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?️‍?TACCIANO LE ARMI: NEGOZIATO SUBITO!?️‍?

VENERDI’ 22 LUGLIO ORE 18.00 – PIAZZA MUNICIPALE FERRARA

La Rete per la Pace di Ferrara organizza un flash mob nell’ambito della mobilitazione nazionale per la pace che si terrà in tutte le città italiane.

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime. Si avvia a diventare un conflitto di lunga durata con drammatiche conseguenze sulla vita e il futuro delle popolazioni ucraine, ma anche sull’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, sul clima del pianeta, sull’economia europea e globale.
Siamo e saremo sempre dalla parte della popolazione civile, accanto alle vittime, e con i pacifisti russi che si battono per porre fine all’aggressione militare.

Questa guerra va fermata subito cercando una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche in questa direzione, né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali.

Occorre che il nostro paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato e avviino un percorso per una conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro.
Bisogna fermare l’escalation militare. Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione. Non c‘è nessuna guerra da vincere: noi invece vogliamo vincere la pace, facendo tacere le armi e portando al tavolo del negoziato i rappresentanti del governo ucraino, di quello russo, delle istituzioni internazionali.

La popolazione italiana, nonostante sia sottoposta a una massiccia propaganda, continua a essere contraria al coinvolgimento italiano nella guerra e a chiedere passi concreti da parte del nostro governo e dell’Unione Europea perché sia ripresa con urgenza la strada dei negoziati.
Questo sentimento maggioritario nel paese è offuscato dai media più diffusi e non è rappresentato in Parlamento. Occorre dargli voce perché possa aiutare il Governo a cambiare politica e a imboccare una strada diversa da quella attuale.

Per questo – a 150 giorni dall’inizio della guerra – aderiamo anche a Ferrara alla giornata nazionale di mobilitazione per la pace con iniziative in tutto il paese per ribadire:
TACCIANO LE ARMI, NEGOZIATO SUBITO!
Rete per la Pace Ferrara

LA BANDIERA SBAGLIATA
Tra i giornali ferraresi, Estense.com ci è sempre sembrata una esperienza coraggiosa, un esempio di giornalismo locale indipendente. La consideriamo una testata amica, non certo un concorrente, anche perché questa testata, periscopio, non è un quotidiano locale, nè lo era il quotidiano glocal ferraraitalia. Questa volta però, in occasione della pubblicazione del comunicato de Rete per la Pace Ferrara, ci è parsa sbagliata, giornalisticamente non corretta, la scelta di Estense.com di scegliere come copertina la bandiera dell’Ucraina. L’appello “Negoziato subito!” si rivolge a tutte le parti in campo (Russia, Ucraina, Stati Uniti, Inghilterra, Francia ,Italia …), a tutti i Paesi che (direttamente o indirettamente) prendono parte al conflitto. La solidarietà dovuta al popolo ucraino, non deve essere scambiata con al solo appoggio all’Ucraina e all’adesione del popolo pacifista alle posizioni atlantiste. Scegliere di mettere in copertina i colori dell’Ucraina, invece, induce proprio in questo equivoco. Le manifestazioni che oggi si terranno a Ferrara e in tutte le città d’Italia chiedono, in coerenza con le posizioni del movimento pacifista internazionale, la trattativa, la tregua, la pace per tutti i civili: per il popolo ucraino come per le minoranze russofone. Dunque, l’unica bandiera che si può e si deve sventolare (e correttamente mettere sul giornale) è la bandiera arcobaleno. Così noi ci siamo sentiti di fare.
Francesco Monini

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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