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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 14 maggio 2014

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Presentazione libro giovedì 15 maggio alle 17
‘Noci & bauli’, varietà di personaggi e destini raccontati da Lucia Boni
14-05-2014

Si intitola ‘Noci & bauli. Racconti brevi e brevissimi di altre voci’ il libro di Lucia Boni che giovedì 15 maggio alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Ne parleranno Gianni Cerioli e Domenico Settevendemie.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Nella postfazione al libro Domenico Settevendemie descrive quelle firmate da Lucia Boni come “pagine di un diario intimo scritto poco prima di coricarsi a suggello della diurna vicenda umana; sebbene anomalo perché sotto la dettatura di più voci e l’influsso di più stili”.
“Registrando le vicende, a volte banali, a volte estreme, di una variegata schiera di personaggi veri nella realtà, Lucia semplicemente mostra come il modo di reagire di fronte agli avvenimenti determini la formazione di personalità e destini diversi”.

CONCITTADINA CENTENARIA – In consegna targa e lettera del sindaco
Gli omaggi dell’Amministrazione comunale a Lina Borghi
14-05-2014

In occasione del suo centesimo compleanno, in calendario oggi 14 maggio, la concittadina Lina Borghi riceverà in forma privata la tradizionale targa di benemerenza dell’Amministrazione comunale, accompagnata da una lettera di auguri del sindaco.

ASSESSORATO ALLO SPORT – Ricordati per il loro impegno a far crescere la realtà dello sport nella nostra città
Tre impianti sportivi intitolati ai ferraresi Burani, Benfenati e Piffanelli
14-05-2014

Sono tre gli impianti sportivi del territorio che questa mattina (14 maggio), nel corso di brevi cerimonie alla presenza del Sindaco e dall’Assessore comunale allo Sport, sono stati intitolati ad altrettanti personaggi ferraresi, ora scomparsi, che si sono dedicati con impegno e dedizione alla crescita e al prestigio del mondo sportivo cittadino. Si tratta del Pattinodromo di via Gustavo Bianchi intitolato a Giorgio Burani atleta di pattinaggio di livello mondiale, dello spazio dei Tre Campi di via Canapa intitolato a Giovanni Benfenati per la sua attività nel settore calcistico e della Palestra Barco ora intitolata a Gino Piffanelli per la sua opera di promozione del basket.

Nella foto a fianco un’immagine del 1990 di Giovanni Benfenati con un gruppo di ‘pulcini’.

LE SCHEDE

Intitolazione del pattinodromo a Giorgio Burani – PATTINAGGIO CORSA SU STRADA

Con un campo sportivo naturale come Piazza Ariostea, Ferrara divenne in passato la culla del pattinaggio Italiano. Risale infatti al 1915 la prima manifestazione di alto livello tenutasi in tale Piazza con la “Riunione Internazionale di Pattinaggio”, che i giornali dell’epoca definirono come “nuovissimo sport”. L’esordio di questo sport a Ferrara fu imponente e gli appassionati praticanti aumentarono talmente tanto che le organizzazioni si moltiplicarono, la qualità organizzativa di esse ed i risultati tecnici divennero sempre più sorprendenti. Tant’è che il nostro capoluogo divenne sede, nel 1936 -1940 e 1942, dei primi Campionati Italiani (l’ultimo si svolse a Ferrara nel 1999) e, nel 1938, la Federazione Pattinaggio assegnò alla nostra città la disputa ed organizzazione del primo Campionato Mondiale di Pattinaggio a rotelle su strada che riunì, nell’anello asfaltato di Piazza Ariostea, ritenuto da tutti una delle migliori piste stradali d’Europa, i più bravi pattinatori del mondo. Questi eventi, momentaneamente sospesi con l’ultima guerra mondiale furono ripresi nel 1946 con l’organizzazione di un ulteriore Campionato Italiano e nel 1949 con un Campionato del Mondo. Le società come la Libertas ed il Dopolavoro Ferroviario, che organizzavano questa disciplina sportiva sul territorio ferrarese con eccellenti risultati, sia numerici che agonistici, iniziarono a presentare grandi campioni come GIORGIO BURANI che, oltre a vincere titoli regionali fu campione italiano nei mille metri nel 1962 e 1963, vinse un titolo europeo ed uno mondiale in Francia nel 1961 battendo il record dell’ora sui 1000 metri su strada.

