolazione nelle giornate dal 3 al 5 giugno dalle ore 17,30 alle ore 24 a tutti i veicoli, ammessi i veicoli delle forze di polizia e di soccorso e, compatibilmente con le esigenze della manifestazione. • Via Ricostruzione (tra Via Isola Bianca e l'intersezione con Via Nuova): divieto di fermata su entrambi i lati della carreggiata, nonché sulle fasce di pertinenza dal 3 al 5 giugno in orario compreso fra le ore 17,30 e le ore 24; nella giornata del 2 giugno dalle ore 12,00 alle ore 17,00 e nella giornata del 6 giugno dalle ore 12,00 alle ore 17,00, ammessi autorizzati • Via Nuova, tratto senza uscita per i veicoli a motore adducente alla Via Ricostruzione dal 3 al 5 giugno dalle ore 17,30 alle ore 24; • Via Ricostruzione, c.n. 48 : istituzione di area riservata ai veicoli al servizio di persone invalide dal 3 al 5 giugno dalle ore 17,30 alle ore 24. UFFICIO VERDE - Da martedì 31 maggio 2016 Potatura per lavori di messa i sicurezza della passerella ciclopedonale di via Modena sul Canale Boicelli 30-05-2016 Da martedì 31 maggio 2016, in occasione dei lavori per la messa i sicurezza della passerella ciclopedonale di via Modena sul Canale Boicelli, saranno eseguiti alcuni abbattimenti e potature relative alle alberature cresciute in prossimità del ponte. A cura dell'Ufficio Verde del Comune di Ferrara CONFERENZA STAMPA - Martedì 31 maggio alle 11 nella sala Sala dei Comuni del Castello Estense - Ferrara Ferrara Film Festival: il lancio ufficiale 30-05-2016 (Comunicato a cura degli organizzatori) FERRARA FILM FESTIVAL: TUTTO PRONTO PER IL LANCIO UFFICIALE Alla conferenza stampa anche Daniele Antonini e Maurizio Matteo Merli 31 maggio, ore 11 - Castello Estense, Sala dei Comuni - Ferrara Il 31 maggio, presso la Sala dei Comuni del Castello Estense anteprima del Ferrara Film Festival. - Alle 11 inaugurazione della kermesse cinematografica indipendente in stile hollywoodiano unica in Italia. L'ideatore della manifestazione Maximilian Law, insieme con Alizé Latini, Alberto Squarcia della Ferrara Film Commission e con l'assessore Massimo Maisto, "taglieranno il nastro" del festival. Ospiti speciali della mattinata Daniele Antonini, giovane attore italiano reduce dalla tournée teatrale con Cristian De Sica e Maurizio Matteo Merli, protagonista di fiction per la tv e figlio del grande Maurizio Merli, attore italiano di film polizieschi anni '70. A seguire, alle 17, vernissage delle mostre ospitate presso il Palazzo della Racchetta e conclusione della giornata di lancio dalle 19.00, presso la sala Cinepark Apollo per la doppia proiezione delle prime mondiali del corto Day One - candidato agli Oscar 2016 - e dell'ultimo kolossal con John Travolta Life on the line. Qui il programma completo. Per accrediti stampa scrivi a: ferrarafilmfestival@gmail.com. Il Ferrara Film Festival è ideato e organizzato dalla casa di produzione Perpetuus di proprietà di Maximilian Law. Partner e collaboratori del Ferrara Film Festival sono Ferrara Film Commission, Comune di Ferrara, Stileventi, Teatro Nucleo, ASCOM e Comune di Vigarano Mainarda. Patrocina la manifestazione l'Ambasciata Americana in Italia.

Fermate il tempo e scendete all’Oasi del Totem Arti Festival 2016

da: Ufficio Stampa Teatro Nucleo

TRE GIORNI DI TEATRO MUSICA E PERFORMANCE PER TUTTI
Una pausa nell’arte alla fine di una stagione ricca di proposte formazione, creazione e spettacolo

Il 3, 4 e 5 Giugno dal pomeriggio al dopo cena, al Teatro Cortazar (Via Ricostruzione, 40 – Pontelagoscuro – Ferrara) e nell’area del Parco “T. Salomoni”, il Teatro Nucleo apre l’oasi del Totem Arti Festival, spettacoli di teatro e musica per tutti, laboratori e performance all’aperto e al chiuso, un’illuminazione del Parco e dell’esterno del Teatro studiata ad arte da Franco Campioni (Accademia Internazionale della Luce). Un momento di festa che conclude un anno intenso di proposte che ha messo a disposizione della comunità, momenti di formazione nelle arti della scena, spettacoli e nuove produzioni che hanno mosso i primi passi proprio lungo le rive di questo tratto del grande fiume.
Per questa quarta edizione “vogliamo porre l’accento sul teatro e le arti quali strumento di trasformazione sociale e di trasmissione della memoria e della conoscenza storica, ma anche dell’arte come diritto e momento indispensabile nella vita dell’individuo e della comunità”.
Il programma si articola in concerti, spettacoli, laboratori, performance per il pubblico di tutte le età, che animeranno il Parco “Tito Salomoni” e il Teatro Cortàzar dal pomeriggio fino alla notte.
Non solo, durante i giorni del Festival nelle ore mattutine avrà luogo un workshop nell’ambito del progetto europeo “ARTS: Alternative Routes To Success” di cui Teatro Nucleo è partner.

Il Festival è ideato e realizzato dal Teatro Nucleo e dall’Associazione Radio Strike, con il sostegno del Comune di Ferrara, della Regione Emilia-Romagna, della Comunità Europea (co-funded by the Erasmus + Programme Of the European Union). Con la collaborazione del Festival dei Diritti, Witòor (eventi in bici, cicloturismo), della piattaforma partecipata Creativa (www.creativanetwork.org). È inserito nell’offerta della Ferrara Turist Card MyFe. Sono partner del progetto il comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro, Borderline (festival delle etichette indipendenti) e l’erboristeria Symbiosis.

Si comincia il 3 giugno alle 16.30 con “Quadri di un’avventura” performance conclusiva delle attività condotte dalla cooperativa Teatro Nucleo nell’ambito del Progetto Teatrale per l’Infanzia sul territorio(ingresso libero). A seguire, alle 18.00, Henri Camembert, giovane componente del collettivo di circo contemporaneo Laden Classe, presente al Cortàzar in residenza artistica lo scorso marzo, proporrà nel parco lo spettacolo di circo “Sdisordine” (ingresso libero). Alle 19 troverà spazio al Totem 2016 la restituzione dell’esperienza “Corpo e azione in rete”, progetto di formazione sulla performance contemporanea che ha visto tra i formatori coinvolti Natasha Czertok, saranno proposte due performance: “Rimbalzi” e “Bestiario universale” (ingresso 5 euro). Di seguito si ritorna al Parco con “Stazione Esmeralda” (ingresso libero), un viaggio intorno al mondo attraverso il canto popolare proposto da “Officine Duende”, gruppo residente al Cortàzar lo scorso autunno. Alle 21.30 va in scena “Il migliore dei mondi possibili” (Ingresso 5 euro) di Magdalena Barile, ispirato al “Candido” di Voltaire, una co-produzione Attodue (partner del Teatro Nucleo nel progetto di residenze artistiche “Cose nuove”) e Murmuris. La prima giornata si conclude con la musica dell’UkuleleRevolverTour (premio MEI come miglior artista italiano di strumenti alternativi) e con The Giant Undertow, entrambi al Parco Salomoni a partire dalle 22.30 (ingresso gratuito).

