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Da: Hera

Hera spa informa che da novembre, INRETE Distribuzione Energia S.p.a. inizierà la sostituzione dei contatori domestici con contatori tele letti nel comune di Copparo.
Tali interventi rientrano nel piano di installazione massiva dei misuratori definito dalla Delibera 631/13/R/Gas dell’AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrice, il Gas e il Servizio Idrico). Gli utenti interessati dalla sostituzione del contatore domestico saranno avvisati tramite volantinaggio da parte di personale incaricato da INRETE Distribuzione Energia S.p.a.”.
I nuovi apparecchi potranno essere tele letti, rendendo possibile la fatturazione su consumi reali, e gestiti da remoto, come già ora accade per i contatori dell’energia elettrica.
Le sostituzioni sono effettuate da personale incaricato da Inrete Distribuzione Energia, che altro non è che la precedente struttura operativa di Hera responsabile della gestione delle reti gas ed energia elettrica che eseguiva, ad esempio, le attività di pronto intervento. Proprio perché Inrete è detenuta al 100% da Hera, i cittadini possono fare affidamento sulle medesime competenze, esperienze e professionalità del Gruppo.
Gli utenti coinvolti negli interventi verranno avvisati tramite volantinaggio. La presenza fisica del cliente non sarà necessaria se il contatore si trova all’esterno dell’abitazione. In caso di apparecchi posti all’interno, se il personale incaricato da Inrete, ben riconoscibile dall’apposito tesserino, non trovasse nessuno al domicilio, lascerà una comunicazione per fissare uno specifico appuntamento.
A sostituzione avvenuta, saranno lasciate al cliente, direttamente o in prossimità del contatore o nella cassetta della posta, le istruzioni per la riapertura del nuovo contatore elettronico e le istruzioni per accendere il display e leggere, a fini di controllo e conoscenza personale, il numeratore della lettura.
Hera ricorda che nessun operatore è autorizzato a chiedere denaro per questo intervento, essendo la sostituzione non onerosa per gli utenti, o a proporre alcuna revisione di contratto.
Per informazioni sul progetto e sugli operatori incaricati da Inrete Distribuzione Energia, è possibile contattare il numero verde gratuito da rete fissa 800.990.250 e mobile 199.500.580, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, sabato dalle 8 alle 13. Questi numeri forniscono esclusivamente informazioni sulle sostituzioni dei contatori; non è possibile utilizzarli in caso di emergenza.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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