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Lettera su incendi Cona

Tempo di lettura: < 1 minuto

Da: Paola Ferrari

Caro Direttore,
ho letto che, grazie al sistema di videosorveglianza, si cercherà di individuare la banda di sciagurati che ha incendiato alcuni bagni del nostro ospedale.
Bene,anzi benissimo: spero che gli autori del misfatto vengano individuati e puniti.
Sono rimasta tuttavia sorpresa nell’apprendere che,a Cona, c’è un ‘grande fratello’ che sorveglia i nostri passi.
Ma in quali ambiti? Non nei bagni e negli ambulatori (spero). E dove,dunque? Nei corridoi, nelle sale d’attesa, all’ingresso, nei parcheggi…
Chi lo sa?.
Se non sbaglio c’è una precisa norma di legge che impone di affiggere un cartello,a tutela della privacy, negli ambienti videosorvegliati.
E dunque farebbe bene il Direttore Generale a procedere in tal senso.
Se mi apparto per soffiarmi il naso o aggiustarmi la camicetta, mi farebbe piacere se sono ripresa o meno da una videocamera.Ma se manca l’avviso,come faccio a saperlo?
Affigga dunque il Dott. Carradori i cartelli nei locali videosorvegliati. Otterrà anche un ulteriore,importante risultato.
Sapendo di essere controllati da un ‘occhio magico’ molti malintenzionati, leggendo
i cartelli, cambieranno probabilmente idea, sapendo di poter essere facilmente identificati.
Paola Ferrari

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)