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La Camera di Commercio di Ferrara attraverso l’iniziativa “Made in Italy – Eccellenze in Digitale” di Google Italia e Unioncamere, promuove la digitalizzazione delle imprese ferraresi del settore agroalimentare. I prodotti individuati per la provincia di Ferrara sono il pampapato e la coppia di pane ferrarese Igp. Due giovani laureati esperti del web, aiuteranno le Pmi del territorio ferrarese a sfruttare le opportunità offerte dalla rete per far conoscere, nel mercato interno e a livello internazionale, le loro produzione tipiche.

Abbiamo voluto incontrare il tutor del progetto, Andrea Migliari (responsabile del Servizio sistema qualità e comunicazione, progetti speciali), e i due giovani “digitalizzatori” Lucia Romanelli e Daniele Borrelli, per capire meglio in cosa consiste e cosa offre agli imprenditori del settore.

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i promotori dell’iniziativa

“Il Progetto è promosso e finanziato da Camera di commercio, Google Italia e Unioncamere, con un grosso investimento dunque da parte di tutto il sistema camerale – spiega Migliari -. Google e Unioncamere si sono occupati della formazione dei ragazzi coinvolti e Google, in particolare,  della divulgazione del progetto, utilizzando due diversi canali: da una parte, implementando una piattaforma in cui vengono raccolte e presentate le esperienze delle imprese che l’anno scorso hanno preso parte al progetto [vedi]; dall’altra, realizzando vere e proprie gallerie digitali che mirano a promuovere alcune produzioni d’eccellenza come, nel nostro caso, le ceramiche graffite ferraresi [vedi].
Il progetto è partito a inizio settembre e terminerà a fine febbraio, con una durata complessiva di sei mesi. A breve presenteremo il progetto in conferenza stampa, siamo un po’ in ritardo ma solo perché vorremmo avere la conferma della presenza dei responsabili, in modo da dare consistenza e risalto alla presentazione.

Chiediamo ai giovani ‘digilizzatori’, Lucia Romanelli (27 anni, laurea in lingue e specializzazione in Internazionalizzazione e comunicazione d’impresa) e Daniele Borrelli (28 anni, laureato in Tecnologie della comunicazione audiovisive e multimediali e specializzato in Produzione multimediale) di spiegarci la genesi del progetto.

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pagina home del sito “Eccellenze in digitale”

“Eccellenze in digitale” è la prosecuzione di un progetto pilota del 2013 che si chiamava “Distretti sul web”: lo scorso anno erano coinvolti 20 distretti produttivi d’Italia, quest’anno invece c’è un focus sulle produzioni d’eccellenza del Made in Italy, da qui il nome del progetto. Per Ferrara sono stati individuati per la provincia di Ferrara il pampapato e la coppia di pane ferrarese.

In Emilia Romagna quali altri prodotti sono stati selezionati?
In Emilia Romagna, oltre Ferrara, aderiscono altre 3 Camere di commercio: Reggio Emilia con Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico, Piacenza con vini e salumi e Forlì-Cesena con il settore agroalimentare e turistico.

Quanto tempo hanno le Pmi per aderire?
Gli imprenditori interessati al progetto, completamente gratuito, possono compilare la scheda di adesione on-line entro il 31 ottobre, questo per avere il tempo necessario per sviluppare al meglio la strategia, metterla in pratica e vederne i primi risultati nei mesi successivi.

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Lucia Romanelli e Daniele Borrelli, i giovani “digitalizzatori” scelti per la provincia di Ferrara

Se un imprenditore volesse aderire, come deve fare?
Iscriversi è facile, basta andare sulla pagina del sito della Camera di Commercio [vedi], e scegliere se contattarci telefonicamente o compilare un breve modulo on-line. In entrambi i casi si prevede poi un incontro qui in Camera di Commercio, presso il Servizio qualità e comunicazione, Largo Castello 6.