La serietà di questo atleta, accompagnato da maestri come Fioravanti e Sitta e da compagni di squadra di grosso spessore come Pier Luigi Faggioli, Nino Cestari, Valerio Pellizzari, Ragazzi e Beccati, fecero la storia del pattinaggio corsa nella nostra città, creando entusiasmi nei giovani, divulgando il pattinaggio in tutta la provincia ferrarese dove si costituirono altre società non solo di corsa, ma anche di pattinaggio artistico ed hockey. Nel 1991, con la collaborazione della Società Pattinatori Ottoruote, viene effettuata la prima edizione del TROFEO “GIORGIO BURANI”, volta a ricordare la figura del noto pattinatore campione mondiale. La manifestazione porta a Ferrara, oltre ai migliori atleti italiani, anche nutrite rappresentative straniere. Nei primi anni settanta inizia a svolgersi a Ferrara anche il Trofeo Internazionale del Lavoro che si organizza il 1° Maggio ad opera di varie società tra le quali si evidenzia, per la maggior parte delle edizioni, l’Aics Pattinatori Ferrrara. Successivamente il Trofeo G.Burani viene inserito all’interno del Trofeo Internazionale del Lavoro e la manifestazione si svolge regolarmente il 1° Maggio di ogni anno con una partecipazione massiccia di atleti. Nel 1993 si ottiene il culmine impressionante di quasi 1500 presenze e tutt’oggi l’evento ha raggiunto la 40^ edizione! Dedicare il Pattinodromo comunale a Giorgio Burani è un atto gratificante per gli sportivi appassionati e meritorio verso un campione che ha portato onori alla città ed a questa disciplina in un momento storico della sua nascita.

(con la collaborazione di Vittorio Bruni – Presidente Soc.tà Pattinatori Estensi e della passata Società AICS Pattinatori Ferraresi)

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Intitolazione dei Tre Campi a Giovanni Benfenati – CALCIO
Giovanni Benfenati è nato a Ferrara il 21 dicembre 1922 ed a Ferrara è morto il 25 novembre 2008. Arruolato in Marina all’inizio dell’ ultimo conflitto mondiale, il 9 luglio 1940, appena diciassettenne, combatte la battaglia di Punta Stilo come cannoniere a bordo della corazzata “Giulio Cesare”. Dopo l’armistizio combatte a Lero dove viene fatto prigioniero dai tedeschi l’11 novembre 1943, viene deportato ed internato nel lager nazista di Munster – dove rimarrà fino al 19 agosto 1945 – e viene destinato al lavoro coatto. Gli viene conferita la “Croce d’Onore al Merito di Guerra” e gli viene tributato l’encomio solenne dal Ministero della Difesa “Per aver partecipato alla difesa di Lero quale componente del presidio che (…) resisteva per ben 52 giorni all’insistente violento assedio aereo (…)”. Nel 2011 ha ricevuto la medaglia d’onore, alla memoria, come ex internato militare italiano.
Nel dopoguerra diviene dipendente del Comune di Ferrara ed entra nel mondo della politica e dello sport dedicandosi con passione a queste attività. Negli anni ’50 è fondatore della Polisportiva Libertas Audace e si dedica con impegno all’educazione sportiva ed umana in particolare dei giovani calciatori. Stringe con Paolo Mazza un rapporto di amicizia e collaborazione e diversi dei “suoi” ragazzi della Libertas passano tra le file della SPAL. Nel 1969 è cofondatore e primo presidente della P.G.S. Ferrarese Don Bosco, polisportiva nata in seno all’Oratorio della Parrocchia di San Benedetto, nella cui squadra di pallavolo due delle sue figlie militeranno per diversi anni.
Oltre ad essere per una sessantina di anni Presidente provinciale Libertas, ricopre per decenni, sempre all’interno dell’ente di propaganda sportiva, il ruolo di Consigliere Nazionale e, nei primi anni ’90, quello di Vice Presidente Nazionale durante la Presidenza di Gianni Rivera.
All’inizio degli anni ’80 è anche Consigliere Comunale a Ferrara.
Il Centro Sportivo di via Canapa, sorto negli anni ’80, è letteralmente una sua creatura: ha spianato i campi in prima persona trascinando i pesantissimi rulli con la propria auto perché non disponeva di un trattore e ha contribuito alla costruzione degli spogliatoi come manovale su e giù per le impalcature con secchio e cazzuola. A 80 anni suonati faceva ancora la manutenzione dell’impianto di illuminazione salendo su altissime scale telescopiche e la gente della zona sicuramente ricorderà ancora quel signore canuto che falciava quasi quotidianamente l’erba dei campi da gioco rigorosamente vestito in giacca, cravatta e camicia bianca. Giovanni Benfenati ha dedicato praticamente tutta la sua vita, nel più puro volontariato, all’educazione ed alla formazione sportiva ma anche umana e civile di varie generazioni di giovani che spesso hanno trovato in lui un vero padre. Aveva un magnifico rapporto con la gente, chiunque l’abbia conosciuto ha potuto apprezzare le sue doti umane: la cordialità, la simpatia, la grande ospitalità e poi le sue famose “perle” di saggezza e i preziosi consigli per grandi e piccini. I suoi “ragazzi”, molti dei quali ormai giovani da parecchio tempo, lo ricorderanno sempre con grande affetto.
(a cura della figlia Gloria Benfenati)

