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Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

 

La sfilata Moda Danza e Acconciatura andata in scena anche quest’anno ai Trepponti di Comacchio non è solo eleganza, bellezza e stile. È anche concreta solidarietà: per questo Giordano Conti, storico patron della serata, ha versato una parte del ricavato della manifestazione alla Protezione civile di Comacchio e alla Croce Rossa Italiana sede di Ferrara: le due importanti realtà hanno ricevuto ciascuna un bonifico da 250 euro a sostegno della propria attività, che nel periodo più pesante dell’emergenza Covid si è dimostrata di vitale importanza.

“E’ un evento che ha ormai una lunga tradizione alle spalle – spiega Giordano Conti, Presidente di ANAM e di CNA Area Delta  – in cui bellezza e solidarietà marciano insieme. Quest’anno, dopo l’emergenza Covid, riproporre la serata in piena sicurezza ha significato lanciare un forte segnale, testimoniare la voglia di ripartire di questo territorio”.

La sfilata “Moda Danza Acconciatura” è organizzata ogni anno dall’ANAM (Accademia nazionale Acconciatori Misti) in collaborazione con la CNA di Ferrara e con la sede CNA del Delta. Quest’anno il numero degli spettatori presenti è stato notevolmente ridotto nel rispetto delle normative contro la diffusione del contagio – erano solo 175 – ma la sfilata è stata diffusa anche via Facebook dalla Web TV “9MQ”, ottenendo oltre 12mila visualizzazioni.

“La serata, perfettamente riuscita, ha dimostrato che le imprese sono in grado di operare in perfetta sicurezza e che vogliono ricominciare a lavorare per rilanciare le attività economiche e il territorio – spiega il Presidente di CNA Ferrara Davide Bellotti – Per questo l’associazione anche quest’anno ha sostenuto attivamente l’organizzazione della serata”.

L’organizzazione della sfilata – presentata da Vittoria Tomasi e Alessandro Bini – è stata curata da Giordano Conti insieme a Saverio Rizzetto, storico fotografo del Delta, e a Gaetano Federici per le modelle. La regia è stata curata da Elena Malanchini, presidente di CNA Benessere e Sanità; le acconciature delle modelle sono state curate dai parrucchieri ANAM. Tra i momenti di spettacolo non va dimenticato il contributo della Scuola di Ballo di Louise Gard, la cantante Iskra Menarini e la violinista Ilaria Coratti.

Molto qualificato il gruppo delle imprese che hanno sfilato: Atelier il Sogno di Ferrara, abiti da sposa e cerimonia; Anna MA’ Fashion  Atelier di Sassuolo; Maison Banche di Lido degli Estensi; Lorella Chinaglia Formazione Moda e Sartoria; Da Salù Uomo e Donna, Porto Garibaldi; Scaroni Gioielli di Migliarino.

“Ringrazio tutti coloro che ci hanno permesso di costruire una bella serata – spiega Giordano Conti – Voglio ringraziare in particolare il Presidente di CNA Ferrara Davide Bellotti, che da sempre sostiene il nostro impegno, e Enrico Zappaterra, dirigente della sede CNA del delta, che ha supportato l’organizzazione – Ringrazio anche il comune di Comacchio che ha dato un propri contributo alla manifestazione”.

Alla serata non sono mancate le presenze istituzionali: l’assessore alla cultura del comune di Comacchio, Alice Carli;  la Presidente della provincia di Ferrara Barbara Paron; il sindaco di Fiscaglia Fabio Tosi

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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