CHIAMATA ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA, CONTRO LA GUERRA
LA CAMPAGNA NONVIOLENTA PER DIRE NO ALLA MOBILITAZIONE MILITARE
CHIAMATA ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA, CONTRO LA GUERRA
LA CAMPAGNA NONVIOLENTA PER DIRE NO ALLA MOBILITAZIONE MILITARE
“Dichiaro fin da questo momento, con atto formale, la mia obiezione di coscienza alla guerra e alla sua preparazione. Non sono disponibile in alcun modo a nessuna chiamata alle armi“.
Viene lanciata oggi la Dichiarazione di Obiezione di coscienza alla guerra e alla sua preparazione, rivolta ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio, che tutti i cittadini italiani, giovani o adulti, uomini o donne, possono sottoscrivere. E’ la risposta immediata che il Movimento Nonviolento offre a tutti coloro che vogliono esplicitare con atto formale la loro dissociazione totale dai venti di guerra, dal rischio di una mobilitazione militare che coinvolga anche l’Europa e il pericolo del ripristino della leva anche nel nostro paese.
La maggioranza degli italiani non vuole la guerra, è contro l’invio di armi, desidera politiche di pace.
I venti e i rumori di guerra sono sempre più forti. Droni, missili, bombe, solcano i cieli. E anche il movimento pacifista alza il tiro delle iniziative di pace.
Come partecipare?
Campagna coordinata dal Movimento Nonviolento. È possibile aderire in uno dei seguenti modi:
1) Compilare il format che si trova in fondo alla pagina dedicata al link https://www.azionenonviolenta.
2) Copiare il testo in email, con i propri dati, e inviare a obiezioneallaguerra@
protocollo.centrale@pec.
3) Stampare in cartaceo, compilare e spedire a Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona.
Anche chi aveva aderito alla prima fase della Campagna nel 2022 e 2023 è invitato a partecipare!
Qui il testo della Dichiarazione da sottoscrivere
Obiezione-DEF-3.pdf (azionenonviolenta.it)
Qui i materiali della Campagna
https://www.azionenonviolenta.
Qui il comunicato stampa
Chiamata all’obiezione di coscienza, contro la guerra (azionenonviolenta.it)
Movimento Nonviolento

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
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