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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 2 aprile 2015

AGENDA DIGITALE / CULTURA E TURISMO – Presentata l’iniziativa sul profilo Instagram comunale dagli assessori Maisto, Modonesi e Serra
“Progetto #MyFerrara”, per una città che si vuole bene
02-04-2015

Si è svolta questa mattina, giovedì 2 aprile nella residenza municipale, la conferenza stampa di presentazione del “Progetto #MyFerrara”, azione dell’Agenda Digitale Locale del Comune di Ferrara. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti gli assessori comunali Roberto Serra, Aldo Modonesi e Massimo Maisto, Fabio De Luigi e Ilenia Mantoan (dirigente e operatrice del Servizio Sistemi Informativi Territoriali del Comune), Barbara Lunghi (rappresentante della comunità Instagramers Ferrara).

Nela foto un momento della conferenza stampa di presentazione del progetto #MyFerrara, svoltasi giovedì 2 aprile 2015 nella sala dell’arengo della residenza municipale: da sinistra Barbara Lunghi, Aldo Modonesi, Massimo Maisto, Roberto Serra, Dabio De Luigi, Ilenia Mantoan.

LE SCHEDE (a cura del Servizio Sistemi Informativi Territoriali)

#MyFerrara: un hashtag per raccontare la città

Il profilo Instagram @comunediferrara gestito dai cittadini.

Ferrara ha adottato la propria Agenda Digitale includendo nelle iniziative del piano strategico alcune azioni tra cui il progetto #MyFerrara. Un progetto lungo tutto il 2015 che si svolgerà in collaborazione con la community Instagramers Ferrara e che ha come obiettivo la realizzazione di un racconto fotografico creato da chi la nostra città la vive.

Sarà, infatti, possibile candidarsi e diventare amministratori dell’account Instagram del Comune di Ferrara per una settimana. Sette foto in sette giorni per mostrare la nostra città nei suoi molteplici aspetti.

Il Castello estense, la Cattedrale di San Giorgio, il Savonarola, ma anche le vie del centro, gli scorci meno noti, gli eventi e tutto quello che fa di Ferrara, la città che amiamo.

Quale occasione migliore per iniziare questo viaggio se non il giorno di san Giorgio, patrono di Ferrara?

Giovedì 23 aprile verrà quindi inaugurata ufficialmente questa avventura a cui sarà facile prendere parte: sarà sufficiente inviare la propria candidatura con le modalità indicate dal regolamento http://www.comune.fe.it/myferrara.

Questo percorso si concluderà con la realizzazione di un ebook pubblicato in collaborazione con il Liceo Roiti di Ferrara e l’allestimento di una mostra che presenterà una selezione degli scatti..

Per ulteriori informazioni inviare E-mail a agendadigitale@comune.fe.it.

– REGOLAMENTO #MyFerrara

Sette foto in sette giorni per raccontare la tua Ferrara attraverso i tuoi scatti. Diventa amministratore dell’account Instagram del Comune di Ferrara per una settimana e racconta la nostra città con le tue foto.
Un racconto lungo tutto il 2015 scritto con la partecipazione della community Instagramers Ferrara che si concluderà con un ebook che pubblicheremo in collaborazione con gli studenti Liceo Roiti.

Candidarsi è semplice: scatta un tuo selfie e invialo a @comunediferrara tramite Instagram Direct (scopri qui come: http://bit.ly/1y8xtaa) insieme al tuo nome e cognome, indirizzo email e numero di telefono.

La tua foto verrà pubblicata sul nostro account Instagram per presentarti nel caso in cui tu sia selezionato mentre i tuoi dati non saranno mai divulgati a terzi, ma verranno utilizzati solo per contattarti e fornirti le istruzioni per la pubblicazione.
Se la tua candidatura sarà accettata, riceverai una conferma sul tuo account Instagram in risposta al tuo messaggio Direct.

Potrai pubblicare una foto al giorno per sette giorni. Le foto dovranno essere scattate da te e dovranno essere postate anche sul tuo account.

Nessun limite alla tua creatività, potrai raccontare Ferrara in tutti suoi aspetti.

Le fotografie pubblicate potranno essere condivise sugli account sociali e sui siti del Comune di Ferrara oltre che sugli account sociali della community Igersferrara, sempre mantenendo chiare le indicazioni di copyright e proprietà intellettuale degli autori e lasciando ad essi la titolarità delle immagini.

Ricorda che non sono ammessi video, repost o fotografie di altri utenti, immagini a scopo puramente commerciale e/o pubblicitario, che contengono materiale osceno, esplicitamente sessuale, violento, offensivo o diffamatorio, discriminante per sesso, etnia, religione, pensiero politico, che contengono riferimenti a promozione o sostegno di attività illegali.

Ti sarà possibile ritrarre persone solo se riprese in manifestazioni pubbliche, in caso contrario il ritratto di una persona non potrà essere utilizzato senza il consenso scritto della medesima.

Il Comune di Ferrara si riserva il diritto di modificare il presente Regolamento previa comunicazione agli interessati e la tua candidatura a partecipare all’iniziativa implica l’accettazione di questo regolamento.