Sabato 4 giugno “Obsoleta teatro per l’ambiente” apre l’oasi del Totem con “Creature Fantastiche” un laboratorio di costruzione con materiali di riciclo (partecipazione gratuita, informazioni: 327.3379372 Martina), a seguire la compagnia ferrarese A_ctuar propone in prima assoluta al Totem 2016 “F_rankenstein” spettacolo per bambini e ragazzi (ingresso 3 euro). Alle 19.30 chitarre, grancassa, rullante, sonagli, suoni saturi e psichedelia indiana suoneranno nel parco con Elli De Mon One girl band (ingresso libero). Alle 21.30 al Teatro Cortàzar andrà in scena il visionario, surreale, ironico e tagliente “Citizen X” scritto e diretto da Manuela Rossetti (ingresso 5 euro). Alle 22.30 si ritorna nel parco per la “Serata Borderline” a sostegno delle etichette e produzioni indipendenti con i concerti di Cut e Jackson Pollock (ingresso libero).

Domenica 5 giugno si comincia alle 16.30 in Teatro con “Il mondo dei grandi” proposto dal gruppo “Nati dal nulla” composto da ragazzi dai 10 ai 14 anni diretto da Massimiliano Piva (ingresso 5 euro), si continua alle 18 con “Direttori d’orchestra” la bizzarra avventura di due musicisti che provano le quattro stagioni di Vivaldi, uno spettacolo per bambini dai 4 anni proposto dal Teatro Potlach (Fara Sabina, Rieti). Alle 19.30 suona tutta un’altra musica al Parco Salomoni con Carlo Atti in concerto e jam session (ingresso gratuito). Conclude il Totem 2016 “Tenebra” di e con Davide Della Chiara e Natasha Czertok, liberamente tratto da “Cuore di Tenebra” di J. Conrad, produzione del Teatro Nucleo realizzata con il sostegno della Joseph Conrad Society (Uk) (ingresso 5 euro).

Durante il Festival sarà sempre aperta e fruibile nell’area del Parco “Tito Salomoni” la mostra “Sahara occidentale e Palestina. Due popoli occupati” in collaborazione con Il Festival dei Diritti.
Nel corso del Festival sarà sempre presente il punto ristoro a cura di “La Vegana” e il bar offrirà bevande analcoliche e birre artigianali.

Anche gli allevtori dell’Emilia Romagna alla giornata Nazionale del latte Italiano

da: ufficio stampa Coldiretti Coldiretti

Domani, martedì 31 maggio 2016 dalle ore 8,30
Milano – MICO – Gate 17 – Piazzale Carlo Magno

In occasione del World Milk Day promosso dalla Fao in tutto il mondo per ricordare le virtù di un alimento prezioso sul piano nutrizionale, economico e sociale, anche gli allevatori dell’Emilia Romagna lasciano le stalle e la campagna per difendere insieme ad altre migliaia di colleghi il lavoro, gli animali, le stalle, i prati ed i pascoli custoditi da generazioni per la Giornata nazionale del latte italiano, domani martedì 31 maggio 2016, dalle 8,30 alla Fiera Milano Congressi – MICO – con accesso per i giornalisti al Gate 17 piazzale Carlo Magno, in Lombardia dove si produce il 40% del latte italiano.

L’obiettivo è quello di valorizzare i primati del Made in Italy e fermare con strumenti concreti la strage delle stalle italiane che mette a rischio un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto decine di migliaia di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado in aree difficili, spesso da intere generazioni.

Con gli allevatori ci sarà il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale che accoglieranno il premier Matteo Renzi insieme al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, dell’Ambiente Gian Luca Galletti e al Governatore della Lombardia Roberto Maroni.

Ci sarà anche la pronipote della mucca “Onestina”, simbolo della battaglia per il Made in Italy degli allevatori che chiedono di continuare a mungere con un prezzo giusto ed onesto.

Nell’occasione sarà presentato lo studio Coldiretti “Il latte italiano, un primato da difendere” con l’annuncio di importanti novità in arrivo ed esposizioni ad hoc dove saranno mostrate tutte le qualità del Made in Italy, dal casaro allo scaffale, ma anche smascherati gli inganni che fanno concorrenza sleale alle produzioni nazionali, dalle imitazioni dei formaggi italiani nel mondo ai trucchi che abbassano la qualita’ utilizzati nei prodotti low cost che arrivano dall’estero.

La Canocchia in festa a Porto Garibaldi ha portato in tavola oltre 4000 buongustai

da: organizzatori

“Tutti gli anni proprio non possiamo fare a meno di ‘arricchire’ il programma della festa con un po’ di pioggia”. Chiusura bagnata ma con sorriso per la Sagra della Canocchia e della Seppia di Porto Garibaldi che – anche nella sesta edizione – non è riuscita nell’obiettivo di centrare l’en plein del doppio week end di bel tempo. “Dopo un fine settimana d’esordio alla grande, con tanto sole e tantissima gente – commenta Lorena Carli, presidente dell’associazione L’Alba, organizzatrice della kermesse – abbiamo purtroppo finito un po’ in sordina. Comunque, nonostante le previsioni meteo avverse e l’acquazzone fra mattinata ed inizio pomeriggio che hanno tenuto lontano il grande pubblico, chiudiamo stanchi ma nel complesso soddisfatti. Anche perché – prosegue la presidente – nel consuntivo di questa sesta edizione, insieme alle consolidate conferme non mancano i positivi riscontri per le molteplici novità e curiosità inserite nel programma”. Grande successo per lo stand gastronomico allestito di fronte al Mercato Ittico – con oltre quattromila ospiti nelle quattro giornate di apertura – così come per lo spettacolo piromusicale di sabato 21 sulla Darsena del PortoCanale. Ma gettonatissimi pure la “pedalata della canocchia”, andata in onda anche ieri nonostante il meteo avverso e gli spettacoli. “Fra i quali – ricorda ancora Lorena Carli – mi piace rimarcare quelli che hanno permesso una passerella di visibilità e valorizzazione ad altre realtà associative come la nostra”. Curiosità e buon riscontro infine anche per le visite guidate ai pescherecci, gli aperitivi musicali nel Parco di Villa Bellini e la preparazione ‘in diretta’ di gustosissimi assaggi di pescato nel maxipadellone della Festa dell’Ospitalità, andata in scena per ‘Meine Romagna’, l’evento per gli ospiti di lingua tedesca promosso in collaborazione con campeggi ed altre realtà locali dell’ospitalità, così come il percorso espositivo “mai come quest’anno – chiude la presidente dell’associazione L’Alba – affollato, attrattivo e ricco di curiosità”

Remtech Expo domani a Roma con Italiasicura: riflettori sul dissesto idrogeologico

da: organizzatori

Prosegue il ciclo di seminari propedeutici a RemTech Expo (X edizione), il più importante evento in Europa dedicato alla tutela del territorio – bonifica dei siti contaminati, protezione delle coste, riduzione del rischio idrogeologico e sostenibilità delle grandi opere –, che si terrà alla Fiera di Ferrara dal 21 al 23 settembre.
Dopo l’appuntamento dello scorso 20 aprile, organizzato insieme con Assoporti e focalizzato sui temi dei dragaggi e della gestione dei sedimenti, domani (31 maggio, ndr), a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la manifestazione di Ferrara Fiere promuove, in collaborazione con #italiasicura (Struttura di missione del Consiglio dei Ministri contro il dissesto) e con il coordinamento scientifico di Alta Scuola, un incontro tecnico sulle “Misure per la mitigazione del rischio idrogeologico”.
Il workshop è propedeutico a Esonda, la sessione speciale di RemTech Expo dedicata alla protezione dal rischio idrogeologico e agli strumenti per il controllo e la manutenzione del territorio, e in particolare alla “Conferenza Nazionale sul Dissesto Idrogeologico 2.0”, in calendario a Ferrara il 21 settembre.
Relatori di primo piano, a partire da Mauro Grassi, Direttore di #italiasicura, e da esponenti del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Ambiente, del Dipartimento della Protezione Civile e di ISPRA, interverranno sul Piano Nazionale 2015-2020 contro il dissesto, sulle linee guida per la progettazione degli interventi di mitigazione, sulle best practice e le tecnologie innovative per la realizzazione di opere strutturali, sui piani di manutenzione e di monitoraggio.
Diretta streaming al link http://www.ustream.tv/channel/suonoimmstreaming.
Il ciclo dei seminari preparatori si chiuderà il 7 luglio, sempre a Roma, nella sede di Confindustria, con l’incontro sul tema della “Bonifica dei siti contaminati. Novità normative, direttiva IED, ecoreati, tecnologie innovative di risanamento”, a cura della Confederazione di Via dell’Astronomia, in partnership con RemTech Expo.

