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da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

1) In merito al controllo dei c.d. parcheggiatori abusivi da parte della Polizia Municipale si ribadisce quanto, in varie sedi e più occasioni (ultima la relazione consuntiva di San Sebastiano), è stato esplicitato ovvero che il Corpo si dedica a questa attività con cadenza giornaliera ed in modo capillare cioè su tutti i parcheggi cittadini.
Nell’anno 2011 il controllo diurno è avvenuto per gg. 365 il controllo serale n. 98 Nell’anno 2012 il controllo diurno è avvenuto per gg. 365 il controllo serale n. 304 le sanzioni sono state n. 6
Nell’anno 2013 il controllo diurno è avvenuto per gg. 365 il controllo serale n. 504 le sanzioni sono state n. 9
Nell’anno 2014 il controllo diurno è avvenuto per gg. 365 il controllo serale n. 338 le sanzioni sono state n. 3.
Si precisa che le sanzioni possono essere elevate solo quando vengono predisposti specifici servizi in abiti borghesi in quanto nelle abituali condizioni di servizio i c.d. abusivi si disperdono immediatamente e comunque non azzardano a richiedere monete in presenza di personale in divisa. Infatti ai fini sanzionatori è necessario provare in modo inequivocabile che l’attività svolta sia quella di parcheggiatore abusivo oppure di commerciante abusivo, essendo noto che la questua non rientra tra le violazioni amministrative né penali. Si precisa altresì che, al momento, le sanzioni elevate non risultano pagate e la grande mobilità sul territorio di queste persone rende difficile raggiungerle con i successivi atti del procedimento sanzionatorio. Si ribadisce comunque che la quasi totalità di questi individui si trovano sul territorio nazionale in condizioni di regolarità.

Per quanto riguarda le “soluzioni dissuasive“ che FETUA potrà mettere in atto sono state sollecitate dall’Assessorato alla Sicurezza una serie di azioni positive che la società ha messo allo studio, quali: migliore illuminazione delle casse, incentivazione di meccanismi automatici di pagamento da remoto, utilizzo di personale da affiancare al cittadino al momento del pagamento alla cassa.

1) Anche la specifica azione contro i commerciati abusivi su area pubblica è svolta regolarmente dal Corpo di PM sia grazie al Reparto specializzato – e perciò perfettamente in grado di condurre in autonomia tutto l’accertamento -, sia con l’incremento di Agenti aventi diverse specializzazioni, in particolari momenti dell’anno, che attirano in città queste attività abusive.
Nell’anno 2010 sono stati eseguiti n 489 controlli e n. 11 sequestri
Nell’anno 2011 sono stati eseguiti n 577 controlli e n. 7 sequestri
Nell’anno 2012 sono stati eseguiti n 649 controlli e n. 9 sequestri
Nell’anno 2013 sono stati eseguiti n 868 controlli e n. 7 sequestri
Nell’anno 2014 sono stati eseguiti n 843 controlli e n. 4 sequestri
In particolare durante il periodo natalizio (indicativamente dalla fine di novembre all’Epifania) il Corpo di PM concorda con la Guardia di Finanza dei calendari di pattugliamento in modo da pianificare una maggiore presenza di contrasto all’abusivismo soprattutto in centro storico.
2) La problematica dell’accattonaggio molesto è oggetto di una particolare azione di contrasto/aiuto da parte dell’Unità di Progetto Intersettoriale Sicurezza urbana. Il problema vuole essere affrontato dall’Amministrazione sia da punto di vista di allontanamento dalla strada di coloro i quali potendo trovare un appoggio alimentare o di ricovero non abbiano più la necessità di chiedere l’elemosina ai passanti con stazionamento sulla pubblica via; sia dal punto di vista dell’individuazione ed identificazione delle persone ai fini di controllo e scambio d’informazioni con la locale Questura. Al primo aspetto, terminato in questi giorni dal personale ‘sul campo’ dall’Ufficio Salute progettualità Sociale, farà seguito il secondo monitoraggio delle presenze da parte della Polizia Municipale. Il materiale raccolto potrà essere poi esposto e discusso nell’ambito della Commissione consigliare preposta. I tempi previsti per completare l’indagine e riassumere i dati si quantificano in circa due mesi .

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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