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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


18 Novembre 2019

Danza la notte insonne

Tempo di lettura: 2 minuti


Don’t Stop The Dance (Bryan Ferry, 1985)

Notte insonne, notte fonda senza stelle.
Giro su me stesso e gira la stanza tutt’attorno. Vivo il sogno con affanno: apnea cosciente, cuore battente.
Il letto: sabbie mobili, estate torrida, luna assente.
Corpo a corpo: segreti sparsi dappertutto, tracce sotto le lenzuola.
Fradicio nell’ombra, ti voglio come sempre e come sempre brucio.
Dove sei luce del mattino, dove sono le tue mani, i tuoi fianchi? Mi manchi, dio se mi manchi!
Apro gli occhi, mi vesto in fretta ed esco a cercarti.
Buio pesto per le strade, sento la musica nei locali.
Ti ho lasciata al tramonto che ballavi. Ridevi, ti muovevi, dio come ti muovevi!

Estate dell’ottantasei. Vacanza in riviera d’agosto. Mare, pineta, alberghi, spiagge libere.
Notti bianche, luci rosse, amici, amiche, impigliati tra piacere e dolore.
Sesso distratto nei parcheggi, questa o quella non ricordo. Strafatto e balordo, meglio tacere, soprassedere.
Suona una chitarra davanti al fuoco, bicchieri di carta e bottiglie vuote, la brezza notturna mi scuote.
Feste private oltre i giardini, comincia il gioco, comincia la danza.
Cammino e ti cerco. Dove sei, se ci sei?
Finalmente ti vedo: una gazzella d’ambra oltre la siepe.
Preda indifferente tra le fiere, una mano versa da bere. Così bevi, balli e bevi, e butti il bicchiere. Gambe nude, abbronzate, calamite di sguardi, muovono a ritmo di bossa nova.
Vorrei portarti via, ma non posso. Non adesso.
Così danza la notte insonne…

Muoviti, balla, non ti fermare!
Il tuo corpo paradiso… La tua pelle, le tue dita, il tuo viso.
Arma mortale pronta a sparare. Chiudi gli occhi e continua a ballare, uccidimi senza guardare!
Galleggia nell’aria una falena. Brilla nell’ombra una sirena.
Desiderabile come sai, inaccessibile più che mai.

Muoviti, balla, non ti fermare!
Balla per sempre, non mi svegliare!

Ferrara film corto festival

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Carlo Tassi

Ferrarese classe 1964, disegna e scrive per dare un senso alla sua vita. Adora i fumetti, la musica prog e gli animali non necessariamente in quest’ordine. S’iscrive ad Architettura però non si laurea, si laurea invece in Lettere e diventa umanista suo malgrado. Non ama la politica perché detesta le bugie. Autore e vignettista freelance su Ferraraitalia, oggi collabora e si diverte come redattore nel quotidiano online Periscopio. Ha scritto il suo primo libro tardi, ma ha intenzione di scriverne altri. https://www.carlotassiautore.altervista.org/

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it