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Intitolazione Palestra Barco a Gino Piffanelli – BASKET
Era sport da americani ma il Basket contagiò subito Gino Piffanelli. Bisogna tornare indietro nel tempo, fino al 1948. Curioso il fatto che, per lui che teneva in casa, orgoglioso, un poster di Enrico Berlinguer, tutto ebbe inizio grazie all’entusiasmo di un manipolo di ragazzi che gravitavano attorno alla chiesa di S. Maria in Vado.
Nasceva proprio lì la Pasqualino Lombardi, la prima squadra di Pallacanestro a Ferrara.
Erano i tempi in cui, come amava dire lui ricordando gli albori, in trasferta ci si andava in bicicletta. E proprio grazie alla forza propulsiva di Gino il basket in città bruciò le tappe: dalla Pasqualino Lombardi ai Villaggi per trovare infine la sua più importante consacrazione al Circolo Buontemponi, uno dei simboli storici per chiunque, anche solo da amatore, abbia giocato a basket a Ferrara. E Gino, tanto per cambiare, ne era l’anima.
Da allora intere generazioni di atleti hanno prima o poi incrociato la propria strada con
quella di Gino che, vero, a basket non ci ha mai giocato ma in compenso nel basket ha svolto quasi tutti i ruoli possibili: allenatore, dirigente, accompagnatore, segnapunti ed anche talent scout, convincendo miriadi di ragazzini a provare con la pallacanestro e tra questi anche Bob Cavallari, il giocatore di Ferrara che in assoluto ha fatto più strada ai massimi livelli. Per non dire del suo ruolo di custode, prima del vecchio Palapalestre poi di quello che oggi è il Palamit2B. Una palestra come casa. 24 ore su 24 immerso nella sua passione. Il massimo.
Importante ricordare 2 sue creature cestistiche: il pionieristico Trofeo delle regioni, per
anni ogni 1° Maggio alla Buontemponi con i giovani locali, divisi per rioni, a mescolarsi con i campioni anche della serie A. Gino portò al Barco Gary Schull, uno dei più forti americani mai sbarcati in Italia.
Poi, dal ’62 fino ai giorni nostri, sempre alla Buontemponi, il mitico 3+2, torneo a squadre
miste con atleti ed atlete che venivano da ogni dove. Le cronache riportano di numerosi successi da allenatore proprio di Gino al 3+2 abile, si mormorava, ad accaparrarsi i giocatori migliori visto che le squadre del torneo le faceva lui.
A Gino però si perdonava tutto anche perché poi, questa, come tutte le manifestazioni che
organizzava, finivano con immense tavolate dove si mangiava e beveva che era una meraviglia.
Non è retorica, tutti hanno voluto bene a Gino. Anche gli arbitri!, quegli stessi con cui, lui stesso lo ammetteva, aveva rapporti diciamo così piuttosto conflittuali. Ed è per questo che tutti ricordiamo Gino, la sua inconfondibile voce, il suo straordinario cuore, con grande, grandissima nostalgia.

