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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Biblioteca Ariostea – Ciclo ‘Italiani brava gente’: incontro venerdì 6 novembre alle 17

Rileggere “Il comunista” di Guido Morselli

05-11-2015

Sarà dedicato al romanzo di Guido Morselli “Il comunista” il nuovo incontro del ciclo ‘Italiani brava gente’ in programma venerdì 6 novembre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Il tema sarà al centro di un dialogo fra Andrea Baravelli e Manuela Paltrinieri
L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, è promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
“Il comunista”, scritto da Guido Morselli tra il 1964 e il 1965, racconta alcuni mesi della vita del “compagno” Walter Ferranini di Reggio Emilia. La vicenda si svolge nel 1958, e la narrazione di Morselli guida il lettore alla scoperta del carattere di un uomo nonché dell’ambiente in cui si muove: in particolare, viene efficacemente tratteggiato il “mondo” del PCI. Con una scrittura efficace e affascinante Morselli descrive – senza giudicarle – le grandezze e le contraddizioni di quel grande partito: la forza dell’ideologia, la vena moralistica, il processo di destalinizzazione, il confronto con il dissenso e con le prime manifestazioni di appannamento morale. Grandezze e contraddizioni con le quali fa i conti il compagno Ferranini: un operaio-intellettuale con una grande passione per Marx e per Darwin, dirigente politico nella “Kiev d’Italia”, serio, brusco, ruvido, con una profonda ferita sentimentale, un legame più forte del dovuto con gli USA, passionalmente attaccato al suo partito eppure incapace di sopprimere le convinzioni maturate in lui lentamente, durante anni di solitarie elucubrazioni, le cui vicende personali conducono i lettori in una dimensione di piena realtà storica.
La rilettura proposta affiancherà la storia di Walter Ferranini con quella – con la “S” maiuscola – del PCI della seconda metà degli anni Cinquanta, attraverso un gioco di rimandi dall’una all’altra, scanditi dall’alternarsi delle voci dei due relatori.

 

ASSESSORATO ALL’INFORMATICA E SMART CITY – Presentazione in residenza municipale

L’attività ‘smart city’ del Comune di Ferrara

05-11-2015

Si è svolta questa mattina, giovedì 5 novembre nella residenza municipale, la conferenza stampa di presentazione dell’attività ‘smart city’ del Comune di Ferrara. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti l’assessore al Commercio, Informatica, Smart City Roberto Serra, il dirigente comunale del Servizio Sistemi Informativi e Territoriali Fabio De Luigi insieme a componenti dell’unità di progetto “smart city”.

“Tutti i progetti ‘smart’ – ha affermato la’assessore comunale Serra – hanno una forte e chiara connotazione di efficientamento e migliore organizzazione della pubblica amministrazione grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione. Queste azioni, è ormai ben assodato, aumentano le capacità imprenditoriali ed economiche della collettività e del territorio”.

“Abbiamo costituito un gruppo di lavoro interno al Comune – ha spiegato De Luigi, responsabile dei servizi informatici comunali – che ha avuto una visione trasversale mettendo in sinergia conoscenze e idee dei diversi settori, aprendosi poi a una condivisione con altre realtà italiane ed europee”.

Le numerose azioni ‘smart’ messe in campo dall’Amministrazione comunale negli ultimi anni vedono un budget di investimento complessivo di 227 milioni di euro per 45 progetti, finanziato soprattutto con risorse euopee, nazionali e regionali, cui partecipano assieme al comune di Ferrara numerosi soggetti istituzionali (altri Comuni, Regioni, lo Stato, l’Unione Europea).