Come state procedendo ora, in questa fase iniziale del progetto?
Le prime due settimane ci sono servite per monitorare il settore analizzando il livello di digitalizzazione delle imprese che producono pampapato e coppia: abbiamo fatto un’indagine per capire quante hanno il sito web, quante una pagina Facebook, se già vendono on-line, ecc. Nell’ultima settimana abbiamo cominciato a prendere i primi contatti, ad oggi ne abbiamo già una decina, alcuni li abbiamo intercettati noi, altri hanno visto l’annuncio sul sito.

Quali strumenti web proponete agli imprenditori ferraresi e quali pensate si adattino meglio al mercato del pampato e del pane coppia?

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coppia ferrarese
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pampapato ferrarese

Gli strumenti varieranno in base alla situazione dell’azienda e alla strategia che ha intenzione di attuare. Ci saranno aziende più interessate al mercato locale, come forse nel caso della coppia perché si tratta di un prodotto fresco, per le quali sarà opportuno migliorare la propria presenza sul territorio, con la promozione per esempio di eventi tramite Facebook. Altre, probabilmente quelle che producono Pampapato, possono puntare a strumenti come l’e-commerce o un sito appetibile per i buyers esterni che aprano di più ai mercati esteri, magari con una campagna ad hoc sotto Natale. Ma non è detto, ogni azienda si costruirà la propria strategia, caso vuole che proprio oggi abbiamo incontrato un imprenditore di pane coppia che vuole puntare sull’export.

Il vostro ruolo è quindi di consulenza e avviamento, giusto?
Sì, il nostro compito è quello di diffondere il ‘verbo’ del digitale, di far avvicinare gli imprenditori a questi strumenti web che, sfortunatamente, in Italia non vengono ancora sfruttati perché non c’è confidenza; in realtà molti di questi sono facili da usare, gratuiti, e possono dare grandi risultati con piccoli investimenti, sfatando l’idea che solo le grandi aziende possono permetterselo. Noi, come digilizzatori, ci occupiamo di tutta la parte relativa alla comunicazione e alla presenza virtuale. Vorremmo trasmettere delle conoscenze generali sul web e sugli effetti che ha nell’economia reale, per farne comprendere l’importanza e le opportunità: avere, ad esempio, un sito ben organizzato, fruibile anche da mobile e da cellulare, localizzare l’attività in rete ovvero avere la geolocalizzazione su Google, con orari d’apertura, riferimenti e link al sito o alla pagina Facebook; ma anche delle nozioni specifiche su alcuni strumenti che permettono all’imprenditore di monitorare autonomamente la propria presenza web e orientare la sua strategia di conseguenza. Un esempio banale: se il sito riceve molte visite dalla Russia, si potrebbe tradurre il sito anche in Russo.

Una volta terminata la fase di avviamento, le aziende dovranno camminare con le proprie gambe o li seguirete anche dopo?
Con il termine del progetto finirà anche la nostra consulenza, ma l’obiettivo principale è quello di educare le Pmi ferraresi al digitale ed evitare che si rendano conto troppo tardi del suo enorme potenziale. Ci teniamo a dire che questo progetto non vuole fare concorrenza alle web agencies, ma anzi valorizzarne il ruolo, facendo capire che molto spesso è meglio affidarsi a professionisti, a figure esperte e preparate, ed evitare il ‘fai da te’. Inoltre daremo una mano alle aziende per inserirsi all’interno di Italian quality experience, una piattaforma implementata da Unioncamere che raccoglierà tutte le imprese agroalimentari italiane in occasione dell’Expo di Milano. Al momento è ancora in fase di allestimento, ma presto sarà on-line e rappresenterà un importante biglietto da visita per le nostre aziende e i prodotti del Made in Italy.

Il progetto coinvolge 52 Camere di commercio per un totale di 107 ragazzi selezionati tra oltre 3500 candidature da tutt’Italia. I giovani digilizzatori hanno seguito un percorso di formazione molto intensivo a Roma, nella sede di Unioncamere, guidati dal responsabile del Centro studi Unioncamere, Domenico Mauriello, e da Diego Ciulli, Senior policy analyst in Google.

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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