Skip to main content

Da: Stefano Ravioli, CNA Ferrara

Tari salata e ricavi ridotti al minimo: la rabbia dei titolari di ristoranti, bar, pasticcerie

La proposta di Cna: “Hera impieghi gli utili del 2020 per praticare una riduzione sensibile e reale delle tariffe 2021 e conguagliare quelle del 2020”.

Ricavi ridotti al lumicino, pochissimi rifiuti da smaltire, ma le bollette Tari arrivano ugualmente e sono sempre salate: è questa la situazione paradossale in cui si trovano, a Ferrara e non solo, i titolari di bar, ristoranti e analoghe attività colpite dalle restrizioni anti-Covid.

“In questi mesi – spiega Emanuela Toselli, titolare della pasticceria San Giorgio e socia storica di Cna – tra lockdown integrali e chiusure parziali abbiamo guadagnato si e no il 30% di quanto incassiamo abitualmente. In proporzione si è ridotta anche la nostra produzione di rifiuti. L’unica cosa che è rimasta pressoché invariata è la bolletta Tari”

Mentre parliamo al telefono, Emanuela Toselli cerca sul computer la bolletta che Hera le ha inviato a novembre 2020: 3290 euro, la somma di tre rate precedentemente sospese causa lockdown. Nessuno sconto? “Sì uno sconto c’è: ben 300 euro, il dieci per cento del totale. Niente, a paragone delle perdite che abbiamo subito. E consideri che questo locale dà lavoro a due soci, io e mio fratello, e 7 dipendenti. Nove famiglie”.

Insomma, una situazione difficilissima: anche Michela Carlotti della Pasticceria Roverella 2000 lamenta bollette sproporzionate rispetto all’effettivo utilizzo del servizio di rifiuti. “La mia attività – spiega – paga circa 900 euro al mese per la raccolta rifiuti. E’ una cifra determinata dall’estensione del locale, che è molto ampio, ma è evidentemente sproporzionata rispetto al reale utilizzo del servizio nel 2020. Tra chiusure integrali e parziali abbiamo lavorato poco e prodotto pochissimi rifiuti: ma gli sconti sono minimi. La bolletta trimestrale di aprile 2020 conteneva uno sconto-Covid di 200 euro. Poi, a novembre ci è arrivata una mazzata da 8mila euro”.

Analogo il disappunto di Ernesto Palermo, giovane titolare dello Schiaccia, locale di via San Romano: va a cercare l’ultima bolletta che gli è stata recapitata da Hera e scopre che sull’ultima bolletta di 400 euro ha ‘beneficiato’– si fa per dire – di uno sconto-Covid di 49 euro. “Poco più del 10% – spiega – a fronte di una riduzione degli incassi che anche per noi è stata del 70%”.

I mesi del lockdown integrale sono stati difficili, ma quelli della ‘zona arancione’ rischiano di esserlo ancora di più, spiega Palermo: “un ristorante, anche di tipo fast-food come il nostro, non può vivere di solo asporto e domicilio. Il servizio domiciliare comporta spese aggiuntive, e la richiesta non compensa la riduzione di clienti in presenza”.

“Il servizio e la relativa tariffazione – conclude Paolo Saitta, titolare della pasticceria Duca d’este e di altri noti locali di Ferrara – andavano completamente rivisitati in base alla situazione di emergenza. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la crisi è sempre più grave, ma noi siamo costretti a pagare servizi che non abbiamo mai utilizzato”.

“Abbiamo raccolto le testimonianze dei nostri imprenditori perché la situazione è davvero difficile – spiega in conclusione Linda Veronese, responsabile di Cna Turismo e Commercio Ferrara – Il settore HoReCa (ristoranti, bar, hotel) è in grave sofferenza e la tassa sui rifiuti è un’ulteriore mazzata per bilanci già molto risicati. All’Osservatorio sui Rifiuti abbiamo appreso che Hera, per il 2020, si troverà in bilancio utili importanti: le tariffe sono rimaste pressoché invariate, mentre i rifiuti da smaltire si sono ridotti. Cna ritiene che gli utili che ricadranno nel bilancio del Comune di Ferrara e della Holding vadano impiegati come conguaglio ai consumi reali del 2020 e per ridurre considerevolmente nel 2021le tariffe praticate a questo settore martoriato dall’emergenza: e parliamo di riduzioni vere sensibili, che coinvolgano sia la quota fissa sia la quota variabile”. Siamo disponibili a contribuire con le amministrazione e gli altri soci pubblici affinché ci siano soluzioni più ampie ed idonee rispetto a quelle fino ad ora applicate.

tag:

CNA FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it


Ti potrebbero interessare