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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A breve si alzerà il sipario sul Teatro Comunitario, il nuovo, importante progetto di laboratorio teatrale, che ha preso le mosse dall’esperienza della Community Lab, frutto di un lavoro di rete, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, con il sostegno dell’Asl, della Provincia, del Comune e delle associazioni femminili del territorio. Sulla scorta di quell’esperienza decisamente positiva e costruttiva è stato dunque illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Bellini, il nuovo progetto di teatro comunitario, finanziato dall’Amministrazione Comunale, sotto il coordinamento di Natasha Czertok, pedagoga e regista, responsabile del Teatro Nucleo di Pontelagoscuro. “Quest’anno, oltre alle iniziative promosse in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – ha dichiarato Patrizia Buzzi, responsabile dell’Assessorato alle Pari Opportunità e Pubblica Istruzione -, in prossimità del mese di marzo dedicato alla donna, abbiamo messo in cantiere anche questo lavoro, che abbraccia esperienze e persone diverse. Si tratta di una forma di teatro sperimentale – ha aggiunto Buzzi -, che fa leva sul sociale e punta raccontare e a condividere storie di vita comune.” Giovedì 22 gennaio alle ore 17.30 nella scuola primaria di Via Fattibello si svolgerà il primo dei 12 incontri del laboratorio teatrale a partecipazione libera e gratuita. “Il teatro comunitario, nato in Argentina negli anni ’80 – ha specificato Natasha Czertok – mira all’integrazione della comunità attraverso la recitazione, il canto e la danza e si basa sull’integrazione intergenerazionale, sul recupero della memoria collettiva. Il mio ruolo sarà quello di coordinatrice del progetto, con l’affiancamento di Greta Marzano, attrice e pedagoga teatrale.” L’Assessore alle Pari Opportunità Alice Carli, mettendo in risalto il lavoro fondamentale svolto dalla Commissione Pari Opportunità, ha ringraziato “tutti coloro che condividendo questo nuovo progetto porteranno il loro entusiasmo e le loro idee per la crescita del territorio, per migliorare la coesione sociale, creando nuove stimolanti occasioni di aggregazione, che sono motivo di arricchimento culturale.” Dalla conferenza stampa è partito un appello rivolto a tutti, uomini, donne, giovani e meno giovani a partecipare al Teatro Comunitario, che si avvale della collaborazione di UDI-Spazio Donna, CIF, Cooperative Sociali Girogirotondo e Work and Services, Coordinamento donne SPI-CGIL e Cittadine. E’ poi intervenuta Ornella Farinelli (UDI-Spazio Donna e Coordinamento donne SPI CGIL), che ha ringraziato l’Assessore Alice Carli “sensibile alla nostra richiesta di sviluppare l’esperienza positiva della Community Lab, attraverso un teatro che porta a riflettere e a comunicare esperienze di vita ed emozioni. E’ uno strumento efficace per arricchire il bagaglio culturale della comunità, riflettendo sui bisogni e sulle problematiche della gente.” Laura Luciani, vice-presidente del Centro Italiano Femminile (C.I.F.), allacciandosi alle parole di Farinelli, ha aggiunto che “all’inizio il CIF era un ambiente chiuso, ma il suo obiettivo è quello di operare nel sociale e grazie al laboratorio teatrale comunitario e prima ancora grazie alla Community Lab abbiamo avuto lo sprone ad aprirci e a rapportarci con tutte le realtà sociali e con le altre associazioni del territorio. L’esperienza teatrale è veicolo di benessere e di crescita per la comunità.” Alla conferenza stampa erano presenti anche Liberata Morra, della Coop. Girogirotondo, in qualità di componente della Commissione Pari Opportunità e Nicola Dall’Oca ed Elena Buzzi, entrambi educatori del centro adolescenti “Circauncentro”, che parteciperà fattivamente agli incontri del laboratorio teatrale che si svolgeranno, sino al 7 maggio prossimo, tutti i giovedì sera nella scuola primaria di Via Fattibello. Per informazioni, si può telefonare all’Assessorato alle Pari Opportunità e Pubblica Istruzione (0533-318703-702) o inviare una mail a: pubblicaistruzione@comune.comacchio.fe.it

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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