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3 Giugno 2016

Due favole in una

Tempo di lettura: 2 minuti


Il più famoso burattino del mondo e l’extraterrestre più dolce della storia del cinema, entrambi hanno commosso e continuano a commuovere e ad accendere l’immaginazione di milioni di bambini di tutte le età. Pinocchio ed E.T. entrambi su una bicicletta, più ferraresi di così!
Succede al Ferrara Film Festival, fino al 5 giugno. Fra gli eventi in programma anche le mostre al piano terra di Palazzo della Racchetta, in via Vaspergolo, curate da Studio Archeo900.
Forse la più pop è “King Kong, Alien, E.T. – Le creature. Collezioni di Giordano Dal Prato e Giovanni Mongini”. Giocattoli, pupazzi, manifesti e gadget sulle creature nate dall’immaginazione del ferrarese – anzi per essere precisi del vigaranese – Carlo Rambaldi: dalle gomme per cancellare agli zainetti ai cestini per la merenda ai dischi con la colonna sonora, fino a una mano da poter indossare con tanto di luce sulla punta dell’indice (batterie incluse!). Ma non c’è solo il buono, per citare una delle didascalie, ci troviamo anche il brutto e il cattivo: King Kong e Alien. E poi originali e improbabili mix cinematografici, forse anche questi curiosi effetti speciali, come quello che vede Pinocchio in sella alla bicicletta al posto di Elliot oppure un povero Et in pugno al gigantesco King Kong che domina la sala con fare alquanto minaccioso.
Nelle altre sale si possono ammirare i manifesti di “Pop decollages” di Fabio Possanza, e i dipinti de “I volti del cinema” di Natalia Lobes e “Gli occhi di Michelangelo Antonioni” di Miria Melandri.

Il programma completo della manifestazione su www.ferrarafilmfestival.com

OGGI – IMMAGINARIO CINEMATOGRAFICO
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Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Federica Pezzoli

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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