Pubblicato il 16 Febbraio 2021

DELTA PO: Ottenuta la Carta Europea del Turismo Sostenibile

DELTA PO: Ottenuta la Carta Europea del Turismo Sostenibile

Pubblicato il 16 Febbraio 2021

Tempo di lettura: 3 minuti

 

Da: Ufficio Stampa Biosfera Delta Po

DELTA PO: Ottenuta la Carta Europea del Turismo Sostenibile

Di cosa si tratta? E quali opportunità offre al territorio? Il 18 febbraio un convegno online per presentare il riconoscimento ottenuto dalla Riserva della Biosfera e dai Parchi Regionali del Delta del Po
Comacchio, 16 febbraio 2021.
A gennaio 2021 la Riserva della Biosfera e i due Parchi Regionali del Delta del Po hanno ottenuto la Carta Europa del Turismo Sostenibile (CETS), importante riconoscimento che EUROPARC (Associazione europea delle aree protette) conferisce ai territori maggiormente impegnati per ridurre gli impatti ambientali connessi al turismo e perseguire lo sviluppo sostenibile.
Per presentare nel dettaglio le opportunità che questo riconoscimento può offrire agli operatori economici ed alle comunità del Delta del Po, il Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia Romagna, organizza un webinar giovedì 18 febbraio 2021 dalle ore 10.00 alle 12.30.
A sottolineare l’importanza di questo riconoscimento, ma soprattutto delle azioni concrete che ad esso dovranno seguire, interverranno l’Assessore Regionale Barbara Lori, tra le cui deleghe vi è il governo del sistema regionale delle aree protette, e Giampiero Sammuri Presidente di Federparchi nazionale.

L’incontro è gratuito e aperto a tutti, ma è necessaria la registrazione online

Programma
L’incontro è così strutturato:

-Saluti istituzionali
Diego Viviani – Presidente Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna

-Le aree protette dell’Emilia Romagna, driver di sviluppo sostenibile
Barbara Lori – Assessore alla montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità.

-Che cosa è la CETS: sfide e opportunità
Giampiero Sammuri – Presidente Federparchi

-Le principali tappe del riconoscimento CETS della Riserva della Biosfera Delta del Po e dei due Parchi Regionali
Maria Pia Pagliarusco – Direttrice Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna

-Il Piano d’Azione CETS Delta Po e gli sviluppi del processo
Filippo Lenzerini – Punto 3 srl

-La Banca Progetti della CETS Delta Po: alcune testimonianze
Giulia Cillani – Assessore Comune di Argenta con delega a Turismo e Ente Parco, Politiche Giovanili, Sport, Progettazione Europea e Politiche Educative
Massimo Medri – Sindaco Comune di Cervia con delega a Turismo, Sicurezza e Legalità, Politiche ambientali, Progetti speciali, Politiche comunitarie
Maira Passarella – Presidente CADF S.p.A.
Andrea Quadrifoglio – Direttore Cooperativa Atlantide

 

Cos’è la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS)
La CETS è uno strumento di gestione per le aree protette che ha come elemento centrale e imprescindibile la collaborazione tra tutte le parti interessate al fine di sviluppare un turismo sostenibile sul territorio. La Carta Europea del Turismo Sostenibile è un riconoscimento che viene assegnato da EUROPARC Federation attraverso un processo indipendente di verifica e rappresenta un concreto strumento di gestione per le aree protette, avendo come elemento centrale ed imprescindibile la collaborazione tra tutte le parti interessate al fine di sviluppare una strategia di turismo sostenibile comune e un piano d’azione definiti sulla base di un percorso partecipato e un’approfondita analisi della situazione locale.
Strategia e Piano d’Azione sono una “guida” per le successive fasi, che potranno vedere, nel futuro, anche i singoli operatori turistici del Delta del Po protagonisti di accordi bilaterali con i Parchi e proporsi sul mercato internazionale quali soggetti certificati CETS ovvero garanzia di offerte innovative e sostenibili.

Il percorso di candidatura del Delta Po
Nel corso del 2019 i due Parchi regionali del Delta del Po hanno strettamente collaborato, con il supporto tecnico di Federparchi, nella stesura della candidatura alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. La candidatura è stata sostenuta da un processo di condivisione e dialogo con gli stakeholder del territorio (Enti Locali, imprese, associazioni) per la definizione di una Strategia e di un Piano d’azione per lo sviluppo comune del turismo sostenibile nel Delta del Po.
Il percorso di candidatura si è concluso il 9 luglio 2019 presso il Castello di Mesola con la presentazione e approvazione della Strategia e del Piano d’Azione CETS Delta Po, da parte dei due Parchi e tutti gli stakeholder coinvolti.

I prossimi passi
Per il mantenimento nei prossimi anni di questo importante riconoscimento, i Parchi e tutti gli stakeholders del Delta del Po dovranno dare concreta attuazione ai progetti individuati in fase di candidatura, attuando così la strategia di turismo sostenibile, perseguendo la protezione del patrimonio naturale e culturale, riducendo gli impatti ambientali connessi al turismo, apportando benefici socio-economici per le comunità locali, qualificando l’esperienza per i visitatori.

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Periscopio

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica dell’oggetto giornale [1], un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare il basso e l’altocontaminare di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono” dentro e fuori di noi”, denunciare il vecchio che resiste e raccontare i germogli di nuovo,  prendere parte per l’eguaglianza e contro la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo..

Con il quotidiano di ieri, così si dice, ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Tutto Periscopio è free, ogni nostro contenuto può essere scaricato liberamente. E non troverete, come è uso in quasi tutti i quotidiani,  solo le prime tre righe dell’articolo in chiaro e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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Francesco Monini

[1] La storia del giornale è piuttosto lunga. Il primo quotidiano della storia uscì a Lipsia, grande centro culturale e commerciale della Germania, nel 1660, con il titolo Leipziger Zeitung e il sottotitolo: Notizie fresche degli affari, della guerra e del mondo. Da allora ha cambiato molte facce, ha aggiunto pagine, foto, colori, infine è asceso al cielo del web. In quasi 363 anni di storia non sono mancate novità ed esperimenti, ma senza esagerare, perché “un quotidiano si occupa di notizie, non può confondersi con la letteratura”.

[2] Non ci dimentichiamo di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno il giornale si confeziona. Così Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 


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