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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Libri in scena’: incontro mercoledì 24 febbraio alle 17
A proposito dell’ancestrale alleanza tra uomini e cani
23-02-2016

E’ dedicato allo spettacolo ‘Ballata di Uomini e cani’ di e con Marco Paolini, dal 26 al 28 febbraio al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara, l’incontro a cura di Laura Beani, dell’Università degli Studi di Firenze, in programma mercoledì 24 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea.
L’appuntamento, per il ciclo ‘Libri in scena’, è curato dall’associazione culturale Amici della biblioteca Ariostea, in collaborazione con il Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Cani come uomini, uomini come cani. Forse in questo binomio si può concentrare il nucleo narrativo dei Racconti dello Yukon di Jack London. Una terra desolata, il bianco accecante della neve, d’inverno il sole basso sull’orizzonte e la lunga notte polare. In questo scenario estremo si svolge la Ballata di uomini e cani di Marco Paolini: tre racconti tra i più crudeli, Macchia, Bastardo e Fare un fuoco. Nell’ultimo i personaggi non hanno nemmeno nome: nel paesaggio allucinato si muovono “l’uomo” e “il cane”. Nelle pagine di London, dell’ancestrale alleanza tra uomo e cane non è rimasta che “la sopravvivenza del più forte”, “la lotta per la vita”, una visione del darwinismo semplicistica e feroce. Ma chi osserva da scienziato il comportamento degli animali, coglie piuttosto la sottile comunicazione tra cane e uomo, la profonda empatia, quell’espressione dei sentimenti nell’uomo e negli animali, sia pure non verbale, già descritta da Charles Darwin proprio negli anni della corsa all’oro.

BIBLIOTECA BASSANI – Incontro con l’autrice giovedì 25 febbraio alle 16,30
‘Custodi della memoria’: riflessioni poetiche di Rita Montanari
23-02-2016

Sono tutte legate dal tema metaforico delle scale le poesie raccolte nel libro di Rita Montanari ‘Custodi della memoria’ che sarà presentato giovedì 25 febbraio alle 16,30 nell’auditorium della biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42). Nel corso dell’incontro, aperto a tutti gli interessati, nel parlerà con l’autrice Maria Gloria Panizza. In programma letture a cura di Filippo Scabbia.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Custodi della memoria si presenta come un testo composito ed articolato di poesie, quasi tutte inerenti al tema delle scale, vissute e rivissute dall’autrice da diversi punti di vista e momenti della vita. Metafora dell’esistenza nelle sue ascese e discese, esse sono da sempre testimoni silenziose delle vicende umane e rimandano in questi versi a riflessioni talora struggenti di profonda e sentita poesia.
L’autrice è nata nel 1951 a Ferrara, ove risiede. Conseguita la maturità classica al liceo “L. Ariosto” si è laureata in Lettere moderne all’Università di Bologna con una tesi in Storia contemporanea. Ha insegnato al liceo scientifico “A. Roiti” di Ferrara. Collabora con le diverse istituzioni culturali cittadine e tiene corsi di scrittura creativa in scuole e biblioteche. Ha collaborato con il Centro di salute mentale di Codigoro e Portomaggiore.
Ha pubblicato numerosi libri, fra cui ‘Cara sorella, caro fratello’ (1990, riedito nel 2006).

BIBLIOTECA ARIOSTEA – GIovedì 25 febbraio alle 10.30 al Teatro Anatomico (via Scienze 17)
Cinquecento anni del “Furioso”, Ferrara ospita la prima riunione del Comitato Nazionale Ariosteo
23-02-2016

Era un tiepido martedì di primavera quel 22 aprile del 1516 quando a Ferrara, per i tipi di Giovanni Mazzocco di Bondeno, uscì la prima edizione dell’Orlando Furioso. Una tiratura in milletrecento esemplari, oggi divenuti rarissimi, che Ludovico Ariosto curò personalmente.

Il Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo, per celebrare nel migliore dei modi la pubblicazione di quella che gli studiosi considerano un grande affresco del Rinascimento, la prima opera moderna appositamente pensata per la stampa, ha istituito con decreto una speciale Commissione Nazionale presieduta dalla prof. Lina Bolzoni della Scuola Normale Superiore di Pisa e coordinata in qualità di segretario e tesoriere dal dott. Enrico Spinelli, direttore della Biblioteca Ariostea di Ferrara. Un Comitato di grande qualità composto da illustri studiosi, docenti universitari, intellettuali, amministratori locali, personalità della cultura e dello spettacolo.

