Tekeli-li! Tekeli-li!
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Solo ora mi sono accorto di una cosa: l’unico continente senza presenza del nuovo coronavirus è l’Antartide. Strana coincidenza come proprio la parte più dura e arida, tra le terre emerse, sia l’unica dove ci si possa abbracciare. Eppure, nella mia mente, sento che quelle desolate terre siano le custodi di antichi quanto inquietanti segreti, e che è solo questione di tempo, come ricordava Lovecraft, perché qualcuno si spinga troppo in là con la conoscenza. Per ora le terre bianche del Sud sembrano l’unico rifugio, ma ci si può fidare?
“[…] componendo il suo Gordon Pym, Edgar Allan Poe abbia tenuto presente fonti ignote di conoscenze proibite. Tutti ricorderanno che, in quel racconto fantastico, si narra di un mondo sconosciuto ma di significato terribile e prodigioso connesso con l’Antartico, in cui risuonavano le grida di giganteschi uccelli dimoranti nel cuore di quella regione malefica […]”
H.P. Lovecraft

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Jonatas Di Sabato
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani