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Da: Ufficio Stampa Comune di Ferrara

Mercoledì 23 ottobre 2019 ore 21.00 proiezione del film “Antropocene- L’epoca umana”, presso il Cinema Boldini. Ingresso 5 euro. Voce narrante di Alba Rohrwacher e interviste in originale con sottotitoli. Introduzione a cura di Stefano Mazzotti, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara.

“Antropocene – L’Epoca Umana”, regia di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky, Nicholas de Pencier
(Documentario – Canada, 2018 – 87′). La pellicola, ultimo capitolo di una trilogia di film che documentano l’impatto delle attività umane sul nostro pianeta, è un viaggio in sei continenti narrato dalla voce di Alicia Vikander. In questo tour attorno al mondo si racconta i diversi modi nei quali l’uomo sta sfruttando le risorse terrestri e modificando la Terra come mai prima e più di quanto facciano i fenomeni naturali. E per questa analisi che da tempo alcuni studiosi sostengono che oggi ci troviamo a vivere in una nuova fase della linea geologica del tempo, chiamata, appunto, Antropocene. Dalla metà del XX secolo, l’umanità ha iniziato a mettere in atto processi che hanno provocato cambiamenti duraturi e talvolta irreversibili. L’uomo, in solo diecimila anni di civiltà moderna è riuscito a portare l’ecosistema oltre i suoi limiti naturali, nel film si cerca di restituire visivamente gli effetti di questo impatto. Per realizzare il loro progetto e dimostrare questa tesi, i tre registi hanno viaggiato quattro anni intorno al mondo, immortalando immagini che parlano da sole. Scenari surreali capaci di scuotere le coscienze, come nelle intenzioni dei filmaker, consapevoli che il mondo sta cambiando a una velocità tale che è fondamentale comunicarlo nel modo più potente possibile al maggior numero di persone possibile. Pagina web: Cinema Boldini.

Giovedì 24 ottobre, ore 16.00 presso il Museo di Storia Naturale di Ferrara “Pomeriggio Entomologico”. Il Museo di Storia Naturale si arricchisce di due nuove collezioni entomologiche!
Ne parleremo con gli entomologi che, attraverso il nostro Museo, hanno scelto di rendere pubbliche e fruibili le loro raccolte. Spiegheremo perché è importante raccogliere, identificare, conservare e catalogare insetti e vi aggiorneremo sulle novità scientifiche che ci coinvolgono. Ingresso gratuito.

Programma:
Ore 16:00 Saluti e apertura dei lavori;
Con Alessandro Balboni (Assessore con deleghe ai Rapporti Unife,Ambiente, Tutela degli animali e Progetti Europei, Comune di Ferrara) e Stefano Mazzotti (Responsabile Museo Storia
Naturale, Ferrara) “Il Museo di Storia Naturale e le sue collezioni”;
Ore 16:20 con Leonardo Latella (Museo Civico di Storia Naturale di Verona) “Il valore delle collezioni entomologiche dal passato e per il futuro”;
Ore 16:40 con Ettore Contarini e Leonardo Senni Presentazione delle due collezioni donate al Museo;
Ore 17:10 con Carla Corazza (Museo di Storia Naturale di Ferrara) “Lavori in corso: i monitoraggi entomologici del Museo di Storia Naturale di Ferrara”;
Ore 17:30 con Fausto Pesarini (Museo di Storia Naturale di Ferrara) Presentazione del volume LII della Fauna d’Italia: HYMENOPTERA – SYMPHYTA I;
Ore 18:00 Interventi del pubblico e chiusura dei lavori.

Giovedì 28 novembre, dalle ore 9.30 presso il Museo di Storia Naturale di Ferrara e venerdì 29 novembre, dalle ore 9.00 presso la Sala Estense, “Selvatici e Selvaggi: Loro e noi”. Le evidenze scientifiche a supporto della ricerca di strategie di coesistenza tra uomo e grandi mammiferi in un mondo sempre più stretto.

Il Group for Large Mammals Conservation and Management (GLAMM), gruppo di lavoro dell’Associazione Teriologica Italiana (ATIt), organizza a Ferrara la 2° edizione delle “Giornate tecniche del GLAMM”, in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale e l’Università degli Studi di Ferrara, per mettere in luce le evidenze scientifiche relative a sostenibilità e impatti delle attività dei vari portatori di interesse e che coinvolgono i grandi mammiferi. Durante il primo giorno, gli interventi saranno incentrati sugli incontri tra gli uomini e i grandi mammiferi. Valuteremo cause e rischi di quando questi ultimi si avvicinano alle aree antropizzate (fauna urbana), ma anche esperienze di interventi e loro esito. Inoltre, saranno approfonditi gli effetti delle nostre intrusioni negli ambienti di questi animali, prendendo in considerazione gli impatti causati da monitoraggi, ricerche scientifiche e wildlife watching. Nella seconda giornata saranno affrontate le questioni legate alle attività agro-silvo pastorali. Si parla comunemente di danni da fauna e di interventi di controllo, ma da un punto di vista tecnico/scientifico nascono spontanee domande quali: in quanti casi è corretto parlare di danni? Quali sono gli esiti degli interventi di mitigazione e controllo? Questi interventi sono ripetibili e sostenibili, economicamente e per le popolazioni animali, nel tempo? Quali sono gli effetti indesiderati di queste azioni? L’obiettivo delle relazioni che saranno presentate durante l’incontro sarà di fornire evidenze numeriche per provare a rispondere a queste domande. L’evento sarà organizzato con interventi scelti dagli organizzatori in collaborazione con alcuni tra i migliori esperti sugli argomenti trattati, a cominciare dalla comunità dei soci ATIt.

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COMUNE DI FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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