All’ordine del giorno della prima riunione, che si svolgerà proprio a Ferrara giovedì 25 febbraio alle 10.30 nel prestigioso Teatro Anatomico della Biblioteca Ariostea, vi sarà l’analisi e la discussione dei vari progetti di promozione sottoposti al Comitato e la ripartizione dei fondi assegnati dal Ministero. Anche Ferrara, attraverso l’Amministrazione Comunale, intende svolgere un ruolo da protagonista in questo grande evento. Le celebrazioni per i Cinquecento anni del “Furioso” saranno, infatti, al centro della programmazione culturale cittadina, a cominciare dalla mostra libraria e documentaria che sarà inaugurata il 22 aprile in Biblioteca Ariostea, il giorno esatto della pubblicazione della prima edizione.
Inoltre, per definire un calendario comune di iniziative, enti e associazioni cittadine si sono incontrate nei giorni scorsi in Biblioteca Ariostea e i primi progetti da sottoporre al Comitato Nazionale sono già stati consegnati.
Come se non bastasse, a dare ancora più lustro all’anno ariosteo ha provveduto l’Ufficio Unesco del Mibact, che ha assegnato al Comune di Ferrara un contributo per il restauro, la conservazione e la promozione della cospicua raccolta ariostea posseduta della Biblioteca cittadina. Un progetto che ha avviato il proprio iter un paio di anni fa e che ha avuto un felice esito proprio la settimana scorsa. Quasi settantamila euro che potranno essere utilizzati per intervenire sul patrimonio librario e documentario dell’Ariosto e consentirne una valorizzazione nell’ambito dei progetti e delle attività didattiche che il Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara realizza quotidianamente.

(Comunicato a cura della direzione della Biblioteca comunale Ariostea)

VIABILITA’ E VERDE PUBBLICO – Provvedimenti in vigore dal 24 al 26 febbraio dalle 8,30 alle 17,30
Via Gramicia temporaneamente chiusa al traffico per interventi di potatura di piante
23-02-2016

Per consentire l’esecuzione di interventi di potatura di piante a cura di Ferrara Tua Srl, in accordo con l’Ufficio Verde del Comune di Ferrara, da mercoledì 24 a venerdì 26 febbraio dalle 8,30 alle 17,30, il tratto di via Gramicia compreso tra piazzale San Giovanni e via Janus Pannonius sarà chiuso al transito (ammessi gli autorizzati).

Direzione obbligatoria a sinistra su via Janus Pannonius per tutti i veicoli, eccetto gli autorizzati, provenienti da via Bacchelli/Porta Catena con direzione centro. Direzioni consentite destra e sinistra per i veicoli in transito sulla rotatoria di piazzale San Giovanni da corso Porta Mare/via Caldirolo con direzione periferia.

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 24 febbraio alle 17 in via Grosoli a Barco
Appuntamento con ‘L’ora del racconto’ per bambini dai 4 ai 10 anni
23-02-2016

Ultimo appuntamento del mese, mercoledì 24 febbraio alle 17 alla biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42), con ‘L’ora del racconto’, letture per bambini dai 4 ai 10 anni. A proposito del tema del mese ‘Qua la zampa amico!’, Giovanni Meloncelli presenterà i racconti ‘Dodo’ (di Moran/Rodero) e ‘Lupo & Lupetto’ (di Brun-Cosme/Tallec).

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 25 febbraio alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione della Semifinale Mondiale IBF pesi Superwelter Marcello Matano/Julian Williams a New York
23-02-2016

Giovedì 25 febbraio alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la conferenza stampa per presentare la “Semifinale Mondiale IBF pesi Superwelter tra Marcello Matano e Julian Williams a New York”, organizzata da Ferrara Boxe ASD.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, il tecnico sportivo di Ferrara Boxe Paolo Buttini e il tecnico sportivo di Ferrara Boxe e allenatore di Marcello Matano Roberto Croce.

