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Da: Movimento 5 stelle

Di fronte alla gravità ed alla cattiva gestione del caso Villa Modoni di Gaibanella, scelta dall’amministrazione per ospitare 30 richiedenti asilo, nessuno sapeva niente, seppure da febbraio 2016 la porzione di Villa Modoni di pertinenza della società “Le Robinie” è stata pignorata, ed è il custode giudiziario a ricoprire il ruolo di proprietario dell’immobile. Non sapeva nulla la firmataria della Convenzione con GBS, l’esclusivista del sistema profughi a Ferrara Camelot, che deve la propria stessa esistenza ai fondi destinati all’accoglienza. Non sapeva niente il capogruppo PD, Vitellio, e non sapeva niente l’assessora Sapigni, che ha parlato alla cittadinanza oltre cinquanta minuti senza preoccuparsi di chiarire questo aspetto fondamentale. Chissà se sapeva qualcosa l’avvocato Tagliani, Sindaco di Ferrara, che non ha trovato di meglio se non prodursi in uno sgangherato attacco alle FFOO, puerile esempio di teoria di distrazione di massa. Ma c’è invece qualcosa che sappiamo con certezza. Posto che nessuno a livello locale può fermare l’arrivo dei profughi, la giunta ferrarese si è comportata con immaturità amministrativa, inaccettabile leggerezza, arroganza e mancanza di disponibilità a confrontarsi con il territorio e i cittadini. Questo insuccesso è dovuto al fatto che il PD si muove come padrone incontrastato della provincia, si muove con arroganza perché ritiene di avere il controllo dei cittadini che lo hanno sempre votato. Non si può parlare di processo decisionale partecipativo quando si impone ad una comunità l’accoglienza di trenta ospiti a poche ore dal loro arrivo in una sede già designata e di dubbia provenienza. Nessun margine di discussione, nessuna possibilità per i cittadini di contare qualcosa. L’apertura dell’assessora Sapigni, che si è presentata ai cittadini dicendo “prima parlo io per quaranta minuti” è la fotografia di un atteggiamento arrogante. Quando una struttura con le caratteristiche di quel BeB viene proposta per ospitare dei profughi, non si può non approfondire chi fa la proposta e se ne ha il titolo, se la struttura è disponibile, libera da vincoli. A cosa servono gli uffici tecnici? Il M5S chiede le dimissioni dell’Assessora Sapigni per manifesta inadeguatezza a svolgere il proprio ruolo. L’agire precipitoso dell'assessore Sapigni rischia di creare forti dissapori e contrasti sul problema dell’accoglienza dei migranti, pregiudicando una situazione di relativa armonia a Ferrara e Provincia. Risulta evidente la presenza di gruppi di cittadini per nulla disposti ad essere passivamente oggetto di imposizioni di accoglienza logistica senza essere stati prima consultati. Gestioni maldestre come questa generano confusione, insicurezza, rabbia. E spalancano la strada a forze che, per speculazione politica, cavalcano i legittimi sentimenti dei cittadini.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it