 

>> SITO UFFICIALE “ITALIANSMARTCITIES” (A cura di ANCI)

>> DOCUMENTAZIONE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA

 

LA SCHEDA (a cura del SSIT del Comune di Ferrara) – Ferrara sta affrontando in questi mesi, assieme a molte altre città italiane ed europee, un percorso di realizzazione di una città “smart”, intendendo con ciò una serie di azioni innovative e intelligenti che migliorano le dinamiche di cambiamento della vita dei cittadini, dall’uso delle tecnologie a percorsi innovativi di partecipazione, da iniziative ambientali a nuovi strumenti culturali
Inoltre sta attivando percorsi, a scala europea, nazionale e locale, che non solo intendono raggiungere risultati “smart”, ma ridisegnano, in modo leggero, anche la struttura interna dell’Amministrazione Comunale in modo da renderla pronta e disponibile alle sfide innovative. E’ stato costituito un tavolo interno di coordinamento a cui partecipa l’assessore con la specifica delega e una serie di dirigenti e funzionari direttamente coinvolti nelle azioni “smart” dell’amministrazione. Inoltre è stato attivata una linea di collaborazione con un gruppo di aziende locali interessate per vocazione o prospettive alle tematiche della “smart city”. I principali risultati finora raggiunti sono la partecipazione al gruppo di lavoro nazionale dell’ANCI (con l’Osservatorio Nazionale sulle Smart City e la promozione del primo incontro nazionale degli assessori alla “smart city”), la partecipazione a una rete europea di città patrimonio dell’umanità per sviluppare politiche smart e una continua attenzione del gruppo di lavoro alle attività innovative dell’Amministrazione.

 

CENTRO IDEA – Ciclo di tre laboratori. Iscrizioni esclusivamente on line da martedì 10 novembre

Gli appuntamenti autunnali ‘ActivECOlab’ per una nuova creatività in cucina

05-11-2015

(Comunicato a cura di Centro Idea del Comune di Ferrara)

 

Dopo la pausa estiva sono pronti a partire i nuovi Laboratori gratuiti ActivECOLab, percorsi proposti dal Centro IDEA del Comune di Ferrara nell’ambito dell’attività di formazione e sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza. Il prossimo ciclo di tre nuovi appuntamenti, al quale sarà possibile iscriversi esclusivamente on line da martedì 10 novembre (al sito http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6857), si propone di portare nella vita di ogni giorno piccole pratiche sostenibili da realizzare con poco sforzo e molta soddisfazione. Gli incontri avverranno martedì 24, giovedì 26 e sabato 28 novembre.

Quindi, se vi piace l’idea di vivere un’esperienza divertente e interessante, riservando qualche ora del vostro tempo per creare piatti inediti in cucina, in compagnia di chef qualificati, o per elaborare decorazioni naturali per rendere più accogliente e calda l’atmosfera di casa nei giorni del Natale, non perdete di vista la data di apertura degli ActivECOLab.

Il primo appuntamento sarà martedì 24 novembre dalle 15 alle 19 con “KARMAFOOD: Nuova esperienza in cucina preparando ricette con gli avanzi”: il Laboratorio KarmaFood è pensato con il proposito di contenere lo spreco alimentare e rafforzare nelle persone stili di vita e comportamenti sostenibili, rispettosi della Terra e degli altri esseri che la abitano. La coniugazione cibo ed energia verrà evidenziata con alcune tecniche di apprendimento. Nutrire mente e corpo riducendo gli scarti e producendo meno rifiuti. Ingredienti immancabili nella cucina del riutilizzo saranno il divertimento e l’originalità, resi possibili dalla presenza di uno chef, un insegnante di thai chi, un fotografo e un coadiutore che insieme proporranno un’esperienza pratica interessante e insolita.

Il giovedì successivo, 26 novembre dalle 15.30 alle 18.30, sarà la volta di “Costruisci il tuo Natale”: un divertente pomeriggio dedicato alla progettazione e costruzione di decorazioni natalizie ad alto impatto emotivo e a basso impatto ambientale. Verranno realizzate, con materiali presi in natura, animaletti fantastici ispirati alla tradizione natalizia del nord Europa e piccole renne dalla sciarpa rossa che, assieme a fette di arancia essiccata e stecche di cannella profumeranno il nostro albero. Con pigne, licheni, muschi, anice stellato, ecc. comporremo inoltre un centrotavola originale.

Per finire, sabato 28 novembre dalle 9.30 alle 13.30 ” Idee creative in cucina contro lo spreco alimentare”: è insolito pensare che si possano cucinare piatti gustosi da gran cucina con le bucce degli ortaggi o le foglie dei carciofi, ma è così, lo proveremo insieme durante questo breve corso di cucina e realizzeremo vere specialità con parti di cibo che altrimenti andrebbero buttate via.
Con la collaborazione dei partecipanti saranno preparate una o più ricette con l’intento di migliorare la consapevolezza sul riciclo alimentare e l’acquisto consapevole. Un’esperienza interessante e …golosa.

