Immenso Chagall
Dal 4 Marzo 2016 all’8 gennaio 2017, alle “Carrières de Lumières – una ex miniera della Provenza – verrà presentato un’eccezionale spettacolo multimediale dal titolo “Chagall, songes d’une nuit d’été“: i più grandi capolavori di Marc Chagall in una nuova luce, digitalizzati e proiettati sulle superfici monumentali della Carrières.
Dall’estrazione della bauxite agli spettacoli multimediali: era il 1935, quando le cave della Val d’Enfer destinate all’estrazione del minerale, a due passi da Les Baux de Provence, sono state chiuse. Un lungo restauro ha permesso alle “Carrières de Lumières” di riaprire al pubblico nel 2013 come palcoscenico di spettacoli suggestivi.
Le pareti di roccia sono state trasformate dal talento italiano del sociologo e del fotografo Gianfranco Iannuzzi, dell’artista Massimiliano Siccardi e dell’insegnante di teatro Renato Gatto. Iannuzzi già da anni realizza questi spettacoli di immagini e colori, che sono indirizzati sui 7.000 metri quadrati che corrispondono alla superficie di proiezione disponibile all’interno dell’ex cava e che letteralmente catturano lo sguardo a 360° grazie ai 14 metri di altezza della cava, accesi da un centinaio di videoproiettori.
Per fare ciò è stato sviluppato il sistema AMIEX® (Art Music Immersive Experience): diverse migliaia di immagini digitalizzate sono trasmesse via fibra ottica ad elevatissima risoluzione, muovendosi al ritmo della musica, diventando così delle note di colore in un brillante ed innovativo spartito musicale multimediale.
Nello show dalla durata di 40 minuti verranno proiettati i capolavori di questo straordinario pittore, tra cui “La Danse”, “Les amoureux” “Le violoniste bleu”, “Bella au col blanc” e il celeberrimo “La Branche”. Il tutto sarà accompagnato dalle musiche del pianista Mikhaïl Rudy che fu molto legato in vita all’artista francese.

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Sara Cambioli
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)