Il Comune di Ferrara si riserva il diritto di concordare con gli instagramer incaricati la pubblicazione o meno di scatti che suscitino perplessità in tema di diritto d’autore e salvaguardia della privacy.

A questo proposito si ricorda che il diritto d’autore è tutelato dalla legge n. 633 del 22/4/1941 (Gazzetta Ufficiale del 16/07/1941 n.16 e successive modifiche). In particolare sono di interesse tre articoli fondamentali: gli artt. 96, 97 e 98. Il diritto all’immagine è anche tutelato dall’art. 10 del Codice Civile.

#MyFerrara è un progetto ispirato alle esperienze dei Comuni di Bologna e Torino.

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE in fondo alla pagina

URBANISTICA E AMBIENTE – l’Associazione Basso Profilo avvia il programma piantando alberi da frutto
God save the Green: la Darsena si trasforma in un ‘giardino alimentare’
02-04-2015

Diciassette alberi da frutto per trasformare la darsena di Ferrara in un giardino alimentare: il programma “God save the Green” – presentato martedì sera a Wunderkammer – non avrebbe potuto cominciare sotto auspici migliori. La piantumazione è avvenuta nella mattinata di mercoledì 1 aprile, nella fascia erbosa che caratterizza lo splendido affaccio di Palazzo Savonuzzi sul Po di Volano. L’intera operazione è stata curata e progettata dall’associazione Basso Profilo, in collaborazione con Manfredi Patitucci, garden designer noto alle cronache per essersi occupato negli scorsi anni di riqualificare un’ampia zona verde adiacente a via Padova, convertendola in un piccolo bosco urbano.

“L’obiettivo di “God save the Green” è sensibilizzare i ferraresi sul tema del suolo come bene pubblico – spiega Leonardo Delmonte, direttore dell’associazione -. Per questo siamo felici di questo nuovo giardino, dove abbiamo piantato alberi di mele, pere, melacotogne, nespoli, pesche e prugne. È un segnale piccolo ma importante. Offrirà ombra, e un piccolo spuntino, a chi si vorrà trascorrere qualche ora in questo splendido angolo di città”.

Le iniziative messe in campo da Basso Profilo per promuovere l’agricivismo e il greening urbano sono tante. Martedì sono state inaugurate negli spazi di Wunderkammer due mostre a tema, visitabili su prenotazione: “Giardini parlanti”, che comprende gli elaborati realizzati dai partecipanti al corso di illustrazione tenuto da Manuela Santini, ispirati alle narrazioni fantastiche e boschive di Italo Calvino; “Natural Garden”, che raccoglie le suggestive fotografie realizzate da Paolo Zappaterra in giro per il mondo, immagini catturate in Cappadocia, nei deserti australiani, panorami mozzafiato e visioni raccolte in mezzo alla neve, su litorali assolati, tra piante selvatiche e coltivazioni.

Completano il calendario quattro corsi molto particolari, che verranno avviati nelle prossime settimane. Il primo – “Piantala!” – comprenderà otto lezioni e due workshop di giardinaggio e botanica. Il secondo – “Cibo!” – dieci lezioni, sia pratiche che teoriche, dedicate alla cucina consapevole. Il terzo – “Fotografare per dire” – riguarderà la capacità di tradurre attraverso la fotografia l’idea e la narrazione del paesaggio. Il quarto, “Black Meal”, sarà un workshop di danza molto particolare, organizzato sul tema dell’alimentazione intesa in senso esperienziale, sensoriale.

“Questo calendario si inserisce all’interno di un programma chiamato Ri-generazione urbana, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e patrocinato dal Comune di Ferrara, che come associazione stiamo portando avanti dal 2010 – conclude Delmonte -. In questi anni abbiamo lavorato su svariati temi, cercando sempre di rivolgerci a un target giovanile e di mantenere il focus delle nostre azioni sulla riqualificazione partecipata della città. Per la primavera 2015 ci è sembrato giusto concentrarci sul tema della terra, del verde, del cibo: elementi fondamentali di cui spesso sottovalutiamo l’importanza”.

Comunicato a cura degli organizzatori

AVVISO PUBBLICO – Partecipazione aperta fino a mercoledì 13 maggio alle 13
Bando per l’assegnazione di stand per alimenti e bevande durante il Buskers Festival
02-04-2015

Scadrà mercoledì 13 maggio alle 13 il termine per la presentazione delle offerte al Comune di Ferrara relative al bando “Avviso pubblico per l’assegnazione di stands su suolo pubblico per la somministrazione di alimenti e bevande in occasione della manifestazione ‘Ferrara Buskers Festival’ che si svolge nel mese di agosto e per le edizioni 2015-2016-2017”. L’apertura dei plichi avverrà in seduta pubblica giovedì 14 maggio alle 10. Il bando è in pubblicazione a partire da oggi 2 aprile.

Vedi il bando di gara e la planimetria sul sito del Comune di Ferrara al link http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=222

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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