MUSEO STORIA NATURALE – Giovedì 25 febbraio alle 21 in via De Pisis
“Volare…: storia naturale dei pipistrelli in 52 milioni di anni”, seconda conferenza del ciclo ‘Darwin Day’
23-02-2016

Giovedì 25 febbraio alle 21 al Museo di Storia Naturale (via De Pisis 24) si terrà la seconda conferenza della decima edizione del ‘Darwin Day Ferrara’, ciclo di incontri promossi dal Museo di Storia Naturale di Ferrara e dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) e della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE).

La serata, ad ingresso gratuito, sarà a cura di Danilo Russo (Università Federico II di Napoli ) e sarà incentrata sul tema “Volare…: storia naturale dei pipistrelli in 52 milioni di anni”.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – A partire dai primi fossili, vecchi di oltre 50 milioni di anni, i pipistrelli (chirotteri) hanno fatto molta strada (naturalmente in volo!), rispondendo ai rigori e alle sfide ambientali con sofisticati adattamenti. Sono infatti mammiferi “estremi” per molti versi. Anzitutto la capacità di volare con performance che non hanno nulla da invidiare a quelle degli uccelli, compiendo spostamenti che in una notte possono superare i 10 km nonché, con l’alternarsi delle stagioni, vere e proprie migrazioni su lunghe distanze. Un formidabile “sesto senso”, poi, l’ecolocalizzazione, presente nella maggioranza delle specie, che consente ai pipistrelli di sondare il buio della notte con “grida” ultrasonore permettendo, quando gli occhi sarebbero di poco aiuto, un volo veloce, acrobazie mozzafiato e la cattura degli insetti più minuti. E poi una socialità complessa, con colonie che possono annoverare fino a decine di milioni di individui nelle quali le madri riescono a riconoscere il proprio piccolo con precisione infallibile. Soluzioni e strategie, queste, che costituiscono alcuni tra i più raffinati esempi di evoluzione per selezione naturale.

Consulta Cronacacomune

SPORT/TURISMO/COMMERCIO – Partenza domenica 6 marzo alle 9 da via Bacchelli. Previsti due percorsi, di 136 o di 80 chilometri
‘Due ruote’ in gara a Ferrara per la seconda ‘Granfondo del Po’, prova dell’Unesco cycling tour
23-02-2016

Si è svolta in mattinata (martedì 23 febbraio) nella residenza municipale la presentazione del programma della seconda edizione della “Granfondo del Po” prova dell’Unesco cycling tour 2016, manifestazione organizzata da Po River asd – Link Tours per le giornate di sabato 5 e domenica 6 marzo. All’incontro con i giornalisti erano presenti gli assessori allo Sport e al Commercio del Comune di Ferrara Simone Merli e Roberto Serra, insieme al presidente di Po River asd e Link Tour Simone Zannini.

“La prima edizione della Granfondo è stata una sfida, – ha esordito l’assessore Merli – ma i risultati finali ne hanno testimoniato la portata vincente. Per questo sponsor importanti hanno deciso quest’anno di sostenere la manifestazione, che arricchisce la città molto più di quello che solitamente riconosciamo a questo genere di eventi. Come conferma anche la soddisfazione del comparto turistico. Siamo orgogliosi che il mondo economico abbia sostenuto quello sportivo, perché significa che ne ha compreso il valore”.

“Ad ancora due settimane dalla Granfondo abbiamo già superato il numero degli iscritti dell’anno scorso (650 n.d.r) e sono già una quarantina i bambini che hanno aderito alla ‘Baby Granfondo’. – ha proseguito Simone Zannini – Le novità di questa edizione vedono il raddoppiamento del percorso della prova di domenica 6 marzo, affiancando un tratto corto di 80 km a quello tradizionale di 136 chilometri, e un programma arricchito. Sabato 5 marzo, infatti, la manifestazione si svolgerà in centro storico per aprirsi agli appassionati e ai turisti. La segreteria organizzativa, localizzata negli Imbarcaderi del Castello, fungerà da punto di partenza per due nuove pedalate: ‘La Furiosa’ e la ‘Baby Granfondo’. La prima – ha puntualizzato l’organizzatore – sarà una ciclostorica che, una volta usciti dal Sottomura, si addentrerà per 60 km nella campagna estense sino alla Delizia del Belriguardo. La seconda, una pedalata ecologica non competitiva di 5 km, sarà invece interamente dedicata ai più piccoli (dai 6 ai 14 anni), ai quali sarà garantita una totale autonomia grazie allo sguardo vigile della Polizia Municipale: da corso Ercole I d’Este procederà a ridosso delle Mura con una tappa per la merenda agli Orti della Fasanara. Da registrare il sostegno e la collaborazione al progetto degli equipaggi dell’Officina Ferrarese, per mettere in sicurezza gli incroci più delicati e attrezzare alla corsa le bici d’epoca”.

