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da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Domani il live acustico di presentazione a Ibs.it Ferrara

Domani giovedì 5 febbraio, alle ore 17,30, la suggestiva cornice di Palazzo S. Crispino (p.zza Trento Trieste), sede della Libreria Ibs.it, ospiterà il live acustico del giovane cantautore ventitreenne Luca Bretta, per presentare con la sua band il suo primo album ufficiale “DiscoNnesso”. Introdurrà e converserà con l’artista Andrea Maggi, responsabile Ufficio Comunicazione ed eventi di Unife.
Luca Bretta, studente di Farmacia a Unife, si è fatto conoscere al grande pubblico con il brano “Studio a Fe” che racconta, in modo ironico e con un linguaggio giovanile, la vita dello studente universitario nella nostra città.
Spiega Bretta: “ Ci sono voluti più di cinque mesi per dare vita a “DiscoNnesso”, il disco che raccoglie alcuni pezzi da me scritti durante i quattro anni di attività musicale da solista. I testi delle mie canzoni contengono moltissimi cenni autobiografici, tratti da esperienze vissute da me in prima persona”.
Le dieci canzoni inedite mai pubblicate e le quattro bonus tracks, già presenti sul web, compongono così una corposa tracklist di quattordici pezzi dal sound fresco, orecchiabile e giovane, che spazia dal mondo pop a quello rock, con qualche influenza di elettronica.
Il disco è stato arrangiato dallo stesso Bretta, in collaborazione con i musicisti e i ragazzi che hanno suonato e lavorato per dare vita a questo album: Alan Bignardi alla batteria, Enrico Dolcetto al basso e Agostino Raimo alla chitarra.
La registrazione dell’album è stata affidata a Marco Sirio Pivetti, del Metrò Rec di Riva del Garda (TN), mentre il mixaggio, il mastering e l’ottimizzazione elettronica sono stati assegnati a Maurizio Baggio, dell’Hate Studio di Rosà (VI), che hanno svolto entrambi un impeccabile lavoro.
“ Dopo un 2014 ricco di emozioni – annuncia Bretta – a partire dall’apparizione al Roxy Bar di Red Ronnie fino all’esibizione all’Arena di Verona per la finalissima del Festival Show, mi sto preparando al tour 2015 che mi porterà a promuovere l’album in giro per l’Italia: prima data del “DiscoNnesso” tour sarà il 14 febbraio al Teatro Sociale di Mantova”.
Da circa un mese è stato pubblicato su Youtube il video del primo singolo del disco diretto dalla Seenfilm, intitolato “Visualizzato”, che ha già ottenuto un buon riscontro in fatto di visualizzazioni, e che è stato proposto come apripista del nuovo singolo che uscirà a breve.
Per aggiornamenti su nuove uscite o date del tour è disponibile la pagina artista di Luca Bretta su Facebook.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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