(a cura del Giornalista Sportivo Dario Salvadego)

BIBLIOTECA ARIOSTEA – In attesa della Mille Miglia in via Scienze arrivano le moto d’epoca
Un ‘Falcone’ e un ‘Corsaro’ a Palazzo Paradiso
14-05-2014

“Garage diabolico”, la mostra allestita alla biblioteca Ariostea con le tavole a fumetti disegnate da Carlo Cianferoni, si arricchisce di ulteriori suggestioni motociclistiche: una Guzzi Falcone del 1954 e un Morini Corsaro del 1963, offerte dal Motoclub Estense. Due vere icone dell’immaginario collettivo del nostro Paese. Il Falcone, moto ufficiale della Polizia Stradale fino agli anni Settanta, e il Corsaro, uno dei prodotti più riusciti della casa bolognese, si potranno ammirare per tutto il periodo di apertura della mostra, fino al 7 giugno, ai piedi dello scalone monumentale di Palazzo Paradiso.
La rassegna, allestita in Sala Ariosto e curata da Roberto Roda e Greta Gadda in collaborazione con il Motoclub Estense, è stata inaugurata la scorsa settimana e presenta le tavole originali della serie “GarageDiabolico” scritte e disegnate da Carlo Cianferoni e dedicate alle due ruote. Pubblicate sulla rivista “Cafe Racer” dal 2002 al 2006, le storie giocano su gag a sfondo motociclistico ed evidenziano, con tratti ironici e agrodolci, il rapporto tra motociclista, moto e universo femminile. Il bianco e nero è spesso piuttosto cupo, più nero che bianco, a creare un’atmosfera decisamente dark, carica di quel romanticismo che per l’appunto appartiene all’immaginario dei motociclisti.

Carlo Cianferoni ha lavorato in agenzie per la moda e la pubblicità per circa vent’anni, in Italia e in California. Appassionato e praticante delle due ruote sin da adolescente, nel 2000, dopo aver dato vita, insieme ad un amico, ad un progetto editoriale di guide mototuristiche “Curve & Tornanti” e aver collaborato con varie aziende motociclistiche, ha creato una vera scuola di motociclismo: il Progetto GSSS (Guida Dinamica Sicura su Strada), la prima scuola approvata e riconosciuta dalla Federazione Motociclistica Italiana. Attualmente presiede l’attività della scuola e il team di istruttori.

In allegato la tavola appositamente disegnata da Cianferoni per la mostra alla biblioteca Ariostea

ASSESSORATO ALLA CULTURA – L’inaugurazione lunedì 19 maggio alle 18 in via Terranuova 12/b
Una nuova sede e tanti progetti per il futuro per la biblioteca del Centro Documentazione Donna
14-05-2014

Uno spazio comunale ‘riscoperto’, valorizzato e accessibile a tutti al piano terra di via Terranuova 12/b, novemila volumi legati alla cultura delle donne a disposizione per prestiti, studi o ricerca, un’emeroteca che raccoglie circa 200 testate femministe italiane e straniere, e tantissimi progetti per il futuro. Aprirà ufficialmente i battenti lunedì 19 maggio alle 18 con una festa inaugurale che prevede anche momenti musicali, la nuova sede della biblioteca del Centro Documentazione Donna di Ferrara, una realtà culturale nata nel 1980, fra le prime in Italia con queste caratteristiche.
I progetti per la nuova sede e delle attività del Centro Documentazione Donna sono stati illustrati questa mattina (14 maggio) nel corso di una conferenza stampa alla presenza delle socie del CDD che hanno affiancato l’assessore comunale alla Cultura, la presidente della Provincia di Ferrara, la presidente pro tempore del Polo bibliotecario ferrarese in rappresentanza dell’Università di Ferrara Paola Zanardi e il direttore del Teatro Abbado Marino Pedroni.
La nuova sede, – hanno ricordato le volontarie del CDD – ci consentirà di mettere in campo un maggiore numero di iniziative rispetto al passato. Contiamo infatti di proporlo come un vero e proprio centro di aggregazione per donne, un centro culturale dove poter leggere la realtà che viviamo in un’ottica di genere. Nelle nostre proposte culturali dovrà infatti emergere un’alternativa alla visione corrente, in nome della ‘sapienza femminile’. Un sicuro contributo verrà certo anche dal fatto di condividere questo spazio con i gruppi ospiti dell’associazione: CDD-Agedo, Arcilesbica, Associazione culturale Leggere Donna, Coro Donne Sonarte, Dipende Da noi Donne, Famiglie Arcobaleno, Queblos.