Festival dei Diritti 2015/16 – 14^edizione: Percorsi di Pace tra Diritti e Integrazione. Presentazione libro e mostra

da: Alice Bolognesi

Lunedì 31 maggio ci sarà un doppio appuntamento, organizzato dal Festival dei Diritti di Ferrara, dedicato al libro Wislawa Szymborska, si dà il caso che io sia qui di Alice Milani. alle ore 17.30 presso la libreria LaFeltrinelli (via Garibaldi, 30 – Ferrara) l’autrice presenterà il suo lavoro e ne parlerà con Matteo Bianchi, scrittore e giornalista. Successivamente, alle ore 19.00, verrà inaugurata all’interno dell’ Associazione IlTurco (via del Turco, 39 – Ferrara) la mostra delle tavole originali del libro dedicato alla ricostruzione biografica della poetessa polacca, premiata con il Nobel nel 1996. La mostra sarà visitabile dal 31 maggio al 12 giugno.
orari. Lun-ven: 9 – 19

Lunedì 31 maggio: WISLAWA SZYMBORSKA,SI DÀ IL CASO CHE IO SIA QUI di Alice Milani

“Il mio vestito è semplice, le scarpe un po’ consumate, ma io sono felice, oggi mi sposo con Adam. Festeggeremo assieme ai nostri amici, con un caffè o un piccolo brindisi. Abbiamo così pochi soldi, ma non importa.” Lei e Adam andranno a vivere nella Casa dei Letterati, a contatto con i più importanti scrittorie pensatori polacchi.
Wislawa Szymborska, si dà il caso che io sia qui di Alice Milani, pubblicato da BeccoGiallo, racconta la vita della poetessa polacca dal primo matrimonio e trasloco nella Casa dei Letterati di Cracovia nel 1948 fino al premio Nobel per la letteratura, conferitole nel 1996. Dopo un inizio modesto ma pieno di entusiasmo e fiducia nel governo socialista polacco e nelle sue istituzioni culturali, Szymborska diventa sempre più complessa e forte. La crescente consapevolezza della soppressione delle voci dissidenti la porta fino al distacco dal partito e alla conseguente perdita del lavoro che aveva nel giornale letterario ufficiale. La sua riflessione sulla condizione umana non viene certo arrestata dalla disapprovazione del regime, e Szymborska continua a costruire la sua visione tanto attraverso la poesia quanto con il linguaggio visuale del collage. Questo è chiaramente stato un punto di contatto molto forte per Milani, che ha usato questa tecnica nel fumetto per esplorare momenti significativi di crescita della giovinezza della poetessa.

Alice Milani (Pisa, 1986) ha studiato pittura all’Accademia Albertina di Torino e si è specializzata in incisione all’ENSAV La Cambre di Bruxelles. Fa parte dal 2010 del collettivo di disegnatori La Trama Autoproduzioni, per il quale contribuisce ai progetti Coppie miste #1, #2 e #3. Ha pubblicato storie brevi su Lo straniero, Delebile e Turkey Comics.

Il Festival dei Diritti di Ferrara, nato nel 2002, ha l’obiettivo di promuovere e difendere i diritti umani, il diritto al lavoro, alla casa, alla salute, all’alimentazione, all’acqua, all’informazione, alla cultura per tutte le popolazioni del mondo. È finanziato da Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ferrara, CGIL e NEXUS. Il Comitato promotore è formato da ARCI Regione Emilia Romagna (capofila), ARCI Ferrara, CGIL, NEXUS, Associazione Luogo Comune, Cittadini del mondo, IBO Italia, Oltreconfine, Teatro Nucleo, UDI Ferrara.

Mercoledì 1 giugno Maurizio Ferrini presenta il libro “…O no?” presso la Libreria Ibs+Libraccio

da: ufficio stampa Ibs Libraccio

Le avventure di un idealista comunista romagnolo che perde le sue certezze in mano al controspionaggio cubano.

cesenaticoPolitico De Lirio è un comunista romagnolo figlio di Emma Coriandoli e di Adelmo, bagnino inventore della coltivazione turistica intensiva di ombrelloni a lari – come le pesche. Deluso dalla caduta del muro di Berlino, dallo stesso suo Partito Comunista e dal nascere della Lega, si “consegna” spontaneamente ai funzionari dell’Aeroporto de L’Avana a Cuba il 15 Marzo del 1991 – gli ultimi veri comunisti rimasti – pensa.
– ¡Yo me dono al Comunismo! – grida loro…
Ma invece della trionfale accoglienza che si aspettava, i “compagni cubani” lo portano di forza al DGCI (Dirección General de Contrainteligencia), ovvero il controspionaggio cubano, che lo interroga con durezza e gli fa anche visitare propagandisticamente una Cuba non turistica.
Ha inizio per lui il calvario, o meglio l’interrogatorio, o meglio ancora L’INTERROGADORA. La macchina “della verità”, di invenzione cubana, altro non è che una sedia da barbiere a cui sono collegati complicati elettrodi che a loro volta sono posizionati ben fermi sul cranio di Politico.
A che scopo tutto ciò? Per proiettare su di uno schermo i suoi pensieri più nascosti…
– ¿Onde es Cesenatico?
– Italia, Romagna. Lugar de vacaciones. (Luogo di villeggiatura)
– ¿Cesenatico es … tropical?
(Politico pensa: “E chi sono io, il più pataca?”)
– ¡Cierto que sì! – e mostra loro alcune immagini ritoccate di Cesenatico.
Nasce così il racconto di un “come eravamo” in terra di Romagna dal dopoguerra al 1991, con al centro la storia personale, ideologica ed intima di un uomo tutto del nostro tempo. Nato come la madre Emma a Bagnacavallo in provincia di Ravenna, egli si trasferisce n da bambino a Cesenatico. Il padre, abbandonato il mestiere di bagnino poiché allergico al sabbione, apre l’ “Autosalone Politico” e la “Cesenautica Pedalò Cantieri” insieme: accanto alle auto si possono ammirare gli “ultimi gioielli” in mare della Riviera! “Unico italiano che va a Cuba senza fare sesso”, Politico incontrerà nel suo tour un personaggio che somiglia in modo impressionante, come lui del resto, a Mussolini. Si troverà, suo malgrado, coinvolto in una storia complessa, divertente, e dal natale a sorpresa in cui crolleranno molte le sue certezze e gli si apriranno nuovi orizzonti.

Maurizio Ferrini, classe 1953, è un personaggio televisivo e attore italiano.
La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Io e Margherita (2011) di Silvia Azzuffi.
Nel 1988 ha inoltre lavorato con Carlo Verdone per la realizzazione del film Compagni di scuola dove ha interpretato la parte di Lepore.
Oltre al ruolo di interprete Maurizio Ferrini ha lavorato come scrittore nel film commedia di Gianfrancesco Lazotti Saremo felici (1989).

