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Da: Francesco Reggiani, Hera

CiboAmico: recuperati in 12 anni circa 110.000 pasti

L’iniziativa di lotta allo spreco del cibo è nata nel 2009 grazie alla collaborazione del Gruppo Hera con Last Minute Market. Riguarda i pasti non consumati nelle mense aziendali della multiutility e donati a enti no profit del territorio che assistono persone in difficoltà. Dall’inizio del progetto, il valore economico di risparmio supera complessivamente i 450.000 euro; 48 le tonnellate di cibo non sprecato, equivalenti alla capienza complessiva di oltre un centinaio di cassonetti. Ferrara, dal 2009 ad oggi, ha contribuito al progetto con il recupero di oltre 19.000 pasti

Circa 110.000 pasti recuperati, per un valore totale che supera i 450.000 euro; sono questi i dati complessivi che riguardano CiboAmico, il progetto nato 12 anni fa dalla collaborazione tra il Gruppo Hera con Last Minute Market – Impresa sociale e società spin off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale.
I dati vengono resi noti in occasione della ricorrenza del 5 febbraio: giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. CiboAmico, nato nel 2009 per recuperare i pasti preparati, ma non consumati, nelle mense aziendali della multiutility, ha permesso finora di non sprecare 48 tonnellate di alimenti, pari alla capienza di oltre 100 cassonetti stradali per la raccolta dei rifiuti. Non solo cibo: grazie all’iniziativa si sono risparmiati acqua, energia e consumo di terreno necessari al confezionamento di quei pasti. Nonostante l’emergenza in corso, che ha portato a un maggiore utilizzo del telelavoro da parte dei dipendenti, lo scorso anno, rispetto al 2019, il numero dei pasti recuperati dalle mense ha subito una flessione contenuta, di circa il 16%.

Le mense di Hera che partecipano al progetto
Attualmente CiboAmico vede coinvolte cinque mense aziendali emiliano-romagnole di Hera: Bologna, Granarolo dell’Emilia, Imola, Rimini e Ferrara. I pasti vengono recuperati nel rispetto di tutte le norme igieniche e sanitarie previste e donati a enti no profit del territorio che danno ospitalità e assistono quotidianamente persone in difficoltà. Il progetto è pensato nell’ottica della lotta allo spreco alimentare e della transizione verso un’economia circolare, con la garanzia di benefici di tipo sociale, economico e ambientale.

A Ferrara in 12 anni, recuperati oltre 19.000 pasti
È notevole il contributo della mensa Hera di Ferrara alla lotta allo spreco alimentare: nei 12 anni di attività di CiboAmico, è stato possibile recuperare oltre 19.000 pasti, per un valore complessivo che supera gli 81.000 euro.
Si è evitato, così, di produrre quasi 8 tonnellate di rifiuti, recuperando cibo fresco, che è andato a buon fine, senza che andassero sprecate anche tutte le risorse utilizzate per confezionarlo.

I partner di CiboAmico
Alla riuscita del progetto partecipano gli enti no-profit del territorio coinvolti: Fraternità Cristiana Opera di Padre Marella (OPM) a Bologna e Granarolo, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII (APG23) a Rimini, l’ Associazione Viale K di Ferrara e, dal 2020, la Cooperativa Sociale Mano Tesa che ha sede a Imola. Numerose, inoltre, le strutture partner dell’iniziativa presso le quali avviene la consumazione dei pasti recuperati: Pronto Soccorso Sociale di Bologna, Comunità Terapeutica di Cadriano, Capanna di Betlemme di Rimini, Casa delle Donne, Casa Mambro e Mensa di via Gaetano Pesci a Ferrara, la residenza di co-housing per anziani che ha sede a Sesto Imolese.

“In Italia lo spreco alimentare vale quasi 12 miliardi di euro l’anno – commenta Filippo Bocchi, Direttore valore condiviso e sostenibilità del Gruppo Hera -. Hera fornisce il suo contributo al contrasto di questo fenomeno grazie al progetto CiboAmico che da 12 anni permette di recuperare cibo non consumato nelle cinque mense presenti nelle proprie sedi. Anche in un anno difficile come quello appena trascorso, con CiboAmico siamo riusciti a garantire ogni giorno un pasto per circa 120 persone in difficoltà economica. Abbiamo messo in campo anche altre iniziative volte a prevenire la produzione di rifiuti, e che mirano a ridurre lo spreco, alle quali tutti i cittadini possono contribuire e che permettono di creare una rete solidale sul territorio: ‘Cambia il Finale’ per l’avvio al riutilizzo di rifiuti ingombranti ancora in buono stato e ‘FarmacoAmico’ per la raccolta e il riuso di farmaci non scaduti”.

Alcuni consigli per ridurre gli sprechi alimentari
È importante agire alla fonte, cercando di ridurre al minimo la produzione dei rifiuti, in primo luogo lo ‘scarto’ del cibo.
In occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, si propongono alcuni consigli per modificare in modo virtuoso le proprie abitudini quotidiane:

-comprare solo il cibo essenziale, nella giusta quantità e pianificando i pasti della settimana;
-distinguere le date (la data di scadenza si riferisce alla sicurezza dell’alimento, mentre la data di consumo consigliata si riferisce alla qualità dell’alimento);
-quando possibile, è preferibile acquistare gli alimenti direttamente dal produttore per evitare gli sprechi dovuti alle lunghe filiere;
-donare i prodotti ancora buoni che non vengono consumati alle associazioni locali che sostengono strutture caritative;
-farsi servire le porzioni giuste per sé, nei locali pubblici come nelle mense
-usare la doggy bag: il sacchetto che si chiede al ristorante per conservare gli avanzi e consumarli a casa nei giorni successivi

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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