Per info: www.cddferrara.it – tel. 3292199850/7377842

LA SCHEDA (a cura del Centro Documentazione Donna)
Il Centro Documentazione Donna di Ferrara è uno dei primi centri di documentazione delle donne nati in Italia, risale infatti al 1980, ed anche uno di quelli che ha il patrimonio librario più ricco (per quel che riguarda la biblioteca al momento – primavera 2014 – sono stati catalogati e sono presenti in OPAC circa 9000 libri, mentre sia il materiale dell’emeroteca, che raccoglie circa 200 testate femministe sia italiane che straniere, sia quello dell’archivio devono ancora essere catalogati).
La biblioteca, convenzionata col Comune, la Provincia e l’Università di Ferrara, fa parte del Polo bibliotecario unificato ferrarese.
L’attività del Centro Documentazione Donna consistite nell’apertura al pubblico della Biblioteca/emeroteca specializzata con servizio di consultazione delle riviste e di una parte dei documenti e di consultazione e prestito dei libri, di consulenza bibliografica per la preparazione di tesi e ricerche, di informazione riguardo alla possibilità di reperire libri e documenti presso altri centri specializzati. Di scambio interbibliotecario in tutta Italia e all’estero.

All’attività principale di gestione della biblioteca si affiancano con regolarità presentazioni di libri e discussioni su temi riguardanti la cultura delle donne, laboratori di fumetto, di lettura, di scrittura creativa e di traduzione letteraria, rassegne cinematografiche e mostre tra le quali ricordiamo la Biennale internazionale dell’umorismo Le donne ridono, mostra a tema di fumetti di disegnatrici satiriche di tutto il mondo che si è tenuta per nove edizioni dal 1985 al 2003.
Nel 1994 è stato svolto anche un corso di formazione per bibliotecarie/documentaliste, in collaborazione con il coordinamento italiano dei Centri di documentazione, le biblioteche e le librerie delle donne (Rete Lilith), con finanziamento del Fondo sociale europeo.
Nel 2010 e 2011 il CDD ha partecipato come partner a un altro progetto europeo: EWA, interviste di donne di più di cinquant’anni a donne di più di settantenni che hanno una vita attiva e piena di interessi. Il progetto è stato realizzato da centri delle donne di Germania (coordinatrice), Bulgaria, Repubblica Ceca, Austria, Lituania.
Il CDD ha organizzato numerosi convegni tra cui ricordiamo: nel 1982 un convegno sull’Editoria femminista, nel 1994 su L’imprenditoria delle donne in campo culturale, nel 2000 su La qualità dell’informazione culturale, nel 2010 su L’editoria di qualità. Il ruolo delle piccole e medie case editrici.

Va messo in evidenza che il CDD si regge unicamente sull’attività di volontariato delle socie e che il ricco patrimonio librario messo a disposizione del pubblico deriva in parte dalle donazioni delle socie ma soprattutto dai libri inviati dalle case editrice per recensione alla rivista «Leggere Donna» che a sua volta li dona alla biblioteca. Anche le riviste dell’emeroteca non sono state acquistate ma ricevute come scambio con «Leggere Donna». Caso unico di una biblioteca/emeroteca il cui arricchimento di libri e riviste non grava sul bilancio pubblico ma è frutto di un’iniziativa privata.

Associazione culturale Leggere Donna

L’Associazione culturale Leggere Donna nasce nel 2009 dalla trasformazione in associazione senza scopo di lucro della casa editrice Luciana Tufani.

Dal 1980 era iniziata la pubblicazione della rivista «Leggere Donna», dapprima come bollettino del Centro Documentazione Donna che dopo pochi numeri prende il nome di «Leggere Donna» e dal 1987 viene edito dalla Luciana Tufani Editrice.
Dal 1996 la casa editrice Tufani inizia a pubblicare anche libri nelle collane le classiche, elledi, critica, poete, le gorgoni, iride. Narrativa di scrittrici italiane mai più pubblicate da anni o esordienti e romanzi o raccolte di racconti di scrittrici mai tradotti in italiano. Saggistica su tematiche riguardanti le donne. Poesia in testi bilingui.

La rivista «Leggere Donna» riceve per recensione dalle case editrici le loro novità librarie che successivamente regala alla biblioteca del Centro Documentazione Donna; riceve inoltre, come scambio con la propria, riviste femministe, italiane e straniere che vanno ad arricchire l’emeroteca del CDD.