Meis a misura di bambino. Inaugurato il nuovo percorso didattico

da: Ufficio Stampa MEIS Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah

Mentre mi avvicinavo al MEIS, percependo il brusio dei bambini, mi è venuta in mente una massima ebraica di circa 1.800 anni fa, secondo la quale l’Eterno, se applicasse i canoni della giustizia, dovrebbe distruggere il mondo tutti i giorni, ma non lo fa perché sente il balbettio dei bambini e allora gli torna la speranza. E un’altra massima dice che chi impara da bimbo è come inchiostro di prima qualità su carta nuova, mentre chi impara da adulto è inchiostro di scarsa qualità che si imprime su carta già usata e cancellata da altri”.

Le suggestive immagini evocate dal Rabbino Capo di Ferrara, Luciano Caro, hanno introdotto efficacemente il nuovo percorso didattico, rivolto ai bambini, della mostra “Torah fonte di vita”, inaugurato questa mattina (domenica 29 maggio, ndr) presso la sede della Fondazione MEIS di Ferrara (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, Via Piangipane 81).

Novità assoluta nel panorama museale italiano sul tema dell’ebraismo, il percorso promosso dal MEIS, dalla Comunità Ebraica di Ferrara e dal Comune di Ferrara, con il contributo del Rotary Club Ferrara, punta ad avvicinare anche il pubblico più giovane al significato degli oggetti e dei luoghi di culto, ai momenti fondanti e alle feste della religione ebraica, attraverso giochi interattivi, video e contenuti multimediali.

Come ha sottolineato Andrea Pesaro, Presidente della Comunità ebraica di Ferrara, “la curiosità va stimolata, perché da essa nascono interesse, apprendimento e conoscenza, valori fondamentali per capire il mondo, esserne partecipi e sopravvivere nei secoli, come insegna la storia del popolo ebraico”.

E ad accendere la curiosità dei bambini sono, nel percorso curato da Sharon Reichel (progetto espositivo di Monica Bettocchi, con il supporto di Tryeco 2.0 per la grafica e i videogame, e di Panebianco & CO per le illustrazioni), il cartone animato “La sera di Shabbat”, che introduce i più piccoli alle festività ebraiche e ad appuntamenti fondamentali del culto, e che si chiude con domande sulla Sinagoga, su quel libro speciale che si chiama Torah e sul perché delle candele accese. Interrogativi ai quali i baby visitatori possono rispondere con un tablet e poi staccando sagome colorate dalle pareti e ricollocandole nel modo giusto.

Per scoprire il nome e il significato di alcuni oggetti di arte cerimoniale, come la corona Keter che va posta sulla Torah, basta aprire i cassetti che li custodiscono, annusare la cannella, il ginepro, l’anice stellato e i chiodi di garofano contenuti nei Besamin durante la cerimonia che segna la fine del sabato, accostare l’orecchio ai puntali Rimmonim, posti sui manici della Torah, per sentirne risuonare i campanellini.

Un altro tablet consente di aiutare Mosè a raggiungere le tavole della legge, mentre su un monitor interattivo si possono trascinare gli oggetti raffigurati o dentro il contenitore “rituale pubblico” o dentro quello “rituale privato”, fino a provare a capire com’è composto l’alfabeto ebraico maneggiandone le lettere, sotto forma di tessere rimovibili.

La negazione, insomma, dello stereotipo “museo = istituzione noiosa e polverosa”. Lo ha rivendicato il Vicesindaco del Comune di Ferrara, Massimo Maisto, spiegando che “il MEIS avrà spazi verdi, per giocare e apprendere divertendosi. La nostra città è stata per tanto tempo divisa tra chi ci credeva e chi no – ha concluso Maisto –, ma ormai, grazie anche agli ultimi finanziamenti, l’appuntamento è per settembre 2017, con l’apertura del primo lotto”.

Fino al 30 settembre, “Torah fonte di vita” e il percorso saranno fruibili dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, e la domenica dalle 10 alle 18; dal 1 ottobre al 31 dicembre, dal martedì al giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, il venerdì dalle 10 alle 15 e la domenica dalle 10 alle 18. Le festività ebraiche corrispondono, invece, a giorni di chiusura.

Il biglietto d’ingresso intero costa 4 €, mentre chi presenterà la MyFE Card avrà diritto al biglietto ridotto (3 €); entrano gratis gli under 18 anni e gli insegnanti accompagnatori.

Countdown per “Il cielo sopra Ferrara. AstroSamantha, la ricerca” Il 3 giugno alla Fiera di Ferrara tante iniziative e l’incontro con Samantha Cristoforetti

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Locandine Il cielo sopra Ferrara. Astrosamantha la ricercaL’universo della didattica e della ricerca scientifica dell’Università di Ferrara e lo spazio, con il suo fascino misterioso ed il racconto di chi ha vissuto e compiuto esperimenti scientifici a bordo di una stazione orbitante internazionale. E’ tutto questo e molto di più “Il cielo sopra Ferrara. AstroSamantha, la ricerca”, iniziativa che si terrà venerdì 3 giugno alla Fiera di Ferrara (via della Fiera, 11), e che vedrà alle 17 l’incontro con Samantha Cristoforetti, Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, Capitano Pilota dell’Aeronautica Militare, protagonista di Futura, la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Una non stop di incontri, workshop, simulazioni, mostre e dimostrazioni di mezzi ed equipaggiamenti dell’Aeronautica Militare dalle ore 9 alle ore 19, rivolti agli studenti e a tutta la città, che potranno scoprire le attività didattiche, di ricerca e di ricerca aerospaziale dell’Università di Ferrara, grazie agli stand dei dodici Dipartimenti e delle due Scuole di Ateneo, dove si svolgeranno esperimenti scientifici interattivi.

Una organizzazione complessa che vede gli sforzi congiunti, oltre che di Unife e dell’Aeronautica Militare, di ESA e ASI (Agenzia Spaziale Europea e Italiana), dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Ferrara Fiere Congressi, l’Associazione De Humanitate Sanctae Annae, Fidapa Bpw, sezione di Ferrara e il contributo di Emilbanca Credito Cooperativo, Ferrara Tua, Sipro, Techmobile, Unindustria Ferrara, Acer Ferrara, Siram.

E’ previsto un momento di incontro di Samantha Cristoforetti con la stampa. Verranno fornite indicazioni precise al riguardo.

Ecco il programma della giornata. Alle 9.30 si terrà l’Alzabandiera accompagnato dall’ Inno nazionale, mentre alle 10.30 si terrà l’incontro “Dal volo allo spazio” a cura del Ten. Col. Walter Villadei, Cosmonauta dell’A.M. Si parla di “Donne nello spazio, uno spazio per le opportunità”, alle 12.15 con la Prof.ssa Cristiana Fioravanti (Unife), il Ten. Col. Paola Verde (Medico, Reparto di Medicina Aeronautica e Spaziale dell’A.M.), il Cap. Stefania Palmiero (Stato Maggiore A.M.), la Prof.ssa Lucia Votano (già Direttore dei Laboratori Nazionali dl Gran Sasso dell’INFN, FIDAPA BPW). Alle 14 protagonista dell’incontro sarà il progetto “Drain Brain”. Il Prof. Paolo Zamboni (Unife) e il Ten. Col. Paola Verde modereranno gli interventi del Prof. Angelo Taibi (Unife) “Sviluppare uno strumento per le missioni spaziali: il pletismografo”, del Prof. Roberto Manfredini (Unife) “I bioritmi sulla ISS. Com’è difficile fare il cronobiologo sulla Stazione Orbitante Internazionale” e del Dott. Francesco Sisini “I segreti del polso giugulare analizzati a Terra”. Le iniziative proseguono alle 15.30 con l’incontro dibattito “a cena con le stelle” a cura del Prof. Michele Rubbini (Unife), con la partecipazione dello Chef Liborio Trotta docente dell’Istituto O. Vergani, dello Chef Stefano Polato, che ha preparato i pasti utilizzati da Samantha Cristoforetti nella stazione spaziale per conto della Argotech di Torino e di Chiara Manzi, Nutrizionista. Sempre alle 15.30 si parla di “La medicina dell’avventura”. A moderare la Prof.ssa Annalisa Cogo (Unife) e il Dott. Danilo Cialoni, che interverrà sul tema“Abissi e ricerca: attività della Fondazione DAN”. Il Dott. Mario Benassai parlerà di “Dallo Spazio agli abissi: ALTEC e DAN nel progetto ski-scuba-space”, mentre la Dott.ssa Erica Menegatti (Unife) intratterrà sul tema “Un sistema di monitoraggio cuore-cervello per attività in ambienti speciali”.

