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Torna dal 23 giugno al 15 ottobre WIDE, il programma di residenze artistiche delle Industrie Fluviali. Quattro progetti indagano il tema della città come ecosistema e un calendario di eventi tra vernissage, dj-set e laboratori didattici.

Torna WIDE – Art based spots, il programma di residenze artistiche delle Industrie Fluviali che ospita artisti e artiste per realizzare opere site specific pensate per gli spazi dell’hub culturale di Roma Ostiense.

Dopo una prima edizione che ha visto come protagonisti Geometric Bang, Alleg e Carla Rak e la realizzazione di tre opere, per questa seconda edizione, WIDE porta negli spazi di via del Porto Fluviale quattro artisti – Andrea Casciu, Eloise Gillow, Madame e Officinadïdue – che da giugno a ottobre realizzeranno quattro opere ‘site specific ‘per trasformare gli ambienti delle Industrie Fluviali.

I quattro progetti saranno svelati al pubblico in occasione di WIDE SunSet, i vernissage che celebrano l’arte e l’estate con speciali dj-set al tramonto. Le sonorità di quest’anno si compongono di suoni provenienti da ogni parte del mondo, grazie a dj e collettivi la cui ricerca musicale si addentra in territori inconsueti: Elvis Delmar from Yalla, Club Casbah, Tropico Disco Safari, Dj Solko.

Per realizzare le loro opere i quattro artisti coinvolti sono stati invitati a pensare alla città come ecosistema. Non un vero e proprio tema, ma un presupposto, una premessa che caratterizza la direzione artistica e che costituisce la base di partenza di ogni intervento artistico e laboratorio in programma. L’idea di città come ecosistema deriva dal concetto deep ecology codificato da Arne Næss negli anni ‘70, così come alle conseguenti teorie di Paul Shepard attorno al Paradigma Pleistocene, che afferma che il mondo naturale è un complesso di relazioni nel quale l’esistenza di ciascun organismo dipende dall’esistenza degli altri all’interno dello stesso ecosistema. Un assunto che può essere esteso a qualsiasi sistema. Ecco, dunque, che la città è un ecosistema dall’intelligenza collettiva che, al pari di una foresta, deve la sua esistenza alla diversità e varietà degli organismi che la abitano.

WIDE si inserisce in questo sistema di relazioni con un programma di attività laboratoriali destinate a partecipanti giovani e giovanissimi per attivare processi interiori di rispetto, solidarietà e comunicazione positiva nei confronti dell’altro come diverso da me, con le sue caratteristiche e specificità, e realizzando le opere attraverso un lavoro di confronto con il territorio, di narrazione condivisa e partecipata.

Officinadidue

Si è iniziato il 23 giugno con WIDE opening party e il primo incontro del laboratorio di co-creazione di un’opera site-specific aperto alla cittadinanza a cura di Officinadïdue (Vera Bonaventura e Roberto Mainardi). In questa occasione il duo, insieme ai partecipanti del laboratorio, daranno inizio ai lavori di un’opera site-specific che indaga il territorio e che una volta realizzata attraverserà l’intera struttura delle Industrie Fluviali, dai sotterranei alla terrazza. Il risultato finale sarà visibile il 14 ottobre in occasione del closing party. Per celebrare la nuova edizione di WIDE, le Industrie Fluviali ospiteranno una serata di festeggiamenti affidata al collettivo Club Casbah (RDSNT e Lorenzo BITW), le cui sonorità omaggiano le persone e le culture dei paesi del mediterraneo.

Madame

WIDE prosegue con l’artista francese Madame che a luglio realizzerà sul roof garden uno dei suoi collage di grande formato. Scenografa di formazione, Madame realizza opere pubbliche, oggi diffuse in decine di città e cinque continenti, che mescolano testo e immagine ricreando nello spazio pubblico la medesima dimensione scenica del teatro.

Il risultato del suo lavoro sarà svelato il 20 luglio accompagnato dalla musica di Tropico Disco Safari, progetto di Marco Buscema che propone, con dj da tutto il mondo, selezioni musicali composte di rarità che raccontano una varietà musicale profonda e, al contempo, un filo conduttore culturale che va dall’Africa ai Caraibi. In occasione della serata sarà presentato al pubblico il primo gruppo delle opere selezionate nell’ambito di WIDE visions, la call rivolta alle artiste e agli artisti under 35 che si servono dei codici per elaborare le proprie opere video.