I laboratori hanno caratteristiche differenti e i due corsi di cucina hanno luogo in sedi diverse rispetto alla storica sede del Centro IDEA.

Per iscrivervi dal 10 novembre e conoscere tutte le informazioni consultate il sito del centro IDEA: http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6857

 

 

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI – Presentate dai gruppi M5S, GOL e SEL

Paracarri di piazza Trento e Trieste, piste ciclabili per Cona, sicurezza sul lavoro e programma di vaccinazione infantile

05-11-2015

Queste le interrogazioni e le interpellanze pervenute:

– La consigliera Morghen (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore Aldo Modonesi in merito ai paracarri a scomparsa di piazza Trento e Trieste

 

– il consigliere Rendine (gruppo GOL in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore Aldo Modonesi in merito alle piste ciclabili per l’Ospedale Sant’Anna di Cona

 

– il consigliere Rendine (gruppo GOL in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora Chiara Sapigni in merito alla sicurezza sul lavoro per i dipendenti ASP e CAMELOT

 

– il consigliere Fiorentini (gruppo SEL in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora Chiara Sapigni in merito al programma di vaccinazione infantile nel comune di Ferrara.

ASSESSORATO ALL’AMBIENTE – Consegnato all’assessora Ferri alla Fiera Internazionale Ecomondo di Rimini

Il progetto “Un Bosco sociale per la Città di Ferrara” premiato con il Best Practice 2015 di Legambiente Italia

05-11-2015

Il progetto “Un Bosco sociale per la Città di Ferrara” ha ottenuto il premio Best Practice 2015 di Legambiente Italia, consegnato mercoledì 4 novembre a Rimini all’assessora all’Ambiente del Comune di Ferrara Caterina Ferri nell’ambito della Fiera Internazionale Ecomondo.

Il riconoscimento ben si inserisce nella progettualità di Legambiente, decisa a dare spazio ad alcune esperienze che evidenziano come il vero motore per lo sviluppo della sostenibilità locale siano la partecipazione della cittadinanza alla gestione e cura dei beni comuni e la volontà di ridurre gli impatti ambientali.

L’iniziativa “Un Bosco Sociale per la Città di Ferrara” è stata infatti premiata per aver coinvolto un gruppo di cittadini nella progettazione e realizzazione di un piccolo bosco sociale che produrrà frutti e ortaggi. L’area, ospitata all’interno degli spazi verdi della Casa Famiglia/Fienile di Baura – gestiti dalla Cooperativa Integrazione lavoro – è stata attuata secondo le tecniche della Permacultura. Si tratta di un metodo impiegato per creare sistemi ecologicamente sostenibili, attraverso il riconoscimento e l’impiego armonizzato degli elementi naturali, allo scopo di creare relazioni positive tra essi e i bisogni delle persone oltrechè di garantire la massima produttività.
“Lo sviluppo di questo progetto – ha affermato l’assessora Ferri – ha arricchito culturalmente chi ha partecipato all’esperienza, ed è stato occasione per migliorare la socialità tra i cittadini coinvolti e gli ospiti della casa famiglia, ai quali resta in eredità l’area realizzata e l’utilizzo dei suoi frutti. A tutti loro il ringraziamento dell’Amministrazione comunale, con la speranza che l’esempio di questo percorso possa essere replicato in altre zone della città”.

FERRARA ARTE – Dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 la nuova mostra di Palazzo dei Diamanti

De Chirico a Ferrara: metafisica e avanguardie

05-11-2015

La pittura di De Chirico è una nuova visione, nella quale lo spettatore ritrova il suo isolamento e intende il silenzio del mondo – René Magritte

 

DE CHIRICO A FERRARA. Metafisica e avanguardie

Ferrara, Palazzo dei Diamanti

14 novembre 2015 – 28 febbraio 2016

STOCCARDA STAATSGALERIE 18 marzo – 3 luglio 2016

 

