Intervento di Gulala Salih di UDIK alla staffetta partigiana a Mestre.(27.06.25)
Ringrazio l’ANPI per l’invito all’adesione della staffetta partigiana di oggi, sono onorata di essere qui rappresentando udik “unione donne italiane e kurde” in modo particolare come donna kurda, proveniente da una famiglia partigiana che ha lottato da sempre contro il fascismo per la difesa dei diritti di pace e di uguaglianza sociale. Per dare continuità a questa lotta famigliare dopo qualche anno dal mio arrivo e dopo che ho conosciuto meglio la costituzione, il frutto della lotta antifascista e la resistenza partigiana che hanno portato alla liberazione dell’Italia, mi sono iscritta all’ANPI e ci tengo a dire orgogliosamente che è l’unica tessera che possiedo, quindi grazie per questa opportunità.
Da anni ho presente nella mia mente la frase di Eve Merriam “Io sogno di dare alla luce un bambino che chieda: ‘Mamma, che cosa era la guerra?” questo era il mio desiderio e il mio sogno, che i miei figli e la generazione dopo di me non vedessero e non conoscessero la guerra con cui sono nata e cresciuta. Ma purtroppo mi è rimasta anche questa delusione, perché le delusioni sono tante.
Mi stupisce e mi dispiace in questo periodo sentire dire che viviamo un periodo buio, purtroppo l’avete scoperto tardi, perché la guerra, tante guerre erano già in atto, perché il periodo buio c’era già, e noi, popolo kurdo viviamo questo buio già da un secolo, per non dire tutto il Medio Oriente oltre ad altri paesi come la Somalia, lo Yemen, l’Eritrea, venivano ignorati e sono rimasti nell’indifferenza totale dell’Occidente che con la guerra ha disegnato i confini del medio Oriente creando alcuni stati, e oggi sempre con la guerra vuole ridisegnare i confini ed eliminare quello che ha creato.
Tutti questi scenari di guerra non sono mai stati presi seriamente in considerazione o meglio era presa in considerazione la produzione delle armi per poi venderle, è chiaro che la pace metterebbe in crisi la vendita delle armi e l’economia di tanti paesi, e tra queste la nostra Italia.
Quindi il buio e le guerre che ci sono oggi sono il risultato del fallimento della politica dell’Occidente e della Comunità Europea che ancora oggi non ha un progetto di pace, di diritti e di una vera democrazia, non hanno una politica sociale, invece hanno solo la politica dell’economia e ora la politica di riarmare l’Europa che doveva essere garante della pace e la prevenzione dei conflitti in tutto il mondo, difensore dei principi e dei valori comuni: libertà, democrazia e uguaglianza. Ad oggi l’Europa non ci è riuscita. Un’Europa in cui vediamo la destra oscurantista che cerca di togliere diritti, seminare l’odio, la discriminazione e la diseguaglianza sociale.
Abbiamo bisogno e vogliamo un’Europa che sia capace di realizzare e concretizzare i suoi principi e obbiettivi per la quale è nata, che sia capace di sostituire alla guerra i piani di pace e la diplomazia, un Europa che garantisce i diritti del lavoro, la sanità, l’inclusione sociale e l’accoglienza degli immigrati.
Continuerò a impegnarmi e a lavorare con l’ANPI, così lavorerò per l’Europa, ma anche per il mio popolo.
Cover: Gulala Salih, da Buonenotizie.it
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