Alle 16.30, si terrà l’incontro ‘Dalla ricerca allo spazio. Il cielo sopra Ferrara’ con il Rettore Prof. Giorgio Zauli, il Comandante del Comando Operazioni Aeree Gen. D.A. Giovanni Fantuzzi e i ricercatori del progetto Drain Brain.

Dopo l’appuntamento alle 17 con Samantha Cristoforetti, alle 18.45 si terrà un momento musicale di chiusura della giornata: G. Mahler “Des Knaben Wunderhorn” – Urlicht (voce e pianoforte); “Funf Lieder nach Ruckert” – Ich bin der Velt abhanden gekommen (voce e pianoforte); C. Debussy Feux d’artifice (pianoforte) Cristina Carini (pianista concertista) Gigliola Bonora (cantante concertista)

Rugby: Festa Solidarietà e Velenosette

da: ufficio stampa Cus Ferrara

Festa della Solidarietà Avis. Giovedì 2 giugno in via Gramicia negli impianti
del Cus Ferrara si terrà la festa di fine attività del Cus Ferrara Rugby. Si
tratta di una serie di partite amichevoli divise in due campi. Sul campo 1 (ore
10): Under 16 vs Under 14; Trofeo Tuffanelli (ore10,40) Old vs Vetarani. Sul
campo 2 (ore 10): Uner 12 vs Under 10; (ore 11) Genitori 8 vs Genitori 6. Alle
ore 11,15, invece, si apre il sipario sull’attesa sfida XV presidente Cus
Sezione Rugby vs XV presidente Avis.
Velenosette. Altra bella affermazione delle giovani ragazze del rugby. L’Under
16 femminile ha guadagna anche domenica 22 maggio il primo posto nel
concentramento tenutosi tra le mura amiche. Una lode particolare va alle
esordienti Noemi e Roberta.

Scuola e impresa: i ragazzi del Liceo Smiling partecipano al progetto We Business

da: Smiling SERVICE Scuola Internazionale Srl

​Lunedì 30 maggio sono stati premiati alla Scuola Smiling i vincitori di ​We Business​,progetto​ nato dalla collaborazione di Smiling International School con Studio Euro Impresa​ ​allo scopo di avvicinare gli allievi di prima e seconda del Liceo Internazionale alla realtà imprenditoriale.​​ Durante le ore di ​Economia​ – materia curricolare dello Smiling – ​i ragazzi si sono sfidati nella creazione di start up in ambito turistico, ambientale, sociale e tecnologico, seguendo criteri rigorosi per rendere​ ​fattibili​ le loro proposte​.​

Nella mattinata di lunedì gli​ studenti​ hanno potuto partecipare a una visita aziendale all’Hotel Carlton di Ferrara e nel pomeriggio i 4 migliori progetti ​d’impresa ​sono stati presentati a​gli ‘investitori’,​ una ​giuria composta da​l Presidente della Camera di Commercio di Ferrara​ ​Paolo Govoni, ​l’Assessora all​a Pubblica Istruzione​ ​Annalisa Felletti,​ Matteo Ludergnani, titolare del Hotel Carlton​,​ Cinzia Zambonati​, imprenditrice​, Beatrice Rovigatti, presidente dell’Associazione Amici dello Smiling, Eva Pancaldi​, titolare​ di​ Studio​​ Euro Impresa​, Ian Browne​ e Caterina Azzini di Smiling. ​I ragazzi hanno lavorato con grande entusiasmo e le start up ideate hanno ottenuto l’approvazione della giuria per l’innovazione, la realizzabilità e la disinvoltura nella presentazione.

Il Commercio su area pubblica verso il 2017 seminario 30 maggio presso la sede Ascom Ferrara

da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

Il commercio su area pubblica: quali sono le regole, le opportunità, in definitiva gli scenari dell’ambulantato nella nostra regione con le riforme che interesseranno il settore nel 2017? Infatti l’anno prossimo – superando la normativa comunitaria Bolkenstein – saranno messe a bando dando priorità alle concessioni sulla base dell’anzianità di impresa e di posteggio nonché della regolarità (contributiva, fiscale…). Un vantaggio che permetterà ai titolari delle concessioni un significativo vantaggio nei bandi.
A meno di un anno dunque dalla emissione dei bandi di riassegnazione dei posteggi si tiene oggi (30/05) il seminario – promosso dalla Federazione Italiana Venditori Ambulanti (Fiva – Confcommercio) regionale e nazionale in collaborazione con Ascom Ferrara nella sala “Zamorani ” in sede Ascom Confcommercio a Ferrara.

Ad introdurre i lavori il direttore generale Davide Urban (Ascom Ferrara) “siamo quotidianamente a fianco delle imprese – ha detto – pronti a seguirle in questo percorso”. A seguire i saluti istituzionali dell’assessore al Commercio Roberto Serra ed in sequenza dai vertici di Fiva Confcommercio con Alessandro Ceragioli e Alverio Andreoli: il primo è presidente provinciale mentre il secondo è presidente regionale nonché vicepresidente nazionale.
“L’appuntamento si inserisce in un percorso di informazione e sensibilizzazione avviato dalla Federazione – ha chiarito Andreoli – con l’obiettivo di essere concretamente accanto agli operatori coinvolgendo anche le Pubbliche Amministrazioni per avviare un positivo confronto rispetto ai contesti in cui ci si troverà ad operare in futuro. Siamo riusciti come Fiva ad ottenere innanzitutto la salvaguardia dell’occupazione delle imprese e questa è la premessa positiva per una riqualificazione professionale del mondo stesso degli ambulanti”. Un pomeriggio entrato nel vivo con Paola Castellini, responsabile servizio commercio e turismo della regione Emilia Romagna “Siamo andati oltre la direttiva Bolkenstein – ha spiegato la dirigente regionale – e grazie uno specifico accordo nella conferenza stato regioni abbiamo ottenuto appunto due cardini precisi: salvare la professionalità delle imprese e dall’altro l’occupazione. Elementi che verranno conteggiati dando uno specifico vantaggio agli attuali titolari di concessioni ” poi dopo la relazione tecnica di Armando Zelli segretario generale di Fiva nazionale è stato il turno della ricerca sul Futuro dei Mercati, a cura di Iscom Group, rappresentata dal suo amministratore delegato Marco Leoni che ha concluso:” La riassegnazione tra maggio e luglio dell’anno prossimo di tutte le postazioni dei mercati regionali ed il ritorno ai titolari della licenza è una grande opportunità sotto due aspetti: per gli operatori di riqualificazione e necessaria formazione professionale utilizzando anche appositi fondi. Per gli enti pubblici di organizzare e migliorare le caratteristiche dei mercati di loro pertinenza dando loro nuova forza e possibilità”.