A cento anni dalla loro creazione tornano a Ferrara i rari capolavori metafisici che Giorgio de Chirico
dipinse nella città estense tra il 1915 e il 1918. La mostra, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Staatsgalerie di Stoccarda in collaborazione con l’Archivio dell’Arte Metafisica e curata da Paolo Baldacci e Gerd Roos celebra questa importante stagione dell’arte italiana e documenta la profonda influenza che queste opere ebbero su Carlo Carrà e Giorgio Morandi, e poco dopo sulle avanguardie europee del dadaismo, del surrealismo e della Nuova oggettività.
Quando l’Italia entra nella prima guerra mondiale, de Chirico e suo fratello Alberto Savinio lasciano Parigi per arruolarsi e alla fine di giugno del 1915 vengono assegnati al 27° reggimento di fanteria di Ferrara. Il soggiorno nella città emiliana determina cambiamenti profondi, tanto nella pittura di Giorgio e nei temi ispiratori dei suoi quadri quanto nelle creazioni di Alberto, che a Ferrara abbandona decisamente la musica per dedicarsi solo alla scrittura.
Travolto da un’ondata di romantica commozione di fronte alla bellezza della città e al ritmo sospeso della sua vita, de Chirico la rende protagonista di alcuni dei suoi dipinti più famosi, nei quali il Castello Estense o le grandi piazze deserte e senza tempo svolgono un ruolo di magica affabulazione (I progetti della fanciulla, 1915, Il grande metafisico, 1917, Le Muse inquietanti, 1918). Nella pittura ferrarese stanze segrete dalle prospettive vertiginose fanno da sfondo agli oggetti più strani o più comuni che l’artista individuava nelle sue esplorazioni tra i vicoli del ghetto, e su pavimenti in fuga verso l’orizzonte, tra rosse quinte teatrali che mimano edifici del Rinascimento, sciolgono il loro canto malinconico i grandi manichini senza volto (Il Trovatore, 1917, Ettore e Andromaca, 1917). Le tele si accendono di un cromatismo intenso, dai vani delle finestre si intravedono scorci di architetture, i quadri nel quadro propongono l’eterna sfida tra realtà e illusione, e gli agglomerati di scatole con carte geografiche mute, biscotti, strumenti da disegno e di misurazione, anticipano le accumulazioni scultoree dadaiste: oggetti isolati dal loro contesto e riassemblati per evocare nuovi significati e suscitare nello spettatore un senso di straniamento. La metafisica ferrarese è molto diversa da quella degli anni trascorsi a Parigi tra il 1911 e il 1915. Sulle rive della Senna de Chirico aveva dato espressione plastica ricca di afflato nostalgico e malinconico a una fantasmagoria interiore giocata dalle due controfigure del padre naturale e di Nietzsche, padre del suo pensiero, sullo sfondo ideale di Torino, scenario dove si ricongiungevano i corpi separati della sua identità di patria e di pensiero. A Ferrara, invece, circondato e insieme protetto da una guerra feroce e insensata, egli affonda uno sguardo freddo nell’illogicità del mondo e dei linguaggi attraverso il microcosmo degli oggetti comuni – «la grande pazzia che esisterà sempre e continuerà a gesticolare e a far dei segni dietro METAFISICA E AVANGUARDIE il paravento inesorabile della materia» – e traccia un filo che, collegandosi alle antiche magie delle civiltà mediterranee e semitiche, consente all’arte di trasformarsi in un annuncio “evangelico” per il futuro senza perdersi nella negazione, e individuando quel dominio classico del pensiero che sa rendere esplicito il caos ma anche trasfigurarlo nella creazione artistica con lo sguardo filosofico dell’uomo contemporaneo, che tuttavia avverte le forze misteriose e inconoscibili della fatalità.