A fondo pagina in allegato, a cura degli organizzatori, la presentazione e il programma della due giornate dedicate alla seconda edizione della “Granfondo del Po 2016”.

Per info e iscrizioni www.granfondodelpo.it

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 23 febbraio 2016
Progetti per l’accoglienza, valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, sicurezza stradale, educazione alla sostenibilità
23-02-2016

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 23 febbraio:

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:

Intesa regionale per migliorare i servizi informativi rivolti agli immigrati

Migliorare e coordinare i servizi territoriali di informazione e orientamento rivolti ai cittadini immigrati. E’ questo lo scopo del Protocollo d’intesa che il Comune di Ferrara sottoscriverà con la Regione Emilia-Romagna assieme agli altri Comuni capoluogo della regione (Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì e Rimini).

Le azioni delineate dall’accordo, passato oggi al vaglio della Giunta, si propongono, da un lato, di informare le persone immigrate affinché sia loro garantito un accesso adeguato ai percorsi di orientamento ai servizi e al lavoro e, dall’altro, di coordinare e qualificare i soggetti pubblici e del privato sociale che offrono servizi di informazione ed orientamento per i cittadini stranieri.

Obiettivi principali dell’intesa sono, in particolare:

– il rafforzamento di un sistema informativo diffuso ed integrato basato sull’attribuzione di responsabilità redazionali di back office ai diversi soggetti della rete, coordinato a livello regionale così da rendere disponibile a quanti, a vario titolo, svolgono servizi di informazione ed orientamento per i migranti (PA e 3° settore) uno strumento di supporto specialistico multimediale sui temi della migrazione;

– il consolidamento della governance multilivello del sistema informativo capace di attribuire le responsabilità redazionali di back office e di favorire lo scambio bidirezionale delle informazioni, dai punti informativi di primo livello (sportelli sociali, URP) a quelli di secondo (sportelli stranieri/servizi pubblici per l’impiego) e terzo livello (Hub);

– la realizzazione di attività comunicative e formative indirizzate agli operatori e interventi di capacity building anche con il coinvolgimento degli Enti Locali e delle loro associazioni (produzione di materiali formativi ed informativi, azioni formative specifiche rivolte agli operatori dei servizi e degli sportelli che si interfacciano con l’utenza straniera, …).

In arrivo fondi ministeriali per l’accoglienza a Ferrara di 18 minori stranieri non accompagnati

La Giunta ha approvato oggi in via definitiva la convenzione per la gestione del progetto SPRAR – MSNA, rivolto all’accoglienza di 18 minori stranieri non accompagnati (tra cui 6 già presenti e assistiti dal Servizio Sociale Territoriale), approvato nel dicembre 2015 dal Ministero dell’Interno. La proposta di progetto presentata al bando ministeriale dal Comune di Ferrara si è posizionata al 38simo posto, su oltre 100 candidate, e ha ottenuto un finanziamento di 380mila euro, per il biennio 2015/2016, a valere sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (FNPSA). L’Amministrazione comunale parteciperà alla realizzazione del progetto con una quota di 76mila euro, costituita da spese di rendicontazione del lavoro del proprio personale.
La gestione delle attività di accoglienza è affidata al Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) tra coop.soc. Camelot – Officine di Ferrara e Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza – Casa Buoni Fanciulli – Istituto don Calabria con sede legale a Verona.
L’individuazione di tale partenariato è stata effettuata dal Comune l’estate scorsa, a seguito di una procedura ad evidenza pubblica.
Anche per quanto riguarda l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, con questo progetto il Comune ha quindi superato un approccio emergenziale ed ha strutturato un sistema di governance territoriale, individuando gli interventi più idonei per la tutela e la protezione di questi giovanissimi, tra le vittime più indifese dei flussi migratori.