Golf: Giacomo Fortini super al Segafredo Zanetti

da: ufficio stampa Cus Ferrara

Sabato 28 e domenica 29 maggio si è svolta presso il percorso del CUS Ferrara
Golf la ormai tradizionale e sempre più importante Gara Nazionale Trofeo
Segafredo Zanetti giunta alla sua undicesima edizione. I giocatori si sono dati
appuntamento già al venerdì per la prova campo per capire le insidie del
percorso e prepararsi al meglio per la gara. La competizione, strutturata su 36
buche (18 il sabato + 18 la domenica), ha visto subito come protagonista il
cussino e nazionale Giacomo Fortini che con un -8 sul par del campo al primo
giro ha tolto tutte le speranze di vittoria agli altri 89 partecipanti la
categoria maschile. A quattro colpi di distanza e comunque con un ragguardevole
– 4, il giovane Pietro Bovari del Golf Club Ambrosiano. Buona prova anche degli
altri giocatori del CUS Ferrara, in particolar modo di Edoardo Gallerani che con
un 70 (+2) si e attestato al decimo posto e Filippo Maggi (+3) al tredicesimo.
Il secondo giro è stato funestato dal maltempo che ha costretto il Comitato di
Gara a sospendere per poi decidere l’annullamento del giro stesso e ritenere
validi per la classifica finale i risultati del primo giorno. Complimenti
all’azzurro Giacomo Fortini che porta a casa, per la terza volta consecutiva, la
vittoria a questo Gara Nazionale e ancor più il record assoluto del campo con 60
colpi.

Nella Categoria femminile i complimenti vanno a Chiara Polichetti del Golf Club
Verona che vince la gara, per la seconda volta consecutiva, con un bellissimo
68, par del campo. Al secondo posto Tatini Federica del Golf Club St.Anna con 74
(+6)

Triathlon: Riccardo Barbieri si qualifica per gli italiani

da: ufficio stampa Cus Ferrara

Gli atleti del CUS Ferrara triathlon sono stati impegnati in questo ultimo week
end in varie location di gare: sabato 28 a Barberino del Mugello han gareggiato
sulla distanza olimpica Cillani Raul (ottimo secondo di categoria), Roberta
Scabbia, Davide Pigno Pignatti, Balderi Andrea e Anthony Bottura.
Invece domenica 29 Giovanni Romagnoni e’ stato impegnato nello sprint
all’Idroscalo di Milano mentre Grandi Denis a Lovadina ha gareggiato sulla
distanza olimpica. Infine merita di essere segnalato l’ottimo secondo posto di
Riccardo Barbieri nella gara “amphibiaman” tenutasi a Grado, ossia una gara in
cui si corre e nuota: 2km di corsa poi 1,6km di nuoto seguiti da 6 km di corsa
ed infine 1,6 km a nuoto, posizione che gli ha permesso di qualificarsi per la
fase finale dei campionati italiani.

Nella foto con scritto Amphibianman il primo da sinistra per chi guarda lo
schermo è Barbieri
Nella foto con sfondo azzurro, in maglia nera Ciliani

Energia, verso il nuovo piano regionale: terminato il percorso di confronto con la società emiliano romagnola. Oltre 218 milioni di euro per ricerca, fonti rinnovabili e green economy

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Concluso il percorso partecipato che ha portato alla definizione della strategia energetica dell’Emilia-Romagna basata sugli obiettivi europei fino al 2030. Gli interventi concentrati in tre settori: trasporti, elettrico e termico. Ora la Giunta regionale dovrà adottare il Piano, prima del passaggio in Assemblea legislativa per il via libera definitivo

Bologna – Sono 218,2 i milioni di euro destinati per il prossimo triennio alle nuove strategie energetiche dell’Emilia-Romagna, tra risorse europee, regionali e nazionali. Investimenti dedicati allo sviluppo di energie rinnovabili, al risparmio energetico, alla formazione, alla ricerca e all’innovazione, al rafforzamento dell’economia verde. Si è concluso oggi il percorso partecipato, aperto alla società regionale, dedicato alla stesura del nuovo Piano energetico regionale, avviato dopo gli stati generali del 27 novembre scorso e che ha visto la realizzazione di nove convegni e quattro workshop tecnici.

I lavori – aperti dall’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi – sono stati conclusi dal presidente della Regione Stefano Bonaccini.

Il documento fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima ed energia fino al 2030, ed è affiancato del Piano triennale di attuazione dello stesso Piano energetico per il triennio 2017-2019. Ora i documenti saranno sottoposti all’adozione della Giunta regionale, prima del passaggio in Assemblea legislativa per l’adozione definitiva.

Una strategia energetica per l’Emilia-Romagna che fa proprie le linee guida dell’Unione europea in termini di riduzione delle emissioni, di sviluppo delle energie rinnovabili, di sostenibilità e che mette a disposizione, nei prossimi tre anni, 218,2 milioni di euro. Di questi, 104,4 euro derivano dal programma Por Fesr, 27,4 dal Psr Feasr, 85,2 dalla Regione e 1,2 dallo Stato.

La Regione punta ad alzare l’asticella della svolta green partendo proprio dagli obiettivi europei fino al 2030: per raggiungere questo ambizioso traguardo le risorse saranno dedicate a investimenti per lo sviluppo di energie rinnovabili, al risparmio energetico, alla formazione, alla ricerca e all’innovazione nonché al rafforzamento dell’economia verde.

Gli obiettivi del Piano fissano come termini temporali il 2020, il 2030 e il 2050 in materia di clima ed energia come fondamentale fattore di sviluppo della società regionale.

In particolare, gli obiettivi europei sono la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l‘incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili, l’incremento dell’efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030.

Trasporti, elettrico e termico, con le loro ricadute sull’intero tessuto regionale, sono i tre settori sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea e recepiti dal Piano.

La strategia energetica regionale

Il Piano individua una serie di azioni concrete. Per il risparmio e l’uso efficiente dell’energia, il documento prevede interventi estesi nel campo dell’edilizia, in grado di rendere meno dipendenti dall’energia gli edifici esistenti e di realizzare edifici nuovi a impatto energetico vicino allo zero.

Nei settori economici gli interventi riguardano la riduzione della dispersione di energia, quindi reti di distribuzione e approvvigionamento più efficienti e lo spostamento del consumo dalle fonti fossili a favore dell’elettrico, soprattutto l’autoproduzione da fonti rinnovabili. A questo si aggiungono le certificazioni di qualità sul risparmio e le diagnosi energetiche.

Il settore pubblico gioca un ruolo importante nel Piano, con interventi decisi di riqualificazione sul patrimonio edilizio e sui sistemi di illuminazione pubblica, in grado di ridurre i consumi e le emissioni.

Le altre linee di indirizzo prevedono una decisa virata verso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mentre nel settore termico viene incentivata la produzione da pompe di calore, da solare termico e da biomassa.

Un ruolo strategico, all’interno del Piano, lo gioca il sistema della ricerca. La rete Alta tecnologia dell’Emilia-Romagna, infatti, è chiamata a contribuire con prodotti e processi innovativi allo sviluppo e al radicamento di una green economy in grado di generare risparmio energetico, sostenibilità ambientale e nuova occupazione.

I trasporti rappresentano un altro settore nel quale i prossimi anni vedranno interventi decisi per favorire la mobilità elettrica e sostenibile, oltre ad un incremento del trasporto pubblico, di quello ciclopedonale e della mobilità condivisa (car sharing, car pooling…).

Il Piano assegna poi un ruolo fondamentale ai Comuni e agli Enti locali, con l’attribuzione di specifici compiti operativi. Particolarmente importante la partecipazione dei cittadini e delle imprese al processo di de-carbonizzazione della nostra economia. L’Emilia-Romagna potrà raggiungere gli obiettivi europei di riduzione del 40% se il nostro Paese saprà sfruttare appieno le profonde innovazioni che le tecnologie mettono a disposizione e se tutta la società regionale parteciperà alla sfida energetica che abbiamo di fronte.

