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Da: Gruppo Hera

Dove vanno a finire i rifiuti, informare su quanto e come si differenzia, educare all’ambiente in diverse lingue, portare alla luce il grande lavoro che sta dietro l’acqua del rubinetto saranno la base di interventi e iniziative concrete per promuovere la sostenibilità dei servizi forniti dall’azienda, individuati dal consiglio multi stakeholder ideato da Hera

Queste alcune delle proposte sviluppate a Ferrara da HeraLAB, il tavolo di stakeholder locali promosso da Hera, nato per rispondere in modo mirato alle aspettative dei diversi interlocutori del Gruppo Hera, affrontando quindi anche temi critici e di grande interesse per i singoli territori. Le azioni, tutte finanziate da Hera, saranno progressivamente attuate nei prossimi due anni.

I progetti sono stati presentati durante l’appuntamento che nei giorni scorsi ha visto la presenza oltre che dei componenti di HeraLAB, di Filippo Bocchi, Direttore Corporate Social Responsibility Hera SpA e di Enrico Bordigoni, Area Manager Ferrara Hera SpA e che si è svolto presso la sede ferrarese della multiutility. A fare la sintesi dell’incontro è stato Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera che ha rivolto ai componenti del LAB un ringraziamento per l’impegno nella progettazione delle varie proposte.

I progetti di HeraLAB in dettaglio
L’attività della seconda esperienza di HeraLAB si Ferrara è partita lo scorso gennaio e fa seguito a quella conclusasi lo scorso anno che ha portato all’attivazione di vari progetti sostenibili. Gli attuali componenti hanno partecipato complessivamente a 5 incontri, nel corso dei quali hanno costruito una proposta di iniziative da realizzare, per promuovere e migliorare la sostenibilità dei servizi forniti da Hera.

Questi i progetti ideati, illustrati lunedì pomeriggio, che verranno condivisi nei loro avanzamenti coi partecipanti del LAB:
• realizzare un percorso informativo che, attraverso diversi strumenti e lingue, consenta ai cittadini di acquisire la consapevolezza del destino finale dei rifiuti che vengono separati nelle case così come riportato nel report annuale Sulle tracce dei rifiuti
• Comunicare ai cittadini residenti o di nuova residenza, agli studenti universitari, le regole che occorre rispettare per differenziare bene i propri rifiuti e contemporaneamente mantenere la città pulita e salvaguardare il decoro, grazie ad azioni di comunicazione semplice, chiara, multilingue
• Informare i cittadini che accedono agli sportelli Hera o alle stazioni ecologiche degli importanti risultati ambientali raggiunti dalla città di Ferrara nella raccolte differenziata, stimolando il senso di orgoglio ed appartenenza alla comunità locale che si distingue nel panorama nazionale per gli importanti risultati raggiunti Strutturare una comunicazione efficace che spieghi la complessità del servizio idrico per lo più sconosciute ai più: dal momento della rottura a quello della risoluzione del problema. Cioè rendere visibile quello che fino ad ora non lo è stato
• Promuovere la diffusione del compostaggio domestico presso le famiglie e utenze target (quali ad esempio gli orti sociali) grazie al quale i cittadini possano raccogliere il rifiuto organico, in particolare scarti verdi, e poi utilizzare il compost prodotto in un’ottica di economia circolare
• Prevedere uno sportello clienti più accessibile alle persone anziane e sole.

Il “gettone di presenza”: ad oggi maturati 82.600 euro ad associazioni del territorio
La partecipazione di esponenti delle comunità locali ai LAB è gratuita e il loro impegno, grazie al quale si maturano dei gettoni di presenza (150 euro a persona per ogni incontro del LAB), va a sostegno della solidarietà locale. Dal 2013 ad oggi i “gettoni di presenza” sono stati donati, su decisione dei componenti dei LAB, ad associazioni benefiche dei territori in cui si sono svolti gli incontri, che hanno ricevuto 82.600 euro, di cui circa 17.600 a Ferrara, a sostegno di progetti ed iniziative di solidarietà. I componenti dell’attuale LAB hanno deciso di destinare i propri gettoni di presenza, per un totale di 7.200 al Centro Servizi di Volontariato Agire Sociale a supporto del progetto “Volontariato accogliente” nato a Ferrara nel 2011 su iniziativa delle associazioni che in città si occupano di sostenere e accompagnare famiglie fragili con minori e in situazioni di difficoltà. .

Cos’è HeraLAB
Acronimo di Local Advisory Board, consiglio consultivo locale, ma anche abbreviazione di LABoratorio per il territorio, HeraLAB è un progetto innovativo per il coinvolgimento degli stakeholder locali, all’avanguardia in Italia, che Hera promuove in ognuna delle aree gestite. Si tratta di uno spazio sia di ascolto dei bisogni e delle aspettative dei diversi interlocutori, ma anche di eLABorazione e raccolta di proposte per lo sviluppo sostenibile del territorio, e nasce per rispondere in modo mirato alle aspettative dei diversi interlocutori del Gruppo Hera, affrontando quindi anche temi critici e di grande interesse per i singoli territori.

HeraLAB on line
Per approfondire ed essere sempre aggiornati sulle attività del LAB, è stato creato il sito web www.heraLAB.gruppohera.it.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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