(a cura dell’Assessorato Servizi alla Persona)

Proseguono nelle scuole del territorio i progetti per la prevenzione del disagio giovanile

Sono ventisei gli istituti di istruzione secondaria di I e II grado del Comune di Ferrara e del territorio provinciale tra i quali sarà suddivisa la somma di 29.850 euro per la prosecuzione dei progetti e delle attività di prevenzione delle varie forme di disagio giovanile a cura del Centro Promeco. I fondi saranno in particolare utilizzati per la prosecuzione del progetto ‘Punto di vista. L’operatore a scuola’ o per l’attivazione di interventi specifici da parte di operatori qualificati per casi determinati e periodi limitati.

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

Dall’Anci supporto per la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale

Si chiama ‘Patrimonio Comune’ il progetto dell’ANCI a cui anche Ferrara ha deciso di aderire per poter usufruire del supporto offerto dall’Associazione dei Comuni per la valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare e per l’attuazione del federalismo demaniale. In particolare, l’Amministrazione comunale potrà fruire di assistenza info/formativa di base e aggiornamento normativo relativamente agli argomenti inerenti il patrimonio immobiliare, il suo incremento, il suo migliore utilizzo, e gli strumenti di valorizzazione e alienazione. Potrà inoltre avvalersi di assistenza per l’attività di censimento e regolarizzazione del patrimonio e di supporto per azioni di marketing. Per la partecipazione al progetto il Comune di Ferrara stanzierà la somma di 2mila euro come quota per l’anno 2016.

Assessorato alla Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, assessore Luca Vaccari:

Destinata a interventi per la sicurezza stradale la metà dei proventi delle contravvenzioni del prossimo triennio
E’ fissata al 50% la quota dei proventi derivanti da sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada che sarà destinata, negli anni 2016, 2017 e 2018 a interventi per la sicurezza della circolazione, in base a quanto previsto dall’articolo 208 dello stesso Codice della Strada (D.lgs 285/1992). E’ quanto stabilito oggi dalla Giunta che ha dato atto che nella proposta di Bilancio preventivo del Comune per il prossimo triennio la metà delle somme introitate dalle contravvenzioni sarà destinata ad attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, a interventi riguardanti la segnaletica, la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli e a favore della mobilità ciclistica, e ad altre finalità di miglioramento della circolazione e sicurezza stradale.

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, assessore Caterina Ferri:

Nell’agenda 2016 del Centro Idea ricco programma di attività per l’educazione alla sostenibilità
Attività di comunicazione, campagne di sensibilizzazione, iniziative di formazione. Si preannuncia come sempre ricca di impegni a tema ambientale l’agenda 2016 del Centro Idea, il Centro di Educazione alla Sostenibilità (Ceas) del Comune di Ferrara, con sede a casa Biagio Rossetti in via XX Settembre. Accanto alla realizzazione di percorsi educativi per gli istituti scolastici cittadini, il programma annuale del Centro, approvato stamani dalla Giunta, prevede infatti, tra l’altro, lo svolgimento di attività comunicative e di campagne di sensibilizzazione su varie tematiche ambientali, la gestione di processi partecipativi e la produzione di materiali divulgativi sui temi legati alla sostenibilità.

Il Centro Idea rientra nella rete regionale Infeas (Informazione Educazione Alla Sostenibilità) che riunisce i Ceas accreditati dalla Regione Emilia Romagna sulla base di una serie di indicatori di qualità.

(Consulta le pagine web del Centro Idea)

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

Possibilità di tirocini formativi per gli studenti dell’Università Cattolica di Milano negli uffici del Comune di Ferrara

Gli studenti dell’Università Cattolica di Milano potranno svolgere periodi di tirocinio formativo negli uffici del Comune di Ferrara per sperimentare sul campo le conoscenze acquisite con lo studio. La Giunta ha infatti approvato la convenzione da sottoscrivere con l’ateneo lombardo per consentire l’avvio di periodi di formazione e orientamento di tipo curriculare all’interno della struttura comunale ferrarese, per permettere ai giovani studenti di completare il proprio percorso accademico.

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore giovedì 25 febbraio dalle 7 alle 18
Piazza Buozzi temporaneamente chiusa al transito per la realizzazione della nuova pavimentazione
23-02-2016

Per consentire l’esecuzione dei lavori di stesura della nuova pavimentazione in piazza Buozzi, nella giornata di giovedì 25 febbraio dalle 7 alle 18 l’intera piazza sarà chiusa al transito.
L’intervento rientra nell’opera di riqualificazione dell’area centrale di Pontelagoscuro in corso in questi mesi a cura dell’Amministrazione comunale.

