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da: Comitato La voce degli alberi

Ieri il Sindaco ha annunciato alla città un cospicuo aumento dell’impegno economico dedicato alla manutenzione del patrimonio verde. Come comitato” La Voce degli Alberi” accogliamo con soddisfazione questa notizia: risorse finanziarie aggiuntive sono veramente indispensabili per una buona manutenzione del verde.
“Monitoreremo azioni, risultati ed efficacia degli interventi, verificando costantemente la qualità dell’operato delle aziende”.

Con altrettanta soddisfazione accogliamo queste parole del Sindaco: sono fondamentali perché è evidente a tutti in città che ciò che è risultato carente finora è stato proprio uno scarso monitoraggio e controllo dei livelli di qualità degli interventi di manutenzione.
Ci auguriamo un forte cambio di passo.
L’esigenza di una gestione sostenibile del verde urbano è ormai una sensibilità diffusa tra la cittadinanza.
In un’epoca di profonde trasformazioni come quella attuale è indispensabile un processo di revisione e aggiornamento dei criteri e delle metodologie gestionali del verde pubblico. La risorsa “verde” infatti sta evolvendo con nuovi e più complessi ruoli ed interazioni con gli ecosistemi e con l’attività dell’uomo.

Nel suo intervento il sindaco ha ben dettagliato gli aspetti quantitativi della futura gestione,quanti sfalci in più, quante potature in più ecc.. ;  sugli aspetti qualitativi si è limitato invece ad enunciarne la necessità. E questo un po’ ci ha allarmati perché non sempre l’aumento del numero degli interventi provoca miglioramenti, non sempre fare di più vuol dire fare meglio, a volte non fare è addirittura meglio che fare male.

E allora ci limitiamo a far alcuni semplici esempi in cui solo aumentare il numero degli interventi rischia di non risolvere i problemi.
Se sfalciamo tante volte in più, ma continuiamo a non pulire preventivamente il terreno dai rifiuti, triturando plastica ed altri materiali insieme all’erba, aumentiamo l’inquinamento e i rischi per la salute e l’ambiente.
Se piantiamo più alberi e poi nei primi anni non diamo loro cure adeguate, non li annaffiamo secondo la necessità di una giovane pianta o addirittura ne danneggiamo  il colletto con sfalci maldestri, non apportiamo benefici.
Se aumentiamo il numero delle potature, ma continuiamo a potare in maniera troppo intensiva asportando una percentuale di volume fotosintetizzante troppo elevato, rischiamo di indebolire la pianta e danneggiarla gravemente. Davvero non vorremmo più vedere potature così invasive come continuiamo a vedere ancora, anche in questi ultimi giorni.

Vogliamo però restare fiduciosi e sperare che le parole enunciate dal Sindaco e le intenzioni espresse di controllare il miglioramento della qualità diventino presto una realtà. Ne avremo benefici tutti.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it