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Parlare di “posto giusto al momento giusto” in quest’epoca è un azzardo: il mondo a cui eravamo abituati si sta sgretolando a una velocità improvvisa, ed è difficile vivere la quotidianità con la stessa leggerezza di qualche anno fa.

Tuttavia, ho trovato un po’ di conforto nella semplicità e nell’immediatezza di Right Place Right Time, ultimo singolo degli Stereophonics. Si tratta di un’autobiografia soul-pop del cantante e compositore Kelly Jones, la cui voce scartavetrata si mette al servizio di una melodia dall’andamento cadenzato e avvolgente. Al di là del testo, la formula è più o meno la stessa della famosissima Maybe Tomorrow (2001) e di altre ballate della band gallese.

Forse, è proprio quest’affinità con Maybe Tomorrow – e quindi l’irriducibilità stilistica degli Stereophonics – a rassicurarmi: nonostante il mondo stia cambiando drasticamente, la musica che ho imparato ad amare da adolescente è ancora qui ad alimentare le mie illusioni e i miei ricordi, esattamente come vent’anni fa. Persino il video è un déjà vu di quel periodo, con lo stesso Kelly Jones nei panni dell’innamorato Andrew Lincoln in Love Actually (2003).

Insomma, in un momento in cui il futuro è sempre più sfocato e inafferrabile, possiamo pur sempre aggrapparci alla spiritualità delle nostre comfort zone musicali. Quello sì che è il posto giusto al momento giusto: un luogo in cui disconnetterci, almeno per un po’, dall’attuale flusso di notizie.

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Paolo Moneti

Sono un pendolare incallito a cui piacciono un sacco le lingue straniere e i dialetti italiani. Tra un viaggio e l’altro passo il mio tempo a insegnare, a scrivere articoli e a parlare davanti a un microfono. Attualmente collaboro con Eleven Sports, Accordi & Spartiti, Periscopio e Web Radio Giardino.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it