L’associazione culturale, oltre a pubblicare libri e la rivista «Leggere Donna», organizza diverse iniziative culturali, spesso in collaborazione con il CDD, che hanno come scopo di valorizzare e diffondere la produzione culturale delle donne e contribuire a creare una società non discriminante nei confronti di ogni differenza.

Il catalogo della casa editrice si trova sul sito: www.tufani.net.

ASSESSORATO AL COMMERCIO – A disposizione delle imprese commerciali per la valorizzazione e gestione condivisa del Centro storico
Marchio, sito Internet e pagina Facebook, con il ‘Progetto Felicity’ si promuove l’economia
14-05-2014

Nell’ambito del Progetto di Valorizzazione e gestione condivisa del Centro Storico di Ferrara, intrapreso dal Comune di Ferrara unitamente alle associazioni di Categoria ASCOM e Confesercenti, prosegue il percorso del ‘Progetto Felicity’ attraverso la realizzazione di due strumenti per la promozione online delle attività economiche: il Sito internet (www.felicity.fe.it) e la Pagina Facebook.

Il Sito internet, che sarà online dall’inizio di luglio, costituisce il fulcro di rilascio delle informazioni connesse al progetto Felicity:
• da un lato informazioni squisitamente turistiche per vivere la città;
• dall’altro informazioni di tipo commerciale che fanno perno sui negozi del centro storico con una sezione chiamata ‘Vetrine online’.
Questa sezione mette a disposizione degli esercenti una vetrina virtuale dove potranno essere inseriti testi e immagini rappresentativi dell’esercizio, nonché promozioni, informazioni specifiche, etc. Un vero e proprio minisito da sfruttare al meglio.

Per essere presenti all’interno del sito web www.felicity.fe.it nella sezione “vetrine on line” tutte le attività economiche presenti entro le mura cittadine potranno compilare il form che si trova cliccando l’indirizzo www.felicity.fe.it/formregistrazione

In seguito all’iscrizione, le imprese verranno ricontattate per partecipare – se lo ritengono opportuno – ad un incontro formativo in cui verrà spiegato loro dettagliatamente come accedere alla piattaforma online per caricare i propri dati, come gestire le informazioni, come utilizzare al meglio la possibilità di interagire con Facebook etc.

(Comunicato a cura del Servizio Commercio Attività Produttive e Sviluppo Economico del Comune di Ferrara)

MUSEI CIVICI – Sabato 17 maggio la Notte dei Musei 2014
Serata di esplorazioni e giochi al Museo di Storia Naturale e alla Palazzina Marfisa
14-05-2014

Ci saranno anche la Palazzina Marfisa e il Museo di Storia Naturale di Ferrara tra i tanti luoghi d’arte e cultura europei che sabato 17 maggio parteciperanno alla ‘Notte dei musei 2014′, aprendo gratuitamente le proprie porte al pubblico in orario serale.
In particolare, la Palazzina di Marfisa d’Este (corso Giovecca 170) sarà aperta, a ingresso libero, dalle 20 alle 23, con la possibilità per i bambini fra i 6 e i 12 anni d’età di prendere parte alla caccia al tesoro organizzata, per le 21, dall’associazione culturale Arte.Na. Fra enigmi e giochi d’abilità i piccoli partecipanti potranno esplorare il giardino e la dimora di Marfisa alla luce delle torce. Per partecipare (al costo di 8 euro per un bambino assieme a un adulto) è necessario prenotare telefonando al numero 328 4909350 oppure scrivendo a alessandra@associazioneartena.it
Anche al Museo civico di Storia Naturale (via De Pisis 24), aperto gratuitamente dalle 21 alle 23.30, piccoli e grandi potranno partecipare (su prenotazione al costo di 4 euro a persona), a una caccia al tesoro scientifica curata dagli operatori dell’associazione Didò. Dalle 21 alle 22 il percorso a tappe sarà riservato ai bambini dagli 8 ai 12 anni, mentre dalle 22,30 alle 23,30 saranno gli adulti a potersi destreggiare con gli indizi disseminati tra le collezioni del museo, a caccia del forziere nascosto.
Per le prenotazioni occorre rivolgersi alla segreteria didattica del Museo, tel. 0532 203381/206297, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 oppure scrivere a dido.storianaturale@gmail.com
Da alcuni anni la Notte europea dei musei, patrocinata dall’Unesco e dal Consiglio D’Europa, si propone di far riscoprire a un ampio pubblico i musei e il loro patrimonio nella suggestiva atmosfera serale.

