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Federazione Unione Sindacale di Base

Squadre neofasciste formate da inquietanti personaggi che fanno le ronde?
No, grazie. Non ci servono.

L’USB interviene a proposito delle dichiarazioni del gruppetto di estrema destra che ha paventato delle ronde anti-immigrati a bordo dei mezzi pubblici ferraresi. Al trasporto pubblico non occorrono “Rambo” improvvisati, ma personale qualificato e preparato che sappia gestire conflitti senza provocarne altri.
Le aggressioni ai lavoratori del servizio pubblico sono in aumento in molti settori (scuola, ospedali , trasporti). Questi episodi sono una spia del decadimento del “senso civico” e sono il frutto di anni di tagli che hanno prodotto lo scadimento dei servizi, l’aumento dei prezzi degli stessi e il peggioramento delle condizioni di lavoro.
Intanto, campagne di denigrazione hanno indicato come causa del problema i lavoratori pubblici. Il servizio di trasporto pubblico è un bene comune, così come la scuola e la sanità, e come tali devono essere garantiti, tutelati e mantenuti in condizioni di sicurezza.
Per garantire l’incolumità dei lavoratori TPER, servono più personale addetto al controllo, mezzi moderni forniti di telecamere (che permettano l’intervento tempestivo delle FFOO quando necessario), aumento delle corse e per evitare ressa e situazioni di conflitto.
Ci aspettiamo risposte concrete ed adeguate dall’amministrazione che per legge è tenuta a garantire il massimo di sicurezza per i lavoratori e i passeggeri.
Le speculazioni politiche da parte di chi cerca soltanto di farsi una facile pubblicità veicolando idee razziste vanno respinte al mittente, tanto più che conosciamo bene ed è chiaro a tutti quale sia l’idea di “sicurezza” dei neofascisti in Italia.
Ce ne siamo liberati 70 anni fa con la Resistenza.


Federazione Unione Sindacale di Base

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)