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Da: Francesco Reggiani, Hera

Hera medaglia d’oro 2021 nel Sustainability Award di S&P Global
La multiutility è stata premiata con la Gold Class per il posizionamento come “Industry leader” nel Dow Jones Sustainability Index, uno dei più autorevoli indici borsistici mondiali di valutazione dei fattori ESG. Al Gruppo anche la menzione speciale di “Industry mover”

Il Gruppo Hera è medaglia d’oro nel mondo per la responsabilità sociale. S&P Global ha premiato infatti la multiutility con la Gold Class 2021, il più alto riconoscimento riservato alle società incluse nel Dow Jones Sustainability Index (DJSI), l’autorevole indice borsistico internazionale di valutazione dei fattori ESG delle circa 3.500 imprese quotate a maggiore capitalizzazione a livello globale.

Il prestigioso risultato è stato reso noto oggi in occasione della pubblicazione del Sustainability Yearbook 2021, il report con i risultati delle analisi effettuate per l’accesso all’indice dello scorso anno e i nomi delle aziende che hanno conseguito i punteggi di sostenibilità più elevati.

A seguito dell’inclusione nel FTSE MIB nel 2019, Hera ha partecipato alla selezione del DJSI e, in soli 2 anni, ha scalato le classifiche fino a entrare contestualmente nell’indice mondiale e in quello europeo, posizionandosi come “Industry leader”, ovvero migliore “Multiutility and Water” nel mondo, con un punteggio di 87/100, rispetto a una media del settore di 45/100.
Nel confronto con le altre società valutate dal DJSI, Hera si è distinta in particolare per la sostenibilità ambientale, economica e per la governance. Il Sustainability Yearbook 2021 ha messo in particolare evidenza i risultati rilevanti raggiunti da Hera negli ambiti identificati come i più sfidanti per il suo settore, come la gestione e tutela delle risorse, la capacità di cogliere le opportunità del mercato e la relazione con gli stakeholder.

Oltre alla Gold Class, Hera ha ottenuto anche la menzione speciale di “Industry mover”, come società che ha registrato il miglioramento più rilevante, con una crescita di ben 19 punti rispetto alla valutazione di 68/100 del 2019.

Questi riconoscimenti rappresentano un’ulteriore conferma della validità della strategia sostenibile perseguita da Hera e che ne costituisce l’approccio fondante, come riconfermato anche nel Piano industriale al 2024 presentato agli investitori 20 giorni fa, con promesse di risultati economico-finanziari in continuo miglioramento, una solida generazione di cassa e obiettivi ESG definiti al 2030. Il Piano prevede investimenti e azioni per la transizione energetica e ambientale e per l’evoluzione tecnologica, in linea con le strategie europee e l’Agenda Onu 2030, e tra le sfide più rilevanti spiccano quelle nel campo delle energie rinnovabili e per il perseguimento della carbon neutrality. In quest’ambito, Hera punta a conseguire ambiziosi risultati, in linea con i criteri di “Science Based Target initiative” per quanto riguarda in particolare il livello “Well below 2°C” (volto a limitare l’incremento della temperatura terrestre ben al di sotto dei 2 °C).

Tra i numerosi riconoscimenti internazionali ottenuti dal Gruppo per la propria attenzione alla sostenibilità, anche l’ingresso del titolo nel 2020 nel FTSE4Good Index Series, serie di indici etici concepiti da FTSE Russell per favorire gli investimenti in aziende che soddisfano rigorosi criteri in ambito ESG. Non a caso l’attenzione ai fattori ESG, che Hera ha inserito nella propria mission fin dalla sua costituzione nel 2002, rappresenta un tema sempre più centrale anche per gli investitori.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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