ASSESSORATO ALLA SANITA’/AZIENDA USL – Come previsto dalle linee guida del Ministero della Salute anno 2009
Avviato lo screening per un caso di TBC pediatrica a Ferrara
14-05-2014

A seguito del verificarsi di un caso di TBC in un bambino che frequenta una scuola elementare di Ferrara , è stato avviato il protocollo di sorveglianza della malattia, come previsto dalle linee guida in materia (in particolare “Aggiornamento delle raccomandazioni per le attività di controllo della tubercolosi” del Ministero della Salute anno 2009 – coordinato dal Dipartimento di Sanità Pubblica).

La tubercolosi può essere efficacemente contenuta con adeguati programmi di controllo che si basano sulla valutazione del grado di circolazione, nella comunità, del bacillo tubercolare. La valutazione dei “contatti” dei casi di tubercolosi contagiosa rappresenta il metodo migliore per la sorveglianza della diffusione della malattia.
La valutazione si attua attraverso test, come ad esempio i test cutanei alla tubercolina e/o test su sangue: il più usato è l’intradermoreazione secondo Mantoux.

Il protocollo prevede, pertanto, il controllo dei “contatti” del caso, che sono classificati sulla base del livello e della durata dell’esposizione (metodo “dei cerchi concentrici”) nei tre mesi precedenti la comparsa della malattia dando la priorità ai contatti familiari e a quelli a rischio aumentato. Nel caso specifico i “contatti” comprendono anche i bambini che condividono la scuola il bambino e gli operatori scolastici.
La sorveglianza scolastica è già iniziata e nel pomeriggio ieri (martedì 13 maggio n.d.r.), i genitori hanno incontrato alcuni operatori dell’Azienda USL di Ferrara insieme alla Dirigente Scolastica della scuola per avere tutte le informazioni necessarie e avere risposta alle loro richieste.
L’intervento di sorveglianza proseguirà fino a completamento del programma già stabilito.

Ufficio stampa Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara

Ufficio stampa Comune di Ferrara

FIRMA PROTOCOLLO – Venerdì 16 maggio alle 10,30 (sala Torre dei Leoni in Castello)
Firma del protocollo d’intesa contro l’omofobia
14-05-2014

Le redazioni sono invitate alla conferenza stampa in programma venerdì 16 maggio alle 10,30 nella sala Torre dei Leoni in Castello Estense (2° piano), per la firma del protocollo d’intesa contro l’omofobia.

Saranno presenti: la presidente della Provincia e l’assessora provinciale alle Pari opportunità, il sindaco di Ferrara e l’assessora comunale alle Pari opportunità, oltre al rettore dell’Università di Ferrara, Pasquale Nappi. Saranno inoltre presenti rappresentanti di enti e associazioni firmatari del documento (Ausl, Azienda Sant’Anna, Arcigay-Arcilesbica e associazione Circomassimo, Agedo, Associazione Famiglie Arcobaleno, Cgil-Nuovi diritti, Uil, Centro Donna Giustizia, Centro ascolto uomini maltrattati, Consigliera di parità e Uisp Ferrara.

(Ufficio stampa Provincia di Ferrara)

MAGGIO ESTENSE 2014 – Venerdì 16 maggio alle 21 escursione culturale con partenza dalla Porta degli Angeli
Storia, segreti e restauri delle mura nord raccontati da Michele Pastore e Francesco Scafuri
14-05-2014