La mostra, la prima in senso assoluto dedicata all’indagine e all’approfondimento delle peculiarità artistiche e culturali di questo periodo cruciale per l’arte italiana ed europea, presenta la più completa rassegna dei capolavori dipinti da de Chirico e Carrà nel 1917 a Villa del Seminario, l’ospedale psichiatrico militare per la cura delle nevrosi di guerra, dove i due artisti furono ricoverati nella primavera-estate del 1917, e dove svilupparono un intenso sodalizio di lavoro. Per la prima volta dopo quarantacinque anni si potranno ammirare, allestiti uno accanto all’altro, gli originali dei grandi manichini di Giorgio de Chirico del 1917-18 insieme alla serie quasi completa delle opere metafisiche di Carrà: Il gentiluomo briaco, Composizione TA, Penelope, Natura morta con la squadra, La camera incantata, Solitudine, Madre e figlio, Il dio ermafrodito, L’ovale delle apparizioni, Il cavaliere dello spirito occidentale, Il figlio del costruttore. Altrettanto importante è la presenza di Giorgio Morandi, il cui percorso verso la sospensione metafisica e il realismo magico è documentato da un ristretto gruppo di tele realizzate tra il 1916 e il 1919: dalla famosa “natura morta rosa” fino a quelle coi busti di manichino e con i vasi sul tavolo rotondo del 1919. Attraverso poche ma essenziali opere di Filippo de Pisis, il primo e più fedele compagno ferrarese di de Chirico, possiamo seguirne il singolare percorso che sviluppa una visione personale della metafisica, dai primi collage dadaisti fino alle opere degli anni Venti, dense di citazioni dalle opere dell’amico (Natura morta accidentale, 1919-20, I pesci sacri, 1926, Natura morta con gli occhi, 1923).
L’influenza capillare della pittura metafisica sulle avanguardie europee del dopoguerra – avvenuta soprattutto tramite la diffusione della rivista «Valori Plastici» e le mostre itineranti organizzate dal suo editore Mario Broglio – è documentata da una serie importante di opere di Man Ray, Raoul Hausmann, George Grosz, René Magritte, Salvador Dalí e Max Ernst, che realizzarono straordinari capolavori ispirati ai temi e alle iconografie ferraresi di de Chirico e Carrà.
Il percorso espositivo, che comprende oltre settanta opere provenienti dai principali musei e collezioni di tutto il mondo, ha il suo fulcro nelle tele realizzate da de Chirico nella stretta forbice temporale degli anni ferraresi. Scandita in sezioni cronologico-tematiche, la rassegna è arricchita da una selezione di dipinti, ready made, acquerelli, disegni, collage e fotografie degli artisti che si ispirarono al maestro italiano, nei quali sarà possibile leggere sorprendenti riprese e citazioni.
ll catalogo della mostra, punto d’arrivo di oltre trent’anni di studio e di ricerche, è arricchito dai saggi dei maggiori specialisti di quel periodo storico e offrirà uno sguardo completo su questa straordinaria stagione dell’arte italiana ed europea.
La ricorrenza del centenario del soggiorno di de Chirico a Ferrara ha chiamato a raccolta istituzioni,
associazioni e altri soggetti cittadini, che hanno dato vita ad un ricco calendario di proposte culturali
ed educative, tra conferenze, concerti, incontri, mostre e progetti didattici. Con il biglietto d’ingresso
all’esposizione di Palazzo dei Diamanti, sarà possibile accedere gratuitamente alla mostra Il manichino
e i suoi paesaggi presso la Palazzina Marfisa d’Este (la prima rassegna italiana ad indagare questo tema
in ambiti diversi, dalla moda alla scienza all’arte) e alla mostra site specific di Mustafa Sabbagh, ispirata
all’opera di Alberto Savinio, al Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara.

 

DE CHIRICO A FERRARA. Metafisica e avanguardie
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
14 novembre 2015 – 28 febbraio 2016
Mostra a cura di Paolo Baldacci e Gerd Roos, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Staatsgalerie di Stoccarda in collaborazione con l’Archivio dell’Arte Metafisica, Milano / Berlino
Orari di apertura: tutti i giorni 9.00 – 19.00
Aperto anche 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio
Informazioni e prenotazioni
tel. 0532 244949
diamanti@comune.fe.it

 

ASSESSORATO GIOVANI – Il termine per partecipare alla 6.a edizione scadrà lunedì 23 novembre

Il concorso “DAB – Design per Artshop e Bookshop” cerca giovani artisti italiani under 35

05-11-2015

(a cura dell’Ufficio Giovani Artisti del Comune di Ferrara)

 

Scadrà alle 13 di lunedì 23 novembre il termine per partecipare alla sesta edizione del ‘DAB – Concorso di progettazione per la realizzazione di oggetti d’arte e di design da destinare agli artshop e ai bookshop museali’.