Caro economista, basta ingannarci
di Francesco Gesualdi *

23-02-2016

Caro economista,
il compito che ci attende è immane, serve il contributo di tutti, compreso il tuo. Per questo mi rivolgo a te con un appello scusandomi se le mie parole potranno sembrarti irriverenti, ma il momento è grave, non c’è più spazio per le etichette. Le macerie sociali e ambientali affiorano ovunque. Disoccupazione e povertà non accennano a diminuire, le disuguaglianze hanno raggiunto picchi mai visti nella storia dell’umanità, i processi naturali sono talmente sovvertiti da mettere a rischio la nostra stessa sopravvivenza. Ma tu continui a dirci che ci troviamo nel migliore dei mondi possibili. Addirittura che non esiste altro sistema all’infuori di questo.
Perciò mi rivolgo a te con una preghiera, addirittura una supplica. Ti chiedo di smettere di ingannarci. A partire dalla tua funzione. A te piace presentarti come un ricercatore, uno scienziato asettico del sistema economico. Ti piace paragonarti al naturalista che studia i formicai. Ma mentre il naturalista si limita a osservare, tu pretendi di costruire leggi. Perciò ti sei trasformato da scienziato in ideologo.
La tua presunzione più grave è stata quella di aver voluto equiparare l’economia alla natura. Ovviamente non mi riferisco a te come persona, ma come categoria. So bene che certi passaggi sono stati realizzati secoli or sono dai tuoi predecessori, ma tu conservi la responsabilità di perpetrarli. Constatato che in natura vigono leggi predeterminate, hai stabilito che ogni altro aspetto del vivere umano, economia compresa, è regolato da leggi incontrovertibili. E ti sei messo a definirle con pretesa di scientificità.
L’economia è come il galateo: è’ un’invenzione umana. Per alcuni ruttare è mancanza di rispetto, per altri è indice di gradimento del pasto consumato. Questione opinabile. Ma se scrivi tomi su tomi per descrivere il punto di espansione ideale dello stomaco per sparare un bel rutto, più che un’operazione scientifica fai un’operazione culturale. Non solo dichiari da che parte stai, ma induci la collettività a pensare che ruttare sia bello. Risultato garantito soprattutto se nessun altro scrive il contrario e anzi l’inno al rutto è propagandato in tutti i modi possibili.
Fuor di metafora, di economie possibili ne esistono tante, ma tu ti sei concentrato solo su una. E non quella che ti convinceva di più, ma quella che ti conveniva di più. Ti sei soffermato sull’economia del vincitore perché non è arruolandoti nelle fila degli oppositori che puoi riempire la borsa, ma suonando alla corte dei dominatori.
I vincitori del nostro tempo sono i mercanti. Non per conquista improvvisa, ma per ascesa lenta a partire dal Duecento. All’inizio quasi clandestini, negozianti di stoffe e denaro fuoriusciti dal castello feudale. Poi sempre più potenti e più ricchi, fino ad avere la meglio sulla vecchia classe nobiliare. E raggiunto il pieno controllo dei tre poteri capitali, l’economico, il politico e il militare, il loro problema è diventato il consenso.
Come tutti i prìncipi, anche i mercanti sanno che l’obbedienza si ottiene per coercizione o per convinzione e come tutti i prìncipi anche i mercanti hanno usato entrambi le vie. La storia del capitalismo è lastricata di morti, principalmente lavoratori, caduti per mano di polizie col mandato di reprimere senza pietà ogni forma di opposizione.
Ma la sudditanza basata sulla violenza è insostenibile. Nessun potere può reggersi sulla repressione permanente. Dopo un po’ o fa scattare il consenso o è finito. Per questo tutti i poteri si organizzano per attuare la peggiore delle violenze: il dominio delle menti. E il sistema dei mercanti non ha fatto eccezione, anzi è diventato un caso di scuola.
Le tecniche di plagio collettivo sono ormai consolidate e ruotano attorno a tre fondamenti: il sovvertimento dei valori, il rimodellamento degli stili di vita, la manipolazione dell’informazione. Il sovvertimento dei valori per modificare le convinzioni profonde che stanno alla base del modo di concepire i rapporti umani e sociali. Il rimodellamento degli stili di vita per far assorbire un’altra mentalità in forza dell’abitudine. La manipolazione dell’informazione per far passare una percezione della realtà utile ai disegni del potere.
