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da: Autori a Corte

Secondo ed ultimo appuntamento martedì 23 dicembre 2014 presso la Sala Estense di Ferrara di AUTORI A CORTE 2014 speciale Natale rassegna letteraria che gode del Patrocinio del Comune di Ferrara ed in parternship con IPSSAR Ferrara che collabora con un progetto innovativo che coinvolge ogni era una dozzina di studenti coordinati dell’insegnante Maria Cristina Borgatti per una esperienza sul campo nell’ambito di un evento culturale.
Dopo la fortunata prima serata che ha visto un afflusso di quasi 150 persone per le tre complessive presentazioni in calendario, il gruppo editoriale Este Edition-Edizioni La Carmelina, nelle persone di Vincenzo Iannuzzo e Federico Felloni che hanno creato la manifestazione e la ripropongono nellla versione natalizia grazie all’apoggio di Banca Mediolanum ed Estense.com, propone due presentazioni che sono assolute novità.
Alle ore 20,00 il volume di Gian Pietro Testa Interviste infedeli (Este Edition) presentato da Sergio gessi (direttore del quotidiano ferraraitalia.it, Riccardo Dalbuoni (addetto stampa Comune di Occhiobello). Testa giornalista professionista in varie testate nazionali, è stato, fra l’altro, inviato speciale de “Il Giorno”, de “l’Unità”, di “Paese Sera”. Ha diretto il quotidiano napoletano “Senzaprezzo” e la televisione regionale “NTV”. È considerato uno dei massimi esperti italiani di terrorismo. Il libro è l’esulcerato sfogo contro coloro che usano, fra l’altro (ma non soltanto), la religione come invincibile arma di potere.
A seguire dalle ore 21,00 si cambia decisamente registro con Note appuntate, l’attesissimo volume di Andrea Poltronieri (Edizioni La Carmelina) che in occasione dei suoi 20 anni di cariera ha deciso di pubblicare i suoi peniseri, i suoi ricordi, la sua musica, la sua passione per il sax, foto storiche e i testi delle canzoni che hanno allietato le serate di due generazioni. Il tutto in un volume che da il via alla collana Autori a Corte presentato da Nicola Franceschini (giornalista Telestense e Rete Alfa)con interventi di Roberta Marrelli. Entrambe le presentazioni saranno precedute da degustazioni gratuite, come l’ingresso alla serata, delle ditte Panificio Dellepiane, Azienda Vinicola Zanatta, Caffetteria 2000. L’edizione natalizie prevede anche un prologo alle ore 18,00 dedicato ai bambini e denominato Merenda con l’autore, in questo caso sarà protagonista Daniela Pareschi, scenografa tetarale e cinematografica che ha collaborato come art director a moleplici film italiani ed internazonali, con Il mare,le onde (Lantana Editore) libro introdotto da Ruggero Veronese (redattore di estense.com), che è il secondo di una serie di libri dedicati alla pratica del disegno attraverso l’osservazione. Uno stimolante metodo per imparare a disegnare lasciando libera la propria creatività. Un pomeriggio dedicato ai più piccoli a cui oltre ad una degustazione ad hoc saranno offerti degli omaggi offerti dalla Cartoleria Paper Moon.
Ricordiamo che l’ingresso è libero e che la durata di ogni presentazione è di circa 40 minuti.
Info http://www.autoriacorte.oneweb.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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