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La promozione di Comacchio, intesa come territorio ampio, che abbraccia quelli limitrofi del Delta del Po, è il tema centrale del Tavolo del turismo che si è riunito questa mattina in Sala Consiglio. La riuscita esperienza promozionale nel contesto della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, ben illustrata dagli Assessori Alice Carli e Riccardo Pattuelli, ha gettato le basi per proseguire sulla promo-commercializzazione integrata del territorio. Lo slogan lanciato proprio da Paestum, sito archeologico tra i più importanti al mondo, è quello della “Vacanza di 365 giorni tra arte, cultura, natura e spiagge.”

E’ stato poi aperto un focus sulla programmazione degli eventi per la stagione 2018, che prenderà il via dopo le festività natalizie. Nei prossimi giorni infatti sarà reso noto l’esito del bando di animazione natalizia con tutti gli eventi ammessi a contribuzione sino all’Epifania. Il paniere della programmazione primaverile è incentrato su eventi dedicati alla natura, al turismo lento e alle tipicità gastronomiche. Confermati infatti la Primavera Slow, la Fiera Internazionale del Birdwatching, la Festa dei Pesci Marinati e la Sagra della Seppia e della Canocchia, ma non mancano le novità. In pole position, tra le new entry, il passaggio della Mille Miglia a Comacchio (16 maggio 2018). Confermata inoltre, dopo il grande successo della prima edizione, la rassegna letteraria “Nero Laguna”, sotto la direzione artistica di Marcello Simoni.

La programmazione estiva guarda con molta attenzione a famiglie con bambini e si preannuncia ricca di iniziative ed eventi. “Il richiamo ad una maggiore collaborazione pubblico/privata – sottolinea l’Assessore al marketing turistico Riccardo Pattuelli -, è la chiave vincente per far crescere ulteriormente il territorio. E’ fondamentale nelle azioni strategiche di promo-commercializzazione il coinvolgimento dei piccoli operatori.”

L’incontro di questa mattina ha consentito di approfondire un altro tema di primaria importanza, relativo all’investimento degli incassi derivanti dalla tassa di soggiorno. Il 50% degli introiti sarà destinato ad interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale e dei marciapiedi, mentre il restante 50% sarà suddiviso in due tranches di pari importo, da convogliare, l’una, in attività promozionali e, l’altra, nella realizzazione di eventi. In attesa di ricevere proposte operative sulle manifestazioni da realizzare, l’incontro del Tavolo del Turismo è stato riaggiornato al 20 novembre prossimo.

“Permane l’intenzione di riproporre anche il Comacchio Beach Festival -aggiunge l’assessore Riccardo Pattuelli -, ma dovremo da subito andare a definire la programmazione futura, per promuovere al meglio, in tempo utile, gli eventi della prossima stagione. Lo spirito di aggregazione tra imprenditori con tutti gli attori della comunità, dalle istituzioni, alle associazioni di categoria, alle scuole, sino alle associazioni locali, -interviene il Sindaco Marco Fabbri -, andando tutti nella stessa direzione, è una necessità non procrastinabile. In questi anni il territorio ha compiuto un salto di qualità, che lo ha reso competitivo sui mercati internazionali. Questa è la strada su cui è necessario continuare a lavorare tutti assieme.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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