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Quel che si vede è. Nulla di più. Come enormi ciminiere di fabbrica, due torri elevate verso il cielo a produrre tutto ciò che serve: consenso, degrado, paura, impoverimento, depauperamento. Non due palazzi, ma due ciminiere di una grande impresa che distrugge la città lentamente. Non inquinante, ma mortificante. Verso il cielo come il fumo. Piantati a terra, come la morte. Grigi, come un giorno di tempesta. Nudi, come la povertà.

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Jonatas Di Sabato

Giornalista, Anarchico, Essere Umano

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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