Emilia-Romagna, Scavi di Marzabotto, Russi e Veleia regolarmente aperti il 2 giugno

da: organizzatori

Antica città etrusca di Kainua e Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto, Villa Romana di Russi e area archeologica di Veleia Romana regolarmente aperte, per l’intera giornata, in occasione del 2 giugno

Festa della Repubblica nelle aree archeologiche di Marzabotto (BO), Russi (RA) e Veleia, sull’Appennino piacentino

Archeologia e arte al top delle preferenze dei viaggiatori per il ponte del 2 giugno: secondo le principali agenzie di viaggio, durante questo periodo di vacanza i turisti che intendono dedicarsi alla cultura supererebbero il 60%, percentuale destinata a salire ulteriormente qualora il bel tempo si facesse desiderare.
In Emilia-Romagna tutte aperte, e per l’intera giornata, le zone archeologiche di Marzabotto, Russi e Veleia, autentici tesori alla portata dei budget più limitati

Antica città di Kainua e Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria”
Via Porrettana Sud 13 – Marzabotto (BO)
museo aperto dalle 9 alle 18.30, area archeologica dalle 8 alle 19
Ciò che fa di Marzabotto, l’antica Kainua, una testimonianza unica nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria conservazione dell’impianto originale della città, scandito da ampie strade che si incrociano ortogonalmente, suddividendo in modo regolare lo spazio urbano orientato secondo i canoni dell’etrusca disciplina.
La visita al sito si snoda, sullo sfondo dei calanchi, dai resti dell’abitato sul vasto pianoro, alle costruzioni sacre dell’acropoli, alle aree funerarie subito al di fuori della città dei vivi.
Il museo dedicato a Pompeo Aria, organizzatore del primo nucleo della collezione, raccoglie le testimonianze, ricche di suggestione, della vita della città che prosperò dalla fine del VI alla metà del IV secolo a.C., con i ricchi corredi delle necropoli, le ricostruzioni di tetti e degli alzati delle case, le statuette votive in bronzo e una preziosa testa di Kouros, insieme a testimonianze dal territorio circostante, tra cui i ricchi corredi funerari da Sasso Marconi.
ingresso € 3,00 – info 051 932353

Complesso archeologico della Villa Romana
Via Fiumazzo – Russi (RA)
aperto dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30)
Nato per lo sfruttamento agricolo dell’area nell’antichità, l’insediamento rustico di Russi é forse il più importante finora noto dell’Italia settentrionale. Conobbe il massimo splendore tra il I e il II sec. d.C. quando il complesso fu completamente ristrutturato, anche scenograficamente, da un proprietario probabilmente arricchitosi vendendo le eccedenze agricole alla flotta militare romana che, dall’epoca di Augusto, aveva sede a Ravenna. È in questo periodo che la villa, gestita da un liberto con mansioni di fattore (procurator) al comando di un gran numero di schiavi, esce dall’autosufficienza per diventare una vera a propria macchina produttiva. Le dimensioni della cucina comune la dicono lunga sull’entità del personale della villa nei momenti di maggiore impegno, come aratura e mietitura di cereali o raccolta e pigiatura dell’uva.
Il proprietario (dominus) viveva in villa saltuariamente ma il suo alloggio era comunque lussuoso, con sala da pranzo (triclinium), stanza per ricevere (tablinum), impianto termale e pavimenti a mosaico.
Dopo un periodo di decadenza coincidente con l’allontanamento della flotta militare, la villa è parzialmente rioccupata quando la corte imperiale si trasferisce a Ravenna (V e il VI sec.) per poi essere definitivamente abbandonata in epoca medievale.
ingresso € 2,00 – info 0544 581357

Area archeologica e Antiquarium di Veleia
Strada Provinciale 14, località Veleia Romana – Lugagnano Val d’Arda (PC)
aperti dalle 9 alle 19
I resti monumentali del municipium romano di Veleia sono tra i più suggestivi dell’Italia settentrionale.
Incastonata nelle colline piacentine, in un contesto naturalistico di assoluto valore, Veleia ruota attorno al proprio foro, la piazza circondata su tre lati da un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti a destinazione pubblica, che Lucio Lucilio Prisco, uno dei due massimi magistrati locali, pavimentò con lastre d’arenaria ai tempi d’Augusto
Il pubblico può passeggiare tra i monumenti onorari e le vetuste architetture, tra l’edificio termale e i quartieri d’abitazione, e infine visitare il piccolo Antiquarium che, accanto ai calchi della Tabula Alimentaria traianea e della Lex de Gallia Cisalpina, espone i reperti che illustrano i momenti più significativi della storia di Veleia: le sue origini liguri, l’edificazione dei principali monumenti pubblici, le testimonianze degli arredi e dello stile di vita delle dimore private, i riti funerari e il ricordo degli spettacoli gladiatori.
ingresso € 2,00 – info 0523 807113

Ecco i 15 progetti finalisti del bando culturability

da: Box Stampa Fondazione Unipols

Ecco i 15 progetti finalisti del bando culturability
Tra questi saranno scelti i 5 ai quali andranno 50 mila euro ciascuno

Scelto un progetto dell’Emilia-Romagna fra i 522 da tutta Italia:
Piazza dei Colori di Bologna

C’è anche un progetto dell’Emilia-Romagna fra i 15 finalisti del bando culturability – rigenerare spazi da condividere, scelto fra gli oltre 500 progetti partecipanti alla call nazionale promossa da Fondazione Unipolis per sostenere progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale, che rigenerano e danno nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati.
A seguito di questa prima selezione, il progetto bolognese Piazza dei Colori, assieme agli altri quattordici finalisti, è stato ammesso a un percorso di formazione e mentoring finalizzato a migliorare e sviluppare le proposte. I team seguiranno workshop, avranno un’assistenza individuale e momenti di revisione critica dei progetti, che dovranno poi essere rinviati a Unipolis entro il 4 agosto. Nel mese di settembre, una Commissione di esperti selezionerà tra questi i 5 progetti che riceveranno 50 mila euro ciascuno e continueranno l’attività di mentoring. Complessivamente, 400 mila euro stanziati da Fondazione Unipolis, tra contributi economici per lo sviluppo dei progetti selezionati, attività di accompagnamento per l’empowerment dei team, rimborsi spese per partecipare alle attività di supporto.
Il percorso di mentoring, così come le altre fasi del bando, è sviluppato in collaborazione con Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo.

Piazza dei Colori, il giro del mondo in una piazza! è un progetto dell’associazione angoloB, nata nel 2009 per migliorare la qualità della vita dei bimbi e delle famiglie che vivono in Piazza dei Colori, nella periferia est di Bologna. L’area interessata include spazi all’aperto e al chiuso di proprietà pubblica, inclusi nel Patto di collaborazione per la cura dei beni comuni urbani sottoscritto dall’associazione con il Comune di Bologna. Il progetto promuove attività di cura partecipata della piazza per renderla più bella e fruibile a tutti, iniziative destinate ai residenti, con particolare attenzione a bambini, adolescenti, famiglie e migranti. Tra le prossime iniziative, la riqualificazione artistica delle circa trenta serrande dei negozi chiusi, la creazione di un mercato cittadino del riuso e dell’economia solidale, la realizzazione di urban kitchen costruite dai cittadini per potenziare la socialità del quartiere grazie a pranzi di vicinato.