Il sistema (il padrone avremmo detto in altri tempi) ti ha chiesto di metterti a disposizione per ognuno di questi passaggi. E tu prontamente lo hai fatto, perché a ben guardare il primo plagiato sei tu. A forza di studiare le stesse teorie, di guardare la realtà sempre dalla stessa angolatura, sei diventato un fanatico privo di ogni capacità critica. Le sole parole che capisci sono quelle del mercante: denaro, mercato, concorrenza, costi, ricavi, profitti. Le persone viste solo come costi da comprimere. La natura solo come merci da vendere. Un mondo a senso unico dal quale sono stati estromessi serenità, soddisfazione, affettività, salute. In una parola, tutti gli aspetti che fanno la felicità delle persone.
E a chi cerca di farti notare l’assurdità di una simile impostazione, contrapponi il muro. Tu, unico depositario della verità; tutti gli altri, pericolosi sovversivi da annientare in ogni modo possibile. Così da preteso scienziato ti sei trasformato in custode, addirittura gendarme, dell’ordine mercantile. Basta guardare le posizioni difese dagli organismi internazionali posti a fondamento del sistema economico mondiale: Fondo monetario internazionale, Banca mondiale, Organizzazione mondiale del commercio. Istituzioni alloggiate in palazzi immensi affollati da migliaia di funzionari, apparentemente economisti, in realtà gelidi kapò, che in nome del mercato non si fanno scrupolo a imporre regole che derubano lavoratori, cittadini e comunità a vantaggio di multinazionali, banche e fondi speculativi.
È sempre più evidente che all’interno di questo sistema, dichiaratamente contro le persone e l’ambiente, non troveremo più le risposte ai nostri problemi. La socialdemocrazia se n’è andata per sempre, e anche senza rimpianto, visto che era costruita sullo sfruttamento del Sud del mondo. Per permettere a tutti di vivere dignitosamente, nel rispetto dei limiti del pianeta e della piena inclusione lavorativa, bisogna ripensare totalmente il sistema economico. Prima che negli aspetti organizzativi, nei princìpi fondanti, perché le economie sono il risultato dell’interesse dominante. Nel mondo dei marinai tutto è impostato attorno alle navi, ai remi, alle reti. In quello degli agricoltori è impostato attorno ai carri, agli aratri, ai magazzini. Nel contesto marino gli agricoltori sono in difficoltà e viceversa perché perfino le narrazioni seguono tracce diverse. Se la savana è organizzata per il leone, sarà ben difficile che le gazzelle possano trovare soluzione ai propri problemi. Gli unici spazi possibili saranno quelli stabiliti dai leoni, che però non li definiranno per il bene delle gazzelle, ma di loro stessi. Per le gazzelle si aprirà una prospettiva solo se si ridurrà il potere dei leoni e se la savana sarà riorganizzata per la sopravvivenza di tutti gli animali. Fuori di metafora, noi, comuni cittadini nullatenenti, troveremo la soluzione ai nostri problemi, quello dell’abitare, dello studiare, del curarci, del provvedere a noi stessi, solo se usciremo dal sistema dei mercanti e ne costruiremo un altro al servizio delle persone.
Una prospettiva possibile, ma che ha bisogno del contributo di tutti. Anche del tuo. Se non come sostenitore, almeno come non belligerante. Non solo smettendo di ingannarci sulla scientificità e la neutralità di questo sistema. Ma smettendo di difenderlo a tutti i costi e cominciando, al contrario, a denunciarne i suoi limiti e le sue storture nell’ottica del bene comune.
In altre parole ti chiedo di smettere di difendere l’indifendibile. E te lo chiedo non solo per agevolare l’avvento di un’altra forma di economia, finalmente al servizio di tutti. Lo chiedo anche per te. Affinché tu salti giù dal treno prima che precipiti definitivamente nel baratro. Perché è certo che questo sistema si distruggerà con le sue stesse mani. E non sarà certo un onore per te passare alla storia come chi non ha saputo aprire gli occhi neanche quando le crepe stavano diventando crepacci. Ti conviene rifletterci prima che sia troppo tardi.

* coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo – testo pubblicato su “Risorsa umana”

sito internet: http://www.cnms.it/

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it