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di Maurizio Olivari

VORREI

Vorrei
camminare stretto a te
per le strade di un paese
anche senza nome,
lasciare che dicano di noi
sono felici, sono innamorati.
Vorrei
salutare con te
un vecchio stancamente appoggiato al muro di casa
tristemente avvolto dai suoi ricordi.
Vorrei
dire ciao ad un bambino
che gioca allegro nel cortile
con la palla di stracci
dai mille colori.
Vorrei
camminare stretto a te
vicino al mare
che schiaffeggia il molo
e dire buongiorno
ad un marinaio senza età
che accarezza le reti del suo domani
Vorrei
distendermi accanto a te
quando la luna
diventa regina del cielo
e dirti buona notte Amore
continuo a sognare.

DRINK

Ci siamo ubriacati
con 1/4 di passione
1/4 di dolcezza
un pizzico di complicità
1/4 di allegria
una spruzzata di fantasia
due cubetti di sesso.
Ci siamo ubriacati
col nostro amore
shakerato.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it