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Da: Comune di Comacchio

E’ il week end della finale per la gara dei vulicepi, ma anche dei cooking show e laboratori dedicati ai must del ‘made in Fe’ agroalimentare che hanno ottenuto i riconoscimenti europei della Denominazione d’Origine ed Indicazione Geografica Protetta. Anche per il fine settimana di chiusura, la XVIII Sagra dell’Anguilla propone un ricchissimo cartellone di appuntamenti fra enogastronomia e spettacolo, ambiente e cultura che animeranno un po’ tutto il centro storico di Comacchio. E se, per sapere a chi fra Paolo Andrea Boccaccini, Luigi Bocchi, Yuri Fogli e Filippo Sambi andrà il titolo di ‘miglior paradello di Comacchio 2016’, occorrerà attendere fino alle 18 di domenica, già a partire dalle 9 di sabato 8 (con replica l’indomani, stessa ora, a Valle Campo) prenderà avvio alla Stazione di Pesca Foce la dimostrazione pratica guidata e gratuita del funzionamento di un ‘lavoriero’. Cui seguirà, alle 10,30 alla Manifattura dei Marinati, l’accensione di un camino della Sala Fuochi per la spiedatura della ‘regina’. Alla stessa ora, ma all’InfoPoint di piazzale Pallotta, al via la “Pedalata dell’Anguilla”, bici-escursione guidata fra valli e salina di Comacchio conclusa con pranzo allo stand gastronomico Sagra (info: tel. 329 9341581). Mentre da mezzogiorno, insieme a griglie e padelle fra Stand Gastronomico di Argine Fattibello e ristoranti, friggitorie e punti ristoro un po’ in tutto il paese, in via Agatopisto si potranno degustare anche cozze e vongole veraci cucinate nel ‘padellone’ della Pro Loco di Goro. E, al Santuario di S. Maria in Aula Regia, padre Gian Pio condurrà i visitatori alla scoperta del tempio dedicato alla “Madonna del Popolo”. Nel pomeriggio, dalle 15 (ma anche domenica mattina dalle 10,30 alle 12,30), nei pressi della Torre dell’Orologio è possibile provare l’esperienza di ‘paradellare’ attraverso i canali e sotto i ponti cittadini. Mentre il Teatro dei Sapori propone per tutto il pomeriggio, nel Cortile di Palazzo Bellini, presentazioni e degustazioni guidate e gratuite alle eccellenze agroalimentari ‘made in Fe’. Alle 16,30 di fronte al Settecentesco Ospedale degli Infermi, Arnaldo Ninfali presenta “febbre da Spal”, viaggio sentimentale di un indomito tifoso dalla serie D alla B. Allo stesso orario, ma dall’InfoPoint piazzale Pallotta, scatterà la passeggiata guidata fra luoghi e suggestioni di Comacchio con il commediografo locale, Piero Zarattini. Un’ora più tardi, in piazzetta Trepponti, “scuola di dialetto comacchiese” con la compagnia Al Batàl. E dalle 18, musica protagonista con l’aperitivo in jazz di fronte all’Ospedale degli Infermi con cocktail e stuzzicherie a cura della sommelier Elena Melchiorri ed il sound del Jazz’in Duo (Luca Quadrelli, sax e Andrea Bolognesi, piano). Che precederanno “Pianoforte in Jazz a Trepponti”, concerto di chiusura del Comacchio Jazz Festival 2016 dalle 21 alla Sala San Pietro con il giovane pianista Claudio Vignali insieme ad Andrea Ferrario (sax); Giannicola Spezzigu (contrabbasso) e Marcello Molinari (batteria). Fra gli eventi di domenica 9, giornata conclusiva della Sagra 2016, da non perdere anche gli appuntamenti pomeridiani con il Teatro dei Sapori che, in piazzetta, vedranno susseguirsi dalle 15 la ‘conversazione scherzosa con serissima degustazione’ intorno al salame di Felino, con l’Igp ma senz’aglio, ed a quello ferrarese che il marchio Ue non possiede ma senza il bianco spicchio non esiste. Alle 16, aspiranti sfogline al lavoro – in collaborazione con Artigiani Pastai Bondi – per imparare a preparare i cappellacci di zucca. Cui seguiranno alle 17 il cooking show con abbinamento fra riso ‘Carnaroli’ di Jolanda di Savoia e pere Abate Fetel ed infine, alle 18 in collaborazione con la Pasticceria Leon d’Oro di Ferrara, il laboratorio dedicato al pampapato.
News e programma completo degli eventi in programma – insieme a proposte di soggiorno e info dedicate – consultando il sito www.sagradellanguilla.it

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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