DAB – Design per Artshop e Bookshop nasce all’interno del Programma DE.MO. – sostegno al nuovo design e alla mobilità, promosso dal GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzato dall’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane e Direzione Generale Musei.

Il concorso, giunto con successo alla 6.a edizione, si rivolge a giovani designer italiani under 35, invitandoli a progettare oggetti contemporanei e/o ispirati al patrimonio culturale ed artistico italiano, da destinare alla commercializzazione nei bookshop e artshoop museali.
Il percorso del progetto prevede: una selezione di prototipi inviati dai partecipanti; la realizzazione del catalogo e di mostre in Italia, ed eventualmente all’estero; l’attribuzione di premi per ambiti specifici, individuati da una commissione di valutazione.
Per DAB6, i candidati sono invitati a presentare prototipi di oggetti dal design innovativo e originale, inerenti due linee: DAB-contemporaneo, progettazione di oggetti che interpretino liberamente temi e linguaggi della creatività contemporanea; DAB-patrimonio culturale, progettazione di oggetti liberamente ispirati al patrimonio culturale italiano.
Possono partecipare artisti, designer, artigiani-artisti, studenti, singoli o in gruppo, aventi un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, di nazionalità italiana o residenti in Italia da almeno un anno. I requisiti di ammissione devono essere posseduti alla data di scadenza del bando.
I candidati devono presentare progetti e fotografie dei prototipi di oggetti d’arte e di design, già realizzati con qualunque tipo di materiale e di tecnica. L’oggetto proposto potrà rientrare, a puro titolo esemplificativo, nelle seguenti aree di produzione: oggettistica e complementi di arredo per la scuola, l’ufficio e la casa, cartoleria, grafica, calcografia, gioielleria, lavorazione dei metalli e del vetro, arte tessile, ceramica, giochi e giocattoli.
Devono essere oggetti di libera creazione, originali e contemporanei.
I candidati, che possono partecipare anche con più progetti a una o entrambe le sezioni, dovranno spedire gli elaborati presso l’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena, Via Galaverna 8 – 41123 Modena, o inviare i materiali a giovanidarte@comune.modena.it, entro e non oltre le ore 13:00 del 23 novembre 2015. In caso di spedizione fa fede il timbro postale.

 

 

PORTA DEGLI ANGELI – Inaugurazione sabato 7 novembre 2015 al Gate|Porta (fino all’8 dicembre)

Armonie discordanti, la mostra di Carla Rigato

05-11-2015

 

Dopo gli appuntamenti legati ed Expo Venice e la mostra AFFINITÀ ELETTIVE alla Galleria Cavour di Padova (11 settembre – 11 ottobre), prosegue l’attività espositiva di CARLA RIGATO, poliedrica artista che si cimenta tra pittura, scultura e installazioni secondo un personalissimo codice linguistico nel quale la forma dei sentimenti e delle emozioni scaturisce dal vigore del getto di colore che diventa materia e forma. Per i mesi di novembre e dicembre, il calendario di GATE|Porta, a cura di EVART, associazione per l’arte e la cultura, propone un eccezionale percorso espositivo di Carla Rigato, che sfiderà con le sue tele gli ambienti suggestivi della Porta degli Angeli, monumento storico della città di Ferrara. La Porta degli Angeli, che appare oggi nel suo aspetto cinquecentesco, appartiene all’area della città rinascimentale che ruota attorno a Corso Ercole I d’Este, progettato da Biagio Rossetti e considerato tra le più belle vie d’Europa. L’asse Castello Estense-Palazzo dei Diamanti-Porta degli Angeli costituisce una direttrice urbanistica di significato storico e artistico riconosciuto Patrimonio Mondiale dall’UNESCO. L’appuntamento ferrarese dell’Artista padovana, curato da Valentina Barotto, si inaugurerà sabato 7 novembre alle ore 19, con la presentazione critica di Michele Govoni, e resterà aperto sino all’8 dicembre. Nella prestigiosa sede della Porta degli Angeli, Carla Rigato si cimenta con le ARMONIE DISCORDANTI, un ossimoro emozionale e pittorico nel quale i getti di colore, vigorosi, istintivi, talvolta convulsi, riescono ad armonizzarsi secondo una magica alchimia, in rapporti cromatici di perfetta sintesi e di naturale equilibrio. Tra le opere selezionate per la mostra alla Porta degli Angeli, Carla Rigato ha inserito anche opere del tutto innovative, realizzate nella scorsa estate a Salisburgo. Ecco quindi tele come Al di là del fiume, tra gli alberi, Riflessi tra gli alberi, ottenute grazie ad una campitura distesa, piana, serena del colore verde. Ma non potevano mancare anche alcune tra le opere che sono state protagoniste delle recenti esposizioni di Carla Rigato come Luce al di la del varco, o  Rinascere e Tempesta, Resa Finale giocati, questi ultimi, sulla campitura dei celebri “rossi” della Rigato, nei quali il colore pastoso, vigoroso, sedimentato è sempre il protagonista di una emozione forte e dirompente.