Il secondo gruppo di opere sarà presentato in agosto in occasione di WIDE community (3 agosto): uniti dal buon cibo, gli abitanti del quartiere sono chiamati a partecipare a uno speciale tour di WIDE che ripercorre le opere realizzate dall’edizione 2022. Un’occasione per confrontarsi con il territorio sulle possibili direzioni future della manifestazione e un momento di condivisione in vista della ripresa delle attività a settembre. In questa giornata saranno annunciati i vincitori della call WIDE visions.

Nelle settimane più calde, proseguiranno i lavori del workshop di Officinadïdue, mentre gli eventi aperti al pubblico torneranno il 28 settembre con un appuntamento di WIDE SunSet che ospiterà gli ultimi due artisti in residenza: Andrea Casciu e Eloise Gillow. 

Andrea Casciu
Eloise Gillow

Ospite musicale per questa occasione sarà Elvis Delmar, sull’onda della stagione che lo ha visto protagonista delle serate romane con il duo Yalla.

Casciu, artista nativo di Sassari, classe 1983, trasformerà l’ingresso delle Industrie Fluviali con le sue figure ibride, mutevoli, ricche di elementi naturali e di stilizzazioni derivanti dall’arte classica, grazie alle quali si sta affermando come uno degli street-artist più originali e riconoscibili d’Italia.

Eloise Gillow, giovane artista inglese con base a Barcellona, che sul roof garden delle Industrie Fluviali realizzerà la sua prima opera in Italia. Nelle sue opere combina un realismo pittorico eccelso con la capacità di realizzare opere pubbliche di grandi dimensioni creando connessioni tra l’opera d’arte e le comunità che la ospita. L’appuntamento di settembre è l’occasione per vedere l’ultimo gruppo delle opere selezionate di WIDE Visions in vista dell’annuncio del progetto vincitore a ottobre.

L’ultimo appuntamento con WIDE SunSet è in programma il 14 ottobre con un closing party affidato a Dj Solko, curatore del programma di SunSet di questa edizione dedicato ai suoni di culture di varie parti del mondo che interagiscono quotidianamente con Roma. Occasione per celebrare la fine del programma di residenze artistiche e per svelare al pubblico il risultato del laboratorio condotto da Officinadïdue che trae ispirazione dal mondo naturale e reinterpreta i linguaggi estetici della land art, dell’arte povera e del minimalismo, sviluppando progetti artistici legati all’ambiente, al clima, all’ecologia e alle istanze sociali.

WIDE 2023 si chiude con una due giorni interamente dedicata ai bambini, il 14 e il 15 ottobre, infatti, insieme alle associazioni Libelà e TUtt’ALTRO si indagherà il tema dei quattro elementi all’interno della cornice della biodiversità. L’obiettivo sarà quello di creare nei più piccoli una “cittadinanza terrestre” ovvero quel rapporto che ci lega al pianeta in cui viviamo e in cui le nostre identità sono in relazione e strettamente collegate. In questo evento confluiranno la presentazione dell’albo illustrato Racconti Elementari, una esposizione foto e video realizzata con bambini e ragazzi da Federica di Giovanni e quattro atelier in cui bambini e famiglie potranno vivere esperienze immersive a contatto con i quattro elementi.

La partecipazione agli eventi è gratuita previa registrazione su: https://www.industriefluviali.it/wide

WIDE è alle Industrie Fluviali, Via del Porto Fluviale, 35, Roma, Ostiense.

Le Industrie Fluviali sono un ecosistema culturale, un hub per l’innovazione che progetta, promuove e produce iniziative dal carattere ibrido, aperto, inclusivo. La loro sede, nel cuore del quartiere Ostiense, è il frutto della rigenerazione di una fabbrica dismessa, che con le Industrie Fluviali è diventata uno spazio polifunzionale nonché una piattaforma per ideare e allestire progetti con importanti ricadute sociali, e per innescare sinergie con le realtà presenti sul territorio.

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

WIDE Art Based Spots è un progetto ideato e realizzato da PINGO SCSI.

 

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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