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di Lorenzo Bissi

Il 2 novembre del 1975 ci lasciava un grande uomo e intellettuale italiano, Pier Paolo Pasolini.
La sua fine è avvolta nel mistero: viene trovato senza vita, percosso ripetutamente ed investito dalla sua stessa auto sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia. Le colpe vennero addossate al diciassettenne Pino Pelosi, che dichiarò che la sera prima era stato fermato da Pasolini e invitato a salire sull’auto in cambio di un compenso in denaro; purtroppo non è ancora stata fatta completa chiarezza sulla morte, ma si pensa che sia stata fatta leva sull’omosessualità dello scrittore per nascondere il vero movente dell’omicidio e screditare la sua persona agli occhi di tutti.

Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l’erba, la gioventù. L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro.
Pier Paolo Pasolini

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio

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