Per certi versi /
PECUNIA OLET
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PECUNIA OLET
Dell’omofobia
Dicono
Si sa
E si manda giù
Ma per ora
Sono anche
I mondiali
Della schiavitù
Sul lavoro
Delle migliaia
Di morti
Sul lavoro
Come se l’antico Egitto
Si fosse reso vivo
In quest’epoca
Assurda
Dove si muore
Come niente
Per costruire
Stadi faraonici
Mondi virtuali
In nome
Del dio pallone
Degli dèi del calcio
Si sa
Si manda giù
Che
Frotte di schiavi
Perdano ogni misura
Ogni dignità
Tutto
Per un soffio marcio
Di dollar

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Roberto Dall’Olio
Commenti (3)
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PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
Ecco la forza della poesia-pensiero e della voce bella di suoni e parole come carotaggi critici!
grazie Robbie
Sono convinto anche io, come Roberta, che la poesia spesso debba essere pensiero. Quasi però che essa debba dare voce
all’inconscio che è molto spesso e non di rado una lancia contro la realtà!!