Per certi versi /
ADDIO caro Parco
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ADDIO caro Parco
Gli alberi
Sono stati segati
Addio caro
Parco
Vicino al fiume
Verde e blu
ingiallito
Rosseggiavi
Nel fulvo autunno
Riempivi d’ombra
La ferma estate
piacevi spogliato
Nella neve
Erano segni
Di corteccia
Le tue primavere
Lunghe
Distese nei giorni
I “Santificetur”
Ti hanno fatto radere
A zero
Demolito
per
un fiume di catrame….
I clacson strombazzeranno
non più i cinguettii
Non più Il fiume
che correva verso il mare….
Sono stati segati
Addio caro
Parco
Vicino al fiume
Verde e blu
ingiallito
Rosseggiavi
Nel fulvo autunno
Riempivi d’ombra
La ferma estate
piacevi spogliato
Nella neve
Erano segni
Di corteccia
Le tue primavere
Lunghe
Distese nei giorni
I “Santificetur”
Ti hanno fatto radere
A zero
Demolito
per
un fiume di catrame….
I clacson strombazzeranno
non più i cinguettii
Non più Il fiume
che correva verso il mare….
Ogni riferimento al magnifico Parco Urbano Bassani e alla sciagurata scelta del Sindaco di Ferrara di portarci 60.000 persone per il maga-concerto di Bruce Springsteen è assolutamente legittimo. (N.dr)
Ogni domenica Periscopio ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche di Roberto Dall’Olio.
Per leggere tutte le altre poesie dell’autore, clicca [Qui]
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Roberto Dall’Olio
Bolognese da sempre ancora prima di nascervi.
È nomade cosmopolita.
Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più.
Pubblica libri in versi.
Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano.
Ah, poeti di riferimento:
Italiani:
Roberto Roversi mio maestro e amico
Antonia Pozzi
Alfonso Gatto
Guido Gozzano
Stranieri:
Neruda
Lorca
Salinas
Yanez
Piznik
Brecht
Prevert
Plath
Sexton
Seifert
Cvetaeva
Ritsos
Pasternak
Saffo