Si muoverà lungo il tracciato nord delle mura cittadine l’escursione culturale in programma nella serata di venerdì 16 maggio con partenza alle 21 dalla Porta degli Angeli (in fondo a Corso Ercole I d’Este). L’iniziativa, dal titolo ‘Le Mura rossettiane: storia, restauri e celebri architetti militari del Rinascimento’, è organizzata dall’associazione Ferrariae Decus, in collaborazione con il Comune, l’Ente Palio e l’associazione Ferrara Medievale ed è aperta gratuitamente alla partecipazione di tutti i ferraresi e i turisti interessati.
A guidare l’escursione (a piedi o con bicicletta a mano) sui terrapieni alberati saranno l’architetto Michele Pastore e lo storico Francesco Scafuri che illustreranno aspetti inediti e curiosità sulle Delizie Estensi, sulle mura, sul torrione del Barco (punto di arrivo del percorso), nonché sui restauri del sistema fortificato eseguiti a partire dal 1988 nell’ambito del Progetto Mura. Lungo l’antico tratto difensivo parallelo a viale Orlando Furioso saranno evocati, inoltre, celebri protagonisti del passato: da Biagio Rossetti ai grandi architetti militari come Francesco di Giorgio Martini e persino Michelangelo Buonarroti. Non mancheranno alcune sorprese che offriranno la possibilità al pubblico di immergersi nelle atmosfere magiche della Ferrara rinascimentale.
L’iniziativa è la seconda delle tre escursioni culturali del ‘Maggio Estense 2014′, promosso dal Comune (assessorati alla Cultura e ai Beni Monumentali), con organizzazione a cura di Francesco Scafuri e Ilaria Franciosi dell’Ufficio comunale Ricerche storiche.

FESTIVAL ALTROCONSUMO A FERRARA – Tutti gli appuntamenti dal 16 al 18 maggio
Il Festival di Altroconsumo pronto agli “Elii” e al via
14-05-2014

(A cura del Festival Altroconsumo)

Solo poche ore all’inaugurazione del secondo Ferrara Altroconsumo Festival, che quest’anno affida l’apertura al megaconcerto di Elio e le Storie Tese. La band milanese si esibirà Venerdì 16 Maggio, a partire dalle 21.30, nella centralissima Piazza Trento e Trieste: uno show da non perdere, peraltro a ingresso gratuito, con ottima musica, ironia e divertimento, oltre a qualche sorpresa riservata al pubblico del Festival.

Nelle altre due giornate della manifestazione – Sabato 17 e Domenica 18 -, la citta sarà animata da eventi formativi, allestimenti, degustazioni, prove pratiche che simulano i test condotti da Altroconsumo, incontri, consulenze, spettacoli e libri. I vari appuntamenti ruoteranno, in particolare, intorno a tre luoghi del centro storico di Ferrara: Piazza del Municipio, il Chiostro di San Paolo (Piazzetta Schiatti) e il Mercato Coperto (dietro Via Garibaldi). Nella prima saranno allestiti l’infopoint del Festival e lo stand mobilità, dove i consumatori potranno provare quattro modelli di biciclette Lombardo e dare suggerimenti per migliorarle sotto il profilo tecnico ed estetico. Inoltre, sempre in Piazza del Municipio, presso lo stand “Ecostameno” sarà possibile avere informazioni sul gruppo d’acquisto per auto a basso impatto ambientale, mentre alle 10 di Sabato, con “Presi per la gola: ce la raccontano giusta?”, la Piazza diventerà il teatro di un inedito “tribunale del gusto”, che cercherà di smascherare alcune “food tales”, ovvero favole (bugie) sul cibo. Nel Chiostro di San Paolo si alterneranno gli incontri sui temi legati agli inganni al consumatore (i segreti degli smartphone, come risparmiare sulle tasse, come tutelare la propria privacy sui social, etc.) e le consulenze personalizzate degli esperti di Altroconsumo, che daranno suggerimenti su come affrontare nel migliore dei modi un colloquio di lavoro, difendersi dal proprio operatore telefonico, scegliere le soluzioni più convenienti in materia di energia, assicurazione, conto corrente. Oltre a presentazioni di libri e performance teatrali, il Chiostro ospiterà anche la libreria del Festival. Infine il Mercato Coperto, dove si susseguiranno prove pratiche su acqua e detersivi, giochi rivolti a grandi e bambini, per scoprire come usare in modo intelligente il frigorifero o come comporre un menù nutrizionalmente corretto, test-assaggio su biscotti, grana e parmigiano, incontri sui farmaci e i cosmetici, e molto altro ancora.

Tra le location del Festival, da segnalare anche il Castello Estense: se nel Cortile, con “Quando il cibo parla” (Sabato, 14.30), si potrà partecipare alle degustazioni dei Narratori del Gusto, gli Imbarcaderi si trasformeranno, invece, per due giorni in un’originale mostra-percorso, dove prestigiatori e animatori mostreranno le astuzie e i trucchi che possono ingannare la mente e sviare la percezione del consumatore.

Vai al programma dettagliato del Festival.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it