La mostra verrà inaugurata alla presenza dell’Artista, sabato 7 novembre 2015, alle ore 19, con la presentazione critica di Michele Govoni, e sarà visitabile fino a martedì 8 dicembre.

Orari di apertura: venerdì ore 16-18. Sabato e domenica 10.30 – 12.30, 16 – 19. Lunedì chiuso.

Visite su appuntamento e info:  cell: 347.2441042; cell: 335 383915,  evartassociazione@gmail.com

CARLA RIGATO – Carla Rigato, vive e opera a Montegrotto Terme (Pd). Tra le numerose esposizioni, ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia – Villa Contarini, Piazzola sul Brenta nel 2011; ad OVERPLAY – Evento Collaterale della 55. Mostra Internazionale d’Arte “la Biennale di Venezia” a Palazzo Albrizzi e a Venezia al Padiglione Tibet, Evento Parallelo alla 55. Mostra Internazionale d’Arte “la Biennale di Venezia”, Santa Marta Congressi – Spazio Porto, nel 2013. Con il Collettivo “Ammantate Stelle” prende parte ad Expo Aquae, evento collaterale di Expo Milano 2015 e a Fabbrica Pensante, a Milano, a “FEEDING THE PLANET – NUTRIRE IL PIANETA”, maggio 2015. Tra le Personali più recenti, AFFINITA’ ELETTIVE, Galleria Cavour, Padova, dal 11 settembre all’11 ottobre 2015.  

MICHELE GOVONI – Ferrarese, classe 1977, è giornalista pubblicista dal 2001 e collabora con testate quali “La Nuova Ferrara”, L’Ippogrifo, Il Terzo Occhio, Ciao Jazz, Art & Job Magazine e, più di recente, sulle e-zine Serox Cult e Rivista20.Laureato con lode in Lettere Moderne presso l’Università degli studi di Ferrara con una tesi in Iconografia e Iconologia, si occupa della presentazione critica di artisti e mostre d’arte, collaborando con alcune gallerie d’arte di Ferrara, Milano e Parigi; spesso è membro di commissioni in concorsi e premi d’arte. È responsabile alla comunicazione e qualità presso l’azienda di famiglia. Finalista al Premio G.Rossi edizione 2011, ha ricevuto il primo premio assoluto con il racconto “Andata e Ritorno”.Recentemente ha scritto il testo teatrale “Suzanne”, in fase di valutazione per la messa in scena e il monologo “Come la neve di primavera”, andato in scena, con la regia di Virgilio Patarini a Ferrara e Piacenza. 

GATE|Porta 2015-2017 è il progetto di gestione curato da EVART, associazione per l’arte e la cultura, per una nuova stagione della Porta degli Angeli e prevede esposizioni d’arte contemporanea in una prospettiva di contaminazione tra arte, filosofia, musica, teatro, archeologia, letteratura http://evartassociazione.wix.com/gateportait

Ufficio StampaStudio Pierrepi

Alessandra Canella, 348.3423647 canella@studiopierrepi.it

Cristina Sartori, 348.0051314 studiocristinasartoripress@gmail.com.

 

 Comunicato a cura degli organizzatori

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it