Il processo di selezione dei 15 finalisti non è stato facile, dato il numero, la qualità, l’impegno, l’innovazione e la prospettiva dei 522 progetti partecipanti. I progetti individuati partono dalla forza e dal valore della cultura e dell’innovazione sociale per dare nuova vita ad aree ed edifici abbandonati o sottoutilizzati, dalle piazza ai condomini delle nostre città, dalle scuole chiuse agli stabili delle ferrovie dimessi, dalle rimesse e le caserme passando per una miniera.

Sabato 28 maggio, presso il Palapalestre di Ferrara, la prima edizione del “Torneo Racchini”

da: organizzatori

Si è svolta sabato 28 maggio, presso il Palapalestre di Ferrara, la prima edizione del “TORNEO
RACCHINI”, riservato a squadre della categoria Under 18. A contendersi il trofeo tre tra le migliori
compagini cestistiche della provincia ferrarese. Presenti sul parquet estense la padrona di casa VIS
con gli under 18 ad insegna VITALDENT-CARICENTO, i ragazzi del Basket Gallo ed i concittadini
della Scuola Basket Ferrara. La prima partita è stata vinta da SBF contro Gallo con il risultato di 75 a
69 per i ferraresi. Il secondo incontro ha visto SBF contro VIS e, questa volta, la vittoria ha arriso ai
padroni di casa che, con il risultato di 65 a 56, si sono presi il foglio rosa. La finale, tra SBF e VIS,
nonostante metà partita gestita da entrambe le formazioni in modo equilibrato, ha visto, alla fine, la
vittoria della Scuola Basket Ferrara che, terminando l’incontro per 66 a 49, si è portata a casa
meritatamente, il trofeo. Al termine della contesa è stato Mauro Cavara a premiare i partecipanti al
“Racchini”. Per VIS 2012 sono scesi in campo Volpin, Dioli, Stella, Barcaro, Magri, Trombini,
Grandi, Liboni, Baraldi, Nativi, Pareschi, Rossi.
Risultati:
Basket Gallo – Scuola Basket Ferrara 69 – 75
Basket Gallo – Vitaldent Caricento Vis 2012 56 – 65
Scuola Basket Ferrara – Vitaldent Caricento Vis 2012 66 – 49
Classifica finale:
1° SBF Ferrara
2° Vitaldent Caricento Vis 2012
3° Basket Gallo

Il 3 giugno: Simone La Maida e Francesco Ponticelli in concerto al festival Crossroads

da: Ufficio Stampa Crossroads

Concerto di venerdì 3 giugno

Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00
“Correggio Jazz”
SIMONE LA MAIDA “GIVE AND TAKE” TRIO
Simone La Maida – sax contralto;
Gabriele Evangelista – contrabbasso; Alessandro Paternesi – batteria
FRANCESCO PONTICELLI QUARTET
Dan Kinzelman – sax tenore, clarinetti; Enrico Zanisi – pianoforte;
Francesco Ponticelli – contrabbasso; Enrico Morello – batteria

Due gruppi che mettono in campo una collezione di talenti del nuovo jazz italiano si alterneranno venerdì 3 giugno a partire dalle ore 21 sul palco del Teatro Asioli di Correggio per la penultima serata del festival Crossroads, organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Il primo set vedrà in scena il “Give and Take” Trio del sassofonista Simone La Maida (con Gabriele Evangelista al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria). Poi toccherà al quartetto del contrabbassista Francesco Ponticelli, con Dan Kinzelman (sax tenore, clarinetti), Enrico Zanisi (pianoforte) ed Enrico Morello (batteria).
Il concerto è realizzato in collaborazione con il Comune di Correggio nell’ambito di Correggio Jazz. Biglietti: prezzo unico euro 7.

Il sassofonista sammarinese Simone La Maida presenterà il disco Give and Take, registrato proprio al Teatro Asioli di Correggio nel 2015. La Maida oltre al jazz ha frequentato l’R&B, il funky e pure il teatro. Ha fatto parte dei gruppi di Ramberto Ciammarughi e Massimo Morganti, collaborando anche con Antonella Ruggiero, Flavio Boltro, Emanuele Cisi, Gianni Basso, Pietro Tonolo, Marco Tamburini, Jimmy Owens, Kenny Wheeler…

Il quartetto di Francesco Ponticelli è formato da un manipolo di nuove leve che hanno saputo emergere sulla scena nazionale affiancando musicisti già ampiamente affermati, rimarcando poi la propria individualità con la creazione di progetti da leader.
Nato nel 1983, Francesco Ponticelli affronta la musica inizialmente come chitarrista per poi passare al basso elettrico e infine al contrabbasso. La sua grande occasione giunge nel 2005, quando Enrico Rava lo convoca per il suo quintetto New Generation. Dal 2006 viene saltuariamente chiamato da Rava anche a far parte del suo quintetto principale, in sostituzione di Rosario Bonaccorso. Pur avendo avviato una sua attività come leader, Ponticelli saggiamente non trascura gli inviti provenienti da altri gruppi: entra così a far parte della Cosmic Band di Gianluca Petrella, del trio di Fabrizio Sferra, oltre che del trio e del quartetto di Giovanni Guidi.

Teatro in carcere: lo spettacolo di Teatro Ragazzi “voci e suoni da un’avventura leggendaria” alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

da: Associazione Culturale Balamòs Teatro

Progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia
“voci e suoni da un’avventura leggendaria”
uno spettacolo di Teatro Ragazzi alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

Nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Mercoledì 1 Giugno 2016, alle ore 16.00 (ingresso riservato previa autorizzazione), sarà presentato lo spettacolo di Teatro Ragazzi “voci e suoni da un’avventura leggendaria”, tratto dall’incredibile avventura di Odisseo e i suoi compagni all’isola dei Ciclopi. Eroiche avventure, miti e leggende senza tempo raccontate con leggerezza e ironia dagli alunni delle scuole secondarie di I° Grado “T. Tasso” di Ferrara: Margherita Bertieri, Catalina Bocsaneanu, Monica Isede, Leonardo Molinari, Filippo Nanni, Francesco Ranaudo, Umberto Rossi, Fausto Sapienza, Helin Tekdal e la partecipazione delle donne detenute Nawal Boulahnane e Samira Miloradovic. Le musiche e i suoni dal vivo sono di Martina Monti.

Lo spettacolo è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, che da due anni conduce il progetto teatrale “sguardi diversi” alla scuola “T. Tasso” di Ferrara promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani, l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara e in collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara e il Centro Teatro Universitario di Ferrara.

Lo spettacolo “voci e suoni da un’avventura leggendaria” ha concluso la stagione di Teatro Ragazzi del Teatro Comunale di Ferrara 2014-2015.

In questa circostanza la scuola e il carcere si incontrano attraverso il teatro in una straordinaria occasione di formazione teatrale. Il progetto di pedagogia teatrale di Balamòs Teatro attuato nelle scuole medie “T. Tasso” a partire dall’anno scolastico 2013-2014, nonostante tutte le difficoltà che affronta il mondo della scuola oggi, rappresenta un’ottima opportunità di formazione attraverso le pratiche di laboratorio teatrale per le giovani generazioni.
L’anima della proposta è il desiderio di stare insieme, imparare a raccontarsi più che mostrarsi, di mettersi alla prova, di navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare insieme paure, giudizi, conflitti.
Con una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno protagonista del proprio percorso, dei propri personaggi e delle proprie interpretazioni.
Con il regista che si propone come pedagogo teatrale, accompagnatore, facilitatore, disponibile a navigare con i ragazzi tra i moti calmi e ondosi del lavoro teatrale, tra scoperte e frustrazioni, tra le bonacce e tempeste della crescita.

Il progetto teatrale “Passi Sospesi” ha come obiettivo quello di ampliare, intensificare e diffondere la cultura teatrale dentro e fuori gli Istituti Penitenziari di Venezia.